18 Maggio 2007
Il tour dell'Etna in Vespa 50 Il tour delle strade di montagna dell'Etna a bordo della mitica Vespa. E' il progetto del “Vespa Tour 2007” promosso dall'assessore alle Politiche di Valorizzazione dell'Etna della Provincia regionale di Catania, Orazio Pellegrino ed organizzata dall'associazione onlus For You con la collaborazione dei Vespa club Katana ed Etna e patrocinata dagli assessorato regionali al Turismo e dei Beni Culturali e dal Comitato provinciale dell'Unicef. La manifestazione, che si svolgerà da venerdì 18 maggio a domenica 20, si colloca all'interno di un percorso di conoscenza e valorizzazione della Sicilia che i partecipanti faranno in sella alle loro vespe. La carovana dei vespisti partirà dalle pendici del vulcano e toccherà alcune tappe di particolare interesse naturalistico, paesaggistico ed enogastronomico. «Il nostro obiettivo - spiega Pellegrino - è quello di far conoscere le bellezze naturali, culturali ed i prodotti tipici dei paesi dell'Etna, come Misterbianco; Nicolosi, Bronte, Maniace, Randazzo, Linguaglossa, Taormina e Castiglione di Sicilia, che sono interessati da quest'importante evento che coinvolgerà i vespisti italiani». L'iniziativa, come ha spiegato Salvatore Scardilli presidente dell'Associazione For You, è nata nel 2005 e si è svolta per la prima volta in Vai di Noto e nel 2006 nella Val d'Erice, quest'anno, invece, tocca all'Etna. «Questa manifestazione - dice - non solo dà la possibilità di far conoscere il nostro territorio, ma è anche un momento di incontro tra i partecipanti che verranno da diverse parti del Paese». La quota d'iscrizione sarà devoluta all'Unicef che destinerà il ricavato al progetto Benin come ha annunciato Vincenzo Lorefice, presidente del Comitato provinciale di Catania per l'Unicef. Il Vespa Tour - come hanno affermato i presidenti dei Vespa Club organizzatori, Roberto Ciaccio e Rosario Cannavò - è un'occasione d'incontro per i vespisti, sia associati ai Vespa Club nazionali, che semplici appassionati. [Monica Colaianni] (Notizia pubblicata dal settimanale Centonove del 18 Maggio 2007)
6 Aprile 2007
Al «Cibus» di Roma sarà allestito uno stand sponsorizzato dalla Provincia Eccellenti produzioni catanesi al Salone dell'alimentazione Dal pistacchio alla gastronomia all'artigianato. Tutto di alta qualità Il prelibato pistacchio di Bronte, le eccellenti produzioni di formaggi, di olio, di vino e le conserve tipiche. E ancora, le migliori produzioni di caffè, di miele, di dolci e una novità: gli arancini surgelati, da cucinare al momento della consumazione. Con tutti questi prodotti e con una decina di aziende del settore agroalimentare, appositamente selezionate, anche quest'anno la Provincia, con gli assessorati alle Politiche agricole e alle Politiche di valorizzazione dell'Etna, parteciperà, con un proprio stand, al “Cibus”, il “Salone dell'alimentazione italiana di qualità”, che per la prima volta si svolgerà a Roma dal 13 al 16 aprile. Storico appuntamento con migliaia di operatori dell'enogastronomia nazionale e internazionale nella città di Parma, infatti, secondo un protocollo d'intesa firmato dagli organizzatori, il Cibus si svolgerà d'ora in poi ad anni alterni, nella Capitale e nella città emiliana. A presentare le aziende catanesi che esporranno nello stand della Provincia sono stati, nel corso di una conferenza stampa al Centro direzionale Nuovaluce, il presidente dell'Amministrazione provinciale, on. Raffaele Lombardo e l'assessore alle Politiche agricole, Santo Pulvirenti. «Anche quest'anno - ha detto il presidente Lombardo - la Provincia si è battuta molto per consentire alle aziende catanesi di partecipare a questo evento di livello nazionale ed europeo. Siamo consapevoli, infatti, dell'alta qualità e dell'eccellenza delle produzioni nostrane anche nell'agroalimentare. Il Cibus rappresenta un'ulteriore occasione per le nostre aziende di farsi conoscere e di espandere gli orizzonti commerciali dei loro prodotti». Sottolineata dall'on. Lombardo l'importanza di «creare anche nel capoluogo etneo manifestazioni fieristiche sempre più prestigiose e di rilevanza internazionale, in grado di richiamare l'attenzione sulle produzioni tipiche del nostro territorio: dalla pietra lavica all'enogastronomia, all'artigianato. «In