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Le ultime sulla politica brontese

Da Ottobre 2002 a Aprile 2003

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Aprile 2003

È passata all'unanimità in consiglio comunale la cosiddetta indennità di funzione che garantisce un fisso mensile al posto del «gettone»

Consiglieri con lo «stipendio» a Bronte

Pienone in aula per votare la delibera

A votare la "paghetta" fissa di 1.200 euro c'erano tutti

Con l’incommensurabile stupore dei pochi intimi che hanno avuto la fortuna di essere presenti a quell'inedita seduta consiliare celebrata un bel dì dello scorso marzo, un volta tanto il pubblico consesso ha dato piena dimostrazione che se la materia all'ordine del giorno è d'interesse generale, riesce a raccogliere la presenza di 20 consiglieri comunali su 20 e ottenere l'unanimità nella sua votazione, unendo così FI e Veri Forzisti (divisi fin dal dalle scorse amministrative) An e Socialisti, Udc e Dipietristi, Rutelliani e indipendenti di varia estrazione.

Inutile fantasticare o tirare a sorte per scoprire l'argomento all'ordine del giorno, se anzitutto non lo si circoscrive alla piccola comunità di 20 individui del consiglio comunale stesso. Ebbene, l'interesse in questione da alcuni addirittura viene elevato al rango di divinità, da altri a sterco del diavolo, il laico consiglio comunale invece lo vede sotto forma di indennità di funzione, eufemismo che racchiude in sé una formula esponenziale dell'oramai defunto gettone di presenza. Questa nuova voce da far apparire nel bilancio comunale - in ossequio all'attuale legge che prevede una retribuzione pari ad un terzo di quella del sindaco - come una calamita ha attirato anche la disponibilità di qualche affermato assenteista, per votarsi la "paghetta" fissa di circa 1.200 euro al mese lorde al posto del superato gettone da 31 euro lorde a seduta, consiliare o di commissione. Ma chi al posto loro avrebbe fatto una scelta diversa scagli la prima pietra.

La timida e travagliata decisione graverà sulla cassa comunale per un ammontare di oltre trecentomila euro all'anno, qualcosa come seicentomilioni di lire. Questa scelta, condivisibile per gli assidui frequentatori degli scranni consiliari tanto quanto inaccettabile per gli assenteisti di professione, di certo ha mutato la posizione amministrativa del consigliere comunale, ma tutti auspicano che non intacchi il ruolo di "volontario rappresentante del popolo", relegando un caposaldo della democrazia a semplice mestiere. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]




7 Marzo 2003

SCONTRI AZZURRI

Si sgretola il partito di Berlusconi nella città etnea. Una nuova pioggia di defezioni eccellenti all'orizzonte. E già si prepara una seconda lista.

Catania sfiducia FI

Il deputato regionale: "Non vado via ma non riconosco più i vertici catanesi del partito". Le riunioni per organizzare dissidenti e delusi. In questo modo
Cosa succede dentro Forza Italia in provincia di Catania? Ci sono nuove "defezioni" eccellenti all'orizzonte, dopo quella del deputato regionale Garofalo e dei tre consiglieri comunali del "Centro indipendente"? Da questo gruppo, formato da Ivan Maravigna, Giovanni Scaringi e Piero Lipera è arrivato l'annuncio di una vera e propria lista in occasione delle prossim9 provinciali, con un riferimento preciso: il parlamentare regionale "azzurro" Franco Catania, imprenditore tessile di Bronte, vicino al senatore Marcello Dell'Utri, sospeso dal partito fino al 30 aprile. Questo significa che Catania va via da Forza Italia? "No, assolutamente - risponde lui - sono legato a Forza Italia prima ancora che nascesse". Una frase che sottolinea con nettezza, quasi a sgomberare le voci che rimbalzano da settimane e che parlano di una fuoriuscita dal partito per dare vita alla lista "Azzurri per Catania". Lui conferma, comunque, la necessità di una seconda lista di Forza Italia, ma non dice il nome. "Sto ancora valutando. Per il momento è tutto fermo. Di certo, bisogna fare la seconda lista di Forza Italia alle elezioni provinciali come è avvenuto per le comunali".

Perché una seconda lista?
"Non c'è dubbio che di fronte alla gestione deleteria del senatore Firrarello, che nel a fine maggio andrà via con il bottino, occorre muoversi per impedire che i candidati scelgano liste diverse, Ricordo a questo proposito il caso di Fabio Mancuso e Lino Leanza impediti a candidarsi e approdati all'Udc".

Dove andrà Firrarello?
"Andrà al Cdu e poi nell'Udc. Ovvero finirà all'Udc passando dalla porta del Cdu".

Ma lei si è avvicinato all'Udc?
"Non, non è vero. Nessun avvicinamento".

Intanto, Catania potrebbe però vedersi costretto a non "apparentare" la lista a quella di Forza Italia, i cui vertici provinciali avrebbero escluso la possibilità di apparentamenti e liste civetta per questa tornata elettorale. "Abbiamo chiesto al partito la possibilità di affiancare una seconda lista, conferma Catania, che dichiara anche di non riconoscere nessun vertice provinciale in Fi: "Il coordinatore è scaduto da un pezzo, e quelli attuali non so chi siano. Ogni decisione sulle candidature sarà presa a Palermo, da Miccichè. Fare la seconda lista è anche interesse di Forza Italia, che altrimenti andrebbe incontro al sorpasso da parte dell'Udc".

Lei ha detto più volte che Forza Italia vive un momento di crisi. Perché?
"Si tratta di una crisi di uomini e di strategie. Del resto, poi quando in Sicilia ci sono politici capaci come Cuffaro e Lombardo è evidente il rischio di erosione di voti da Forza Italia all'Udc".

Il messaggio appare chiaro e lo ha confermato, con la solita franchezza, il consigliere vicino a Catania, Ivan Maravigna. "Se davvero il partito non accetterà apparentamenti - ha dichiarato - ci costringerà a inserire i nostri candidati nelle liste dell'Udc, che è la componente di centrodestra più vicina a noi. E a quel punto il partito andrà incontro a una catastrofe elettorale certa e al sorpasso da parte dell'Udc, che è l'ultima cosa che i vertici vogliono". [di Marco Benanti, Centonove]



22 Febbraio 2003

Il sindaco Leanza e i suoi primi sei mesi di “buoni propositi”

Trentasette pagine di relazione in consiglio comunale per spiegare gli atti d'esordio dell'amministrazione

L'opposizione risponderà con un documento a quello che ha definito «un programma elettorale»

È arrivata in consiglio questa settimana la relazione semestrale dell'attività amministrativa del sindaco Turi Leanza e della sua giunta. Un mini book di 37 pagine zeppo più di buoni propositi che di opere affettivamente realizzate, ma la giustificazione la apprende in prima pagina.

