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 Da Giugno a Settembre 2004

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21 Settembre 2004

ORDINANZA. Tribunale del lavoro

Vigili urbani a Bronte

Tirendi torna alla guida

Salvatore Tirendi già da domani ritornerà al suo posto alla guida dei vigili urbani. A confermarlo con una nuova ordinanza è stato il tribunale del lavoro di Catania, presieduto da Salvatore Trovato e composto da Salvatore Mirabella e Carmelo Giongrandi, che ha respinto il ricorso presentato ad agosto dal sindaco Turi Leanza - assistito dagli avvocati Cordaro, Mirabella e Longhitano - contro una precedente decisione dei giudici. Al centro della querelle la rimozione dell'ex comandante che il sindaco Leanza operò a gennaio di quest'anno. In quell'occasione Tirendi, difeso dall'avvocato Giovanna Caruso, si vide revocare le funzioni dirigenziali e fu trasferito al servizio «Monitoraggio e controllo del territorio». Per i giudici il provvedimento emesso dal sindaco per incompatibilità ambientale è illegittimo, «sia perchè adottato in difetto di contraddittorio, sia perchè comportante in concreto il trasferimento del ricorrente a mansioni non equivalenti» alle precedenti. Tra l'altro, il comandante «è stato assegnato - proseguono i magistrati - sia pure in posizione apicale, ad un servizio dai compiti e fini istituzionali non meglio chiariti, privo di personale dipendente, quale dirigente di se stesso». [Cl. C., Giornale di Sicilia]



27 Agosto 2004

GIUNTA - Contestata la nuova pianta organica, il caso finisce al Tar

Non c'è più il capo dei vigili

Sparita la figura di Comandante di Polizia Municipale dalla pianta organica del Comune, l'ex titolare Salvatore Tirendi, passa la parola al Tar. Al vaglio dei magistrati amministrativi la rideterminazione della dotazione organica del Comune approvata il primo luglio scorso. Tirendi, inoltre, oggi potrebbe tornare alle sue funzioni di comando, come disposto dall'ordinanza del Tribunale del lavoro, ma l'Amministrazione comunale attende l'esito di una nuova udienza del 3 settembre.

Assistito dall'avvocato Giovanna Caruso, Tirendi ha depositato ricorso al Tar l’11 agosto, facendo notare come nella nuova pianta organica sia sparita la figura di Comandante di Polizia Municipale. «Nonostante io abbia sostenuto uno specifico concorso per questo ruolo - ha precisato -, vincendo nel 1974. E al suo posto - ha concluso Tirendi - è stato istituito il ruolo Funzionario di Vigilanza, non previsto dal contratto di lavoro». A deliberare le ultime modifiche alla pianta organica sono stati il vicesindaco Francesca Reale e gli assessori Nino Costanzo e Antonello Caruso (oggi tutti e tre fuori giunta) e gli assessori in carica Francesco Currao e Turi Pizzuto. Alfio Cuzzum­bo, vice sindaco con delega al contenzioso, si è riservato di replicare dopo un'ac­curata analisi degli atti inerenti al ricorso. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



11 Agosto 2004

IL CASO DEL COMANDANTE «REINTEGRATO» DAL GIUDICE

I vigili urbani non vogliono il ritorno di Tirendi

Salvatore Tirendi, comandante VV. UU. BronteIl giudice sospende il provvedimento di trasferimento dell'ex comandante della Polizia municipale di Bronte, Salvatore Tirendi (foto a sinistra), dal Corpo per incompatibilità ambientale, rimettendolo al suo posto, ma la maggioranza degli agenti non lo vuole come comandante. Questo quanto ribadito e sottoscritto dai vigili, a eccezione dell'agente Nunzio Catania, che non ha condiviso e firmato il documento redatto al termine di un incontro con il vice sindaco di Bronte, Alfio Cuzzumbo, e l'assessore Andrea Sgrò. «Cosi come già comunicato dal sindaco - ha sostenuto il vice sindaco durante la riunione - l'amministrazione potrà prendere in considerazione la possibilità di reclamare, dinnanzi al competente Tribunale, l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catania - Sezione lavoro con la quale è stato reintegrato nelle funzioni il maggiore Salvatore Tirendi.

Tutto ciò, con la chiara convinzione di prescindere da qualsiasi rapporto di contrasto creatosi tra l'ammini­strazione comunale e il maggiore Tirendi, ma soltanto per motivi strettamente giuridici e basandosi sul pre­supposto necessario che il servizio di polizia municipale venga svolto con la massima collaborazione e serenità dei componenti, in un clima di reciproco rispetto. Così l'amministrazione - ha concluso Cuzzumbo - chiede di conoscere se sia opportuno riassegnare la responsabilità del servizio di polizia municipale al maggiore Tirendi.» Alla fine dalla riunione è emerso che i tenenti Giuseppe Saitta, Eugenio Messina, Antonino Sgroi e Gaetano Pecorino, insieme con gli agenti Basilio Pecorino, Biagio Furnitto, Vincenzo Brundo, Carmelo Serravalle, Alfio Mangano. Giuseppe Meli, Antonino Spata, Natale Cono Genova, Salvatore Leonardi e Nunzio Meli hanno firmato un verbale auspicando che «l'amministrazione possa fare persistere l'ambiente sereno che si è costituito nei mesi in cui è stato assente il maggiore Tirendi». [Fonte: La Sicilia]


8 Agosto 2004

OGGI SINDACO E VIGILI URBANI POTREBBERO OPPORSI

Il Tribunale: il comandante Tirendi non si tocca

Il Tribunale del lavoro ha sospeso provvedimento di trasferimento dall'ex coman­dante della polizia municipale di Bronte, Salvatore Tirendi, dal Corpo di polizia municipale all'ufficio «Monitoraggio del territorio e del demanio», per incompa­tibilità ambientale. Il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, però, preso atto dell'ordinanza di so­spensione del provvedimento da parte del giudice Riccardo Cammilleri, ha pro­mos­so una riunione con tutti i Vigili Urbani per verificare se esistono o meno le soprac­citate incompatibilità. «Devono prevalere - afferma Leanza - gli interessi civici rispetto a tutte le altre questioni di natura personale e penale, per questo mi atterrò alle autodeter­minazioni che saranno assunte dagli appartenenti al Corpo della Polizia Munici­pale».

Poi in una lettera inviata al vice sindaco, all'assessore al Personale e per conoscenza al Presidente del Consiglio comunale Leanza scrive: «In relazione all'ordinanza di sospensione del provvedimento di trasferimento ad altro ufficio del sig. Tirendi Sal­vatore, si invitano le SS. W., nelle more che avvenga il pronunciamento sul merito del sopradetto provvedimento, a promuovere un incontro con gli appartenenti al Corpo della Polizia municipale al fine di verificare se esistono le condizioni ambientali per un affidamento al sig. Tirendi Salvatore della responsabilità del Comando della Polizia municipale». Da voci non confermate sembrerebbe proprio che i Vigili Urbani si siano già riuniti ieri pronunciando un verdetto che ancora non è stato ufficializzato. Solo questa mattina, infatti, la Polizia municipale consegnerà al primo cittadino una opportuna relazione con le decisioni di tutti i componenti del Corpo dei Vigili. Oltre a ciò sembrerebbe che la decisione sia stata condivisa dalla larga maggioranza dei componenti, mentre soltanto due di loro si sarebbero astenuti. Si attenderà questa mattina, dunque, per sapere se i Vigili vogliono Tirendi come comandante o meno con l'Amministrazione comunale che presenterà reclamo all'ordinanza di sospensione del Tribunale del Lavoro. (La Sicilia)


8 agosto 2004

Il giudice del lavoro ha accolto il ricorso del comandante della Polizia municipale. «Incompatibilità ambientale» la motivazione della decisione del primo cittadino

Sentenza del Tribunale. Tirendi torna a guidare i vigili

I contrasti con Turi Leanza sono anche al centro di un’inchiesta della procura

Salvatore Tirendi torna a comandare i vigili urbani di Bronte. Il tribunale del lavoro ha accolto il suo ricorso contro il trasferimento per incompatibilità ambientale disposto a gennaio di quest'anno dal sindaco Turi Leanza. Il giudice Riccardo Camilleri, chiamato ad esaminare il "caso", ha anche stabilito di «reintegrare il ricorrente nelle funzioni di comandante della Polizia municipale». Tirendi, quindi, potrà tornare a vestire la divisa che aveva dismesso a gennaio di quest'anno quando il primo cittadino di Bronte lo aveva trasferito all'ufficio «Monitoraggio del territorio e del demanio», privandolo della qualifica che gli era stata attribuita vincendo un regolare concorso. La motivazione della punizione furono addebitate da Leanza ad una presunta incompatibilità ambientale di Tirendi, assistito dall'avvocato Giovanna Caruso. Ma per il giudice il decreto non è valido. «L'accertamento di una ipotesi di incompatibilità ambientale dovuta ai comportamenti di un dipendente avente le funzioni del ricorrente - scrive il magistrato - sostanzialmente consiste nell'accertamento di un risultato negativo dell'operato dello stesso dipendente. Ne consegue che prima di emanare il decreto sindacale in esame l'amministrazione convenuta avrebbe dovuto attivare la procedura in contraddittorio». Cosa che non è successa.

