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BRONTE: STORIA DI VIOLENZE IN FAMIGLIA Da anni picchiava moglie e figli: in manette 51enne Bronte viene scossa da una di quelle storie tristi, fatta di prevaricatorie vittime all'interno di un nucleo familiare. I carabinieri della locale stazione hanno infatti arrestato un 51enne accusato di aver picchiato orribilmente per anni la povera moglie ed i figli. Si tratta di S.P. che a Bronte non ha un lavoro ben definito e vive senza un reddito sicuro abitando proprio nel centro della cittadina etnea a pochi passi da quel Real Collegio Capizzi, simbolo, invece, di cultura, ricchezza ed austerità. Proprio fra quelle vie strette e suggestive da anni si consumava il dramma per la povera moglie, ormai abituata a subire le percosse violente del marito e a tacere senza aver la forza di ribellarsi. A far cessare per il momento questa vita «infernale» ci hanno pensato i carabinieri che, come ci hanno dichiarato gli stessi inquirenti in conferenza stampa, hanno fatto irruzione all'interno dell'abitazione trovando la moglie con evidenti segni di percosse. In pratica per l'ennesima volta i vicini di casa hanno sentito le grida della moglie e dei figli e ieri l'altro qualcuno in forma anonima ha provveduto a chiamare il 112 denunciando l'accaduto. Sul posto è giunta una pattuglia che ha fatto irruzione all'interno della casa. All'inizio il signor S.P. si è quasi chiesto il motivo della visita, visto che fino ad oggi non ha mai avuto nulla a che fare con la giustizia, poi piano piano i carabinieri sono riusciti a conVincere la signora a confessare. Era lei che urlava per paura dell'ira del marito ed era stato il marito stesso a procurargli quegli ematomi sul volto. Vittime dell'ira del genitore anche i 4 figli: una di questi, già sposata non abitava più lì, ma gli altri 3, la cui età va dagli 8 ai 19 anni, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri che hanno interrogato i vicini di casa, durante gli anni sono stati percossi con violenza. Un quadro difficile complicato ancor di più dalla volontà di nascondere il cattivo carattere del marito da parte della moglie, che non ha mai trovato il coraggio di ribellarsi. Neanche di fronte ai carabinieri all'inizio la signora ha voluto confessare; sono state le insistenti domande dei militari a far crollare la donna, che alla fine ha confessato anni e anni di violenza. L'uomo così è stato arrestato. Dovrà rispondere del reato di maltrattamenti continuati che include anche la lesione e la violenza privata. La sera stessa è stato condotto nel carcere catanese di Piazza Lanza a disposizione delle autorità giudiziarie, e in tanti si augurano che per il resto della famiglia l'irruzione dei Carabinieri e la decisione del giudice rappresenti la fine di un lungo terribile incubo. [Fonte: La Sicilia] Sindaco chiede l'ok alla Provincia per scuola a «Sciara S. Antonio» Il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza ha chiesto alla Provincia regionale di Catania l'assenso per la costruzione nel quartiere «Sciara S. Antonio» di un complesso polivalente scolastico da destinare a sede del Liceo Scientifico e Classico. L'opera che non è prevista nel piano triennale delle opere pubbliche della «Provincia» è invece inserita in quello del Comune che dispone anche di un progetto esecutivo. L'Amministrazione comunale ha infatti già avviato le procedure per la costruzione dell'opera con il sistema del project financing e il complesso scolastico una volta realizzato potrà essere ceduto alla Provincia con l'impegno della corresponsione degli oneri finanziari. «E' - ha dichiarato il sindaco Leanza - sempre più crescente la popolazione studentesca che si indirizza verso gli studi classici e scientifici e che proviene anche dai Comuni vicini». Nella lettera indirizzata al presidente della Provincia on. Raffaeale Lombardo e all'assessore provinciale all'edilizia scolastica Barbanti, il primo cittadino brontese ha proposto che sull'argomento si svolga una conferenza di servizio allargata ai dirigenti scolastici, in modo da stipulare un'apposita convenzione tra i due Enti. Notizie buone anche per gli altri edifici scolastici. Nell'Istituto scolastico «Castiglione» che ospita le Medie, il sindaco ha annunciato che è prevista la demolizione delle attuali due vecchie palestre con la contestuale costruzione, sempre con il sistema del project financing, di due nuove palestre sulle quali saranno realizzate alcune aule