«I sei mesi trascorsi - scrive Leanza - sono stati appena sufficienti per rendermi conto insieme agli assessori comunali della complessità dei problemi cittadini... L'avvio dell'attività amministrativa si è resa più difficile per il fatto che la compagine amministrativa da me nominata si poneva in condizione di discontinuità con la precedente amministrazione e doveva affrontare un consiglio in maggioranza avverso...».

Nella relazione particolare risalto viene dato a "Bronteventi", l'iniziativa posta in essere per avviare il risveglio culturale e turistico di Bronte attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico monumentale e l'organizzazione di eventi culturali e di promozione dei prodotti tipici locali.

Sia nella relazione che nelle due sedute consiliari, nessun riferimento invece all'assunzione di due vigili urbani che recentemente si vedono girare per le vie del paese. Eppure non vi è ricordo fra la popolazione di recenti concorsi pubblici; particolare che se è sfuggito anche ai 20 consiglieri comunali, altrettanto non si può dire dei giovani disoccupati brontesi.

Sulla relazione nessun parere è stato espresso dall'opposizione che è formata dalla maggioranza consiliare della Cdl, ritenendola - hanno detto Giuseppe Gullotta capogruppo di FI e Mario Bonsignore capogruppo di "Calanna per Bronte" - più un programma elettorale che un resoconto di quanto l'amministrazione ha effettivamente svolto in questi mesi e quindi non giudicabile.

E comunque la questione la affronteranno con un documento politico specifico che a breve verrà stilato. Nelle sedute di martedì e giovedì si sono registrati anche degli assestamenti politici nei due schieramenti. Nella prima il consigliere di FI Gino Prestianni non condividendo il tipo di opposizione, a dir suo strumentale, si è tirato fuori dal gruppo dichiarandosi indipendente ma sempre di opposizione.

Giovedì invece il consigliere Nicolò Calà Campana dei "Riformisti di centro-Primavera siciliana" - ha ufficializzato l'adesione alla "Margherita" rompendo il gruppo consiliare formato con Salvatore Catania dell'Italia dei Valori. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



22 Gennaio 2003

Il gruppo consiliare della Casa delle Libertà sul semestre di attività

«Spreco di fondi per gli esperti esterni»

Domenica mattina il gruppo consiliare della "Casa delle libertà" ha tenuto un incontro con la cittadinanza, presso il cine-teatro comunale, per comunicare l'attività amministrativa svolta in consiglio nei primi sei mesi di mandato. Ossia, il secondo semestre 2002. I lavori sono stati aperti dal presidente del consiglio Aldo Catania, che ha illustrato gli impegnativi passaggi relativi ad importanti casi come l'adesione all'Ato, l'organizzazione della gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, nonché alcuni riferimenti al piano commerciale e all'impegno che in consiglio si sta dedicando per l'approvazione del piano regolatore generale. Puntuale e ben circostanziato il documento approntato dal presidente della IV commissione Gino Prestianni (FI) che ha ripercorso le tappe legate al settore scuola. È lui infatti il padre dell'iniziativa che ha portato a Bronte i fondi per l'adeguamento della struttura scolastica di viale Kennedy per garantire un tetto sicuro ai ragazzi del liceo scientifico. Nessuno ha dimenticato il pressing di Prestianni presso l'assessorato provinciale all'edilizia scolastica. Altro punto cardine del suo intervento, il mondo degli anziani e della solidarietà in genere.

A prendere la parola è stato poi il consigliere Giuseppe Galati (FI), presidente della Commissione Bilancio e Alfredo Pinzone (Udc), presidente della commissione urbanistica. Seguendo il consigliere Antonio Petronaci (An) ha evidenziato che ad oggi l'amministrazione, a differenza del consiglio, non ha ancora provveduto a relazionare sulla propria attività ai cittadini. Maria De Luca ha sottolineato che in sede di variazioni di bilancio è stata data assoluta precedenza alla sicurezza agli edifici scolastici stornandovi circa trecentomila euro. L'ex vice sindaco Melo Salvia (Udc), oggi consigliere, ha rinfrescato la memoria polemizzando su come l'Amministrazione abbia gravato oltremodo il bilancio comunale designando numerosi esperti. Il capogruppo di FI Giuseppe Gullotta ha trattato alcune tematiche come: l'istituzione del difensore civico che, ovviamente, amplia i canoni di trasparenza e legalità; e lo stanziamento delle risorse economiche che consentiranno a tante famiglie di avere riconosciuto il diritto alla casa grazie alla sdemanializzazione.

I lavori sono stati conclusi da Mario Bonsignore capogruppo della lista Calanna per Bronte, che ha fatto notare due fattori importantissimi per la vita amministrativa di un Comune: l'efficienza dei servizi e il monitoraggio della spesa pubblica. E indignato ha chiuso soffermandosi sugli sciupii di denaro per esperti e dirigenti esterni a fronte di una resistenza sul tema della stabilizzazione di decine di lavoratori socialmente utili. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]  

"Tanti gli importanti temi trattati"

Il bilancio del presidente del Consiglio, Aldo Catania

Il Consiglio comunale di Bronte si è insediato in carica circa sei mesi fa con il giuramento dei consiglieri comunali avvenuto nel giugno del 2002 ed è composto per la maggior parte (13 su 20) da neo-consiglieri comunali, eppure la mole di lavoro che ha affrontato in questi mesi è stata enorme e qualitativamente significativa.

La normativa nazionale e regionale ha modificato sostanzialmente i compiti e le funzioni del Consiglio comunale, dando ad esso un ruolo di programmazione e indirizzo e nello stesso tempo di controllo dell'attività amministrativa della Giunta e della struttura burocratica. Tutti i consiglieri comunali si sono impegnati con entusiasmo e competenza in questo nuovo ruolo affrontando e portando avanti temi importanti come l'approvvigionamento idrico, il Consorzio tra Comuni, gli assestamenti di bilancio, gli ambiti territoriali ottimali sia per la gestione dell'acqua che dei rifiuti solidi urbani, la istituzione del difensore civico comunale.

