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Casale di Placa Bajana

Chiesa di S. Michele della Placa Bajana

La chiesa di S. Michele di Placa Bajana o Placa Torre sorgeva, a pochi chilometri da Bronte, nell'antico Casale di Placa Bajana sulle rive del Simeto.

Oggi del vecchio edificio, adibito a deposito di un’azienda agricola, restano solo le mura e la caratteristica rossa facciata; pochi decenni fa è scomparso anche l’antico portale in pietra lavica, letteralmente divelto e rubato nottetempo.

Ci affidiamo per una descrizione della chiesa alle parole dello storico brontese Benedetto Radice.

«La chiesuola sorge accanto un turrito castello feudale, un tempo, in territorio di Troina, che fu di Margherita Buglione. Guarda in giù la Ricchigia, ove erano altre chiesette e ode lo scroscio del Simeto, quando scende ingrossato per il dimojare delle nevi.

La facciata col frontone piramidale nella sua rusticana e simmetrica sempli­cità, lavorata a mosaico con pezzetti di mattoni e di tegole dal colore rossastro sembra il viso pudibondo di una modesta villanella; è certo più poetica che non una chiesa dai ricchi marmi e dall’architettura fasto­sa. Credo che rimonti al secolo XIII.

Sull’architrave della porta si legge scolpito in un quadrello di pietra bianca: Non si gode l’immunità ecclesiastica. A quei tempi di ferro questa chiesetta non godeva il diritto d’asilo pei delinquenti. L’asilo era più sicuro nel carcere del castello, del quale vedonsi ancora il cancello e le grate di ferro.

La chiesa ha dinnanzi un piazzale di m. 54,13 di lunghezza e di m. 13,80 di larghezza. Ha un solo altare di marmo bardiglio dedicato all'Annunziazione.
Il quadro sembra opera del secolo XVI. Vi è dipinta la Vergine salutata dall’Angelo, in alto è l'Eterno Padre, con intorno gruppi di puttini; sotto è l’Arcangelo Gabriele; un puttino presenta un giglio alla Vergine, che ha l’aspetto di una giovine matura.

La statua di S. Michele, titolare della chiesa, quando il casale si riunì a Bronte nel 1692, fu portata alla chiesa Madre, e posta in una nicchia accanto alla cappella del SS. Sacramento. Accanto alla chiesa è un piccolo cimitero.

Essendo stata Placa Bajana una borgata di Bronte, l’arciprete s’intitola parroco di Placa Bajana.

Fino al 1720 il cimitero accoglieva ancor dei morti nel suo seno, il che fa supporre, che anche dopo l’unione molti coloni vi rimasero.

Casale di Placa Bajana (Bronte)Nella campana della chiesa, dissueta da tre secoli a chiamare i fedeli, vi si legge la data del 1631 e il nome di D. Ferdinando Toledo, marchese della Floresta, barone della Placa.»

Il Radice conclude scrivendo che «la chiesa serve ora (1928, epoca di pubblica­zione del libro, ndr) da magazzino.»

Cinquant'anni prima, un'altro storico brontese, Gesualdo De Luca, invece scriveva che  «nella Placa Bajana esiste la Chiesa dedicata a S. Michele, ed in tutte le feste vi è celebrata la S. Messa pei coloni del feudo. Di amministrazione di Sacramenti colà non più si tratta, perchè ivi non vi abitano più intere famiglie.»

Sebbene la chiesa – scrive Bruna Pandolfo ricordando il Radice - «oggi versi in uno stato di abbandono e degrado, deve essere immaginata nei suoi fasti, quando era adornata dall’altare “di marmo bardiglio dedicato all’Annunziazione”, impreziosita da un dipinto presumibilmente del XVI secolo in cui “è dipinta la Vergine salutata dall’Angelo, in alto è l’Eterno Padre, con intorno gruppi di puttini; sotto è l’arcangelo Gabriele; un puttino presenta un giglio alla Vergine, che ha l’aspetto di una giovane matura” e arricchita dalla statua di S. Michele trasferita nella chiesa Madre nel 1692».  

Il Casale di Placa Baiana e il Simeto

Nelle immagini in alto accanto al titolo: la chiesa di S. Michele oggi; in un disegno del 1873 e due vedute del Casale di Placa Baiana e del Simeto che scorre si suoi piedi. In questo riquadro, da sinistra: il piazzale antistante la chiesa con, sulla sinistra, l'edificio un tempo adibito a carcere e a trappeto; ciò che resta del portale in pietra lavica della chiesa, divelto e rubato dai soliti "noti" in piena notte; un particolare del prospetto della chiesa; la nicchia absidale in cui si trovava l'altare e, a destra, la statua di S. Michele Arcangelo trasferita nel 1692 e oggi conservata alla Matrice.

Leggi pure: Il Casale della Placa Baiana | Il contesto produttivo e artistico del Casale di Placa Baiana, di B. Pandolfo | Visualizza il luogo con Google Maps


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