per recuperare gli spazi in atto utilizzati per l'insegnamento e che erano destinati e sede dell'Aula Magna e di altre attività. [Fonte: La Sicilia] Presi quattro giovani «topi d'auto» I Carabinieri della Stazione di Bronte hanno arrestato 4 ragazzi, di cui solo uno maggiorenne, presi in fragranza di reato mentre stavano per forzare lo sportello di una autovettura. Si tratta di G. C. di 18 anni, M. I. di 15. L. D. di 14 e N. D. di 15. Il fatto è accaduto alle 22,30 e non è chiaro se i quattro volessero rubare l'auto o sono stati attirati dal qualcosa che si trovava all'interno della vettura. Subito dopo l'arresto; i carabinieri hanno trovato addosso ai ragazzi un cacciavite ed una parte di una forbice che erano stati modificati. Evento letterario al Cine-Teatro Comunale Domani si presenta «Oltre il conflitto» Con la partecipazione della presidente del Distretto Sicilia della Fidapa, prof. Lucia Chisari Santoro e della tesoriera del Distretto Sicilia prof. Lucia Emmi Maceri, la sezione Fidapa di Bronte domani, venerdì 16, alle 18 al cine-teatro comunale di Bronte presenterà il libro «Oltre il conflitto», Dalla mediazione alla relazione costruttiva» della dott. Maria Martello, psicologa, docente presso l'Università Cà Foscari di Venezia. Maria Martello è nata a Bronte, ha studiato nel nostro Collegio Capizzi e nel 1974 si è laureata in Filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Psicologa e pedagogista, vive e lavora a Milano e dal 1993 ricopre, su nomina del Consiglio Superiore della Magistratura, la carica di Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. L'assessore Caruso a "Geo e Geo" Il pistacchio di Bronte alla RAI Nel pomeriggio di giovedì 5 Febbraio l’assessore Antonello Caruso, nel corso della fortunata trasmissione televisiva Geo e Geo di Rai Tre, presenterà ai telespettatori di tutta Italia il pistacchio di Bronte e le prelibatezze che si possono realizzare con l’Oro verde. Maletto nella morsa del ghiaccio, chiuse le scuole Il Comune più alto della cintura dell’Etna prigioniero per diverse ore dalla morsa del ghiaccio, che ha preso il posto della soffice neve dopo le rigide gelate notturne, che hanno fatto abbassare la colonnina di mercurio fino a 3 gradi sotto lo zero. Così il sole di ieri mattina ha fatto brillare le tante stalattiti che pendevano dai tetti e dalle grondaie, ma soprattutto ha illuminato lo strato di ghiaccio che ha avvolto fino al pomeriggio tutte le strade di Maletto, ad eccezione della via Umberto, spazzata in continuazione dagli uomini dell’Ufficio tecnico e della Protezione civile che hanno cosparso a mano i 4500 chili di sale messi a disposizione dalla Provincia regionale di Catania. La polemica però rimane. Ieri le scuole sono rimaste chiuse da un’ordinanza del sindaco, perché nei servizi igienici non arriva l’acqua, bloccata dal ghiaccio formatosi all’interno delle tubature. Inevitabile qualche scivolata da parte di qualche anziano, fortunatamente senza conseguenze gravi, ma la considerazione è che Maletto nel 2004, la neve paralizza la vita. Per questo il sindaco Giuseppe De Luca ha inviato un telegramma al presidente Raffaele Lombardo, chiedendo un incontro immediato, ed uno al Dipartimento della Protezione civile, affinché la neve non metta più a rischio la sicurezza dei cittadini. Nessun particolare problema, invece, per i residenti di Bronte. (nella foto: la contrada Difesa imbiancata dalla neve). Più presenza di Carabinieri e Guardia di finanza contro l'aumento della microcriminalità Si progettano due nuove caserme L’Amministrazione comunale di Bronte di fronte all’aumento del fenomeno della micro criminalità chiede maggiore presenza delle forze dell’ordine e lavora per realizzare le nuove caserme dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Lo ha comunicato il sindaco, Salvatore Leanza, preoccupato per alcuni fenomeni verificatisi nella Città del Pistacchio: “Si sono verificati degli scippi nei pressi della Chiesa Madre nei giorni scorsi - dice Leanza - è questi episodi, insieme con gli altri ci preoccupano. Per questo a tutela della collettività brontese chiediamo una più efficace azione di prevenzione e di controllo delle sempre più crescenti attività illegali presenti sul territorio, aggravate da episodi di micro criminalità avvenuti anche nel corso delle festività di fine anno”. E per far sì che l’aumento delle forze dell’ordine a Bronte si realizzi Leanza pensa di costruire due nuove caserme. “Costruiremo