particolare, per il settore dei prodotti agricoli - ha concluso il presidente della Provincia - occorre creare una forte sinergia tra pubblico e privato, offrendo ai consumatori determinate garanzie sui prodotti, assicurandone la provenienza, garantendone la qualità e selezionandoli con appositi marchi di origine controllata». «Portiamo al Cibus di Roma - ha aggiunto l'assessore Pulvirenti - alcune aziende che sono il fiore all'occhiello delle nostre produzioni tipiche. Si tratta di uno scenario di prestigio, al quale partecipiamo puntuali con tutte le tipologie del paniere dell'Etna». Le aziende catanesi, con le loro produzioni tipiche, saranno allocate nel padiglione 1, stand 39, in 64 metri quadrati. Il Cibus 2007 di Roma sarà inaugurato dal Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Paolo De Castro, e dal sindaco capitolino, Walter Veltroni. Tra gli incontri previsti, anche quello con l'Assemblea della Federalimentare e con il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. (Notizia pubblicata dal giornale Gazzetta del Sud del 6 Aprile 2007)
9 Gennaio 2007
Se l'Epifania tutte le feste porta via, a restare nel cuore, della città è invece l'iniziativa denominata “La Montagna, in città” Agroalimentare e artigianato in piazza Università Resterà aperta al pubblico fino a domenica 21 gennaio, dalle ore 9 alle 13 e dalle 17 alle 21,30, proponendo esposizioni e degustazioni di prodotti tipici, che vanno dal settore dell'agroalimentare all'artigianato, passando per la cultura, la storia e l'ambiente di quello che è il simbolo stesso del territorio catanese: l'Etna. Parliamo della manifestazione “La Montagna... in città”, fortemente voluta e organizzata dalla Provincia regionale presieduta da Raffaele Lombardo, col patrocinio del Comune di Catania e la collaborazione delle associazioni Epf Communication e Cutgana e del Dipartimento dell'Ambiente dell'Università di Catania. La struttura, costituita da un ampio stand allestito in piazza Università, accoglie uno spazio dedicato a degustazioni di prodotti tipici del territorio, ma anche alla manifattura e alle tradizioni artigianali, oltre a percorsi A presentare l'iniziativa, all'interno dello stand, sono stati il presidente della Provincia di Catania Raffaele Lombardo, con gli assessori Angelo Sicali, Orazio Pellegrino e Giuseppe Marletta, e il sindaco di Catania Umberto Scapagnini. Alla conferenza sono, inoltre, intervenuti l'assessore provinciale Pippo Greco, il direttore generale della Provincia, Marcello Fecarotti, il direttore del Dipartimento Politiche dell'ambiente, Nello Russo, e numerosi rappresentanti del Comune, dal presidente del Consiglio comunale, Roberto Commercio, all'assessore Stefania Gulino, ai consiglieri comunali Marco Belluardo e Nuccio Lombardo, al commendatore Luigi Maina e al presidente Amt, Michele Sineri. “Sono sempre più numerosi - ha detto Lombardo - i turisti e i visitatori che apprezzano e scelgono le bellezze del territorio etneo per trascorrere le proprie vacanze. Dai percorsi naturalistici ai prodotti enogastronomici, dalle lavorazioni artigianali alla storia, gli aspetti del nostro vulcano presentano sempre un eccezionale livello di qualità, apprezzato anche in ambito internazionale”. Per questo Lombardo ha parlato di doppia inaugurazione, poiché oltre a presentare alla stampa “La Montagna... in città”, ha anche annunciato che la stessa iniziativa avrà un respiro nazionale e internazionale, poiché nei prossimi mesi essa sarà presentata nel resto d'Italia e in Europa, con una tappa anche al Parlamento europeo. “È un'iniziativa - ha aggiunto il sindaco Scapagnini - che, oltre a contribuire validamente all'offerta turistica del territorio, testimonia la forte collaborazione tra Comune e Provincia, che devono lavorare sinergicamente per valorizzare al meglio le eccezionali qualità della nostra terra”. (Notizia pubblicata dai giornali La Sicilia e Gazzetta del Sud del 9 Gennaio 2007)
17 Dicembre 2006