Tra i due protagonisti della vicenda i contrasti sarebbero cominciati qualche mese prima, quando il comandante dei vigili si rifiutò di concedere un'indennità a due tenenti che il sindaco aveva distaccato nel suo staff. Il trasferimento, infatti, avrebbe fatto decadere il diritto dei due vigili a percepire l'indennità dovuta a chi svolge funzione di ordine pubblico o polizia giudiziaria. Per questa storia i pubblici ministeri Antonino Fanara e Andrea Bonomo hanno chiesto il rinvio a giudizio sia di Leanza che di tenenti Biagio Daniele e Antonio Fioretto: per loro i reati ipotizzati dalla Procura sono di falso e tentata truffa. Il gup Antonella Romano deciderà in merito il prossimo 19 ottobre. Gli strascichi di questa controversia si protrassero anche nei primi mesi di quest'anno quando Leanza mise in atto una protesta clamorosa, barricandosi per quasi una settimana nel Municipio: si disse vittima di un'opera di delegittimazione di cui sarebbe stato autore anche Tirendi. Poi scattò il trasferimento che ora il giudice del lavoro ha revocato. [Clelia Coppone, Giornale di Sicilia]



8 Agosto 2004

Dopo l'appello del Rotary interviene la Regione

Il ponte di Serravalle sarà restaurato

Finanziato il progetto

La Regione siciliana ha accolto l'appello lanciato dal Rotary club e dal Comune di Bronte, decidendo di salvare l'antico Ponte di Serravalle. L'assessorato regionale ai lavori Pubblici. Infatti, ha inserito in graduatoria la concessione al comune di Bronte di 52.884 euro per la progettazione definitiva delle opere di restauro del ponte normanno sul Simeto oggetto di numerose visite da parte di turisti e studiosi da dove si possono raggiungere le famose gole del Simeto.

Della necessità del restauro del Ponte si incominciò a parlare quando nel maggio del 2003 il Rotary club «Aetna nord ovest» di Bronte allora presieduto dal dott. Mario Schilirò, ha approntato un progetto di restauro dell'opera normanna del XII secolo, di notevole importanza strategica nelle comunicazioni allora utilizzate da Bizantini, Normanni e Spagnoli. Il ponte, infatti, costruito dal Conte Ruggiero nel 1118, collegava l'importante via di comunicazione tra Troina capitale normanna, la costa e Randazzo. Così il restauro fu proposto come progetto del club per la ricorrenza del Centenario del Rotary, e uno studio di fattibilità fu consegnato al sindaco della città, dott. Salvatore Leanza che ha apprezzato l'iniziativa presentando una richiesta di finanziamento alla Regione siciliana.

«L'importanza storica e artistica del ponte - ha specificato il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza - è tale da rendere piena di contenuti la proposta di restauro. Il ponte di Serravalle ha un valore dal punto di vista culturale e turistico unico, riconosciuto non solo dai brontesi. Adesso si procederà alla progettazione esecutiva e si passerà successivamente al finanziamento dell'opera». [Fonte La Sicilia]



 5 Agosto 2004

Nunzia Prestianni era su un treno appena partito da Messina

Brontese ferita da una sassaiola

Una trentacinquenne di Bronte, Nunzia Prestianni centrata alla testa da un sasso lanciato da ignoti contro la carrozza ferroviaria del treno “Messina-Siracusa” mentre si trovava in transito all’altezza della spiaggia di Tremestieri, si trova ricoverata in prognosi riservata nella “Neuro-chirurgia 1” del Policlinico per una vasta ferita al capo. La donna è stata soccorsa con un’ambulanza del “118”, fatta giungere dal capotreno avvisato dell’accaduto da altri viaggiatori alla stazione di Giampilieri dove il convoglio ha effettuato una fermata straordinaria. Sul gravissimo episodio sono in corso indagini da parte degli agenti della polizia ferroviaria che hanno già inviato una dettagliata relazione sull’accaduto al magistrato.

Secondo alcune indiscrezioni vi sarebbero alcuni testimoni che avrebbero indicato come autori del gesto alcuni ragazzini in costume, visti fuggire dopo l’accaduto. Probabilmente, anche se si tratta sempre di supposizioni in attesa di riscontro certo, si tratterebbe di giovanissimi bagnanti. Tutto è accaduto pochi minuti dopo la partenza del convoglio ferroviario dalla stazione centrale. Nunzia Prestianni, diretta nella sua città natale, aveva preso posto nello scompartimento sedendosi vicino al finestrino, completamente aperto per il gran caldo. Sempre secondo la testimonianza dei compagni di viaggio, le cose stavano procedendo regolarmente quando, proprio in prossimità di Tremestieri, è avvenuto dalla spiaggia un fitto lancio di pietre. Una di queste è entrata nello scompartimento, centrando alla testa la passeggera. La donna, che ha riportato una vastissima ferita al capo, ha avuto una copiosa emorragia, perdendo molto sangue, nell’immediatezza tamponata dai primi soccorritori con magliette e bende di fortuna. Immediata, da parte del capotreno, la richiesta di intervento alla polizia ferroviaria che, sul posto, ha inviato diversi agenti. Inutili i tentativi di risalire agli autori del gesto, fuggiti senza lasciare traccia.  [Fonte: Gazzetta del Sud]



1 Agosto 2004

ASSEGNATO DAL COMUNE ALLA CURIA

Un terreno per una parrocchia

L'amministrazione comunale di Bronte, guidata dal sindaco, Salvatore Leanza, ha assegnato alla Curia Arcivescovile di Catania un lotto di terreno esteso circa 6.000 metri quadrati, nella zona Sciara S. Antonio, per essere destinato alla costruzione del complesso parrocchiale S. Vito in Borgonuovo. L'iniziativa della Giunta Municipale ha fatto seguito ad un sopralluogo congiunto effettuato qualche giorno prima dal sindaco e dal parroco Antonino Longhitano, nella zona più alta del centro abitato, dove sono stati realizzati negli ultimi venti anni quartieri residenziali molto popolati a Borgonuovo e complessi edilizi intensamente abitati con costruzioni di tipo economico e popolare come nella Sciara S. Antonio. Il terreno assegnato è baricentrico ai due sopradetti quartieri, ed è adiacente al complesso scolastico dell'Istituto Tecnico Commerciale e in prossimità dell'area dove entro l'anno inizieranno i lavori per costruire 150 alloggi popolari. La nuova Chiesa un progetto lo ha già, redatto dall'architetto Luigi Longhitano, che ha dato all'edificio sacro una tipologia classica, mettendo in connessione il nartece, la navata, il transetto, il presbiterio, il coro, secondo la migliore tradizione tipologica della chiesa cattolica. Sarà realizzata con i fondi destinati alla Chiesa con l'8 per mille. [fonte La Sicilia]



30 Luglio 2004

«Polmone verde» a ridosso del centro storico

Il Comune ripropone il progetto del parco urbano: costerà quasi tre milioni di euro, tra fondi regionali e mutuo

Bronte avrà presto un nuovo ampio e verde parco urbano attrezzato proprio a ridosso del centro storico e precisamente nell'area antistante le scuole medie di piazza Vincenzo Castiglione.
L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Leanza, rispolverando un progetto vecchio di circa 15 anni, ha partecipato ad un bando pubblico emanato dalla Regione siciliana, ottenendo un finanziamento di un milione e 400 mila euro. L'importo dell'intero progetto è di 2 milioni e 900 mila euro per questo il Consiglio comunale di Bronte ha approvato la proposta dell'amministrazione di accendere un mutuo integrativo con la cassa depositi e prestiti a copertura delle restanti somme.
«Si tratta di un investimento che valorizzerà una vasta zona del nostro centro abitato fino ad oggi dimenticata - ci dice il sindaco Leanza -. Il parco avrà, infatti, tre uscite: due da piazza Castiglione ed una da via Mosè dove è prevista la costruzione del mercato coperto per un importo di 5 milioni di euro finanziati dalla Regione siciliana, per i cui lavori, che saranno appaltati entro l'anno, il Consiglio ha approvato la variante urbanistica. Con questi interventi quindi complessivamente utilizzeremo in questa zona qualcosa come 8 milioni di euro».
I lavori di realizzazione del parco inizieranno il 5 di agosto prossimo, ovvero quando l'ingegnere capo dell'Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo, effettuerà la consegna alla ditta che si è aggiudicata l'appalto. Dopo che questa avrà otto mesi di tempo per completare il tutto. Il progetto prevede diciottomila metri quadrati di area a verde ricco di tipica flora etnea e tante stradine e servizi per permettere a chi volesse di praticare jogging.