Tutti questi argomenti sono stati inoltre preparati preventivamente dal lavoro delle commissioni consiliari permanenti nelle quali gli stessi consiglieri oltre che affrontare i suddetti argomenti assieme ai funzionari del Comune per approfondirli e sviscerarli al meglio e facilitare così il lavoro del Consiglio comunale, hanno anche assunto un ruolo propositivo nei confronti dell'amministrazione comunale per la risoluzione di problematiche di grande interesse sociale.

Un esempio per tutti (senza nulla togliere alle altre) è stato il grande impegno profuso dalla IV Commissione consiliare per risolvere la mancanza di locali idonei per il liceo scientifico, coinvolgendo anche la Provincia con vari incontri sia a Catania che nelle nostre scuole. Oltre alle rituali Commissioni consiliari permanenti è stata anche costituita la commissione consiliare sanità importantissima in un territorio che come il nostro è geograficamente interno e logisticamente distante dai grandi ospedali ma che ha la possibilità con il nostro Presidio Ospedaliero e la nostra medicina del territorio di fornire una buona assistenza alla nostra popolazione.

La Commissione Sanità ha lo scopo principale di individuare il livello di efficienza delle nostre strutture e di stimolare soluzioni per le problematiche che si presentino. Ma il nostro Consiglio comunale è chiamato anche ad approvare il nuovo Statuto comunale, il Piano commerciale e ad adottare il nuovo Piano Regolatore Generale, che sarebbe il primo della storia del nostro Comune.

Sono atti importantissimi e strumenti fondamentali per la vita sociale del nostro paese e per lo sviluppo urbanistico ed economico del nostro comprensorio. Basterebbero solo questi ultimi atti per qualificare l'attività di una intera legislatura e su questo siamo tutti impegnati, dal presidente del Consiglio al consigliere più giovane, a rendere il nostro Comune più moderno ed efficiente; siamo tutti consapevoli che c'è tanto da fare e noi abbiamo la voglia e l'entusiasmo di lavorare per onorare il voto che gli elettori brontesi ci hanno dato e per far crescere la nostra Bronte.

Continuare a lavorare con entusiasmo e impegno per la nostra città ci sembra il modo migliore per fare gli auguri ai nostri concittadini e per far sì che l'anno 2003 sia sereno e felice per tutti noi. Auguri di cuore dal sottoscritto e da tutti i consiglieri comunali.i.

«State attenti! Non distrae­tevi! che poi non sapete neanche quanti dovete es­sere per una mozione di sfiducia"», afferma il sen. Firra­rello, nelle vesti del maestro Perboni, di deami­cisiana memoria, istruendo i consiglieri del PDL sulle mo­zioni di sfiducia in preparazione contro il sindaco Salvatore Leanza. La vignetta è tratta dal Calendario 2003 di "Candido"; il giorna­lino politico-satirico della Sinistra Brontese.



Domenica, 12 Gennaio 20033

Non una manifestazione politica ma una “saga dei ricordi”

Pino Firrarello festeggia i suoi quarant’anni trascorsi a Bronte

Pino Firrarello, sindaco di Bronte nel Settembre 1984“Bronte rimane la vera passione, il vero amore, più di San Cono, il mio paese natale”

Anche se ancora una volta la politica c’entra questa volta il raduno svoltosi domenica sera in onore di Pino Firrarello, ha avuto tutt’altro sapore: è stata principalmente una manifestazione di simpatia e di stima. Salone gremitissimo con la presenza di quasi 300 persone: molti simpatizzanti ma anche tantissimi amici e parenti, politici di vecchia data (Ignazio Zingale, Nunzio Lombardo, Felice Caruso, Azzia), il genero Giuseppe Castiglione, vice presidente della Regione, l’avv. Nunzio Calanna, i consiglieri comunali (quasi al completo) e, per l’amministrazione comunale, l’assessore Pizzuto.

E’ stata la serata della memoria e dei ricordi durante la quale sono stati ripercorsi (e rivissuti quasi con rimpianto e nostalgia) 40 anni di vita politica brontese e menzionati avvenimenti lontani e personaggi scomparsi ma ancora presenti e vivi nella memoria di tutti (in particolare i sindaci Vincenzo Castiglione, Vincenzo Paparo, Nino Venia, Pino Franchina, ma anche il notaio Nunzio Azzia).

Firrarello ha ricordato la Bronte dei suoi tempi (1963, quando arrivò con il suo primo impiego all’INGC), i suoi primi amici, le iniziali esperienze nella Democrazia Cristiana e lotte politiche (le amministrative del 1963) con la vittoria di Nunzio Lombardo che “spopolò con oltre 2000 voti ma non fece il sindaco” e il suo innovatore progetto politico che, nel 1968, “privilegiando un rapporto con i socialisti dell’avv. Vincenzo Castiglione spaccò la DC”.

Ha parlato molto anche degli avversari politici di allora rammentando in particolare le figure di Mario Lupo, Livio Castiglione e Vincenzo Lupo; ha ricordato le prime sue esperienze amministrative ed i suoi primi incarichi pubblici ripercorrendo, con puntualità e precisione, i suoi 40 anni trascorsi a Bronte fino alle ultime elezioni amministrative del 2002 quando “è stato commesso qualche errore e si poteva evitare di perdere”. “Bronte - ha concluso Pino Firrarello - fu una sede di lavoro casuale, fatta diventare definitiva da mia moglie”. “Bronte rimane la vera passione, il vero amore, più di San Cono, il mio paese natale”.

16 Gennaio 2003

Il senatore rievoca la lunga milizia politica

I “primi” 40 anni di Firrarello

Domenica sera il senatore Pino Firrarello in occasione dei quarant’anni della sua attività poli­tica a Bronte ha "festeggiato" con una rimpatriata di politici e personaggi della vita pubblica brontese. Dal suo fedelissimo e indiscusso amico Nino Paparo, già sindaco di Bronte a Francesco Spitaleri anch'egli a suo tempo sindaco, al dottore Nunzio Lombardo. C'era Tano Bonina, esponente storico comunista e Nunzio Ciraldo storico rappresentante del Movimento sociale. Presente anche l'aclista di sempre Vito Lupo, il sindacalista Antonino Longhitano, e tanti altri compagni di viaggio. La serata è stata presentata da Nino Paparo che ha illustrato parte della loro esperienza politica. Ma il relatore dell'evento è stato l'avvocato Felice Caruso, noto personaggio del mondo culturale brontese, che ha omaggiato anche Vincenzo Calì, sul periodo aureo che l’allora "Banca mutua popolare di Bronte" conobbe durante la sua presidenza.
Dopo alcune battute del professore Ignazio Zingale, un saluto da parte del sindaco Turi Leanza lo ha porto l'assessore Salvatore Pizzuto, testimone tra l’altro di quel socialismo che anche ai tempi della DC, con essa, amministrava Bronte.