Premio letterario intitolato a Sharp Ieri la presentazione. Provincia e Ateneo insieme. Oltre 140 gli studenti che hanno inviato i lavori Il premio letterario William Sharp, "Un Celta nella terra dei Nelson", intitolato al poeta e scrittore scozzese, è stato presentato ieri nella sede della Provincia alla presenza degli assessori al Turismo Nino Amendolia, Politiche culturali Serafina Perra e Politiche di valorizzazione dell'Etna Orazio Pellegrino, del prof. Rosario Portale ordinario alla facoltà di Lingue di letteratura inglese, del Prof. Iain Halliday ricercatore di lingua inglese all'Università, di Giuseppe Sanfilippo Frittola presidente della Pro loco di Maniace. | Sharp, durante uno dei suoi soggiorni in Sicilia, ospite del V duca di Bronte Alexander Nelson Hood, morì nel 1905 e fu sepolto a Maniace in un piccolo cimitero inglese di proprietà degli eredi di Nelson. Il premio, che nasce come naturale prosieguo del simposio letterario svoltosi nel dicembre 2005 in occasione del centenario della morte del poeta, è rivolto agli studenti degli Istituti superiori secondari e delle Università. I giovani concorrenti, che nei mesi precedenti hanno consegnato gli elaborati, si sono confrontati con l'esperienza della traduzione di poesie a loro scelta edite in lingua inglese aventi come tema la "Natura" (tema molto caro a William Sharp, soprattutto quando scriveva con lo pseudonimo femminile di Fiona Macleod). Oltre 140 gli studenti, soprattutto siciliani, che hanno spedito i lavori di traduzione, esaminati da una giuria qualificata composta da docenti dell'Università di Catania e di Paisley (paese natale di William Sharp). «È intento della Giunta Lombardo - ha detto Perra - rivalutare i centri minori che offrono un territorio ricco di risorse architettoniche con valenza storica e gratificare il frutto di accurati studi dei giovani talenti siciliani». La collaborazione tra la Pro loco, l'Università e la Provincia rappresenta il connubio per studiare un territorio, considerato un angolo di Inghilterra in Sicilia e amministrato per circa un secolo e mezzo dalla famiglia Nelson-Hood, erede del famoso ammiraglio inglese. Con l'istituzione del premio letterario si è voluto dare il giusto tributo a un territorio di grande ricchezza culturale rappresentata dall'Abbazia Benedettina e dalla Ducea di Nelson. La giornata conclusiva, il 16 dicembre alle ore 9,30 nello storico scenario del Castello Nelson, può essere un'occasione da non perdere. | 17 Dicembre 2006 Tre universitarie le vincitrici del concorso «William Sharp», celta nella terra dei Nelson» Si è tenuta ieri nella sala conferenze del Castello Nelson la cerimonia di premiazione del concorso letterario “William Sharp, un celta nella terra dei Nelson”. […] Il premio era rivolto agli studenti degli Istituti di Istruzione secondaria e delle Università. I giovani concorrenti si sono confrontati con la traduzione di poesie a loro scelta edite in lingua inglese aventi come tema la natura. Parte del ricavato delle quote di iscrizione sono state devolute all'Associazione Trenta ore per la Vita per progetti dedicati all'infanzia. Ecco i vincitori: prima classificata Laura Pennisi della Facoltà di Lettere e Filosofia di Napoli, seconda Serena Alessi della Facoltà di lingue di Catania e terza Alessandra Carpinteri della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Ragusa. |
Il programma della premiazione Sabato 16 dicembre, ore 9.00: Esposizione lavori ammessi al concorso; Mostra "Maniace, la sua storia". Ore 9.30: Incontro Studio: "Sharp, Natura...lmente Cultura" Saluto delle autorità. Interventi: Giuseppe Sanfilippo Frittola (presidente della Pro Loco di Maniace); Iain Halliday (docente di lingua inglese università di Catania); Antonino La Spina (presidente regionale Unpli Sicilia); Rosario Portale (ordinario di lingua e letteratura inglese Università di Catania); Serafina Perra, Nino Amendolia e Orazio Pellegrino (rispettivamente assessore alle Politiche culturali, al Turismo ed alle Politiche di Valorizzazione dell'Etna della Provincia Regionale di Catania); Nunzio Famoso (preside Facoltà di Lingue e Letteratura Straniere Università di Catania). Cerimonia di premiazione Premio Letterario William Sharp "Un Celta nella Terra dei Nelson". Domenica 17 dicembre, ore 9.00: Esposizione lavori ammessi al concorso; Mostra "Maniace, la sua storia". |
|
|
ASSEMBLEA A PEDARA