«Il Parco sarà utile a chiunque voglia trascorrere qualche attimo in tranquillità. - aggiunge l'assessore Salvatore Pizzuto.- Oltre a ciò è prevista la realizzazione di aree dove è possibile organizzare spettacoli. Non sarebbe sbagliato, infatti, utilizzare per i concerti il parco che si trova a pochi passi da piazza Spedalieri». Tornando al progetto ci accorgiamo che sono previsti anche ampi posteggi, un elemento fondamentale in chiave di fruizione turistica. Ne potranno trarre beneficio anche le numerose attività economico commerciali del centro storico. [fonte La Sicilia] - (Settembre 2007: L'inaugurazione)



29 Luglio 2004

TORNA IN FUNZIONE IL DEPURATORE DEL SIMETO

Dopo l’intervento della Prefettura e del Comune l’Enel ha ripristinato il servizio di erogazione dell’elettricità consentendo il riavvio del depuratore, evitando così il protrarsi dell’inquinamento del fiume

29 Luglio 2004

L'Enel «riaccende« il depuratore

Dopo l'intervento della Prefettura e del Comune la società ripristina l’erogazione elettrica

C'è voluto l'intervento del vice prefetto Sinesio, ma alla fine l'Enel si è decisa a ripristinare l'erogazione di corrente elettrica come aveva richiesto il Comune di Bronte per evitare il protrarsi dell'inquinamento del fiume Simeto a causa degli scarichi fognari che, mancando la corrente elettrica alla centrale del depuratore, arrivavano al fiume senza essere depurati. Si chiude così una vicenda che ha visto per due giorni i tecnici dell'Enel e l'amministrazione comunale con il vice sindaco Alfio Cuzzumbo, l'assessore Salvatore Pizzuto ed il capo dell'ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo, intraprendere trattative per tentare di risolvere il problema.

La società elettrica, infatti, era disposta ad erogare nuovamente la corrente solo dopo aver ottenuto la certezza di riscuotere il credito che vanta nei confronti della società che gestiva l'impianto, mentre il Comune proponeva di intestarsi un nuovo contatore e elargire all'Enel le spettanze che invece doveva dare alla ditta. «Prendo atto - ci dice il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, che l'Enel distribuzione con senso di responsabilità ha correttamente assunto la determinazione di allacciare alla rete elettrica l'impianto di depurazione comunale. Ringrazio la Prefettura di Catania per il deciso intervento nei confronti dell'Enel. E' stato così scongiurato un grave pericolo di inquinamento ambientale non soltanto a Bronte ma anche in tutto l'asse del fiume Simeto». Tornando indietro di qualche giorno ricordiamo che l'allarme è scattato perché la società che fino a ieri ha gestito l'impianto del depuratore dopo aver vinto una regolare gara d'appalto, non avrebbe pagato bollette per la bella somma di 119 mila euro.

Così, immaginiamo dopo una serie di solleciti ed inviti coatti, l'Enel ha ben pensato di interrompere l'erogazione della corrente bloccando di fatto l'attività di depurazione. In contrada Quintarati ed un po’ anche a Sciarotta i residenti se ne sono accorti quasi subito per via dei miasmi che si sono sollevati e chiaramente il problema è arrivato sul tavolo dell'amministrazione comunale che si è immediatamente messa in contatto con l'Enel. E' iniziata così una fitta corrispondenza fra i due enti con il Comune che ha immediatamente iniziato la procedure di sospensione dell'incarico alla società morosa: «Il contratto con la ditta che precedentemente gestiva il servizio è già stato risolto - ci annuncia l'assessore Salvatore Pizzuto - ed abbiamo affidato il monitoraggio ed il controllo dell'impianto al prof. Riccardo Maggiore, docente di Chimica Ambientale presso l'Università di Catania». La dura azione nei confronti della società morosa e la promessa di elargire all'Enel le spettanze che il Comune doveva dare a questa però non sono bastate a ridare immediatamente corrente al depuratore, fino a quando il Comune di Bronte non ha inviato tutta la documentazione alla Prefettura di Catania che alla fine ha convinto l'Enel a riattivare la corrente. [L. S.]



27 Luglio 2004

Depuratore in tilt, liquami nel Simeto

L'Enel sospende l’energia all’impianto per morosità della società di gestione

Emergenza ambientale a Bronte nel fiume Simeto. L'Enel ha interrotto l'erogazione dell'energia elettrica alla centrale del depuratore comunale delle acque reflue, e così i liquami da ieri sono arrivati al fiume senza essere depurati. Tutto ciò perché la società che gestisce l'impianto, non avrebbe pagato le bollette per ben 119 mila euro, facendo scattare il duro provvedimento. Quest'ultima in verità si è difesa, e ha comunicato all'assessore Salvatore Pizzuto telefonicamente che si tratterebbe di un mero equivoco, e che le bollette sarebbero state regolarmente pagate. L'Enel però non è dello stesso avviso, e per iscritto ha sottolineato come non intende assolutamente riattivare il servizio se non riceve precise assicurazioni sul pagamento del debito. Una situazione difficile che il sindaco, Salvatore Leanza, ha deciso di affrontare energicamente. Leanza, infatti, a seguito anche della notifica al Comune nei giorni scorsi della richiesta di bloccare le competenze destinate alla ditta da parte di altri credi tori, prima ha iniziato la procedura per rescindere il contratto con la società inadempiente, e poi, dopo aver chiesto all'Enel il riallaccio del contatore, ha minacciato di denunciare la società elettrica alle autorità competenti per interruzione di pubblico servizio. «Il Comune - afferma il sindaco Leanza - eroga mensilmente alla società che si è aggiudicato l'appalto della gestione del depuratore circa 15.000 euro. A questa spetta di conseguenza l'onere di sostenere le spese di funzionamento dell'impianto e non è pensabile che si metta a repentaglio la salubrità dell'ambiente circostante e dello stesso fiume Simeto. Oltre a ciò io stesso ho potuto verificare nei giorni scorsi come tutta la zona sia invasa da miasmi maleodoranti. Noi siamo pronti a versare all'Enel le somme che ancora il Comune deve pagare alla società morosa, ma l'Enel stessa deve immediatamente riattivare il servizio, altrimenti sarò costretto a denunciarla per interruzione di pubblico servizio».
Così il Comune ha chiesto alla società elettrica di attivare immediatamente un nuovo contatore intestato al Comune, ma non ha ricevuto notizie confortanti. Oltre a ciò ha chiesto ai suoi esperti di monitorare giornalmente la qualità delle acque all'uscita del depuratore, riscontrando, come era ovvio, valori anomali. Così il sindaco ha già dato mandato all'Ufficio tecnico, diretto dall'ing. Salvatore Caudullo, ed al legale del Comune, avv. Antonella Cordaro di verificare eventuali responsabilità sull'accaduto. «Inoltre - conclude Leanza - stiamo provvedendo a dare incarico ad un'altra ditta specializzate per la gestione dell'impianto di depurazione fino al 31 dicembre ed in ogni caso fino a quanto non inizierà l'attività dell'Ato provinciale del servizio idrico integrato». Speriamo che oggi tutto torni alla normalità. [fonte La Sicilia]