Ma un apprezzamento per l’attività politica di Firrarello è arrivato anche dal dottor Nunzio Lom­bardo, personaggio che a Bronte ha rappresentato per circa vent’anni il fulcro della DC; così come affermato dallo stesso Firrarello. Lombardo si è soffermato sulla importante presenza a Bronte del tribunale e dell’ospedale, istituzioni da sempre difese da Firrarello. E’ un riferimento alle iniziative pro ospedale lo ha fatto il medico Papotto, immediatamente seguito da un discorso del vice presidente della regione Giuseppe Castiglione. Firrarello ha concluso con un excursus sull’attività politica e i personaggi che hanno contribuito in vario modo all’evoluzione di Bronte. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



10 dicembre 2002

Approvato lo schema del nuovo statuto comunale

La Giunta municipale di Bronte, guidata dal sindaco Salvatore Leanza, ha approvato lo schema del nuovo statuto comunale che, dopo la pubblicazione all'albo pretorio, sarà sottoposto all'esame del Consiglio. Le modifiche apportate tengono conto della nuova normativa in materia e le innovazioni più significative sono l'istituzione della Carta dei diritti del cittadino e del contribuente e la elezione diretta da parte dei cittadini del difensore civico. (g.g.)

La modifica dello Statuto proposta dalla Giunta si è trascinata per mesi e non essendo stata ratificata dal Consiglio non è andata a buon fine. Sarà il Commissario straordinario Ernesto Bianca, il 22 Gennaio 2005, ad approvare lo schema di un nuovo statuto comunale.



4 dicembre 2002

I soldi destinati ai parcheggi vengono dirottati sulle scuole

«Anzitutto la sicurezza»

Si è dovuto riunire per ben tre volte consecutive per discutere di assestamenti e debiti fuori bilancio, ma nella ultima riunione di sabato scorso il consiglio comunale di Bronte ha portato a termine i propri compiti approvando entrambi gli atti. Non è stato invece nemmeno sfiorato l'argomento del parcheggio di viale Catania che l'Amministrazione vorrebbe destinare a Scica, sezioni periferiche dell’Ufficio del Genio Civile e dell'Ufficio delle Entrate e del Catasto. Sulle variazioni di bilancio priorità assoluta ha rivestito il settore scuola. Il consigliere Maria De Luca di FI, componente della commissione pubblica istruzione, ha dichiarato: «Come Casa delle libertà abbiamo affrontato l'argomento con la massima obiettività. Vincolando le somme necessarie per rendere le nostre scuole strutturalmente adeguate alla sicurezza dei nostri figli anche se l'amministrazione avrebbe voluto impiegare queste somme per realizzare un nuovo parcheggio. Ma in questo particolare momento non abbiamo potuto considerare alla stessa stregua un parcheggio con le scuole, che interessano più di 3.000 bambini e per questo motivo abbiamo trasferito altri duecentomila euro all'istruzione elementare e altri settantamila a quella delle medie inferiori, così da poter pianificare una spesa di trecentosessantamila euro».

Per cui il settore scuola dispone oggi di circa settecento milioni delle vecchie lire, la cui previsione di spesa dovrà essere pianificata entro quest'anno. Dall'Italia dei Valori invece Salvatore Catania, sostenitore dell'attuale amministrazione, ha aggiunto: «Riteniamo che la somma destinata alla scuola sia stata eccessiva visto che si dovrà spendere entro un mese. Sarebbe stato più opportuno realizzare una progettazione in modo da fornire edifici più sicuri e possibilmente di nuova costruzione».

Mario Bonsignore invece, oltre a manifestare la propria soddisfazione, ha dichiarato: «Servono scuole sicure per cui investiremo tutte le somme che saranno necessarie al raggiungimento di questo obiettivo. La realizzazione del parcheggio in prossimità della casa comunale è un problema che verrà attenzionato con serietà, ma certamente riveste un'importanza minore rispetto alla sicurezza dei nostri bambini». Dalla giunta invece l'assessore alla pubblica istruzione Francesca Reale ha precisato: «Come amministrazione comunale avevamo proposto delle variazioni di bilancio per interventi ritenuti necessari a seguito del monitoraggio successivo agli eventi sismici. Che abbiamo effettuato con l'ufficio tecnico e i responsabili della protezione civile. Interventi in parte mirati all'adeguamento dei piani di sicurezza e a miglioramenti alla sicurezza». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


4 dicembre  2002

Il Consiglio ha riconosciuto alcuni debiti fuori bilancio e approvato le variazioni

Il Consiglio comunale di Bronte ha riconosciuto i debiti fuori bilancio dello scorso anno, ed approvato le variazioni di bilancio per l'anno corrente; che hanno permesso ai consiglieri di puntare a rendere più sicure le scuole di Bronte: «L'interesse principale - afferma il consigliere Maria De Luca - era quello di pensare alla sicurezza delle scuole. Per questo dobbiamo vincolare tutte le risorse necessarie per rendere le scuole strutturalmente adeguate». Dello stesso avviso il consigliere Mario Monsignore: «Sono soddi­sfatto della decisione presa. - afferma - La realizzazione del parcheggio in prossimità del Comune sarà preso in considerazione dopo». Il Consiglio - ha aggiunto il consigliere Mario Zappia - ha lavorato nell'interesse dei brontesi».
Anche il sindaco, dott. Salvatore Leanza ha espresso soddisfa­zione: «Il Consiglio - ha dichiarato - ha espresso un indirizzo condiviso da tutti i gruppi politici per la messa in sicurezza delle scuole. Io stesso - continua - ho sollecitato analoghi interventi per lo stesso Palazzo comunale, l'Ufficio di collocamento e la Caserma dei Carabinieri. (g.g., La Sicilia)