Oggi la convention dell'assessorato regionale al Territorio: a confronto sindaci ed enti che operano nel territorio montano Una risorsa chiamata montagna… L'assessore Interlandi presenta la proposta di legge organica. Previsto l’intervento di Cuffaro Il teatro Don Bosco di Pedara ha ospitato ieri l'anteprima della seconda «Assemblea degli amministratori della montagna», promossa nell'ambito della «Giornata internazionale della montagna» dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, in collaborazione con la Provincia regionale di Catania, il Parco dell'Etna e il Comune di Pedara. A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Pedara, Anthony Barbagallo, che ha accolto gli oltre 200 alunni delle scuole medie di Maniace, Milo e Ragalna; Maria Adelaide di Palermo e scuola media di Giuliana, nel Palermitano; Ferla-Cassaro (Siracusa) e Castelluzzo di Trapani, che hanno partecipato al concorso «Un'idea per la montagna», riservato alle scuole media siciliane. «Con questa iniziativa si intende - ha dichiarato l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi - avvicinare i ragazzi a quello che ritengo essere uno dei più importanti patrimoni naturali della Sicilia, vale a dire la montagna. Queste iniziative vogliono far conoscere ciò che offre la nostra terra, sia a livello scolastico, educando i ragazzi al rispetto della natura, sia riproponendo la natura al centro della pianificazione politica, sapendoci accostare a essa, scoprendo e migliorandone le bellezze». Nel contesto della Giornata Internazionale della Montagna di oggi, sempre al teatro Don Bosco di Pedara - inizio alle 10 con i saluti del sindaco, Anthony Barbagallo, e del presidente del Parco dell'Etna, Concetto Bellia - si svolgerà il convegno «La specificità montana del basso mediterraneo nella pianificazione europea della cooperazione decentrata – 2a Assemblea degli amministratori della Montagna». Previsti gli interventi del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, del presidente della Provincia di Catania e dell'Unione delle province siciliane, Raffaele Lombardo, dei sindaci delle comunità montane dell'Isola, dell'assessore per lo Sviluppo della montagna della regione Piemonte, Bruna Sibille. «L'incontro sarà un'importante occasione di confronto per tutti coloro che giornalmente operano nel territorio montano - ha concluso l'assessore Interlandi - e la proposta di legge organica sulla montagna che porteremo in Giunta e che presenteremo in anteprima qui al convegno, vuole essere uno strumento di pianificazione della crescita di una delle più preziose ricchezze della nostra terra». [Alfio Nicolosi] (Da La Sicilia dell' 11 Dicembre 2006)
Pit. È stato creato un portale e si sta lavorando per una proposta di offerta territoriale globale
Pacchetto turistico Etna, adesione di 26 comuni (*albo*) Ha un obiettivo preciso: potenziare la vocazione turistica del territorio etneo. Il progetto è stato definito «Marketing, partenariati internazionali e reti per l'internazionalizzazione di centri storici e delle maggiori valenze culturali del territorio del "Pit Etna"». È già stato creato un portale, intanto gli esperti di «BlueKlein & Petrus» di Milano e la «Graham Associati» di Palermo lavorano per realizzare l'offerta territoriale dell'Etna e del suo comprensorio. Alla fine del loro lavoro scaturirà la «comunità degli interessi locali» che in un secondo momento verrà proiettata nei flussi internazionali del turismo e della cultura. I comuni coinvolti sono diversi: Adrano, Biancavilla, Belpasso, Bronte, Calatabiano, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Motta Sant'Anastasia, Nicolosi, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Riposto, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Sant'Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea. Al loro fianco ci saranno il Parco dell'Etna e la Provincia. «Il vulcano più grande d'Europa che ogni anno attrae migliaia di visitatori - spiega il project manager Andrea Brogna - è il fulcro attorno al quale ruota un territorio variegato che arriva fino al mare di Riposto considerato il "porto dell'Etna"». (dal Giornale di Sicilia del 7 Novembre 2006) | Catania capitale europea dei vulcani 2a CONFERENZA EUROPEA DI GEMELLAGGIO DELLE CITTA’ E TERRITORI VULCANICI | Il centro fieristico della Provincia Regionale di Catania “Le Ciminiere” ospiterà venerdì e sabato, 10 e 11 febbraio 2006, la Seconda Conferenza Europea di Gemellaggio