 27 Luglio 2004

In «debito» di 119 mila euro

«Bollette Enel non pagate». Bronte, il depuratore in tilt

La società che gestisce l'impianto di depurazione non paga le bollette per ben 119 mila euro, e l'Enel stacca la spina. È scattata così ieri, l'emergenza ambientale a Bronte e nel fiume Simeto invaso dai liquami a causa della mancanza di energia elettrica alla centrale del depuratore comunale delle acque reflue. Subito dopo il fermo del depuratore la società di gestione ha comunicato all'assessore Salvatore Pizzuto che alla base dell'interruzione ci sarebbe equivoco, e che le bollette sono, in realtà, state regolarmente pagate. L'Enel però non è dello stesso avviso, e per iscritto ha sottolineato come non intende assolutamente riattivare il servizio se non riceve precise assicurazioni sul pagamento del debito. «Il Comune - ha affermato il sindaco Leanza intervenendo sull'accaduto - eroga mensilmente alla società che si è aggiudicato l'appalto della gestione del depuratore circa 15.000 euro. A questa spetta di conseguenza l'onere di sostenere le spese di funzionamento dell'impianto senza che si metta a repentaglio l'equilibrio ecologico del fiume Simeto. Noi - continua Leanza - siamo pronti a versare all'Enel le somme che ancora il Comune deve pagare alla società morosa, ma l'Enel deve riattivare il servizio, altrimenti sarò costretto a denunciarla per interruzione di pubblico servizio». [M. Cia., Giornale di Sicilia]



27 Luglio 2004

Sul versante nord dell’Etna

Andati in fumo ottanta ettari

Pomeriggio di fiamme nel comprensorio del nord Etna, a seguito di un furioso incendio che ha devastato oltre 80 ettari di territorio fra i comuni di Bronte, Maniace e Maletto, rispettivamente nelle contrade “ciappe bianche", “balze sottane", "balze soprane” e “Santa Venera ". Nel primo pomeriggio, a catena, si sono sviluppati incendi di vaste proporzioni, che hanno interessato circa 80 ettari di terreno non coltivato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontari di Maletto e quelli del distaccamento della vicina Adrano, i carabinieri dei comandi stazione competenti per territorio, personale della forestale di Maniace e un aereo antincendio "canadair" messo a disposizione dalla protezione civile. Solo a tarda sera e grazie anche alle mutate condizioni meteo che hanno favorito l'abbassamento delle temperature, i vari focolai di incendi sono stati definitivamente domati. Il bilancio, comunque, di questo ennesimo pomeriggio di fuoco è abbastanza grave: i terreni interessati dalle fiamme sono di proprietà del demanio forestale e di privati. (…) [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud]



19 Luglio 2004

SCIENZE UMANISTICHE, LA SCELTA DI UNA STUDENTESSA CATANESE LAUREATASI ALLA «SAPIENZA» DI ROMA

Sciavarrello visto da vicino per fare una tesi sulle sue opere

Nunzio SciavarrelloUn’idea insolita, quella di compilare una tesi di laurea su un grande «artista vivente». Ancor più inusuale è ricercare, studiare e comporre un documento universitario su un personaggio siciliano - nello specifico catanese - per poi relazionare la complessa analisi presso un ateneo romano. Tutto questo è frutto della curiosità artistica di Eleonora Amato e dell'operato di una personalità che ha dato un contributo alle vicende più significative della cultura e dell'arte della Sicilia contemporanea: il pittore, incisore, disegnatore e scenografo Nunzio Sciavarello. Così un anno fa la neodottoressa in Scienze Umanistiche (dipartimento Storia dell'Arte) della Sapienza di Roma -laureatasi proprio in questi giorni con 110 e lode - ha intrapreso il suo percorso di ricerca che l’ha portata a stare a stretto contatto con il "maestro" che lei stessa definisce.«una persona semplice, sensibile e molto professionale».

Mesi e mesi d'incontri personali, visite all'emeroteca della biblioteca civica Ursino, analisi ricavate dagli articoli del nostro giornale - che dal '45 a oggi ha seguito la complessa attività del pittore e grafico - per stilare due tomi su "Le incisioni di Nunzio Sciavarrello”: «Ben 180 pagine per il primo, tutte dedicate alla figura, alla vita e alla formazione nell’ambito della scuola romana operante negli anni ’30 in poi fino alla sua maturità, che mi hanno consentito di fare un parallelismo tra la situazione artistica della capitale e quella catanese - spiega Eleonora Amato - un secondo tomo che rappresenta un “catalogo ragionato delle sue incisioni” con una documentazione fotografica di oltre 400 incisioni, molte delle quali - ben 115 - sono riprodotte sul testo e ricavate dalle produzioni, dai cataloghi e dalle numerose esposizioni. Opere che mi hanno appassionato e oltremodo emozionato».

Un riconoscimento al nostro Sciavarrello che ha avuto grandi apprezzamenti anche in seduta di laurea dalla professoressa di “Storia delle arti decorative” industriali” Rosalba Zuccaro e dal correlatore Vincenzo Barbagallo: «Perché non è stato solo un artista, ma un proprio e vero promotore culturale - conclude Amato - abbiamo anche instaurato un bel rapporto a livello umano m, ora che ho concluso il mio percorso universitario incentrato sulle sue incisioni, non mi resta altro che approfondire ulteriormente l’argomento nei suoi variegati aspetti», che sono davvero tanti e tutti ricchi di spunti storici, sociali e culturali. [Assia La Rosa, La Sicilia]



15 Luglio 2004

TENTATA RAPINA IN UNA GIOIELLERIA

La vetrina resiste all’assalto e i ladri fuggono a mani vuote

Tentativo di rapina ieri notte a Bronte, nella centrale gioielleria della signora Mariella Gangi, al 168 di via Umberto. Qualcosa però deve aver spaventato i malviventi che, dopo aver forzato la serratura della saracinesca ed aver provato a rompere il vetro antiproiettile della porta d'ingresso si sono dati alla fuga. La via Umberto il questi giorni è frequentata da tanti giovani fino a tarda notte, quindi si suppone che i malviventi si siano mossi nella primissima mattinata, praticando con abilità due fori nella serratura della saracinesca per alzarla e guadagnare lo spazio antistante la vetrina. Successivamente, con una grossa pietra arenaria hanno tentato di infrangere il vetro antiproiettile che, però, ha resistito pur riportando i segni del tentato scasso. Avrebbe ceduto se i rapinatori avessero continuato, fortunatamente si sono fermati preoccupati per qualcosa. Ad accorgersi del tentativo di rapina, un parente della titolare che passando nel primo mattino ha notato delle grosse pietre a terra, vicino la gioielleria, ed i buchi nella saracinesca. L'arrivo della titolare ha assicurato tutti sul fatto che i ladri non sono riusciti ad entrare, e che oltre al vetro rotto non ci sono stati danni. Sull'accaduto stanno indagando di carabinieri. [G. G., La Sicilia]



15 Luglio 2004

INCIDENTE SULLA SS 284 IN TERRITORIO DI ADRANO

Scontro frontale, muore professionista gravinese

Drammatico incidente stradale, nel tardo pomeriggio di ieri, sulla strada statale 284. Intorno alle 17, al chilometro 26, in territorio di Adrano, e precisamente in un tratto di strada di contrada «Fumata», famoso perché in tanti si fermano per dissetarsi in un antico abbeveratoio, una Opel Vectra che viaggiava in direzione di Bronte e un camioncino Fiat Iveco che procedeva in senso inverso si sono scontrati frontalmente. Per Giuseppe Antonino Domenico Mannino, commercialista di Gravina di Catania di 56 anni, che guidava la Vectra, non c'è stato nulla da fare. Quando i vigili del fuoco sono riusciti a estrarre l'uomo da quello che era rimasto della vettura, i medici del 118 e dell'elisoccorso che erano giunti altro non hanno potuto fare che accertarne la morte. Sicuramente più fortunati Angelo e Salvatore Fortunato Ballato, padre e figlio, rispettivamente di 56 e 21 anni, venditori ambulanti di frutta di Maletto, che a bordo del camioncino hanno riportato lievi ferite e si trovano attualmente ricoverati nell'ospedale di Biancavilla. Tutta da verificare la dinamica dell'incidente. Quello che la polizia stradale di Randazzo, che ha effettuato i rilevamenti ha subito affermato e che la Vectra, per cause non ancora accertate, è finita sotto il camion, per questo i poliziotti in serata hanno interrogato i due feriti in ospedale per cercare di stabilire l'accaduto.

