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Le strade statali 284 e 120

Dal 18 Aprile 2017 al 19 Agosto 2022

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Passo dopo Passo, Anno dopo anno, gli Annunci, le Promesse, le Delusioni ed il Tormentato Iter burocratico  per il Rifacimento delle due
Strade Statali 284 (Adrano-Bronte-Randazzo) e 120 (Randazzo-Fiumefreddo)


19 Agosto 2022

Nel cantiere si continua a lavorare, ma a pesare sono i prezzi aumentati a causa della guerra in Ucraina

«Ss 284, il secondo lotto pronto nel 2024»

La conferma arriva dall'Anas: «Il Cronoprogramma prevedeva la consegna dell'opera nell'aprile 2023»

Fino a prima dell'estate nel cantiere del secondo lotto del tratto Bronte-Adrano della Ss 284 si procedeva rapidamente nel rispetto dei tempi scanditi dal cronoprogramma. Il contratto prevedeva la consegna dell'opera ad aprile del 2023. Ipotizzando un fisiologico ritardo tutti erano convinti che entro la fine della prossima estate pendolari e turisti avrebbero potuto avere a disposizione la strada attesa da oltre 40anni per avvicinare l'area metropolitana al versante nord dell'Etna. Oggi si è meno fiduciosi.

Intendiamoci, nei 4 chilometri del cantiere si continua a lavorare alacremente, ma tutto quello che sta accadendo nel mondo rischia di condizionare pure la realizzazione di questa strada. Lo conferma l’Anas che con trasparenza, rispondendo a una nostra precisa domanda ci spiega: «L'andamento d ei lavori inizialmente condizionato dagli effetti della pandemia, risente negativamente dell'eccezionale incremento del costo delle materie prime e delle difficoltà a reperire sul mercato alcuni materiali da costruzione conseguenti al conflitto russo-ucraino. Si stima che la particolare contingenza economica possa determinare un ritardo rispetto alle tempistiche programmate per il completamento delle opere con un presumibile differimento al 2024».

La guerra dunque, ma soprattutto lo spropositato, e per molti ingiustificato, aumento dei costi delle materie prime rischia di provocare lo slittamento dei tempi di consegna. Certo, per adesso non ci sono gli estremi per preoccuparsi eccessivamente. Il territorio attende questa strada da decenni e sapere di averla comunque completa solo con qualche mese di ritardo sarebbe comunque positivo. Per tutto quello che sta accadendo però il rischio di dover rivedere i prezzi e mettere le mani al portafoglio è reale.

Ma a che punto sono i lavori? Per avere una stima abbastanza precisa dobbiamo affidarci ai conti economici del cantiere. In parole più semplici a quanto è stato speso fino ad oggi. L’investimento complessivo previsto è di 66 milioni di euro finanziati ricordiamo con l'Accordo di programma quadro rafforzato della Regione Sicilia.

Come ci conferma oggi Anas «la produzione attuale si attesta a 5.438.585,09 euro, pari al 15,68% dell’intervento». Chi si intende di cantieri di opere come ques1a, però, sa che le somme maggiori vanno investite nella fase terminale dei lavori. Fino ad oggi, infatti, i lavori hanno posto le basi per sistemare i 2 viadotti e terminare la fase preparatoria in tutti i 4 km del nuovo tracciato. In particolare si lavora per risolvere tutte le interferenze, per completare il piano di monitoraggio ambientale, realizzare le piste di cantiere, recintare le aree di lavoro e demolire i manufatti presenti. Si continua a lavorare anche dove bisogna realizzare ponti e sottopassi, ricordando che questa strada prevede la realizzazione di 2 viadotti: il Giordano e il Granatello. In questo momento particolare attenzione è rivolta alla realizzazione dei muri di sostegno e della viabilità provvisoria e locale senza trascurare le prove di carico. [Gaetano Guidotto, La Sicilia del 19 Agosto 2022].

(Nella foto a destra, lo svincolo di Saragoddio del I° lotto delle nuova SS 284 inaugurato a Luglio 2013).
 

Il 2° lotto della Bronte-Adrano, la favola continua

2020: Aggiudicati i lavori del II° lotto  |  2019: Firrarello: Due, massimo tre setti­mane, l'Anas dovrebbe pubblicare la gara d'appalto, Falcone: “Gara d’appalto entro primi giorni di marzo”L'Anas approva il progetto esecutivo dell’opera  | 2017: 2° Lotto, adesso è “pronto” per i lavori, A giorni sbloccati i fondi  | 2016: Finan­ziato il secondo lotto della 284Ss 284, tratto per Adrano, entro l'anno interventi  | 2015: Ss 284, arriva il finanziamento per l'ultimo tratto | 2014: Sit-in di sindaci. sinda­calisti e lavoratori per l’avvio dei lavori, Pro­getto della Ss 284, si aspetta l'ultimo sì - Secondo lotto, a breve gara d'appalto | 2013: Confermati gli stanzia­menti per la tangenziale e il secondo lotto della statale per Adrano  | 2012: Bronte-Adrano, a breve la gara d’appalto per i quattro km finali, Via libera all’aper­tura del can­tiere del 2º lotto, Ss 284 secondo lotto: esproprio di terreni | 2011 Il Cipe finan­zia i lavori del secon­do lotto  | 2007: Si riparla della Bronte-Adrano, Ss 284, finanziati i due lotti | 2005: Adrano-Bronte. Il finan­zia­mento finito altrove  | 2003: Bronte-Adrano, la strada delle complicazioni  | 2002: Due tratti della sta­tale 284 Adrano-Bronte saranno ammodernati, Per ultimare la statale sono stati finan­ziati circa 26 milioni di euro


(Nella foto a sinistra il manifesto del "Comitato promotore Firrarello sindaco", affisso il 15 Agosto 2020, con il quale si annunciano come già aggiudicati i lavori del 2° lotto della Bronte-Adrano)



2 Settembre 2021

La bretella

Rifinanziato il collegamento tra la ss 284 e viale Kennedy

È stato pubblicato il decreto di accertamento da oltre 13 milioni di euro per costruire la bretella di collegamento fra la strada statale 284 e viale Kennedy (via Irlanda) nella zona artigianale. A renderlo noto è l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone: «Il governo Musumeci ha mantenuto l’impegno. Prende forma, infatti, il percorso per realizzare un’opera strategica che la città di Bronte attende da anni. Dopo la firma del decreto di accertamento da parte del dirigente del dipartimento Infrastrutture Fulvio Bellomo, i lavori potranno essere mandati in gara entro settembre».