delle Città e Territori Vulcanici, organizzata dall’Associazione Nazionale Città del Vulcano. Catania e la sua provincia diventano così, nella due giorni di studio e convegno, la capitale europea dei Vulcani. Città del Vulcano è un’associazione nazionale di enti locali (alla quale ha aderito anche il Comune di Bronte), comunità montane, parchi regionali e nazionali che ha lo scopo di promuovere la cultura e lo sviluppo dei territori vulcanici. Uno degli obiettivi dell’Associazione, entro febbraio 2006, era la firma dell’atto costitutivo dell’Associazione Europea di Città e Territori Vulcanici a cui hanno già aderito comuni, regioni, parchi regionali e nazionali della Francia (Alvernia), Germania (Vulkaineifel), Grecia (Santorini), Spagna (Tenerife) e Portogallo (Azzorre). L’Associazione, la cui presidenza è stata assegnata alle Città del Vulcano, ha l’obiettivo di promuovere politiche integrate e progetti di cooperazione a scala europea per la valorizzazione dei territori vulcanici. | L'assessore alle politiche di valorizzazione dell'Etna Orazio Pellegrino: «La Provincia di Catania sostiene e promuove questo tipo di iniziative volte alla tutela e fruizione intelligente del nostro patrimonio Etna, inteso come patrimonio dell'Umanità, alla luce della recente candidatura avanzata all'Unesco da parte della Provincia Regionale di Catania». |
| Vulcani «in rete» per valorizzare le risorse locali Ieri a Catania la conferenza europea di gemellaggio delle città e territori vulcanici Definire un Piano di marketing territoriale e turistico per la promozione di una linea di prodotti correlati al vulcano per favorire la diffusione e l'export dei prodotti agroalimentari, la valorizzazione della piccola industria, l'artigianato e le attività imprenditoriali locali. Questi gli obiettivi dell'associazione Città del Vulcano, costituita nel 2003, alla quale hanno aderito oltre venti Comuni di sei comprensori vulcanici italiani dei territori delle Eolie, Etna, Vesuvio, Castelli romani, Amiata e Colli Euganei. Ieri alle Ciminiere si è tenuta la seconda Conferenza Europea di gemellaggio delle città e territori vulcanici alla quale hanno partecipato rappresentanti di comprensori vulcanici di Francia, Germania, Spagna e Portogallo. I lavori, moderati dal giornalista Marcello Proietto Di Silvestro sono stati introdotti dal presidente della Provincia Raffaele Lombardo, al quale sono seguiti, tra gli altri, gli interventi del sindaco Umberto Scapagnini, dell'assessore regionale al Turismo, Fabio Granata, del sottosegretario di Stato ai Beni e attività culturali. Nicola Bono e da Felice Stagnitta, presidente dell'Associazione italiana città del vulcano. «Il Vulcano rappresenta uno strumento di sviluppo da potenziare - ha affermato l'on. Raffaele Lombardo - perché ricco di risorse in gran parte inesplorate. La Provincia ha avviato da tempo la politica di valorizzazione del territorio con diverse iniziative». L'assessore regionale al Turismo, Fabio Granata, ha puntato l'attenzione sulla possibilità che l'Etna diventi patrimonio dell'umanità: «Un evento auspicabile che però dovrà essere supportato da politiche coerenti. Bisognerà accettare di perdere una parte di sovranità del territorio».(da La Sicilia dell'11 Febbraio 2006) |
|
|
25 Marzo 2005 IL PARCO PRESENTERA' UFFICIALMENTE LA PROPOSTA
Etna, obiettivo patrimonio Unesco «Oggi abbiamo compiuto un grande progresso nel cammino per l'inserimento dell'Etna tra i siti dell'Unesco». Con queste parole, che indicano la soddisfazione per un obiettivo fortemente voluto, Ray Bondin, presidente del Comitato Internazionale delle città e villaggi storici dell'Unesco, in visita ieri alla sede del Parco dell'Etna di Nicolosi, ha commentato l'incontro che si è tenuto in mattinata nella sede della Provincia Regionale di Catania, l'Ente che; insieme al Parco, ha rilanciato in grande stile la candidatura del vulcano etneo. «Quello che è stato finalmente individuato - continua il commissario maltese dell'Unesco - è il soggetto che proporrà la candidatura dell'Etna tra i siti Patrimonio dell'Umanità: sarà il Parco dell'Etna, che in proposito ha idee molto chiare, a presentare ufficialmente la proposta, anche perché - continua Bondin - il Parco, che è l'autorità legale che si occupa della