Forse avrà inciso l'asfalto bagnato dalla pioggia caduta qualche ora prima, ma certo è che la statale in quel punto, dopo tante curve, concede un breve ma pericoloso rettilineo. Il corpo esanime di Mannino è stato trasportato nell'obitorio dell'ospedale di Adrano dove, intorno alle 20 e 30, sono arrivati i parenti. Un'altra vittima si aggiunge alle tante che c sono cadute su questa strada sicuramente. insicura e pericolosa e che purtroppo è l'unica arteria a collegare Bronte con Catania. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



15 Luglio 2004

Sulla Bronte-Adrano

Scontro mortale, poco prima delle 17 di ieri, sulla Statale «284», a «Fuma­ta». Un uomo ha perso la vita, Domenico Mannino, 56 anni, residente a Gravina. Due i feriti trasportati all'ospedale di Bianca­villa. Ancora incerta la ricostruzione della dinamica dell'incidente fatta dagli agenti della Stradale di Adrano e dai vigili urbani di Bronte. Lo scontro frontale ha riguardato una Opel «Vectra», condotta da Dome­nico Mannino e un autocarro, dove con il conducente, di 56 anni, c'era una seconda persona, il figlio entrambi rimasti feriti, che in ambulanza hanno raggiunto l'ospedale. Domenico Mannino invece, rimasto incastrato fra le lamiere, è deceduto sul colpo. Gli infermieri dell'ambulanza del «118» con il medico dell'emergenza territoriale di Adrano, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che accer­tarne il decesso. Pare che l'uomo avesse in mano il telefonino e fosse collegato alle cuffie che servono per la ricezione delle telefonate. Sul posto anche la squadra dell'elisoccorso (.…) [Melania Sorbera, Giornale di Sicilia]



10 Luglio 2004

TRE ORE DI FUOCO NELLE CONTRADE CORVO E MARCONERA

Un furioso incendio ha sfiorato le case

Più di 10 ettari di terreni privati delle contrade Corvo e Marconera di Bronte, ieri pomeriggio sono andati in fumo a causa di un incendio scoppiato verso le 15 e che solo dopo le 18.30 le Guardie forestali, i Vigili del fuoco e le Squadre antincendio sono riusciti a domare. A dare l'allarme, la vedetta di contrada Cattaino che ha segnalato al distaccamento forestale di Bronte, guidato dal comandante Enzo Crimi, un principio di incendio. Sono arrivate le Guardie forestali, con 15 uomini di 2 squadre antincendio di Maletto, i quali hanno coadiuvato 10 vigili del fuoco di Maletto e di Catania e alcuni volontari dell'associazione «korvo». A facilitare le operazioni anche i Carabinieri, la Polizia municipale e la Protezione civile di Bronte. Nonostante lo spiegamento di forze, però, la furia delle fiamme, favorita da un leggero vento caldo ha allargato il fronte del fuoco per centinaia di metri, divorando tutti i terreni, che non erano stati adeguatamente puliti dalle sterpaglie, gli alberi, ed un fabbricato rurale a servizio di un fondo quasi limitrofo alla strada statale 284.

Lambite anche alcune abitazioni ed in particolare una in contrada Marconera, dove la signora Nunzia Schilirò, vedendo il fumo e le fiamme avvicinarsi, ha preso un serio spavento: «Ho visto il fuoco da lontano - racconta la signora - ma c'erano già i Vigili del fuoco e quindi mi sono tranquillizzata. Lo spegneranno prima che arrivi qui, mi sono detta, e quindi ho messo il bambino di 20 mesi a letto».
Purtroppo, però, le fiamme si sono avvicinate pericolosamente, con il fumo che ha avvolto l'abitazione. Per fortuna, sono arrivate le Guardie forestali scelte Antonino Liuzzo e Sebastiano Leonardi che hanno tranquillizzato la signora, aiutandola ad allontanarsi in auto con il bimbo verso un posto sicuro. Nel frattempo, i vigili del fuoco di Maletto hanno provveduto a spegnere le fiamme, che già erano arrivate a circa 10 metri dall'abitazione.
Sulla causa che ha scatenato l'incendio la Guardia forestale ufficialmente non si pronuncia, ma sottolinea come da sempre tutti gli incendi siano provocati volontariamente dai soliti piromani. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]

 

Ecco i «bravissimi» di Bronte

All'Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice (diretto dal preside prof. Salvatore Toscano) quattro i ragazzi che hanno superatto con il massimo dei voti gli esami di Stato: Oriana Costantino, Antonella Ciraldo e Graziella Galati Pricchia del corso ragioniere programmatore e Antonio Spatafora, l'unico centista del corso Igea. Soddisfatti chiaramente i genitori, ma anche il presidente della commissione prof. Lorenzo Marotta. Anche quattro i "centisti" al «Liceo della Comunicazione N. Spedalieri».
Sono due i "centisti" di quest'anno dello storico Liceo Classico Capizzi: Antonella Longhitano e Antonio Ragusa. Due (su 41) gli studenti che non hanno superato l'esame di stato. Ma è polemica fra alunni, genitori e commissione. “Scandalo al Capizzi!”: così, infatti, titola un polemico manifesto affisso nelle strade di Bronte dagli studenti del Liceo classico.


10 Luglio 2004

IL CASO

«Trovata una copia della versione: tutti penalizzati»

Conclusi gli esami, s'iniziano a tirare le somme: chi più, chi meno soddisfatto porta a casa il risultato. L'alunno si catapulta a scuola, legge e rilegge gli esiti affissi in bacheca e li commenta, li compara, li ricopia, su un foglio: infine esulta o piange di gioia e stupore e molti altri sentimenti che possono nascere da quel numeretto che è poi il frutto di 5 lunghi anni. Tra i tanti casi che possono disattendere aspettative e comportare delusioni, ce n'è uno che riguarda un'intera classe: il III B del liceo classico Capizzi dì Bronte.
«Su 24 alunni solo il 20% dei ragazzi ha raggiunto la sufficienza nella prova colloquiale - spiegano Stefania Galvagno, Federica Imbrogiano, Giuseppe Spatafora, Caterina Montagno e Carmen Faia, a nome anche degli altri compagni di classe - e tutto questo perché durante la prova di greco il presidente esterno della commissione ha trovato una copia della versione che è arrivata da fuori ed ha penalizzato tutti quanti senza distinzione alcuna. Abbiamo sostenuto un buon esame e abbiamo avuto quasi tutti un voto inferiore a 75, eccetto due "centisti". L'anno scorso per esempio, il minimo è stato 78 e oggi invece c'è anche chi esce con 61, nonostante avesse crediti soddisfacenti per il raggiun­gimento di una media discreta. Siamo profondamente amareggiati e delusi per l'incompetenza della commissione interna».
Di contro, la posizione dell'istituto ferma e decisa perché «non è il caso di gridare allo "scandalo", così come hanno voluto fare intendere i ragazzi». «Ho sentito, parecchie lamentele - commenta Il vicepreside Mario Bonanno - ma possiamo assicurare che tutti i lavori si sono svolti regolarmente e serenamente. Non mi risulta della copia che circolava tra i banchi, né del fatto che i ragazzi siano stati penalizzati. Il fatto è che quando si parla di esami di Stato c'è sempre un po' d'ansia e preoccupazione da parte di tutti: genitori e maturandi». [Assia La Rosa, La Sicilia]

8 Luglio 2004

Martedì consegna dei diplomi al Liceo Spedalieri

Un bel «100» per quattro studenti

Martedì prossimo, 13 luglio, la commissione esaminatrice, presieduta dal professor Antonino Musca, consegnerà i diplomi di maturità scientifica agli studenti del «Liceo della Comunicazione N. Spedalieri». Nella biblioteca del Real collegio Capizzi, con il suo fascino permeato di cultura e tradizione sullo sfondo degli antichi volumi che dagli scaffali incutono quasi timore, riceveranno i loro ambiti attestati anche i quattro liceali diplomatisi con 100 e cioè il massimo dei voti.

Gli studenti «centisti» sono: Cristina Bonsignore, che ha già deciso di iscriversi alla facoltà di Scienze Biologiche; Maria Germanà, futuro avvocato che frequenterà la facoltà di Giurisprudenza di Catania; Maria Chiara Melardi, anche lei si iscriverà a Scienze Biologiche e, infine, Vincenzo Sgro che frequenterà Medicina.

Con brillanti votazioni, la maturità è stata conseguita anche da altri liceali del liceo della Comunica­zione Spedalieri, si tratta di: Dario Basile, Carmelo Caraci, Nunzio Caruso, Andrea Currenti, Emilio Lanza, Maria Giovanna Longhitano, Gaetano Mannino, Maria Proto, Alessandra Romano, Vincenzo Saccullo, Giuseppe Salvia, Alessandra Sanfilippo e Luciano Vitaliti.
Il coordinatore di classe e membro di commissione, professor Mario Fioretto, al termine dei lavori ha commentato positivamente i nuovi esami di Stato, «perché hanno rivelato, ancora una volta, compe­tenza e capacità da parte dei candidati i quali hanno conseguito risultati buoni e in alcuni casi addirittura eccellenti.