30 novembre 2002

Sì del Consiglio comunale al difensore civico

Il Consiglio comunale di Bronte ha approvato all'unanimità la proposta del consigliere di Forza Italia Giuseppe Gullotta, che ha chiesto ed ottenuto l'istituzione nel Comune della figura del "difensore civico": «E' uno dei servizi più importanti - ha affermato Gullotta - che il Comune può dare alla cittadinanza in termini di trasparenza e di legalità dell'azione amministrativa. Adesso redigeremo un regolamento in modo da prevedere per il bilancio del 2003 le risorse finanziarie necessarie. Ringrazio - ha concluso Gullotta - la presidenza del Consiglio comunale e tutti i consiglieri per aver accolto questa mia proposta».
Il "difensore civico" fa da tramite tra i cittadini e l'Amministrazione comunale. Può essere definito come un fiduciario o se vogliamo un «ispettore» del Comune. La legge, infatti, definisce il "difensore civico" garante dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa dell'Ente, con il compito di segnalare eventuali disfunzioni o ritardi. «Ho già avviato le procedure per l'elezione del "difensore civico" - ci dice il sindaco dott. Salvatore Leanza che ha accolto favorevolmente l'iniziativa, tant'è che anche i consiglieri che lo sostengono hanno votato favorevolmente - perché condivido la decisione del Consiglio comunale anche se sarebbe stato preferibile che la sua elezione fosse giunta direttamente dai cittadini, così come previsto dal mio programma elettorale. L'auspicio è che la figura professionale che sarà scelta dal Consiglio comunale, oltre ad avere competenze di natura giuridico amministrativa, sia dotata di senso d'obiettività e serenità di giudizio, mostrando un assoluto distacco dal mondo politico, al fine di evitare che si possa pensare a questa figura come ad una carica di sottogoverno». [G.G., La Sicilia]


  

Inagibili i locali dell'Ufficio Collocamento

28 novembre 2002
Stasera la questione in consiglio comunale

"L'ufficio di collocamento è inagibile"

Il sindaco: pronta la sede alternativa

Il direttore dell' Ufficio provinciale del lavoro Domenico Palermo ha scritto al Comune di Bronte segnalando gravi carenze dei locali di via Annunziata, dove attualmente è ospitata la Scica di Bronte. Dal canto suo il sindaco Salvatore Leanza, ricorda che vi è già una soluzione proposta dall'Amministrazione inserita fra le variazioni di bilancio che includono anche la modifica del parcheggio di viale Catania. Il parcheggio multipiano di Viale CataniaNella lettera del dirigente è chiaramente detto che i locali sono privi dei requisiti previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza e certificazione di qualità. E questa circostanza potrebbe portare ad una chiusura degli uffici, qualora non venga dato corso immediatamente agli adeguamenti, peraltro richiesti fin dal 1999.

Alla fine della minuziosa elencazione degli inconvenienti connessi allo stato dell'attuale sede, vengono richiesti all'Amministrazione comunale di Bronte nuovi locali per l'ufficio di collocamento; per evitare tra l'altro di dover rispondere penalmente della situazione, precisa Palermo, in qualità di datore di lavoro. E occuparsi serenamente dei comuni di Bronte, Maletto e Maniace.

Il sindaco Turi Leanza ha precisato pure che dell'argomento aveva interessato il consiglio comunale, il giorno prima del sollecito, proponendo di procedere alle variazioni del bilancio comunale per le quali è già noto il parere concorde del Collegio dei Revisori. Così facendo - ha spiegato il sindaco - si potrebbe utilizzare il parcheggio multipiano di viale Catania (foto a sinistra) per essere adibito a sede della Scica, delle sezioni periferiche dell'Ufficio del Genio Civile e dell'Ufficio delle Entrate e del Catasto; nonché di alcuni uffici comunali. Decisione tra l'altro supportata, si legge nel comunicato, dalla manifesta non convenienza economica per l'utilizzazione di quell'immobile come parcheggio, realizzato con un mutuo ventennale di oltre tre miliardi delle vecchie lire a carico del comune, per 90 posti auto.

La problematica del parcheggio arriva in consiglio proprio stasera, insieme al progetto di variante urbanistica che la giunta ha fatto redigere per il cambio di destinazione d'uso. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


24 novembre 2002

Locali inidonei all’Ufficio del lavoro

«I locali comunali che ospitano l'Ufficio di collocamento brontese, sito in via Annunziata 28, non sono idonei e non rispettano il decreto legislativo 626/94 sulla sicurezza del lavoro». Lo comunica il dott. Domenico Palermo, direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro di Catania, in una lettera inviata al sindaco dott. Salvatore Leanza, chiedendogli di dare corso agli adeguamenti entro 30 giorni, altrimenti il personale dovrà essere trasferito nelle sezioni dei paesi limitrofi. «Nella nota - ci conferma il sindaco Leanza - è espressamente detto che i locali sono privi dei requisiti previsti dalla vigente normativa sulla sicurezza e la certificazione di qualità, per cui tale inidoneità com­porterà, se non s'interviene, la possibile chiusura degli uffici con conseguenti gravi disagi per i lavoratori utenti e per la funzionalità stessa dell'importante servizio. Io - continua - una soluzione al problema l'avevo già formulata ancor prima che il dott. Palermo mi scrivesse, proponendo al Consiglio comunale di appro­vare delle variazioni di bilancio, sulle quali vi era già il sì del Collegio dei revisori, per l'utilizzo del nuovo parcheggio di viale Catania, utilizzato possibilmente non solo per l'Ufficio di collocamento di Bronte, Maletto e Maniace, ma anche per l'Ufficio del Genio civile, quello delle Entrate e del Catasto».
Leanza, inoltre, ricorda che anche lo stesso palazzo municipale presenta notevoli carenze in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, a causa di un numero elevato di lavoratori e di arredi che, oltre a creare disagio ai dipendenti comunali, comporterebbe gravi problemi dal punto di vista dell'agibilità del palazzo comunale e quindi si dovrà intervenire. Il Consiglio comunale è stato convocato per giovedì 28 ottobre prossimo e dovrà discutere il da farsi, accet­tando le proposte di Leanza o formulandone di nuove: «il Consiglio - chiude il sindaco - dovrà assu­mersi le proprie responsabilità con le conseguenti determinazioni da adottare sulle proposte dell'Amministrazione comunale». L'Ufficio di collocamento a Bronte riveste, come in tutti i paesi del meridione d'Italia una grande impor­tanza, basta pensare che circa 3000 lavoratori forestali utilizzano lo sportello brontese per essere avviati al lavoro. [Gaetano Guidotto]




19 Novembre 2002

COL CONSUNTIVO 2001 SI CHIUDE L'ERA ZAPPIA

Passa il bilancio dell'ex sindaco

Due sedute di Consiglio dense di mozioni e proposte - Creata la “commissione sanità”

Due sedute consiliari di particolare importanza quelle che si sono tenute nel capoluogo etneo la scorsa settimana. Con la convocazione ordinaria del 13 per il bilancio, si può ritenere conclusa l'era Zappia (nella foto a sinistra), che con l'approvazione a larghissima maggioranza del consuntivo 2001 ha avuto atto da parte del consiglio comunale della regolarità del rendiconto finanziario. E lo stesso ex sindaco se n'è rallegrato in aula. Comunque tre astenuti ci sono stati, precisamente i socialisti Furnitto e Di Francesco e Calà Campana di "Primavera Siciliana"; tutti sostenitori dell'attuale amministrazione.