la nuova caserma dei Carabinieri - dice - in quanto quella attuale, come sapete, oltre ad essere inagibile, non consente di ospitare un numero più consistente di militari. Abbiamo già scelto il sito nuovo, ovvero in via Simeto”. Il Collegio Capizzi ospiterà pinacoteca e scuola di restauro Presentato il progetto per la realizzazione delle opere e degli arredi che consentiranno di fruire della Pinacoteca, della Scuola di restauro e dei locali accessori del Real Collegio Capizzi di Bronte. Alla presenza del sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, il progetto, redatto su incarico del Comune di Bronte dall'arch. Aldo Meli, è stato visionato nei dettagli. I locali da adibire a pinacoteca e scuola di restauro occupano buona parte del piano terra dell'edificio ed hanno accesso dalla via Cardinale De Luca. Sono disposti su una superficie coperta di oltre 2.000 metri quadrati, oltre agli spazi dei cortili interni e del grande piazzale sul lato ovest. La zona destinata a Pinacoteca, invece, è stata strutturata per realizzare cinque ambienti da adibire a galleria espositiva, oltre agli spazi per la reception, l'ingresso, la segreteria e la direzione. La Pinacoteca ospiterà le centinaia di opere (dipinti e sculture) relative al Novecento figurativo siciliano donate a Bronte dal maestro Nunzio Sciavarrello. Ospiterà inoltre la «mostra della carta», organizzata nel Castello Nelson per celebrare i 1000 anni della carta in Sicilia. La «scuola di restauro», a sua volta è costituita da aule, laboratori, depositi e servizi atti a consentire un ottimale svolgimento delle attività didattiche per l'apprendimento delle tecniche di restauro e della conseguente applicazione. Oltre a ciò si provvederà a dotare gli ambienti di arredi, rivestimenti, corpi illuminanti e complementi in genere, appositamente studiati e previsti per soddisfare le esigenze dei singoli locali, con l'utilizzo di panche, sgabelli, bacheche ed espositori, disposti in funzione della specificità e spazialità degli ambienti, unitamente alla collocazione di apparecchiature e corpi illuminanti, che per la pregevolezza delle opere da esporre necessitano di ottiche diffondenti e/o concentranti appositamente scelte per soddisfare le esigenze illuminotecniche di ogni ambiente. [Fonte: La Sicilia] (Nelle fote, il Real collegio Capizzi e, a destra, l'ingresso secondario del Collegio - dalla via Card. De Luca - che presto diventerà l'ingresso principale alla Pinacoteca di Bronte) Progetto finanziato con quattro miliardi della vecchie lire Diventa una strada la trazzera "Bronte - Sciara vecchia" La Città del Pistacchio e della Cultura avrà presto un’altra strada per collegare i pistacchieti all’abitato. Il Comune di Bronte, infatti, ha rilasciato il visto di conformità urbanistica sul progetto relativo all’ammodernamento della trazzera “Bronte - Sciara Vecchia”, redatto dalla Provincia regionale di Catania. Il progetto esecutivo ammonta a due milioni e sessantacinque mila euro (quattro miliardi delle vecchie lire) e la realizzazione dell’opera, che sarà appaltata dalla Provincia regionale di Catania, consentirà di completare un’arteria di fondamentale importanza non solo per la viabilità agricola, ma anche per la Protezione civile. La strada, infatti, rappresenta una seconda “bretella” di collegamento fra l’abitato e la strada statale 284 in direzione di Catania, e fa si che chiunque dalla parte bassa del paese voglia uscire da Bronte, la possa utilizzare evitando di ingolfare l’ingresso sud. La strada, infatti, si congiunge con la Statale 284 nei pressi del Cimitero comunale. “L’ammodernamento della trazzera - dice il sindaco dott. Salvatore Leanza - si renderà utile anche come circonvallazione esterna a valle dell’abitato e permetterà a Bronte di avere un’altra via di fuga in caso di emergenza”. Il tracciato della nuova strada, inizia dietro gli uffici giudiziari (con accesso dalle vie Pier Santi Mattarella e Fontanelle), attraversa i pistacchieti ai piedi del Monte Barca, per uscire al bivio di contrada Barrili (nei pressi dell'abbeveratoio). Da qui salendo per pochi chilometri si arriva al bivio di Saragodio sulla Ss. 284. Vento gelido e danni all'agricoltura Temperatura a meno quattro gradi Il versante nord dell’Etna nella morsa del freddo. A Maletto, che è il Comune più alto della cintura del vulcano, durante la notte la temperatura è scesa fino a meno quattro gradi ed è rimasta bassa anche durante tutto il giorno con la