8 Luglio 2004

Tanino Costanzo è il nuovo presidente del Rotary Club Aetna

All'Etna Garden di Bronte ha avuto luogo il tradizionale passaggio della campana del club Aetna Nord-Ovest Bronte tra il presidente uscente dott. Salvatore Spitaleri e il presidente entrante dott. Gaetano Costanzo. La serata, ricca di avvenimenti, ha visto le conclusioni tratte dal dott. Spitaleri in una dettagliata relazione in cui ha elencato le attività svolte durante l'anno, in linea con il tema internazionale Tendi la mano. […] L'ultimo atto ufficiale che ha concluso l'anno di Spitaleri è stato la consegna della Paul Harris Fellow, massimo riconoscimento del Rotary lnternational, al prof. Gino Schilirò, socio onorario del club, per l'impegno che ha sempre avuto verso i bambini affetti da gravi malattie quali tumori e leucemie e per aver portato alla conoscenza di tutti, attraverso il libro "Voci del cuore", scritto interamente dai ragazzi affetti da malattie oncoematologiche, lo stato di sofferenza e il percorso, spesso senza speranza, che devono affrontare i genitori di questi piccoli sfortunati. Il nuovo presidente Tanino Costanzo ha, quindi, illustrato il suo programma.

La sua presidenza coincide con il Centenario del Rotary e, pertanto, intende Celebrare il Rotary (tema internazionale dell'anno) con attività che riguardano la Famiglia, la Salute, l'Ambiente, la Cultura. Sarà affrontato in un convegno il ruolo della Sicilia nel Mediterraneo, di grande valenza e attualità, come quello su Acqua e Agricoltura. Dei diritti dell'uomo, trattato di Nicola Spedalieri, sarà l'occasione per parlare dell'illustre filosofo brontese. Nel segno della continuità saranno portate avanti attività iniziate dai precedenti presidenti quali "Rotary natura da salvare" e "restauro del ponte di Serravalle" che rappresentano i progetti con cui il club di Bronte partecipa alle celebrazioni del Centenario. […] [Fonte: La Sicilia]



7 Luglio 2004

Ruba un telefonino. Arrestato in flagrante

(melas) Colto in flagrante mentre rubava un cellulare. ll fatto è successo poco dopo le 18 nel centro cittadino. Non è andata a buon fine l'intenzione di M. S., un uomo di 51 anni, che i carabinieri hanno arrestato subito dopo averlo sorpreso mentre tentava di rubare un telefonino cellulare. L'uomo è stato accompagnato, nella locale stazione di guardia dove sono state rilevate le sue generalità. (Giornale di Sicilia)



2 Luglio 2004

Approvata la modifica del regolamento degli Uffici e dei Servizi nel Comune di Bronte.

I sei nuovi dirigenti del Comune

Ridotti da 9 a 6 i settori

Cambia volto l’assetto burocratico del Comune di Bronte che, dopo una lunga concertazione con le organizzazioni sindacali di categoria e con l’assistenza degli esperti Paparo e Salanitro, ha approvato la modifica del regolamento degli Uffici e dei Servizi, riducendo da 9 a 6 i settori. Così il sindaco, Salvatore Leanza, ieri ha nominato i nuovi 6 dirigenti nelle persone dei ragionieri Biagio Daniele (Affari generali) e Antonino Minio (Servizi demografici, informatici e personale), del signor Riccardo Zerbo (Politiche sociali, scolastiche, culturali, turistiche e sportive), del tenente Giuseppe Saitta (Polizia municipale), del dott. Pietro Caraci (Affari finanziari, legali e tributi) e dell’ing. Salvatore Caudullo (Sviluppo economico, territorio ed ambiente). Il nuovo regolamento, pur se riduce numericamente le aree da 9 a 6, mira a rendere più omogenei i servizi e le unità organizzative; l'istituzione della Direzione e del Controllo di gestione, consentirà di attuare i controlli interni.

“Chi non è più dirigente - ha affermato il sindaco - non deve sentirsi penalizzato. Faremo in modo che nessuno venga mortificato. Le esperienze acquisite, infatti, saranno utili nel nuovo servizio del Controllo di gestione dell’Ente e nel valorizzare altre nuove iniziative che il Comune vorrà intraprendere. Adesso, - chiude - conclusa questa lunga e difficile trattativa, per quanto riguarda il personale, concentrerò il mio impegno verso gli Lsu e i Contrattisti per puntare alla loro stabilizzazione ed aumentare le ore di lavoro”.
“Il nuovo assetto organizzativo - aggiunge il vice sindaco Francesca Reale - prevede una utilizzazione del personale finalizzata a migliorare l’azione amministrativa, con criteri di efficienza, efficacia e economicità, assicurando nuovi stimoli al personale e rispondendo alle esigenze dei cittadini”. A questo risultato si è giunti dopo diversi incontri come spiega il direttore generale, avv. Angela Vecchio: “Questa è fra le prime direttive ricevute dal sindaco - afferma - che ci ha visto confrontarci con i sindacati che insieme all’Ente hanno, alla fine, approvato il nuovo regolamento”.



29 Giugno 2004

E' stato il fondatore dell'«Ospizio dei vecchi»

Si ricorda Padre Marcantonio

Inaugurato un busto all'ingresso della Casa

Alle ore 18 di martedì 29 Giugno 2004, nel giardino della Casa di riposo, alla presenza di autorità istituzionali, l'Arcivescovo Metropolita di Catania, mons. Salvatore Gristina, ha inaugurato un artistico e imponente monumento in memoria di padre Antonino Marcantonio, ideatore e fondatore della Casa di riposo S. Vincenzo dei Paoli".

Padre Marcantonio, morto  il 14 Luglio 1987, è ricordato a Bronte per la tenacia, la determinazione e, bisogna dirlo, anche il coraggio nel perseguire un suo sogno: la costruzione di una Casa per gli anziani rimasti abbandonati, i poveri, i diseredati ed in genere i bisognosi.
Con la sua opera infaticabile e le offerte che gli arrivavano dalla vendita delle "Cartelle" (il "fiore che non marcisce" ha contribuito per quasi il 90% al costo di costruzione della Casa) ha lasciato al suo paese natale un’opera prestigiosa, socialmente utile, che meritoriamente porta il suo nome: la "Casa di riposo S. Vincenzo de' Paoli - Padre Antonino Marcantonio".

Oggi la “Fondazione Istituto S. Vincenzo de’ Paoli - Padre Antonino Marcantonio” è un fiore all’occhiello di Bronte, un piccolo autonomo villaggio, con chiesetta, infermeria, cucina e sala da pranzo, lavanderia, gruppo elettrogeno, ampi spazi alberati, cortili e terrazze, sale soggiorno e di ricevimento, stanze biposto con servizi igienici interni, magazzini con celle frigorifere, garage, sala da barba, sala mortuaria e …tanti vecchietti che vivono insieme, meno soli, ed amorevolmente assistiti.
Gli anziani in atto ricoverati sono 74 (quanti sono i posti letto), assistiti notte e giorno da 27 dipendenti (fra infermieri, fisioterapista, animatori, ed altro personale regolarmente inquadrato nel Contratto collettivo nazionale) e da tre suore volontarie indiane. Finita l’epoca del “gruppo volontaristico” che attorniava “padre arciprete”, la Casa, oggi "Fondazione ecclesiastica" riconosciuta giuridicamente, è retta da un consiglio di amministrazione composto da 5 consiglieri e da un presidente (padre Nino Longhitano).