«Si tratta di una somma ingente che la Regione destina al Comune non solo per realizzare un collegamento essenziale per la sicurezza dell’abitato - aggiunge Falcone - ma anche per creare un’infrastruttura che favorirà lo sviluppo economico della Città del pistacchio».

Le somme ammontano complessivamente a 13.387.800 euro. È stato l’assessore Falcone a comunicare la firma del decreto al sindaco Firrarello.
La Zona artigianale e tutti gli opifici avranno la possibilità di avvalersi di uno snodo diretto verso la viabilità extraurbana, decongestionando la città dal traffico e migliorando la vita quotidiana di imprese e famiglie.



9 novembre 2020

SS 284 BRONTE-ADRANO

Aggiudicati i lavori del II° lotto

Adesso la Donati S.p.A. dovrà portare a termine i lavori entro 710 giorni dalla data di consegna

Un’impresa romana realizzerà il secondo lotto della Ss 284 fra Bronte ed Adrano. Si tratta dell’impresa Donati Spa, nata nel 1978. Ha già realizzato diverse strade importanti fra cui pure un tratto della Salerno Reggio Calabria. A comunicarlo è stata l’Anas, annunciando che ieri «sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato l'esito della gara d’appalto per i lavori di ammodernamento e sistemazione della strada statale 284 “Occidentale Etnea” dal km 26,000 al km 30,000, tra i comuni di Adrano e Bronte».
Gli interventi prevedono un investimento complessivo di 66 milioni di euro di cui oltre 45 per lavori a base d’appalto, finanziati tramite Accordo di Programma Quadro rafforzato con la Regione Siciliana, Piano di Azione e Coesione, e tramite risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex Fas).

Adesso la Donati S.p.A. dovrà portare a termine i lavori entro 710 giorni dalla data di consegna che immaginiamo avverrà al più presto. E la notizia è stata accolta con grande piacere a Bronte ed in tutto il versante nord dell’Etna. Il territorio, infatti, da tempo aspettava questo momento e negli ultimi anni, a seguito di palesi ritardi, tante sono state le manifestazioni di protesta da parte delle forze politiche e sindacali.

Sono 18 anni che, infatti, i tanti pendolari, ma anche le imprese che potrebbero essere avvantaggiate da una viabilità migliore, attendono l’inizio di questi lavori. Esattamente da quel lontano 2002, quando l’allora ministro Lunardi, inserì nel piano triennale delle opere pubbliche la realizzazione dei due tratti esterni del tratto Bronte - Adrano della Ss 284. E la notizia ha reso un po più felice anche la giornata del sindaco Pino Firrarello che proprio ieri ha saputo di essere positivo al covid. Così al telefono ci ha raccontato tutta la sua soddisfazione, anche se nutre qualche dubbio sul fatto che siano solo 18 gli anni di attesa per questa strada.

“E sì. – esordisce – Ricordo quando una folta delegazione di giovani amministratori locali furono ricevuti a Roma dall’allora Ministro dei Lavori Pubblici, Nino Gullotti, per discutere dell’ammodernamento del tratto Adrano-Bronte della Strada Statale 284. Io ero fra loro e ricordo benissimo come l’Anas decise di dividere gli interventi in 4 lotti. Ma era il 1972. Vi rendete conto di quanti anni sono trascorsi da allora? Bene, - continua - il tratto centrale fu realizzato, il primo lotto che parte da Bronte, dopo averlo fatto finanziare dal Cipe, l’ho inaugurato io nel 2013 ed oggi assisto all’aggiudicazione del secondo lotto. Vi dico con chiarezza che quella della Ss 284 è la vicenda più assurda per cui io abbia mai lavorato: per 17 chilometri di strada abbiamo aspettato quasi 50 anni, 15 ministri, 10 dirigenti Anas, 7 appuntamenti al Cipe ed una miriade di incontri tra commissioni ed aule di qualsiasi genere di Parlamento. Non capirò mai perché Di Pietro da ministro revocò il primo finanziamento”.



2 Agosto 2020

SS 284 BRONTE-ADRANO

Lavori attesi da 18 anni

«Come può l’iter burocratico per l’ammodernamento del tratto Bronte-Adrano della Ss 284 dopo 18 anni non sia ancora concluso?»

E la domanda che il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, ha rivolto direttamente al ministro Paola De Micheli in occasione dell’incontro “Infrastrutture, trasporti, continuità territoriale: l’impegno del Pd per lo sviluppo della Sicilia”, organizzato a Palermo nei giardini reali di Palazzo dei Normanni dal segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. Ed è stato proprio Barbagallo a presentare al ministro il sindaco di Bronte che non ha auto esitazioni, sottoponendo al ministro un piccolo dossier sui tempi di realizzazione di una strada importante per la viabilità e l’economia del versante nord dell’Etna.