colonnina di mercurio che solo intorno a mezzogiorno è salita fino a 2 gradi. Le strade che il giorno precedente non erano state liberate dalla neve sono rimaste per tutto il giorno ghiacciate, rendendo difficile la viabilità veicolare e pedonale. Se nelle strade statali, infatti, non si sono corsi pericoli, nelle strade interne bisognava camminare con estrema prudenza con l’Ufficio di Protezione civile, coordinato dall’assessore Arturo Avellina, che ha provveduto a far spargere sale per le strade per tutta la mattinata sia con lo spargisale, sia a mano. Fortunatamente non si sono registrati incidenti, ma, se nelle ore più calde della giornata i problemi sono diminuiti, questi si sono riproposti all’imbrunire, quando la temperatura è ritornata vicina allo zero. I problemi più gravi, comunque, non si sono registrati per le strade ma nelle campagne. Gli agricoltori in questo momento, infatti, contano i danni di una perturbazione che oltre al freddo ha portato violente raffiche di vento che hanno strappato parecchi tendoni delle serre a protezione delle piantine di fragole. “Le piantine resistono molto bene al freddo - dice il funzionario del Comune, Giuseppe Bertino - ma in questo periodo cominciano a spuntare i germogli delle produzioni anticipate ed il freddo potrebbe averli bruciati”. A lamentare possibili danni anche gli agricoltori delle altre produzioni agricole, mentre quasi tutti denunciano danni strutturali alle abitazioni rurali ed altre strutture agricole. Per questo il Comune ha inviato una lettera alla Prefettura, all’Ispettorato provinciale all’Agricoltura, alla Condotta agraria, all’Ufficio del territorio ed all’Inps comunicando i disagi provocati dalla perturbazione che il sindaco Giuseppe De Luca, che ha la delega all’Agricoltura, cataloga fra gli eventi calamitosi. Intanto qualche agricoltore ieri ha tentato in qualche modo di rimettere a posto le serre perché le previsioni meteorologiche non promettono nulla di buono.
Freddo e neve A Maletto strade ghiacciate Temperature pungenti e qualche fiocco di neve nel versante nord dell’Etna che va da Bronte a Randazzo. Ieri mattina a Maletto alle ore 7,30 del mattino, quando molti si muovono in macchina per recarsi al lavoro, la colonnina di mercurio si è fermata a - 2 gradi, rendendo difficile la circolazione sulla Statale 284 Randazzo - Bronte, nel solito tratto malettese dove la Polizia stradale di Randazzo consigliava di montare le catene alle prime luci dell’alba e poi in tarda mattinata di averle a bordo, nel caso in cui ricominciasse a nevicare. Già, perché il freddo ha caratterizzato l’intera giornata perturbata ad intermittenza da nevicate e forti folate di vento. Il freddo è stato così pungente che ha reso vana l’azione del sale che l’Anas aveva provveduto a cospargere sulla Ss 284 alle 3 del mattino. Così Maletto si è svegliata coperta da uno strato di ghiaccio, con il sindaco Giuseppe De Luca che è tornato a chiedere alla Provincia regionale di Catania una postazione di emergenza per le strade proprio a Maletto. “La Provincia - ci dice il sindaco - deve modificare l’obiettivo di alcuni servizi invernali. Non è possibile concentrare risorse e mezzi solo nelle due località sciistiche, quando a Maletto c’è il rischio di non poter uscire di casa. Anche questa volta, infatti, i nostri pendolari hanno affrontato con fatica soprattutto le due strade provinciali che ci collegano alla Ss 120, poiché erano completamente ghiacciate. Fortunatamente poi - conclude - è intervenuta l’Anas a liberare alcune strade interne, altrimenti anche questa volta saremo rimasti isolati”. Anas che se alle tre di notte ha cosparso sale sulla 284, ha raggiunto con lo stesso mezzo spargisale Troina per poi ritornare e liberare nuovamente dal ghiaccio, intorno alle 9 del mattino, la Randazzo Bronte. Dopo le diffide dell’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente Al consiglio Comunale il Piano Regolatore Generale Il Sindaco Leanza ha trasmesso al Consiglio Comunale il Piano Regolatore Generale per l’adozione da parte del civico consesso al quale già con precedenti note dello scorso anno era stato richiesto di pronunziarsi sulla esistenza o meno di incompatibilità da parte dei Consiglieri Comunali. Il Consiglio non ha ancora verificato le sopradette incompatibilità ma è adesso chiamato ad esaminare al più presto il P.R.G. ed a adottarlo perché nel corso dell’anno 2003 sono pervenute due perentorie diffide da parte