Passando all'assemblea di giovedì sera, dopo la trattazione di interrogazioni sul traffico veicolare e sul verde pubblico, sono state affrontate le mozioni proposte del capogruppo della lista "Calanna per Bronte" Mario Bonsignore, che sono passate unanimemente. Riguardavano l'inserimento di rappresentanti dei consigli comunali nel "Consiglio Regionale delle Autononie" e nella "Commissione bicamerale per le questioni regionali".

È stata quindi trattata la mozione riguardante la riscossione dell'imposta sulla pubblicità, che il consigliere Elio D'Aquino ha presentato su input dei commercianti aderenti alla Confcommercio, di cui è presidente. Alcuni associati avevano fatto rimostranze in merito all'attuale gestione da parte di una società privata, che li avrebbe penalizzati nella riscossione del tributo sulle insegne. Anche questo suggerimento è stato appoggiato da una larghissima maggioranza (16 consiglieri su 20) e impegna l'amministrazione comunale a gestire tramite i propri uffici il servizio di accertamento e riscossione dell'imposta sulla pubblicità e di concedere, eventualmente, solo la conduzione del servizio per l'incasso dell'imposta sulle affissioni.

A concludere l'impegnativa serata, a tarda ora, c'è stata l'iniziativa del giovane "dipietrista" Salvatore Catania, inerente ai disservizi che recentemente hanno interessato il locale presidio ospedaliero: l'atto è stato votato all'unanimità, insieme alla proposta di costituire la "Commissione sanità", un gruppo di lavoro permanente che si va ad aggiungere ai 4 già esistenti. A far parte i del nuovo organo saranno Enzo Bonina, Mario Zappia, Damiano Ferrara, Salvatore Catania ed Elio D'Aquino. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



13 Novembre 2002

Bronte, due sedute di Consiglio comunale

In aula approda il rendiconto per il 2001

Periodo frenetico per il consiglio comunale di Bronte, che torna a riunirsi, su convocazione del Presidente Aldo Catania oggi alle 18:00 in seduta ordinaria e domani alle 18:30 in seduta straordinaria. Nella prima riunione all'ordine del giorno si rileva un solo punto, precisamente l'esame e l'approvazione del rendiconto della. gestione dell'esercizio finanziario 2001. Domani sera invece i rappresentanti del popolo sono chiamati a confrontarsi su un ordine del giorno più complesso e articolato. Figurano infatti un'interrogazione relativa al traffico veicolare urbano e una sul verde pubblico.

E mozioni riguardano l'inserimento di rappresentanti dei Consigli Comunali nel "Consiglio Regionale delle Autonomie" e nella costituenda "Commissione Bicamerale per le questioni regionali". Altra mozione importante quella presentata dal consigliere d'opposizione di FI Elio D'Aquino (FI, foto a sinistra) relativa alla riscossione della imposta sulla pubblicità. Atto, questo, già trattato dalla competente commissione che lo ha approvato all'unanimità.

Ma potrebbero esserci altri argomenti. Esposto da Salvatore Catania dell’”Italia dei Valori" (foto a destra), consigliere che sostiene l'amministrazione Leanza, arriva quello inerente ai disservizi del Distretto Sanitario di Bronte, che approderebbero così in consiglio, dopo le numerose denunce di Ugl e Cigl di alcuni problemi del locale presidio ospedaliero. Il secondo si riferisce invece all'istituzione del difensore civico. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



6 Novembre 2002

CONSIGLIO COMUNALE

Gli «equilibri» sono stati definitivamente ratificati. Rimane invece in sospeso l'annosa questione legata ai parcheggi cittadini

Bronte, regolare il bilancio in atto

«Aggiustati» i passaggi operativi

Un minuto di silenzio per le vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia. Con questo gesto lunedì sera il Presidente del Consiglio Aldo Catania ha avviato la seduta straordinaria del pubblico consesso. All'ordine del giorno l'approvazione del mantenimento degli equilibri di bilancio e il dibattito sul parcheggio di viale Catania. Ad illustrare i particolari del bilancio ha provveduto la puntuale dottoressa Eleonora Caraci, Dirigente del 1° settore. Nulla da obiettare in merito all'aspetto tecnico, ma passata la parola ai consiglieri si è appresa una omissione formale che investe l'atto. Infatti fra la documentazione non risultava il parere della III commissione Ragioneria e Finanze. Il segretario comunale ha precisato che la commissione è stata saltata vista l'urgenza dell'approvazione, il cui termine ultimo è fissato per legge al 30 settembre. Ma nel suo intervento il Presidente della III commissione Giuseppe Galati (FI) ha precisato: «Ritengo giusto che la commissione si riunisca affinché si rispettino i ruoli dei vari organi». Mentre più pungente è stato il consigliere Melo Salvia (Udc): «La richiesta d'approvazione da parte del sindaco ci è pervenuta il 25 ottobre. Inoltre ricordo che il 27 settembre c'era una riunione per discutere il punto, ma il Sindaco l'ha disdetta. Anche se si tratta di una presa d'atto, è necessario che prima dell'approvazione si esamini il tutto».