«Ministro –ha subito affermato Calanna – non avendo notizie sull’esito della gara d’appalto del secondo lotto del tratto Bronte – Adrano della Ss 284, la cui gara è già stata espletata da tempo, e ritenendo che le lungaggini burocratiche, poste in essere dai vari Enti e dalle diverse Istituzioni abbiano rallentato lo sviluppo economico del Territorio, le riassumo la date più salienti dell’iter burocratico, le faranno capire quanta eloquente sia stata la penalizzazione del mio territorio». E l’excursus cronologico parte dal 2002 quando l’ex ministro Lunardi ha firma il piano triennale dell’Anas 2002 – 2004 inserendo la realizzazione di 2 nuovi lotti di strada statale nel tratto Bronte-Adrano della Ss 284. Poi tanti annunci come per la redazione e l’approvazione del progetto del primo lotto, ma solo 5 anni dopo il Cipe ne ha finanziato la realizzazione.

Per vedere finanziato il secondo lotto si è arrivati al 2011, ma, mentre il primo lotto veniva inaugurato nel 2013, solo nel 2019 l’Anas ha approvato il progetto esecutivo dell’opera. L’Anas nell’agosto 2019 ha pubblicato la gara, per poi espletarla a novembre. Ma da allora non si sa più nulla. «Per questo –ha ribadito Calanna al ministro – le chiedo di vigilare sui tempi di realizzazione di quest’opera di cui per anni si è avuta notizia solo in occasione di qualche consultazione elettorale».

E il ministro ha assicurato il suo interessamento. Già durante il suo intervento ha elencato le opere che bisogna realizzare presto in Sicilia citando anche la Adrano-Bronte. Poi alla fine dell’incontro ha letto il dossier che Calanna gli ha consegnato, assicurando una verifica in ministero. (Fonte: La Sicilia)



18 Maggio 2019

Viabilità - Approvato dalla “Direzione generale delle strade” dell’Anas il progetto per l’ammodernamento della statale “Occidentale Etnea”

Sa 284 Bronte-Adrano, ormai ci siamo

Tra 2 -3 settimane dovrebbe essere pubblicata la gara d’appalto per il secondo lotto

Ormai ci siamo. Ancora due, massimo tre settimane e l'Anas dovrebbe pubblicare la gara d'appalto per la realizzazione del secondo lotto della nuova Ss284 che da contrada Passo Zingaro raggiunge l'abitato di Adrano. A dare la notizia è il già senatore Pino Firrarello che continua a seguire i progetti sul territorio. «La notizia è certa - dice - a me lo ha confermato l’Anas. La lunga attesa sta per terminare. Io mi batto per questa strada da 40 anni. Un primo finanziamento sono riuscito ottenerlo dal ministro Nino Gullotti intorno al 1976. Altri due finanziamenti li ho ottenuti in tempi diversi dai ministri Vito Scalia e Antonio Di Pietro, fino all'ultimo, quello attuale, concesso da Raffaele Fitto. Le colpe di tanti ritardi non sono tutte siciliane Anche se quelle della nostra burocrazia sono la maggior parte».
E, in effetti, il territorio Etneo aspetta la realizzazione di questo secondo lotto di strada statale da decenni, da quando cioè l'allora ministro Lunardi, firmando il piano territoriale triennale dell'Anas 2002-2004 “Occidentale etnea”. Quello centrale, infatti, era già stato ammodernato alla fine degli anni ’70.

Il primo tratto, quello che arriva all'abitato di Bronte, è già stato realizzato. Del secondo, quello tra il km 26 e il km 30 che arriva ad Adrano, di cui presto dovrebbe essere pubblicata la gara d'appalto, non si è saputo niente per anni. Oggi finalmente, dopo che nel gennaio scorso il Cda dell’Anas ha approvato il progetto esecutivo dell'opera, lo stesso progetto è stato approvato anche dalla”Direzione generale delle strade” e quindi può andare in appalto. L'intervento è inserito nell'accordo di Programma Quadro rafforzato sottoscritto con la Regione Siciliana il 2 agosto 2017 e prevede un investimento complessivo pari a 66 milioni di euro. (...) [C. P., La Sicilia]



13 Febbraio 2019

Ammodernamento SS 284 tra Adrano e Bronte

Falcone: “Gara d’appalto entro primi giorni di marzo”

L’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana Marco Falcone spiega come a breve sarà indetta la gara d’appalto per i lavori del nuovo tracciato della Bronte-Adrano (2° lotto di 3780 metri, approvati dal Consiglio di amministrazione dell'Anas) e anche quanto siano importanti da un punto di vista paesaggistico. «Il tratto stradale fra Adrano e Bronte – afferma  -, dalla lunghezza di circa 3,8 chilometri, sarà mandato in gara entro i primi giorni di marzo. L’importo inizialmente era di 54 milioni di euro ed è salito a 66 perché la Regione ne ha messi ulteriori 12. Si è perso molto tempo per le autorizzazioni paesaggistiche del Parco dell’Etna, per la manutenzione e per l’impatto ambientale, problemi che sono stati superati al fine di non far collidere quella che sarà la nuova arteria con il territorio. I tempi per l’inizio effettivo dei lavori dipenderanno dalla rapidità con la quale verrà indetta la gara d’appalto». Leggi tutto su NewsSicilia



2 Febbraio 2019

Strada statale 284

Il Consiglio di amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto esecutivo dell’opera

Sessantasei milioni per la Bronte-Adrano

I tempi di realizzazione non saranno però brevi e ancora devono essere effettuati gli espropri

L’intero territorio etneo aspettava questa notizia da più di 16 anni, da quando cioè l’allora ministro Lunardi, firmando il piano triennale dell’Anas “2002 – 2004”, diede inizio all’iter burocratico per l’ammodernamento dei due tratti esterni del tratto Bronte – Adrano della Strada statale 284 “Occidentale etnea”. Quello centrale, infatti, era già stato ammodernato alla fine degli anni 70.