dell’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente. Le linee guida per la redazione del P.R.G. erano state approvate dal Consiglio Comunale nel lontano 1994 e nella precedente legislatura il Commissario nominato dalla Regione Siciliana non aveva potuto adottarlo perché carente della relazione geologica e della relazione agronomica. L’Amministrazione Leanza ha dato indicazioni al progettista incaricato della redazione di adeguare lo schema di massima tenendo conto della mutata situazione urbanistica dopo dieci anni, dell’approvazione del nuovo Piano Triennale delle opere pubbliche nel 2003 e delle opere da inserire nella costituzione di una società di trasformazione urbana. “Mi auguro, ha detto il Sindaco Leanza, che il Consiglio Comunale adotti in tempi brevi il Piano Regolatore Generale, altrimenti è certo che ci sarà l’intervento sostitutivo da parte della Regione Siciliana”. Statuto firmato da 21 produttori Nasce il Consorzio “Etna Fragole Maletto” Adesso c’è un Consorzio a Maletto che punta alla valorizzazione della fragola. Ventuno produttori hanno firmato lo statuto che ha sancito la nascita dell’associazione chiamata: “Consorzio Etna Fragole Maletto”. Basato sui principi della mutualità, il Consorzio non ha fini di lucro e vi possono fare parte soci ordinari e soci così detti “istituzionali”. I primi sono i produttori, coloro che coltivano nel territorio malettese la rossa e dolce fragola i secondi tutti coloro che vogliono mettere in campo lavoro, idee e professionalità per il raggiungimento degli scopi consortili. Lo statuto punta a predisporre piani di produzione per migliorare la qualità del prodotto e di disciplinare gli investimenti colturali in modo da adeguare il volume e la qualità dell’offerta alle esigenze del mercato. Si pensa poi anche a ricercare soluzioni che riducano i costi di produzione, regolarizzino i prezzi, ed assicurino agli associati i mezzi tecnici per il condizionamento, la lavorazione e la trasformazione dei prodotti conferiti dagli associati al Consorzio. La commercializzazione del prodotto conferito chiaramente è l’obiettivo principale, prodotto che potrà essere collocato direttamente nei mercati all’ingrosso oppure attraverso intermediari. Il Comune di Maletto erogherà un contributo al Consorzio per permettergli di raggiungere di scopi associativi, mettendo a disposizione lo staff dell’Ufficio alle Attività produttive. “Oltre a ciò - ci dicono il sindaco, Giuseppe De Luca e l’assessore Enzo Sgrò - vedremo come stipulare una convenzione per fornire al neo Consorzio i necessari supporti tecnici. Per il Comune di Maletto - continuano - questo è un traguardo inseguito da anni e ci mette in condizione di puntare prima all’iscrizione nell’elenco Igp (indicazioni geografiche protette) e poi anche al Dop. Al Consorzio - seguono - concentreremo le esperienze che l’Università ed il Parco dell’Etna stanno vivendo nel tentativo di individuare l’ecotipo di fragola e piantina di fragola che meglio si produce a Maletto. Intendiamo non solo vendere il rosso e dolce frutto che caratterizza la nostra economia, ma anche le stesse piantine che saranno fornite prima ai produttori che hanno aderito al Consorzio e poi agli altri”. Raggruppa imprenditori agricoli di Bronte, Maniace e Mojo Alcantara Nasce il Consorzio ortofrutticolo “Alacantara-Simeto” Sede a Bronte, presidente Antonino Currao Un gruppo d’imprenditori agricoli dei paesi di Bronte, Maniace e Mojo Alcantara dietro spinta dei rispettivi sindaci Salvatore Leanza, Emilio Conti e Salvatore Correnti hanno costituito un “Consorzio ortofrutticolo” denominandolo “Alcantara-Simeto” per rappresentare un’area geografica bagnata dai due fiumi ricca di buonissima frutta. Nei tre Comuni interessati, infatti, vi è una ricca produzione ortofrutticola con prevalenza di pesche e pere e coltivazioni minori di tutto riguardo, con un indotto economico fondamentale per il settore agricolo dei territori interessati. Le finalità del Consorzio sono: la frigo-conservazione, la commercializzazione e la trasformazione dei prodotti ortofrutticoli nel tentativo di superare la grave crisi in cui versa al momento il settore. L’altro obiettivo importante che il Consorzio si è imposto è il miglioramento delle strutture agricole, importanti per aumentare la produttività, colmando il dislivello di reddito. Il Comune Capofila per progetto è Bronte, ovvero la capitale del verde e prelibato pistacchio, dove è stata ubicata la sede legale, e