- "Antonino di Bronte sulla via di Mascalucia" -


29 Giugno 2004

Una tonnellata e mezza di prodotti deperibili erano finiti sui banconi a prezzi di convenienza. Denunciato dalla Guardia di finanza il responsabile di una nota catena di distribuzione

Bronte, salumi e latticini andati a male

Sequestri in una catena di Supermarket

In corso all'istituto zooprofilattico le analisi sui campioni prelevati dai medici dell’Azienda sanitaria 3

Prosciutti, salumi, latticini e prodotti surgelati, scaduti o in cattivo stato di conserva­zione erano finiti sui banconi di una nota catena di supermercati. Li avevano messi in vendita al pubblico a «prezzi di convenienza», ma sono finiti nella rete della Guardia di Finanza, che li ha sequestrati nell'ambito di un'operazione eseguita tra il 7 e il 23 giugno (ma resa nota solo ieri). Sei i supermercati che avevano messo in vendita i prodotti scaduti, localizzati tra Bronte, Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia. In tutto una tonnellata e mezza di beni deperibili, pronta ad esser servita al banco dai salumieri, è stata sequestrata ad opera delle fiamme gialle della brigata di Bronte, comandate dal maresciallo capo Alfredo Meli, e supportate dal comando brigata di Paternò, agli ordini del maresciallo Luigi La Fico.
Alcuni prodotti risultavano scaduti da più di un anno, altri, invece, erano privi della prescritta etichetta di garanzia che consente di risalire alla data di produzione, di confezionamento e, soprattutto, di scadenza. Ma non è stato difficile, per i militari, accertare il cattivo stato di conservazione in cui versava la merce: muffa e fetore, infatti, non hanno generato dubbi.
Il responsabile della catena di distribuzione, e legale rappresentante delle tre società che operano nell'ampio comprensorio, C. S. (le iniziali) di 50 anni, è stato denunciato con l'accusa di commercio di sostanze alimentari nocive (art. 444 c.p.), frode nell'eser­cizio del commercio (art. 515 c.p.) e vendita di sostanze non genuine (516 c.p.); ma sembra che l'uomo sia già noto alla giustizia per reati della medesima natura. Attualmente sono in corso analisi sui campioni di merce sequestrata, ad opera dell'Isti­tuto di Zooprofilassi di Catania, per accertare l'eventuale presenza di agenti patogeni (come lo stafilococco), o di tossine, che avrebbero potuto scatenare una epidemia tra la popolazione. Nel caso l'esito fosse positivo, C. S. dovrà rispondere anche di attentato alla salute pubblica. All'operazione ha preso parte anche personale dell'Azienda sanitaria 3-Distret­to di Bronte ed Adrano, insieme al settore di Sanità Pubblica Veterinaria di Gravina con il medico Emanuele Farruggia.

«Ancora una volta - commenta il maresciallo Meli - abbiamo sventato un tentativo di truffa ai danni dei consumatori, che a causa del "carovita" sono costretti a fare ricorso alle "offerte promozionali", spesso con sgradite sorprese. Ma non è il caso di creare allarmismo". [Alessandro Scaccianoce, Giornale di Sicilia]


29 Giugno 2004

Bronte, Biancavilla, Adrano, S. M. Licodia.

Salumi scaduti in 6 market

La Gdf sequestra una tonnellata e mezza di merce
Una tonnellata e mezzo di salumi ed insaccati sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bronte in sei supermercati di una grossa catena nei comuni di Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Bronte perché posti tranquillamente nei banconi di vendita nonostante fossero scaduti da oltre un anno. Così il legale rappresentante del discount, C. S., si è beccato un denuncia a piede libero per il reato di «frode in commercio». La sua accusa, però, potrebbe anche essere tramutata nel più grave «attentato alla salute pubblica» se il laboratorio di analisi dell'istituto di Igiene e profilassi di Catania dovesse stabilire che quei prodotti erano tossici e dannosi per la salute pubblica contenendo agenti patogeni o tossine. In verità, la Guardia di Finanza di Bronte, guidata dal comandante Alfredo Meli, da sempre attenta affinché sulle tavole non arrivi merce scaduta o ancor peggio deteriorata, i controlli li stava effettuando per verificare se i prezzi alla vendita erano stati eccessivamente gonfiati, così come spesso denunciano i consumatori.
Chiaro però che dopo aver controllato i prezzi al dettaglio le Fiamme Gialle passassero a controllare la data di scadenza dei prodotti venduti nonché la loro origine e la provenienza. E qui con grande stupore si sono accorti che un bel po di generi alimentari, prevalentemente salumi e insaccati, erano scaduti.
Ovvio che tutto fosse posto sotto sequestro e che scattasse l'allarme: il supermercato, infatti, fa parte di una grossa "catena" che vende anche in Provincia. Così la GdF, insieme con il personale dei servizi veterinari dei distretti di Bronte e Gravina, diretti rispettivamente dai dottori La Mancusa e Farruggia con i finanzieri di Paternò, ha cominciato una vera e propria caccia ai prodotti scaduti, sequestrando nei quattro paesi alla fine più di una tonnellata e mezzo di merce.

«E' un fenomeno che non può essere generalizzato - ci dice il comandante della Brigata della Guardia di Finanza di Bronte, maresciallo Alfredo Meli, - ci sono a Bronte e nei paesi limitrofi negozi e supermercati dove la roba viene venduta nel rispetto della salute del consumatore. In questo caso non è stato così e quindi siamo intervenuti per scongiurare che in futuro, a nostra insaputa, finiscano sulle nostre tavole cibi dannosi per la salute». Visti i risultati i finanzieri assicurano ulteriori controlli a sorpresa con personale anche in borghese per debellare un fenomeno che a Bronte si è verificato anche altre volte. [La Sicilia]



2 Luglio 2004

Botte alla sorella: scarcerati dal Gip i tre fratelli incensurati

Sono stati scarcerati i due fratelli Giuseppe e Carmelo Saccullo di 26 e 23 anni insieme con la sorella Vincenza di 32, arrestati dai carabinieri della Stazione di Bronte per aver picchiato violentemente un'altra sorella di 30 anni procurandogli lesioni che all'ospedale di Bronte sono state ritenute guaribile in 21 giorni. Il Gip Antonino Fallone, infatti, pur convalidando l'arresto, ha disposto l'immediata scarcerazione dei tre, visto che questi sono incensurati, a differenza di quanto comunicato ai media dai carabinieri, e che la natura dei fatti contestati, anche in caso di condanna, comporterà la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena.

A questa decisone il Gip è giunto dopo aver ascoltato i tre arrestati, che in sede di interrogatorio hanno fornito la loro versione dei fatti, affermato che il motivo del brutto litigio con la sorella che li ha denunciati dipendeva dal fatto che questa già da diversi giorni la sera non rientrava più in casa, in quanto frequentava un uomo ritenuto da loro poco raccomandabile. Finito il litigio Vincenzo, Carmelo e Vincenza ritenevano che tutto fosse finito, invece la sorella, che evidentemente non ha gradito il loro comportamento, si è recata dai Carabinieri per denunciare l'accaduto. I tre hanno fornito anche la loro versione dei fatti per quanto riguarda l’estorsione del telefonino. Al giudice i tre, infatti, hanno raccontato che Vincenza ha sottratto il telefonino alla sorella solo per vedere chi le telefonava in continuazione anche la notte, ipotizzando che si trattasse dell'uomo che i tre non riuscivano ad accettare.  [La Sicilia]



 29 Giugno 2004

Picchiano la sorella al culmine di una lite in famiglia

E' un dramma interamente interno alla famiglia Saccullo e dai contorni ancora tutti da scoprire, quello che si è consumato sabato sera intorno le 19,30, quando i due fratelli Giuseppe e Carmelo Saccullo di 26 e 23 anni entrambi pregiudicati, insieme con una sorella Vincenza di 32 ed altre due persone della famiglia. hanno procurato lesioni all'altra sorella di 30 anni che all'ospedale di Bronte sono stati ritenuti guaribili in 21 giorni. I motivi veri della vicenda ancora non si conoscono. Certo è che i tre fratelli ed altri due familiari hanno deciso di recarsi a casa dell'altra sorella dove la discussione è degenerata. Ufficialmente i tre avrebbero tentato di impossessarsi del telefonino contro il volere della donna che ha resistito fino a quando a potuto, ovvero fino a quando non e stata violentemente malmenata. Poi tutti e cinque avrebbero condotto la donna nella casa paterna dove questa però è riuscita a fuggire a piedi, dirigendosi in fretta e furia alla Stazione dei Carabinieri di Bronte, dove ha denunciato l'accaduto. I militari dell'Arma così hanno arrestato i due fratelli e la sorella per il reato di rapina in concorso del telefonino, mentre gli altri due avendo contribuito a malmenare la donna sono stati solamente denunciati per il reato di violenza e minaccia.