Il primo tratto, quello che arriva all’abitato di Bronte, è già stato realizzato ed inaugurato nel luglio del 2013. Del secondo, quello tra il km 26 e il km 30 che arriva ad Adrano, per anni si è saputo poco e niente, nonostante i vari annunci delle forze politiche, ripetutamente disattesi.

Oggi finalmente, il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto esecutivo dell’opera. L’intervento è inserito nel famoso Accordo di Programma Quadro Rafforzato sottoscritto con la Regione Siciliana il 2 agosto 2017 e prevede un investimento complessivo pari a 66 milioni di euro. Il progetto consiste nella realizzazione di nuovi tratti, prevalentemente al di fuori dell’attuale piattaforma stradale e alcuni tratti in sede, allo scopo di adeguare la carreggiata alla categoria C1, con una corsia per senso di marcia da 3,75 metri e banchine laterali da 1,5 metri ciascuna, per una larghezza complessiva della carreggiata pari a 10,5 metri.

Lungo il nuovo tracciato, di estensione pari a 3780 metri in luogo dei 4000 della attuale sede stradale, saranno realizzate due gallerie artificiali (“Cannatella” di 95 metri, e “Naviccia” di 42 metri), due viadotti (“Giordano” di 180 metri, e “Granatello” di 200 metri), 8 piccoli ponti, di cui sette per evitare che la viabilità secondaria intralci la corsa dei veicoli e uno per lo svincolo da realizzare a nord di Adrano (nella foto a destra il passaggio a livello).

I tantissimi pendolari che la percorrono ogni giorno non potranno che essere felici, certo però i tempi lunghissimi che passano in Sicilia da quando una infrastruttura viene decisa e realizzata devono farci riflettere. Sedici anni ed ancora i lavori della strada dovranno essere appaltati, bisognerà procedere con gli espropri e poi realizzati. Che questi tempi non siano accettabili lo dimostra la stessa Anas che per la Ss 38 dello Stelvio in Lombardia ci ha messo appena 5 mesi per approvare un progetto di un tratto di strada lungo 9 chilometri e 300 metri. Il 18 dicembre 2006 a Milano è stato sottoscritto l’accordo di programma tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia, Provincia, Anas, Camera di Commercio e Comunità montane ed il 10 maggio del 2007 Anas ha annunciato l’approvazione. Cinque mesi contro 16 anni. Ed in questi anni per il secondo tratto della Ss 284 i costi sono enormemente lievitati. Nel luglio 2002 l’allora dirigente dell’Anas di Catania, ing. Giovanni Laganà, spiegò come il progetto prevedeva finanziamenti per 14 milioni. Nell’agosto del 2011 il Cipe approvò un finanziamento di 54 milioni. Oggi l’Anas approva il progetto con un investimento di 66 milioni di euro. [Gaetano Guidotto, La Sicilia



24 Gennaio 2019

Statale 284, doppie corsie Biancavilla-Paternò

Pronto il progetto di fattibilità ma Adrano insorge per l'esclusione (e Bronte?)
Nei disegni e nelle previsioni del governo regionale e dell'Anas, i 15 Km che collegano Paternò, Santa Maria di Licodia e Biancavilla attraverso la Strada statale 284, dovranno essere a doppia corsia  per senso di marcia. Un raddoppio della carreggiata, con un costo di 157 milioni di euro, da realizzare in 4-5 anni. (...) Da questo progetto di "raddoppio" (sul quale è già pronto lo studio di fattibilità), però, di fatto è escluso il tratto di Adrano. Un dettaglio che nel centro etneo ha destato non poche discussioni (...) La strada dei pendolari: La Ss 284 è nata con un decreto ministeriale del 1960. Lunga 44,5 km, parte da fuori Randazzo e arriva a Paternò, dove si innesta sulla Ss 121. Attraversa il solo Comune di Bronte e ha svincoli per Maletto, Adrano, Biancavilla, Ragalna, S. M. di Licodia, Belpasso e Paternò. (Fonte: La Sicilia)


Da Randazzo a Bronte e Maletto tracciato da incubo

Buche profonde ancora più insidiose in caso di pioggia, movimenti franosi e in diversi tratti sosta selvaggia

Si alza nuovamente il sipario sulla Ss 284 ma, come sempre, solo una parte di essa e della viabilità a nord-ovest dell'Etna viene messa sotto i riflettori. In un incontro tenutosi a Biancavilla, infatti, l'assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, in presenza del dirigente Anas Sicilia, ingegnere Valerio Mele, e dell'ex deputato regionale Nino D'Asero, ha parlato del raddoppio della Statale in questione, nel tratto da Biancavilla a Paternò, per un investimento di circa 157 milioni di euro, e dei mancanti 4 km della Adrano-Bronte, (la gara dovrebbe svolgersi a breve) per un altro appalto superiore a 40 milioni di euro. Lavori che renderebbero la vita più facile a molti pendolari, e alle tante aziende che operano nel territorio e che inviano le loro merci sui tir, verso il continente.

Ma se da un lato queste belle intenzioni rendono felici molti pendolari, specie di Maletto e Randazzo, altri si chiedono il perché di questi cospicui investimenti verso la città e la quasi totale assenza, anche della normale manutenzione, sulla stessa strada dall'uscita di Randazzo fino a Paternò, per circa 45 chilometri, dopo un tratto iniziale molto trascurato e l'attraversamento di Bronte in zone ormai di grande flusso, con auto spesso parcheggiate in modo da ostacolare il passaggio.