gestione di questo territorio, è anche l'Ente che meglio può dare garanzie di buona gestione anche nella fase successiva al riconoscimento». Dettagli importanti vengono dal presidente Bondin anche sulla delimitazione dell'area a cui farebbe riferimento il riconoscimento dell'Unesco: «Rientrerà nel patrimonio Unesco - afferma Bondin - l'area A e B del Parco dell'Etna, quella considerata di maggior pregio sotto il profilo scientifico e naturalistico, vi sarà poi un'ampia "zona tampone" che dovrebbe coincidere con le aree C e D del Parco dell'Etna, ma si tratta ancora di pure indicazioni, che verranno approfondite in seguito». L'Etna, già conosciuta in tutto il mondo come simbolo di energia e naturalità, acquisterà così un riconoscimento prestigioso che ha un grande rilievo anche sotto il profilo della crescita dell'economia turistica: «L'Etna e il suo paesaggio sono già di fatto patrimonio dell'umanità - conclude Bondin - ma speriamo che il successo dell'iniziativa, il cui iter ha fatto registrare negli ultimi mesi grandi progressi, possa apportare benefici anche alla crescita del turismo culturale sul vulcano, così come è accaduto per tutti i siti Unesco». La candidatura del vulcano etneo prende corpo anche grazie alle iniziative del mondo scientifico, culturale, dell'associazionismo. La sede del Parco dell'Etna ha ospitato un incontro dei Lions Club del catanese che hanno programmato una serie di iniziative miranti ad accelerare l'inserimento del vulcano tra i siti Unesco. Vi hanno preso parte i presidenti della II e III circoscrizione dei Lions, Emanuele Maccarrone ed Antonio Torre, ed i rappresentanti dei 24 club della provincia di Catania, il direttore del parco Giuseppe Spina e, in rappresentanza della Provincia, l'assessore ai beni culturali Gesualdo Campo. Il dott. Bruno Di Stefano, coordinatore dell'incontro, ha infine sottolineato il ruolo che il mondo dell'associazionismo vuol assumere nell'accelerare i tempi di una scelta politica, che fino ad ora ha tardato ad arrivare, invitando i club presenti a organizzare un fitto programma di meeting, che riflettano le tematiche culturali legate all'Etna, stilando poi un documento unitario, utile per potere supportare la richiesta all'Unesco dell'imprimatur per il Patrimonio Universale. [Marisa Mazzaglia] (da La Sicilia del 28 Marzo 2006) Dicembre 2005: Incontro su
“ETNA PATRIMONIO DELL’UMANITA' OPPORTUNITA', GESTIONE E SVILUPPO” «Bandiera Unesco sull'Etna» Patrimonio dell'umanità. La provincia lancia una campagna per dare il riconoscimento al vulcano «Oggi avviamo ufficialmente la candidatura per il riconoscimento dell'Etna a Patrimonio dell'umanità. L'importante è fare convergere la tattica d'azione di Provincia, Comune di Catania e Parco dell'Etna, con le attività dei club service e delle associazioni culturali, per far si che la richiesta sia forte e produca i risultati sperati. Oltretutto riponiamo fiducia nelle nostre aspettative perché il sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, e Rey Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici, esperto di patrimonio mondiale Unesco, hanno sposato la causa di questo riconoscimento al nostro vulcano. L'Etna è da sempre, nei fatti, patrimonio dell'umanità, adesso aspettiamo solo l'imprimatur da parte dell'Unesco». Con queste dichiarazioni il presidente della Provincia regionale di Catania, on. Raffaele Lombardo, ha aperto la conferenza stampa dedicata all'Etna, e alla possibilità concreta che il vulcano, per peculiarità e unicità, sia inserito nell'elenco dei siti riconosciuti dall'Unesco. «L'attribuzione dell'importante riconoscimento al Barocco del Val di Noto ha permesso di valorizzare quella porzione di territorio - ha sottolineato l'on. Lombardo -, con ricadute positive in termini di sviluppo economico, per la maggiore attenzione turistica e culturale che esso ha saputo suscitare. Noi abbiamo le carte in regola per puntare a una valorizzazione dell'Etna, non più come semplice patrimonio immobile, ma come volano di iniziative e di ricchezza». Rey Bondin, da parte sua, si è dichiarato ottimista perché anche se il riconoscimento ufficiale di "Patrimonio dell'umanità" richiede un iter particolarmente complesso, questa volta la richiesta della Provincia di Catania vede coinvolta