Il dubbio però resta. Bisogna capire perché in cinque si sono recati dalla donna come se stessero per consumare una sorta di «spedizione punitiva» e perché la discussione è degenerata. Sono questi gli interrogativi cui stanno tentando di dare una risposta gli inquirenti. Se esiste un motivo più importante e diverso, è possibile che durante la discussione la donna abbia tentato di telefonare a qualcuno e che i tre glielo abbiano impedito. Le indagini future ci diranno la verità.  [La Sicilia]



29 Giugno 2004

La vittima. Una casalinga di 30 anni

Bronte, rapina e rissa. Manette per tre fratelli

Si è conclusa con tre arresti e due denunce a piede libero per rapina una vicenda che, sabato sera, ha visto coinvolte sei persone e che aveva assunto dapprima connotati tipici di una lite in famiglia; poi sfociata in comportamenti che hanno fatto scattare le manette per tre dei quattro familiari coinvolti, mentre per il quarto, la vittima, sono state necessarie cure al pronto soccorso dell'ospedale di Bronte, dove le sono state diagnosticate lesioni guaribili in 21 giorni. All'origine del diverbio sembrerebbe esserci il tentativo di rapina di un telefonino, da parte dei fratelli e degli altri due complici.
La reazione della vittima, una casalinga trentenne, avrebbe scatenato sul principio una lite verbale, purtroppo accentuatasi sempre più fino a suscitare l'ira dei due fratelli Saccullo Giuseppe, di 26 anni, e Saccullo Carmelo di 23, nonché della sorella più grande Saccullo Vincenza di 32 anni (tutti pregiudicati) e dei due complici, che cosi sarebbero passati dalle parole ai fatti cominciando ad infierire fisicamente sulla giovane casalinga fino a causarle lesioni, riuscendo ad impossessarsi con violenza e minacce del cellulare.
Ad intervenire sul posto i Carabinieri della locale stazione, che hanno riportato la situazione alla normalità, facendo soccorrere immediatamente la vittima e traendo in arresto tre dei cinque presunti rei, ora ospiti a piazza Lanza, e denunciando a piede libero i due complici. (Giornale di Sicilia)



27 Giugno 2004

Maletto. Il sindaco: «Assurdo che non possa dare l’ok per l’accesso motorizzato, così si danneggia il turismo»

Etna, è polemica sui «pass»

«Il territorio è anche nostro ed è bene che le autorizzazioni all'accesso motorizzato nelle aree del Parco dell'Etna le rilasciamo pure noi».
La proposta è del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, e non è provocatoria. Fino a oggi, infatti, nelle aree demaniali del territorio del nostro Vulcano, l'unico Ente a poter concedere le autorizzazioni all'accesso è stato l'Azienda foreste demaniali, che ha rilasciato permessi ad un limitato numero di vetture, a seguito di apposite richieste scritte. Il sindaco De Luca, invece, oggi lancia una proposta che rischia di essere seguita da tutti gli altri Comuni. Il primo cittadino, infatti, domattina il primo atto che firmerà sarà la richiesta di una conferenza di servizi con la Forestale per poter anche il Comune concedere le autorizzazioni all'accesso delle aree demaniali dell'Etna ricadenti nel territorio di Maletto: «In verità ne parliamo da tanto tempo. - ci dice il sindaco - Sono tanti i turisti che arrivati a Maletto vorrebbero poter visitare il patrimonio ambientale che, a pochi chilometri dall'abitato, si nasconde sotto i folti boschi dell'Etna.

In tanti vengono anche al Comune per avere informazioni e scoprire che l'unico modo per poter superare i robusti cancelli e spingersi con le auto fino al rifugio di Monte Scavo e quello di ottenere l'autorizzazione dell'Azienda foreste demaniali di Catania che, nonostante impegno e sforzi, non può mai arrivare in giornata, ma solo dopo alcuni giorni e comunque mai nei week end. Oltre a ciò molte delle aree recintate sono demani comunali, cui il Comune deve per forza compartecipare alla gestione». Per questo - conclude il sindaco - voglio indire una conferenza di servizi per poter con serenità discutere con la Forestale il sistema migliore per poter partecipare insieme sia alla salvaguardia del patrimonio ambientale, sia alla sua valorizzazione dal punto di vista turistico, permettendo anche a noi di rilasciare le autorizzazioni di accesso motorizzato».
Il sindaco non aggiunge altro, ma fa intendere che quello che si vuole ottenere è un provvedimento che permetterà al Comune o a privati di poter organizzare servizi per il turismo sull'Etna. Si pensa, infatti, ad un servizio navetta che possa, per esempio, portare i turisti ad alta quota senza per questo inquinare di smog il vulcano». [Fonte: La Sicilia]



26 Giugno 2004

Studente del Capizzi si è distinto alle Olimpiadi di Matematica

Luca Porcaro, fra i campioni di matematica

Borsa di studio per un giovane studente di Maletto che frequenta il Liceo Capizzi di Bronte. Luca Porcaro, 19 anni si è classificato al primo posto fra gli studenti del Comune ad aver partecipato alle Olimpiadi provinciali di matematica che si sono svolti allo Scientifico Majorana di Caltagirone.

“Dovevamo risolvere dei test a risposta multipla - dice Luca - in un tempo limitato. Sono soddisfatto del risultato ottenuto”. E per premiare il raggiungimento di questo traguardo il sindaco di Maletto Giuseppe De Luca ha concesso un premio in denaro di 150 euro. “E’ solo un riconoscimento - afferma - che serve da sprone a tutti i ragazzi a fare sempre meglio ed a impegnarsi nello studio”.



23 Giugno 2004

La festa organizzata dalla famiglia e dal Comune

Nonna Giovannina compie cento anni

Sette figli, diciassette nipoti e quindici pronipoti.

A Bronte circa 200 i novantenni e fra questi 15 prossimi a raggiungere i cento anni

Festa grande a Bronte per celebrare i 100 anni di nonna Antonina Giovanna Saitta. Vedova da 15 anni ha sempre fatto la casalinga, prendendosi cura dei suoi sette figli Antonina, Rosetta, Concettina, Rita, Mariuccia, Salvatore e Giuseppe Venia, quest’ultimo l’unico a non poter partecipare oggi alla grande festa per motivi di lavoro. Ci saranno invece i 17 nipoti (molti dei quali portano il suo nome, Giovanna) ed i 15 pronipoti che ogni giorno hanno la bella gioia di avere una nonna centenaria e soprattutto ancora in buona salute. Nonna Giovannina, infatti, non dimostra per niente l’età che ha. Forte nella tempra soffre solamente di qualche problema alla vista, per il resto gode di ottima salute ed in casa è ancora di compagnia, contribuendo positivamente con la sua esperienza alla vita della famiglia.

L’unico suo dispiacere è quello di non vedere spesso tre dei suoi sette figli perché hanno trovato lavoro lontano da Bronte, ma il suo pensiero è sempre per loro. Fra i suoi 17 nipoti  Manuela Branca (vive in Germania dove è diventata famosa come cantante, in arte si fa chiamare Angela Branca) e Giovanna Catania, dipendente dell'ex Banca Mutua.

Nonna Giovannina abita con il figlio Salvatore Venia ed i nipoti Biagio e Nunzio e se gli chiedi qual è il segreto dalla sua longevità ti risponde che ha avuto la fortuna di mangiare sempre cibi genuini della sua amata terra, ed ha goduto dell’affetto dei suoi figli e della nuora Maria, che non gli hanno mai fatto mancare nulla.

Religiosissima ha un appuntamento fisso che non può mancare con la messa del Papa in televisione la domenica.

E domani assieme alla festa della famiglia ci sarà anche quella del Comune di Bronte. L’Amministrazione comunale per l’occasione ha voluto offrire una grande torta, il rinfresco e una targa ricordo.

“Per noi è un onore festeggiare nonna Antonina - dice l’assessore Nino Costanzo - oggi l’esempio della longevità della nostra gente. A Bronte, infatti, sono circa mille gli ottantenni, circa 200 i novantenni e fra questi 15 prossimi a raggiungere i cento anni. Segno di una longevità che sicuramente e frutto della vita sana condotta dai nostri avi che si cibavano esclusivamente di prodotti della nostra terra, e chissà se a questo risultato non ha contribuito pure il verde pistacchio di Bronte?” La festa è prevista domani alle 20, poi nonna Antonina, felice ma sicuramente stanca, andrà a letto.

La Festa di nonna Giovannina

E’ stata una bella festa per i 100 anni di nonna Antonina Giovanna Saitta, attorniata dai suoi figli e dai nipoti. Nonna Giovannina gode di ottima salute, a parte qualche problema alla vista, e spiega il suo segreto: i cibi genuini. Ama fare colazione con for­maggio e olive rigorosamente preparate in casa. Una brontese poi non può non mangiare in abbondanza il verde pistacchio, tant’è che l’asses­sore Antonino Costanzo ha ipotizzato che questo abbia le funzioni di un elisir di lunga vita visto che a Bronte ci sono tanti ultra ottantenni e novan­tenni. Alla festa oltre all’amministrazione comunale (con gli assessori Costanzo, Caruso e il vice sindaco Reale) erano presenti Mario Bonsignore, presidente  dell'Associazione intercomunale e l'on. Giuseppe Castiglione, vice presidente della Regione, che ha regalato a nonna Giovannina un crest e il vessillo della Sicilia.

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