A un'attenta analisi, saltano agli occhi diverse incongruenze. In primis proprio il fatto che dall'innesto che si dirama dalla Ss 120, a salire verso Maletto, diversi tratti sono in condizioni pietose. In alcuni tratti grazie al "basta-buche" è stato fatto un lavoro di ripristino, con interventi sul fondo stradale e sui guardrail, ma in altri l'asfalto presenta enormi screpolature e rende difficoltoso il transito, specie quando le strade sono bagnate. O i guardrail sono rimasti divelti, dopo incidenti e mai sostituiti. Tra Maletto e Bronte i tratti peggiori. Dopo il bivio per Maletto, scendendo verso Bronte, un tratto è stato riparato, ma prima del rettilineo Difesa resta un tratto con diversi avvallamenti e un principio di frana diverse volte riparato, ma senza riuscire a eliminare il problema. Scendendo verso Bronte, in una serie di curve, una grossa pozzanghera si crea a ogni pioggia con un avvallamento molto insidioso che rende difficile la vita agli automobilisti. Nello stesso tratto, sul lato a monte, diversi muri di contenimento sono ormai poco adatti a fermare l'impeto del terreno a monte e in qualche caso è già avvenuta qualche frana.

Poi la strada entra nel Comune di Bronte e qui occorre fare uno slalom, per evitare le buche che ad ogni pioggia si formano. L'ente ha provveduto a delle riparazioni e a breve dovrebbe riasfaltare via Messina e via Etna, le due vie principali in cui passa la 284, ma al momento il transito deve essere fatto con cautela e massima attenzione per la presenza di buche. La presenza di esercizi commerciali, inoltre, spesso causa sosta selvaggia che provoca dei fastidiosi rallentamenti, specie al passaggio di grossi camion.

A dire il vero, esiste il progetto di un anello a monte del paese, finanziato con circa 13 milioni di euro, ma al momento tutto tace e non si sa quando potranno partire i lavori. Tra l'altro, alla riunione di Biancavilla, nessun rappresentante di Bronte era presente. Infine delle amare considerazioni: il costo previsto per questi lavori, è di circa 200 milioni di euro per 20 km scarsi. Un costo cospicuo, superiore a quello di un'autostrada tedesca e che lascia forti dubbi tra gli automobilisti, anche alla luce di quanto fatto nel primo tratto tra Bronte e Adrano, con una spesa di circa 40 milioni di euro per 4 km, dove il limite di velocità è spesso di 50 Km/h e in alcuni tratti scende a 30 Km/h. Molto meno della vecchia strada, piena di curve, in cui si poteva arrivare fino a 70 Km/h o addirittura a 90. [Luigi Saitta, La Sicilia]



9 Aprile 2018

STRADA STATALE 284

Da Bronte a Maletto e Randazzo, 16 km di buche e paura

Diversi avvallamenti rattoppati ma sempre pericolosi

E’ soddisfatta in parte, la popolazione del versante Nord Ovest dell'Etna, dopo i recenti annunci relativi al rifacimento di alcune strade della Sicilia, previsti dall'accordo Anas-Governo Musumeci. Mentre è alta la soddisfazione dell'annuncio del completamento della Ss 284, relativo al tratto Bronte - Adrano, lavori previsti da anni e mai iniziati, e che a breve dovrebbero avere il via, migliorando la percorrenza e la viabilità da Bronte verso Catania. Resta invece critica la situazione dei quasi 18 chilometri che vanno da Bronte all'ingresso di Randazzo.

In questo tratto, solo un paio di chilometri sono stati interessati dai lavori di rifacimento, mentre nei restanti 16 km, dissesto e avvallamenti fanno da cornice a rattoppi, buche e asfalto consumato che diventa pericoloso a ogni goccia di pioggia. Già all'uscita di Bronte, nel tratto successivo alla via Messina, salendo per Maletto, le buche sono decine, con dolori per gli automobilisti che vi transitano, spesso "costretti" a passare tra le buche come in uno slalom. Dopo la Difesa, in prossimità del Bivio di Maletto, la parte peggiore. Diversi avvallamenti, che qualche mese fa sono stati raccordati alla meglio, ma che sono pericolosi e specie col ghiaccio o pioggia, possono causare dei cambi di traiettoria molto pericolosi.

Superate il bivio di Maletto, altro tratto con l'asfalto screpolato è molto consumato. Scendendo per Randazzo la situazione non migliora, anzi, intorno a Km 5, il guardrail "colpito" da diversi incidenti, è ancora rotto, nonostante siano passati diversi anni, e coperto da dei segnalatori In plastica che, in caso di urto, non tratterebbe un veicolo. Qui, in passato, sono avvenuti diversi incidenti, anche gravi, e ancora oggi, le barriere di protezione non sono mai state sostituite. Scendendo ancora, il tratto rifatto, e un altro tratto in cui, invece, è stato sostituito solo il guardrail. Una situazione grave che in tanti, da anni, chiedono a gran voce di sistemare, come la statale 120. (Luigi Saitta, La Sicilia)



1 Settembre 2017

STRADA STATALE 284

Dopo 6 anni la Bronte-Adrano
adesso è “pronta” per i lavori

Fine iter burocratico per l’ammodernamento del secondo lotto del tratto Bronte-Adrano della Ss 284, quello che dal chilometro 26 arriva ad Adrano ed esattamente allo svincolo con la superstrada Adrano-Paternò. Si aspettava l’ultima firma, ovvero quella del Dipartimento della Coesione. Giunta questa, nulla più impedisce all’Anas di procedere. Certo, immaginare i lavori entro la fine dell’anno è utopistico. Bisognerà, infatti, procedere alla gara d’appalto e agli espropri dei terreni, ma adesso possiamo dire che il percorso è in discesa. Come per il primo lotto, i cui lavori sono stati completati, sarà realizzata una strada ad unica carreggiata composta da due corsie di 3,75 metri ciascuna, con l’intera piattaforma stradale che sarà larga 10 metri e 50 centimetri. Da sottolineare come nel tratto in prossimità di Adrano il progetto preveda la realizzazione di un cavalcavia sulla strada ferrata della ferrovia Circumetnea eliminando così il passaggio a livello. Tutto per 54 milioni di euro.