tutta la comunità locale nelle sue più diverse componenti. «L'Etna - ha detto - ha i prerequisiti che possono consentire di ottenere il risultato positivo. Leggi che tutelano il patrimonio in questione, un'azione di tutela molto forte grazie alla presenza e all'attività dell'Ente Parco e l'autenticità del paesaggio, anche se questi è in costante evoluzione per le caratteristiche stesse del vulcano attivo. Ma questi requisiti senza il supporto politico e una generale mobilitazione della società non basterebbero». Cettino Bellia, presidente del Parco dell'Etna, ha sottolineato che «l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia una occasione di sviluppo, senza dimenticare due aspetti essenziali: che è un'area protetta e un vulcano attivo. Tutto ciò che si vuole realizzare e i progetti futuri devono tenere conto di queste due realtà, poi il dibattito può essere quanto più ampio è possibile, anche nell'ambito del riconoscimento dell'Unesco». Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, ha ricordato come la candidatura dell'Etna risalga ad una decina di anni fa, ma che solo adesso, sulla spinta di un nuovo e corale impulso sinergico, ci sono tutte le premesse per arrivare al traguardo. Anche l'assessore alla Cultura del Comune di Catania, Giuseppe Maimone, ha ricordato la grandissima valenza e il naturale richiamò che nei secoli e in tutto il mondo ha esercitato il nostro vulcano. «I grandi viaggiatori del settecento - commenta Maimone - si spingevano fino in Sicilia per scoprire tramite l'archeologia le più antiche origini classiche della nostra cultura, ma restavano fortemente attratti dalla spettacolarità del vulcano». Che l'Amministrazione provinciale di Catania creda fortemente in questo monumento della natura è confermato dalla decisione del presidente Lombardo di istituire uno specifico assessorato, retto da Orazio Pellegrino, e dall'attenzione rivolta da diversi componenti della Giunta tra i quali il vicepresidente Angelo Sicali, Ambiente, Mimmo Galvagno, Turismo, Gesualdo Campo, Cultura, Ignazio Gambino, Agricoltura. I lavori sono stati coordinati da Francesco La Rocca, presidente dell'associazione Banco dei giovani. (Tratto da La Sicilia del 21 Dicembre 2005) | Il proponente è il presidente della Provincia, neo segretario di Mpa - All’Ars esiste un Ddl presentato dallo stesso partito per realizzare due poli turistici L'Etna candidato a patrimonio Unesco Una nomination che fa litigare E' una nomination che farà discutere. Forse addirittura litigare fra loro alcuni esponenti della Casa delle libertà. Da ieri infatti l'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, è ufficialmente candidato ad entrare nel patrimonio dell'Unesco, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Fra i siti protetti dall'Unesco (cioè preservati con fondi propri dal degrado e dalla distruzione) figurano, ad esempio, Firenze, Venezia, Pompei, Assisi e, in Sicilia, Piazza Armerina, il Barocco di Noto, le Eolie e, più di recente, Siracusa. A proporre la nomination per l'Etna è stato ieri il presidente della Provincia regionale di Catania, Raffaele Lombardo, nonché neo-segretario nazionale del Movimento per l'Autonomia. Dove sta il problema? Semplice. È firmato proprio da Lino Leanza del Mpa il testo del disegno di legge che, da settimane all'ordine del giorno dell'Ars, prevede l'istituzione di un terzo e di un quarto polo turistico all'interno del Parco dell'Etna. Leanza ha ipotizzato la creazione di impianti di risalita, aree parcheggio ed edilizia alberghiera nelle aree protette del territorio di Bronte, Maniace e Maletto. Il quarto polo, invece, nella zona di Milo e Zafferana; vanta un' altra paternità sempre nell'ambito della Cdl, quella del forzista Salvo Fleres. Convinto sostenitore del disegno di legge - che prevede fra l'altro la creazione di strutture analoghe anche nei parchi dei Nebrodi e delle Madonie - è poi un altro azzurro, il senatore e sindaco di Bronte Pino Firrarello. A raccogliere per l'Unesco la nomination di Lombardo per l'Etna - "è già patrimonio dell'umanità, ha detto il presidente della Provincia etnea, aspettiamo l'ultimo imprimatur" - è stato il maltese Rey Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici ed esperto di patrimonio mondiale per