Sul periodo intercorso dalla scadenza invece nessuna spiegazione è arrivata neppure dall'assessore Alfio Paparo, il quale addirittura pensava che degli equilibri di bilancio il consiglio avesse già preso atto. Alla fine, nonostante la proposta di discussione in aula avanzata dal consigliere Ernesto Di Francesco dei "Socialisti Riformisti per Bronte", vista la presenza sia degli organi tecnici che amministrativi e politici, il consiglio è stato sospeso per dare spazio alla commissione. L'atto è stato così trattato subito, portato in consiglio, e approvato all'unanimità. Si può affermare quindi che l'assetto finanziario del Comune è regolare. Passati all'argomento parcheggio, il consigliere Mario Bonsignore di "Calanna per Bronte" ha letteralmente bocciato la proposta dell'Amministrazione di trasformarlo ad uffici comunali, facendo rilevare che spendendo la stessa somma, oltre cinquecento mila euro, si potrebbe costruire una struttura da adibire ad uffici nel sito del vecchio carcere lasciando intatti i 90 parcheggi di viale Catania. Ma a colpire è stato l'arzigogolo del consigliere Alfio Pinzone (Udc) la cui memoria di ferro ha vivo il ricordo di quegli anni '90 sotto il cartello "Dc-Psi", quando attuali consiglieri e amministratori votarono l'attuale piano dei parcheggi, ed oggi vorrebbero eliminare quei 90 posti auto. Il tema comunque è ancora da dibattere e si profila interessante più che mai. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



1 Novembre 2002

Bronte, polemiche in consiglio

La censura che il sindaco Turi Leanza si è visto affibbiare dalla «Casa delle Libertà» durante il consiglio di lunedì scorso, in merito ai 70.000 euro di incarichi deliberati a favore di profes­sionisti non brontesi, potrebbe essere l'origine della «Crisi istituzionale» in atto fra amministratori e consiglio. Ieri infatti rappresentanti dei due organi si sarebbero dovuti riunire per discutere di variazioni di bilancio e cambio di destinazione d'uso del parcheggio di viale Catania. Ma il sindaco con una lettera inviata al presidente del Consiglio, al suo vice, ai capogruppo e ai presiden ti delle commissioni, mercoledì scorso ha disdetto la riunione.

Il sindaco ha motivato la scelta scrivendo: “A seguito di quanto si è verificato nella seduta del consiglio comunale del 28 ottobre, che reputo dannoso e lesivo per la dignità istituzionale dello stesso civico consesso nel quale dovrebbero essere affrontati in modo approfondito e non superficiale i problemi cittadini, ritengo che sia superfluo procedere all'incontro di cui al precedente invito perché non esistono allo stato attuale le condizioni minime per un dialogo costruttivo, oltre che corretto e rispettoso delle rispettive competenze, tra l'amministrazione comunale e in consiglio comunale mantengono alcuni consiglieri che non sembrano essere portatori degli interessi della comunità brontese e mirano piuttosto a discreditare il lavoro e l'impegno del sindaco e della giunta municipale a fronte di un fatturato politico e amministrativo quasi nullo prodotto dal consiglio comunale dal suo insediamento». Sul contenuto della lettera, per la Cdl fa da portavoce pacatamente Mario Bonsignore: «Nonostante il disappunto per queste affermazioni, confermo che la Cdl in Consiglio continuerà ad esercitare serenamente le funzioni di controllo e di indirizzo politico nell'interesse della cittadinanza». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



30 Ottobre 2002

Centrodestra compatto

Mozione di biasimo a Leanza per le consulenze esterne

La Casa delle libertà non "digerisce" i circa 70.000 euro deliberati a favore di esperti, tutti forestieri, e con un consiglio comunale convocato in via urgente, dal Presidente Aldo Catania, con la compattezza di tutti i consiglieri eletti nel centrodestra il sindaco Turi Leanza lunedì sera ha incassato la sua prima "censura".

L'espositore dell'ordine del giorno Mario Monsignore, capo-gruppo di "Calanna per Bronte", ha dichiarato: «Abbiamo fatto rilevare all'Amministrazione Comunale che gli incarichi di consulenza esterna assegnati tutti a professionisti "non brontesi", penalizzano quelli del nostro Comune e la crescita professionale dei dipendenti comunali demotivandoli. Oltre a generare una spesa sicuramente eccessiva, onerosa e insostenibile per il nostro bilancio comunale. Da queste considerazioni - ha precisato Bonsignore - scaturisce il documento approvato dal Consiglio che disapprova l'operato dell'Amministrazione Comunale e la impegna a porre rimedio revocando parte degli incarichi assegnati».

Ma il sindaco nella sua dichiarazione è stato molto dettagliato e accusa: « Sono tutte prese di posizione pretestuose e strumentali. Due esperti - dichiara Leanza - sono di competenza del sindaco e a Bronte non ci sono professionalità che avrebbero potuto occuparsi delle "politiche comunitarie" e di "Bilancio comunale". Per quanto riguarda il chimico e il geologo, non compaiono nell'organico del comune e sono stati contattati tramite avviso pubblico al quale hanno partecipato anche professionisti brontesi. Per essere più precisi: il geologo Cavallaro è un esperto di acque e gli è stata affidata la gestione del passaggio del servizio idrico dal comune all'ATO, specialmente per i rapporti con l'Acoset. Il chimico dottor Spadaro invece, anch'Egli è stato reclutato attraverso avviso pubblico, al quale ha partecipato un chimico brontese privo dei titoli previsti». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]

 

16 Ottobre 2002

LA POLEMICA

Il parlamentare regionale non ha ricevuto alcun provvedimento e ribatte: «Dovrebbero sospendere anche Dell'Utri, che ha appoggiato Ingoglia»

Caso Bronte, il deputato Catania:

«Sospeso da Forza Italia? Macché»

Il deputato regionale di Forza Italia Franco Catania sul caso relativo alla sua sospensione dal partito riportato in queste pagine venerdì scorso, nell'articolo dal titolo: "Bronte, alle elezioni contro l'uomo del polo: Forza Italia sospende Franco Catania", ha voluto fare alcune precisazioni. «Nulla mi è stato comunicato da parte di nessun organo del partito in merito a questa eventuale sospensione dal partito per sei mesi, che ho appreso dai giornali - ha dichiarato Catania -. A conferma che la notizia è priva di fondamento vi è il fatto che sabato scorso mi tro­vavo a Palermo, dove ho partecipato alla conferenza della Casa delle Libertà, alla Fiera del Mediterraneo, nella qualità di deputato di Forza Italia, e ciò alla presenza di Gianfranco Micciché. E sempre in questa sede - ha aggiunto - sono stato invitato ufficialmente da parte del capogruppo all'Ars, onorevole Innocenzo Leontini, a partecipare alla riunione di gruppo che si terrà giovedì prossimo a Roma, nella sede del Vice Ministro dell'economia Micciché».