Tutti contenti dunque, o quasi. L’ex senatore Pino Firrarello punta il dito contro la lentezza della burocrazia. «Questa strada - afferma - è stata finanziata nell’agosto del 2011. Sono passati 6 anni. Pensate che il funzionario del Dipartimento della Coesione a Roma ci ha messo un anno per porre l’ultima firma. Il 7 agosto scorso il Cipe ha finanziato 2 miliardi e 300 milioni per interrare la ferrovia Messina-Fiumefreddo ed anche 97 milioni di euro per rendere sicuro il tratto della Ss 284 fra Adrano e Paternò. Mi domando di questo passo - conclude - quando verranno realizzate queste opere». [R. P., La Sicilia]



STRADA STATALE 120

Si faranno solo interventi sul manto in un tratto

Che il nuovo tratto della Ss 120 Randazzo - Fiumefreddo non si sarebbe fatto più è noto da tempo. Nel primo tratto della “Strada dei Parchi”, che collega l’autostrada e la costa ionica con il Parco dell’Etna, si rifarà appena un nuovo tappeto di asfalto. Da spendere non ci sono più di 6 milioni di euro. Come è noto, i 300 milioni di euro necessari per realizzare una nuova strada che diminuisse le curve e superasse centri abitati e passaggi a livello della Fce, sono stati considerati troppi. Ma se a Randazzo tutti sono contenti della decisione di ammodernare la Randazzo-Rocca di Caprileone, molti si chiedono: perché i 454 milioni di euro previsti per questa strada non sono eccessivi e i 300 per la Ss 120 si? Quale “ratio” ha determinato questa scelta?

Ed a pensarla così è anche il sindaco di Randazzo, Michele Mangione che dopo aver dato 525 mila euro all’Anas per la progettazione della Randazzo-Fiumefreddo, ha appreso dal nostro giornale che la strada non si fa più. Nessuna comunicazione ufficiale. Infatti, stizzito, afferma: “Perché la Randazzo-Rocca di Caprileone sì e la Ss 120 no? Bella domanda! Il perché dovremmo farcelo spiegare direttamente dalla Regione e dall’Anas, che ricordo non hanno ancora scritto nulla di ufficiale. È anche una questione di educazione istituzionale. Questo sentirsi “superiori” è francamente insopportabile». Mangione perde un po’ del suo “aplomb”, ma rispecchia perfettamente il pensiero di tanti che hanno perso il sogno di non attraversare più i centri abitati o percorrere le 150 curve o cambi di direzione. E questo non solo per arrivare alla costa in 15 minuti, ma per favorire turismo ed economia di un entroterra che certo avrebbe bisogno di infrastrutture migliori. (G. G.)



18 luglio 2017

L'ENNESIMA PROMESSA

L'assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Bosco

«A giorni sbloccati i fondi per la Ss 284»

Diciotto milioni di finanziamenti previsti per le opere pubbliche e per le chiese del Rosario e quella di San Vito - Via alla progettazione della Ss 120, per cui è stato previsto un investimento di 480 milioni

«A giorni sbloccheremo i finanziamenti per il secondo lotto della Ss 284 Bronte-Adrano e poi quelli per la progettazione della Ss 120, per cui è stato previsto un investimento di 480 milioni di euro di cui 400 da Cerda fino a Randazzo ed 80 per il tratto Randazzo Fiumefreddo». Sono le notizie più importanti che l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Bosco, ha comunicato ieri alla comunità brontese in occasione della sua visita istituzionale. Ad invitarlo il sindaco Calanna, insieme con l’assessore Bortiglio, con il presidente del Consiglio comunale, Nino Galati, che, appena è arrivato l’Assessore, ha sospeso la seduta del Consiglio comunale per accoglierlo.

Presenti all’incontro i sindaci di Randazzo e Maletto, Michele Mangione e Salvatore Barbagiovanni, e l’assessore di Maniace Rodolfo Arcodia. Con loro Giuseppe Caudo, Cettina Foti, neo commissario Iacp, ed i sindacalisti della Fillea Cgil, Giovanni Pistorio e Salvatore Papotto. «La comunità di Bronte ti accoglie – ha affermato in apertura il sindaco Calanna - fiera di avere avuto da questo Governo regionale qualcosa come 18 milioni di finanziamenti per opere pubbliche e fra queste ci sono strade e la ristrutturazione di 2 chiese a noi care come la Chiesa del Rosario e quella di San Vito. Oggi però ti proponiamo la realizzazione della regia trazzera “Maniace – Longi” di grande valore turistico e delle comunicazioni, collegando, fra i meravigliosi boschi di Bronte, i 2 versanti dei Nebrodi».

E se l’assessore Arcodia ha approfondito gli aspetti della regia trazzera, gli altri sindaci hanno evidenziato come questo territorio, escluso dalla realizzazione di strade e ferrovie, sia lontano anche dagli ospedali più attrezzati. Che si realizzino le infrastrutture programmate e si faccia uscire il territorio dall’isolamento le richieste anche dei consiglieri Giuseppe Di Mulo, Ernesto Di Francesco, Carlo Castiglione, Salvino Luca, Gaetano Messina, Valeria Franco, Rosario Liuzzo, Enza Meli, Ausilia Savoca ed Antonio Petronaci. Richieste anche dal paraplegico Biagio Anastasi. «Del lavoro è stato fatto, adesso dobbiamo realizzarlo. – ha affermato l’assessore Bosco – Certo manca la valorizzazione delle zone interne. Organizziamo un incontro in Assessorato per verificare su quale progetto puntare. Fra breve si sbloccano i finanziamenti per la Ss 284 e la Ss 120, ma prima delle ferie saranno firmati i decreti per la ristrutturazione delle chiese di San Vito e del Rosario e della strada Bronte Stuara Santa Venera. Per la bretella fra la zona artigianale e la Ss 120 stiamo cercando di risolvere un problema. Non andremo in ferie e daremo priorità ai progetti utili per il territorio».