brontese sono presidente e vice presidente, rispettivamente Antonino Currao, ex dipendente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura e l’agronomo Nicolò Calà Campana. “Qui - afferma il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza - si producono ottime pesche ed altrettanto ottime pere e, per integrare le strutture gia esistenti sia a Moio Alcantara sia a Bronte, abbiamo costituito questo consorzio con convinti di far fare l’economia legata alla nostra frutta l’atteso salto di qualità. Io penso, infatti, - continua - che la nostra produzione deve essere in grado di fornire alla grande distribuzione frutta buona e fresca per l’intero anno ed in tal senso ci muoveremo. Insomma il Consorzio intende inserire i nostri agricoltori e le loro produzioni all’interno della filiera agro alimentare”. Soddisfatto anche il sindaco di Maniace, Emilio Conti: “Abbiamo - ci dice - con piacere accolto l’invito del sindaco di Bronte, che ha avuto questa idea, perché anche noi siamo convinti di dover lavorare a favore dei nostri produttori agricoli. Capita spesso, infatti, che i nostri commercianti non riescono a piazzare il loro prodotto, e a volte sono costretti a tornare dai mercati con la merce. Il Consorzio, invece - conclude - potrebbe favorire la vendita della nostra frutta che è rinomata per bontà e caratteristiche”. Quanto è buona la nostra frutta E ricca di succosa frutta la vallata più a nord del Simeto che con le sue fresche acque regala alle pesche ed alle pere di Bronte e Maniace un sapore unico. E’ anche per questo che i due Comuni sono fra i più importanti produttori di frutta del versante nord dell’Etna. Bronte, infatti, è ricco di frutteti (in particolare pere e pesche) ed ortaggi nei terreni situati nella parte bassa del territorio a ridosso proprio del fiume Simeto, ma si coltivano anche olive, mandorle e buonissimi fichidindia bianchi che hanno la caratteristica di essere pressoché privi di semi. Non mancano poi frumento e cereali e naturalmente gli alberi di pistacchio. Se il pistacchio e famoso nel mondo l’elevata qualità e la frutta verde fa sì che in tanti vengano fino a Bronte per portare a casa cassette di pera coscia. Maniace raccoglie i doni del fiume dal versante settentrionale, caratterizzandosi per una ricca produzione di mele, uva da mosto e le tradizionali pesche e pere che si possono gustare soprattutto nella prima metà di agosto, quando si organizza la tradizionale Sagra. Mira a unificare i progetti di sviluppo turistico e culturale legati alle risorse del territorio Cinque comuni varano l’Osservatorio dei beni culturali ed ambientali L’ “Osservatorio dei Beni Culturali ed Ambientali” dell’intero cono settentrionale dell’Etna è ormai una realtà. I Consigli comunali di Randazzo, Maletto, Maniace, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia insieme al Consiglio del Parco dell’Etna hanno deliberato l’adesione al progetto che mira a unificare i progetti di sviluppo turistico e culturale legati alle vaste risorse del territorio, sfruttando le normative che mirano all’utilizzo delle risorse inserite in Agenda 21. “L’idea - dice il sindaco del Comune di Maletto, Giuseppe De Luca - è partita da qui, ed ha trovato in Siciliantica e nell’Università di Reggio Calabria due validi partner. Insieme con il dott. Piero Bufera e Giorgio Luca di Siciliantica, infatti, vogliamo mettere sul campo delle idee per promuovere cultura e turismo, che in questa valle vanno a braccetto”. Per questo anche il Comune di Biancavilla ha mostrato interesse all’iniziativa e presto anche i Consigli comunali di Bronte, Castiglione di Sicilia e Linguaglossa potrebbero esprimersi favorevolmente. Se finanziato è intenzione dell’ “Osservatorio” realizzare il Parco archeologico che riguarda la zona di Bronte, Maniace, Maletto e Randazzo, l’itinerario dei Castelli, il Parco dell’Acqua, che accomuna tutto quello che di ambientale esiste fra il Simeto e l’Alcantara, (che sono le vie che hanno condotto la civiltà fino a queste terre), il Parco letterario, per mettere in evidenza il Mito dell’Etna, e soprattutto al Polo turistico nel versante nord del vulcano, per garantire attività ludico sportive in un’area ricca di attività culturali. “L’intento - conclude De Luca - è quello di costituire uno strumento giuridico e culturale dove far confluire i progetti di sviluppo e valorizzazione di un territorio che dobbiamo sforzarci di valorizzare ad ogni costo. I sentieri già approvati dal Parco dell’Etna e soprattutto l’attrazione che il Vulcano esercita nei confronti dei turisti di tutto il mondo devono prima poi rappresentare lo strumento del nostro riscatto economico”. 