l'organizzazione. Con loro era il presidente del Parco dell'Etna, Concetto Bellia, che ha sottolineato come "l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia una occasione di sviluppo, senza dimenticare due aspetti essenziali: che è un' area protetta e un vulcano attivo". Per Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, "ci sono tutte le premesse per arrivare al traguardo". Mentre l'assessore comunale alla cultura, Giuseppe Maimone, ha ricordato la grandissima valenza e il naturale richiamo che nei secoli in tutto il mondo ha esercitato il nostro vulcano, "mito e scienza al tempo stesso". [Carmela Grasso] (Tratto dal Giornale di Sicilia del 21 Dicembre 2005) |
| LA PROVINCIA RILANCIA L’ETNA PER IL RICONOSCIMENTO DELL’UNESCO
Il Vulcano patrimonio dell’Umanità L'Etna ancora una volta protagonista. Fari puntati sul vulcano attivo più alto d'Europa al quale le istituzioni hanno rivolto da tempo l'attenzione per ottenere l'alto riconoscimento dell'Unesco di sito Patrimonio dell'Umanità. Un unicum che alterna paesaggi lunari a rigogliose radure di pini, faggete e vegetazione tipica del Mediterraneo; culla delle grandi civiltà greche e romane, meta ambita da studiosi e storici del settecento per le peculiarità del territorio e la spettacolarità eruttiva. Un vulcano che è diventato un marchio di riconoscimento grazie all'attività di sviluppo socio economico che ruota su di esso. Gli sforzi degli Enti - già da tempo al lavoro per produrre gli atti formali di richiesta all'Unesco per far sì che l'Etna rientri nel circuito dei luoghi da preservare quale Patrimonio dell'Umanità - finalmente troveranno giuste risposte grazie all'impegno del sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, e di Ray Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici, esperto di patrimonio mondiale Unesco, che hanno sposato favorevolmente la causa. «E' importante fare convergere sulla tattica d'azione della Provincia, quella di altri Enti, le attività dei club service e delle associazioni culturali - ha dichiarato il presidente dell'Amministrazione provinciale, on. Raffaele Lombardo - per far sì che la richiesta sia forte e produca i risultati sperati. L'egida dell'Unesco permetterebbe al territorio etneo di valorizzare ulteriormente le produzioni locali e il turismo con ricadute positive in termini di sviluppo economico. Un po' il fenomeno che si è riscontrato per l'attribuzione del prestigioso titolo al Barocco del VaI di Noto, ma anche alla villa del Casale di Piazza Armerina e alle Isole Eolie. Avviamo, quindi, ufficialmente all'Unesco la candidatura dell'Etna che sarà valorizzato in volano di iniziative e ricchezza e non più come semplice patrimonio immobile». | 6 Giugno 2007
Nuova tappa della mostra itinerante Il “Grand tour” approda al Castello di Bratislava Dopo avere toccato le città di Bolzano, Catania, Bruxelles e Budapest, la mostra itinerante “Grand tour, dalle Dolomiti all'Etna” approda a Bratislava, in Slovacchia, accompagnata dall'assessore provinciale alle Politiche comunitarie, Giuseppe Marletta, che la inaugurerà oggi pomeriggio, alle ore 17, nel castello della storica città, dove resterà aperta al pubblico fino al 22 luglio. La mostra è organizzata dall'Istituto italiano di cultura con l'assessorato alle Politiche di valorizzazione dell'Etna dell'Amministrazione Lombardo, guidato da Orazio Pellegrino, l'assessorato alla Cultura della Città di Bolzano e il Museo nazionale slovacco. Nata nel 2006, in occasione del 220 anniversario del celebre viaggio dello scrittore tedesco Goethe in Italia, la mostra è composta in gran parte da litografie, incisioni, acquetinte e acqueforti del '700 e dell'800, quando in Europa era diffusa tra i gentiluomini e gli studiosi la piacevole abitudine di viaggiare per il Vecchio continente. Grand Tour
Dalle Dolomiti all'Etna Bolzano è la prima tappa della mostra itinerante "Grand Tour. Dalle Dolomiti all'Etna" che in occasione del 220esimo anniversario del celebre viaggio di Goethe in Italia ne ripercorre alcuni dei momenti più significativi attraverso le opere di artisti del settecento ed inizio Ottocento. Palazzo Mercantile Bolzano (19.11.2005 - 22.12.2005) La mostra è organizzata dalla Provincia Regionale di Catania e dalla Città di Bolzano | |
|
|