 11 Luglio 2017

A BRONTE L’ALLARME DELLA FILLEA-CGIL

Col cambio ai vertici dell’assessorato a rischiare è la viabilità Bronte-Adrano

Il cambio fra Giovanni Pistorio e Luigi Bosco al vertice dell’Assessorato infrastrutture della Regione, preoccupa i sindacalisti della Fillea Cgil, che rappresentano i lavoratori edili. Il segretario generale di Catania Giovanni Pistorìo, insieme con Salvatore Papotto, segretario provinciale,lanciano l’allarme. Non contestano la nomina del neo assessore Luigi Bosco, ma temono che il cambio al vertice del delicato assessorato regionale possa non solo provocare dei ritardi nel programma di realizzazione di alcune importanti opere pubbliche, ma addirittura farne perdere i finanziamenti.

«Con l’assessore Giovanni Pistorio - ci dice Papotto - avevamo raggiunto un accordo ben preciso, che prevedeva entro la fine dell’anno la conclusione degli iter burocratici di buona parte delle infrastrutture necessarie nel nostro territorio. Fra queste il rifacimento della Bronte - Adrano, la realizzazione della strada per bypassare l’abitato di Bronte e l’ammodernamento del tratto della Ss 284 Adrano-Paternò più che mai necessario per la sicurezza della viabilità etnea». «Con l’ex assessore regionale- aggiunge Pistorio - avevano deciso di effettuare un vertice il 20 luglio per fare il punto della situazione e verificare gli iter di tutte le infrastrutture da far partire entro la fine dell’anno.

Adesso non sappiamo quando potremo incontrare il nuovo assessore che certamente avrà bisogno di tempo. La nostra preoccupazione - continua - è che si arrivi al periodo delle ferie e dopo di queste all’appuntamento elettorale, quando tutto si ferma. Se ciò si verificasse sarebbe impossibile completare i relativi iter entro la fine dell’anno, dovendo subito dopo le elezioni, dialogare con il nuovo governo». «Con Crocetta - conclude Papotto - troppe volte alle Infrastrutture è cambiato l’interlocutore. E questo non ha giovato nè alla Regione, nè ai cittadini». In particolare i sindacalisti temono che saltino le strade inserite nel nell’Apq (Accordo Programma Quadro) sottoscritto nel novembre scorso che prevede complessivamente interventi per circa 470 mln. [R. C., La Sicilia]



18 Aprile 2017

STATALE 120 - DOCCIA GELATA DOPO LE PAROLE DELL’ASSESSORE PISTORIO

Il tratto Randazzo-Fiumefreddo resta nel cassetto delle incompiute

Il progetto di restyling non si farà più

Il sindaco Mangione: «L’Anas ci restituisca i soldi» - Pistorio: «Sono lavori quasi tutti in variante e con una spesa elevata e ingiustificata»

Chiunque in questi anni ha sperato che il tratto Randazzo-Fiumefreddo della SS 120 potesse essere ammodernato, trasformandosi in una strada più sicura, moderna e veloce, è bene che si rassegni. Il nuovo progetto, quello che doveva bypassare i centri abitati, i passaggi a livello, mitigare le curve ed eliminare gli incroci con le strade rurali, non verrà realizzato. Lo conferma l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Giovanni Pistorio, che, intervistato sui 4 anni di ritardo da parte dell’Anas nel completare il progetto e sull’impegno che gli aveva chiesto il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, ha affermato: «Gli interventi di manutenzione straordinaria sulla 120 sono finanziati sul Patto per il Sud e valgono per il tratto da Fiumefreddo a Randazzo circa 6 milioni di euro. Dovrà eseguirli l’Anas. Inoltre, nell’Apq rafforzato tra Regione ed Anas sono previste altre risorse per le progettazioni e riguardano anche la parte di strada che ricade nella ex Provincia di Palermo.

Il progetto di cui parla il sindaco non ha visto coinvolta la Regione, ma si è trattato di un’iniziativa dei Comuni del comprensorio, che abbiamo verificato presso l’Anas non ancora redatto, ma considerato eccessivo perché prevede un percorso quasi tutto in variante rispetto a quello esistente, di grande impatto finanziario, almeno 300 milioni di euro, non giustificato dal “peso” dei trasporti in questo territorio. Il progetto considerato razionale e coerente con le reali esigenze del territorio, prevede interventi di manutenzione straordinaria e di brevi baypass dell’attuale percorso, che come le ho già anticipato stiamo già avviando con il Patto per il Sud e l’Apq». Le parole schiette dell’assessore fanno finalmente chiarezza, rompendo un silenzio che dura dall’ottobre del 2013. Da quando cioè l’Anas, procedendo nella progettazione, calcolò che per rifare il tracciato erano necessari i 337 milioni di euro. Da quel momento, infatti, le comunicazioni ufficiali si sono stranamente interrotte. Nè organi d’informazione, nè istituzioni hanno più avuto notizie ufficiali, compreso il Comune di Randazzo, che per ottenere la progettazione della nuova strada aveva versato all’Anas la bella somma di 525 mila euro. Nessuna notizia è stata fornita neanche al deputato regionale Concetta Raia che ha presentato delle interrogazioni.