56 coppie hanno festeggiato il 50° anno di matrimonio A Bronte essere anziano è bello Sarà restaurato il centro anziani di piazza Cappuccini “Anziano a Bronte è bello”. All’insegna di questo slogan si sono svolti nei giorni scorsi tutta una serie di attività ludiche per gli anziani organizzate dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Bronte. L’assessore, Antonino Costanzo, infatti, ha organizzato numerose attività stringendo anche i tempi nel restauro del centro anziani di piazza Cappuccini, che presto vedrà abbattere le barriere architettoniche e rifare bagni ed impianti elettrici nel rispetto della normativa vigente. “Il progetto è già pronto - dice l’assessore Costanzo - ed insieme con il sindaco faremo il possibile per dare al più presto un Centro adeguato alle esigenze dei nostri anziani”. Già perché gli anziani a Bronte non è che si accontentano di poco o preferiscono le feste tranquille. Bisognava vederli durante la gara di liscio che giorni fa è stata organizzata, dove hanno mostrato una vitalità impressionante e soprattutto competenza nelle tecniche del ballo liscio. Qualche nonnino ricorda ancora quando giovane si recava nelle case dove si organizzavano di volta in volta le serate, e lì saper ballare voleva dire dimostrare la propria abilità, ma soprattutto comunicare con l’altro sesso. Tutti bravi dunque i nonnini brontesi, e duro il lavoro per la giuria che alla fine ha scelto la coppia formata da Caterina Romano e Giuseppe Saitta che ha battuto per un soffio Anna Marullo e Salvatore Straci. La manifestazione più significativa però è stata sicuramente quella celebrata nella chiesa Madre della Ss. Trinità, dove 56 coppie di Bronte hanno festeggiato il 50° anno di matrimonio. “Le nozze d’oro - conclude l’assessore Costanzo - sono un traguardo importante della vita, un esempio anche per le giovani coppie, affinché coltivino con maggiore impegno, nel tempo, il grande valore del matrimonio”. Raggruppa trenta comuni ed è il più grande dell’Isola. Eletto il cda Da Paternò a Taormina un unico Gal A sorpresa quattro gal (gruppi azione locale) si consorziano e danno vita ad un soggetto dai numeri veramente imponenti. I Gal Simeto Etna (comune capofila Paternò), Valle Alcantara (Randazzo), Fiume Alcantara (Francavilla) e Valle Etnea (Castiglione) si sono consorziati in un unico gruppo azione locale che si chiama Gal "Terre dell'Etna e dell'Alcantara" e che associa i trenta comuni che vanno da Paternò sino a Taormina. Presidente del nuovo organismo è stato eletto Cettino Bellia, attuale presidente dell'Ente Parco dell'Etna e presidente del Gal Valle Etnea. La riunione che ha sancito la nascita del nuovo soggetto di pianificazione territoriale si è svolta ieri sera a Bronte, alla presenza, tra gli altri dello stesso Bellia, di Antonino Paparo, presidente del Gal Valle Alcantara, di Arturo Vallone (Gal Fiume Alcantara) e di Mario Spampinato (Gal Simeto Etna). Questi ultimi sono stati eletti nel consiglio di amministrazione della nuova società, assieme ai rappresentanti degli enti pubblici e privati. Collega le contrade Sant'Andrea e Semantile con Petrosino Frana una strada a Maniace Quasi interrotto il traffico veicolare lungo l'importate strada comunale che collega le contrade di Sant’Andrea e Semantile con la centrale Petrosino. Una frana di piccole proporzioni ha, infatti, divorato più di metà della carreggiata rendendo pericoloso il passaggio. A provocare le fratture nell’asfalto sono stati i rigagnoli d’acqua che in questi giorni hanno caratterizzato il vasto territorio di Maniace, ingrossando alla fine il letto del fiume Simeto. Fortunatamente i tanti automobilisti che utilizzano la strada per raggiungere i proprio poderi e gli allevamenti si sono accorti in tempo che una buona parte della strada non c’era più e non ci sono stati incidenti. Il Comune, avvisato dell’accaduto, ha immediatamente provveduto a far transennare la zona franata ed ha preparato il progetto per effettuare i lavori di ripristino. Per il sindaco Conti, è assurdo che la manutenzione di questa strada che è lunga più di 4 chilometri debba essere affidata al Comune. “La strada -, infatti, ci dice - è stata costruita dall’Esa e solo di recente è stata inserita fra quelle di competenza comunale. In verità però