Ma le riflessioni dell'onorevole Catania sono andate ben oltre la notizia che a suo dire non ha alcun fondamento. Infatti continuando, nel rafforzare la smentita, ha voluto far rilevare: «Se questa presunta sospen­sione è dovuta al caso delle ultime elezioni amministrative, quando a Bronte ho sostenuto il candidato Indriolo contrapposto alla Cdl, non mi spiegherei - ha concluso, Catania - come mai il senatore Dell'Utri rimarrebbe indenne da tutto ciò considerato che intervenne pubblicamente a favore del candidato del mio gruppo». Insomma, dalle dichiarazioni dell'onorevole Catania, sembrerebbe che FI sul caso Bronte abbia ancora una ferita aperta, la cui guarigione tarda ad arrivare. Intanto Franco Catania ha anticipato che si è costituito in gruppo insieme a Salvo Fleres e Ottavio Garofalo, con punto di riferimento il senatore Marcello Dell'Utri. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


16 Ottobre 2002

Polemica interna a Forza Italia

«Basta con la politica delle alleanze infedeli». Ad affermarlo tre deputati regionali di Forza Italia -Salvo Fleres, Ottavio Garofalo e Franco Catania - che ritengono instabile la situazione del partito nel capoluogo etneo. La dichiarazione è rivolta a quanti «vorrebbero ingessare il partito per raggiungere obiettivi personali, danneggiandone l'immagine, e contrastandone l'azione sul territorio. I tre deputati ritengono che Forza Italia rischi di andare incontro ad uno sfaldamento interno «a causa della mancanza di un nucleo saldo che dia una direzione comune», e citando le ultime elezioni amministrative, hanno sottolineato come la formazione politica abbia perso punti in provincia, esprimendo risultati positivi solo nel Comune di Acicastello. «Molti altri Comuni restano in mano all'opposizione, abbiamo l'esigenza di unire le energie vitali di tutto il partito per non arrivare impreparati all'appuntamento con la prossima competizione elettorale». Malcontento, polemiche interne. Fleres si affretta a ribadire che non si deve parlare di una nuova corrente: «Il partito è uno e tale deve rimanere, le correnti non fanno altro che remare contro, noi non vogliamo dividere, ma unire le forze». I tre parlamentari fanno sapere che Marcello Dell'Utri è favorevole alla loro iniziativa. (v.c., Gazzetta del Sud)


 11 Ottobre 2002

La decisione del collegio dei probiviri

Alle elezioni contro l'uomo del Polo:

Forza Italia sospende Franco Catania

Palermo. La notizia è ancora ufficiosa, ma trova conferma nel collegio dei probiviri del partito: Franco Catania, deputato regionale, è stato sospeso per sei mesi da Forza Italia. Una sanzione decisa dal tribunale» interno degli azzurri in seguito al caso-Bronte: alle ultime elezioni, Catania presentò al primo turno un proprio candidato, Carmelo Indriolo, in contrapposizione al nome ufficiale della Cdl, Nunzio Calanna, sponso­rizzato dall'assessore regionale Giuseppe Castiglione. Indriolo fu escluso al primo turno dalla competizione, ma al ballottaggio la sua lista non si apparentò con Calanna. Anzi, alcuni assessori designati da Indriolo, su indicazione di Catania, sono finiti nella squadra del candidato del centrosinistra, Turi Leanza, il vincitore della disfida di Bronte. Catania fu deferito ai probiviri, ora la decisione al termine di un'udienza alla quale l"'imputato" non si è presentato. Vicenda comunque significativa, se si pensa che a favore dell'uomo di Franco Catania intervenne pubblicamente a Bronte anche Marcello Dell'Utri. [E.La., Giornale di Sicilia]


11 Ottobre 2002

Il brontese Catania

Forza Italia sospende per 6 mesi deputato Ars

Palermo - Il collegio nazionale dei probiviri di Forza Italia avrebbe deciso la sospensione per, sei mesi dal partito del deputato regionale di Forza Italia, Francesco Catania. Il provvedimento sarebbe stato adottato in seguito al ricorso presentato dai nove consiglieri comunali di Bronte, dopo le recenti elezioni amministrative che hanno visto soccombere la Casa delle Libertà per la decisione di Catania di sostenere un candidato alternativo a quello della coalizione di centrodestra. Sulla carta, il fronte moderato di Bronte non avrebbe dovuto avere alcun problema nel fare eleggere Nunzio Calanna nella carica di primo cittadino. L'elettorato brontese è in gran parte orientato verso il centrodestra, come dimostra il fatto che riesce ad esprimere un senatore, Giuseppe Firrarello, e due deputati all'Ars: lo stesso Catania e l'attuale vice presidente di Forza Italia, Giuseppe Castiglione. Tutti di Forza Italia. Come è noto, durante le recenti elezioni amministrative, Francesco Catania, in dissenso con Firrarello e Castiglione, decise di presentare un proprio candidato a sindaco, Carmelo Indriolo, appoggiato da due liste civiche. Il terzo candidato era l'ex assessore regionale socialista, Turi Leanza, sostenuto dall'Ulivo. Calanna non vinse le elezioni al primo turno per una manciata di voti. Al ballottaggio ebbe la meglio Leanza che aveva ottenuto l'appoggio di Franco Catania che, in cambio di alcune poltrone assessoriali per i suoi più stretti sostenitori, provocò la sconfitta dello schieramento cui appartiene. Una scelta che gli sarebbe costata la sospensione di sei mesi dal partito. [L.M.]

Nelle foto gli attuali pro­tago­nisti della vita po­li­tica bron­tese: il sen. Pino Fir­ra­rel­lo, l'ex. on. Nunzio Calanna, l'on. Franco Catania (foto a sinistra), fonda­tore di For­za Italia a Bronte, l'ex vice presi­dente della Regione Salvatore Leanza  e l'attuale vice pre­sidente on. Giuseppe Casti­glione

Una foto scattata nell'aula consiliare del Comu­ne nel 1985 con i politici di allora (e di oggi!): da si­ni­stra il compianto avv. Livio Castiglione, so­cia­lista, vice sindaco, il prefetto di Catania Pie­tro Verga, il sen. Pino Firrarello (allora sindaco di Bronte) e l'on. Salvatore Leanza (all'epoca alla sua prima legislatura all'Assemblea Regionale Siciliana).


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