«La nostra richiesta alla Regione di attivarsi perché l’Anas provvedesse all’ammoder­namento del tratto di strada che collega i Comuni di Randazzo e Fiume­freddo, dopo anni di solleciti e interrogazioni, è rimasta carta bianca - afferma il deputato regionale del Pd - una strada che rappresenta un vero e proprio simbolo dell’arretratezza strut­turale della nostra Isola, ci dispiace che neppure questo Governo, sollecitato di nuovo nel 2013, non sia riuscito a sbrogliare la matassa degli iter burocratici e forse senza una reale volontà politica».

Il sindaco Mangione legge incredulo la dichiarazione dell’assessore Pistorio e poi afferma: «Se l’Anas non trasmette il progetto ci restituisca le nostre somme che abbiamo versato per il progetto, in maniera da poterle impiegare per altro. Risolveremo il problema della sicurezza stradale nel tratto della Statale all’uscita est dell’abitato, dove insistono diversi centri commerciali e realizzeremo una elisuperficie che a questo punto, visto che costruire una strada nuova costituisce un problema, ci aiuterebbe a diminuire i tempi di percorrenza per raggiungere le strutture sanitarie».

C’è amarezza, insomma, anche perché i 6 milioni di euro che si investiranno sulla Ss 120, tanti per quanto possono sembrare, vista l’esosità dei costi dei lavori stradali, sono pochissimi rispetto alle tantissime criticità della strada. Inoltre la notizia che la nuova Ss 120 non si farà più, spezza le speranze di un intero territorio trattato come periferia della Sicilia, già periferia d’Europa. L’economia turistica e commerciale, per crescere, hanno bisogno di una mobilità nuova e moderna e l’attuale tracciato della Ss 120 non aiuta, anzi penalizza. Certo, adesso, riaffiorano alla mente le tante dichiarazioni di tecnici e politici. Fra queste quella del sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Umberto De Caro, che ci disse di aver preso il telefono e parlato con il dirigente dell’Anas, Stefano Liani, pronto ad assicurargli che «il progetto era pronto». Oggi l’assessore Pistorio ci dice, invece, che «non è ancora redatto». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]

 

STRADA STATALE 120 RANDAZZO-FIUMEFREDDO

Trenta chilometri da incubo

Un simbolo dell’arretratezza nei collegamenti stradali

Il tratto della Statale 120 Randazzo-Fiumefreddo rappre­senta un vero e proprio simbolo del­l’ar­retra­tezza strutturale della nostra Isola. Piena di curve, rallenta­menti e pericolosi incroci con le strade rurali, la statale attra­versa in appena 30 chilometri i centri abitati di Randazzo, Mon­tela­guardia, Pas­sopi­sciaro, Rovittello, Lingua­glossa e Piedimonte Etneo. A sua volta è attraversata da ben 5 passaggi a livello della Ferrovia Cir­cumetnea. Viaggiare alla stessa ora e nello stesso senso di marcia con il lento trenino, vuoi dire quindi trovarne ripe­tuta­mente almeno quattro chiusi, come trovarsi dietro un mezzo pesante spesso vuol dire non riu­scire mai a sor­passarlo.
Comunemente, in media, chi conosce bene la strada, di notte la percorre in non meno 30 minuti. Di giorno, quando i mezzi pesanti vi passano, i centri abitati si popolano ed i passaggi a livello si chiu­dono, i tempi si allungano. Fra Ran­dazzo e lo svincolo dell’A18, si pos­sono contare più di 150 curve o cambi di direzione e tanto per non farsi mancare nulla, consente pochis­sime volte il sorpasso. Il 16 aprile del 2016 a Randazzo l’ing. Federico Morrone dell’Anas disse: «In effetti su questa strada un intervento è quanto mai necessario. La tor­tuo­sità del tracciato, l’attra­versamento dei centri abitati, ma soprat­tutto il rischio di rimanere a lungo dietro i mezzi pesanti, fa sì che i tempi di percor­renza si allunghino anche a quasi un’ora». E’ la strada che collega Taormina e la costa con il Parco dell’Etna, ma come ha affer­mato l’as­ses­sore, Giovanni Pistorio «il progetto consi­derato razio­nale e coerente con le reali esigenze del territorio pre­vede solo interventi di manu­tenzione straor­dinaria e di brevi bypass dell’at­tuale percorso». [G. G.] 

Un tratto «borbonico» che si è perso nei meandri della politica, della burocrazia e dell'inefficienza

«Progetto definitivo in sei mesi» promet­teva l'Anas ad Aprile 2013 con tempi scanditi «da un dettagliato crono­pro­gram­ma» ed a set­tembre dello stesso anno la Randaz­zo-Fiume­freddo era ridise­gnata, alme­no così scriveva e faceva apparire la stessa Anas. Ma per i sindaci del comprensorio i 337 milioni di euro per realizzare la nuova strada non li avrebbero finanziato mai ed a loro sarebbe rimasto solo il progetto. Ed in effetti l'ammo­derna­mento della strada che doveva collegare la montagna al mare restava sempre in stand-by. A Giugno 2016, dopo quattordici anni da quando i giornali intitolavano «Ss. 120, forse e la volta buona», dopo decenni di annunci, dichiarazioni, inganni  e promesse, la realizzazione della nuova strada sembrava immi­nente. L'Anas annunciava che nel successivo mese di luglio avrebbe presentato il progetto del nuovo tracciato: un percorso di 30 chilometri e 100 metri quasi completamente nuovi, in grandissima parte in variante con corsie separate e viadotti per evitare centri abitati, curve e passaggi a livello. Poi tutto finiva nel silenzio più assoluto, ancora una volta solo una promessa e niente di più. "Il progetto c'è - diceva anche il sottosegretario alle Infra­strutture, De Caro - ma il finanziamento resta un'in­cognita".

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