questa non serve il centro urbano ma le vaste campagne che collegano le contrade, permettendo a tanti di raggiungere le proprietà. Per questo - continua - chiederò al Presidente della Provincia regionale di Catania, Raffaele Lombardo, di riappropriarsi della gestione dell’importante via di comunicazione”. In effetti, nella strada è necessario intervenire con lavori per regimentare i tanti corsi d’acqua che la intersecano. A provocare la frana, infatti, a sentire i tecnici, sarebbe stato un corso d’acqua che sarebbe stato deviato impropriamente, provocando lo smottamento della carreggiata. Per questa volta il sindaco ha risolto il problema con un provvedimento di somma urgenza, ma a Maniace servono altri finanziamenti per risolvere i problemi che in questi giorni l’acqua ha provocato. Straripa il torrente Saracena Allagamenti nelle campagne di Maniace Notte di tregenda ieri a Maniace, a causa di una pioggia a carattere torrenziale che è cominciata a cadere dalle 22 di venerdì fino all’alba di ieri. I danni maggiori si sono avuti in campagna a causa del torrente Saracena, che, ingrossato come non mai, ha trascinato dietro di sé numerosi alberi di ulivo di un proprietà sita a ridosso dell’alveo del torrente. Non eccessivi i danni, invece, in paese, dove qualche garage si è allagato come molte abitazioni delle strade di collegamento delle contrade, dove la eccezionale furia delle acque, ma soprattutto la cattiva manutenzione da parte dei privati delle naturali vie di fuga dell’acqua dai terreni, ha provocato numerosi allagamenti. Lo ammettono gli stessi proprietari, che ieri mattina guardavano inermi le proprie villette circondate dall’acqua, dopo che per tutta la notte e la mattinata hanno faticato per togliere acqua e fango. Comunque a Maniace è il giorno della polemica. Polemizza la signora Caterina Costanzo, proprietaria dell’uliveto, che dice di aver ripetutamente avvertito le autorità competenti sul rischio che correva il suo terreno, e protesta il sindaco della comunità maniacese, Emilio Conti, costretto a fare i conti con un bilancio che non gli permette di affrontare le emergenze: “Maniace - afferma Conti - ha ricevuto un finanziamento dalla Regione per regimentare il torrente che dalla Saracena attraversa le contrade Boschetto vigne e Galatesa. Un secondo finanziamento è previsto con il Pit Etna. Sono interventi strutturali che dovrebbero risolvere buona parte dei problemi, però, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, Maniace non può ricevere, come gli altri Comuni, finanziamenti in proporzione al numero di abitanti, perché purtroppo lamenta emergenze che gli altri non hanno. Il vasto territorio comunale per intero dedito all’agricoltura ed alla pastorizia è pieno di ruscelletti di scolo che se otturati naturalmente o a causa dell’incuria dell’uomo provoca degli allagamenti”. Il primo cittadino poi si è recato nella proprietà Costanzo, ridotta dalla furia del torrente Saracena. “Chi mi risarcirà adesso del danno subito”, dice subito la signora brandendo le lettere che ha inviato a novembre. Lunedì i tecnici della Protezione civile dovrebbero effettuare un sopralluogo. Mostra di pittura Artisti polacchi al Castello Nelson Questa sera alle ore 18, nell’incantevole scenario offerto dal Castello Nelson di Bronte, si inaugura la mostra di pittura dal titolo “L’arte moderna polacca”. Saranno esposte 500 opere fra pitture e sculture di circa 100 artisti polacchi per suggellare il felice connubio fra la pittura ed il famoso maniero brontese. La mostra, già presentata alla "Ciminiere" resterà aperta fino a venerdì 30 Gennaio (la domenica è aperta dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle17). Diventerà un punto base per l’escursionismo Si restaura la Casermetta di Piano dei Grilli L’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente ha finanziato il progetto di recupero ambientale della “Casermetta” comunale sita in contrada Piano dei Grilli a Bronte. Il finanziamento di 258 mila euro assegnato all’Ente Parco dell’Etna comprende i lavori di riattamento della vecchia struttura posta all’interno del parco dell’Etna e sarà utilizzata come punto base per l’escursionismo nel versante nord-occidentale dell’Etna. La casermetta si trova nella zona “C” del Parco e può essere raggiunta con i mezzi gommati attraverso una caratteristica strada realizzata in basalto lavico dalla quale possono essere ammirate le caratteristiche “lave cordate” di rilevante interesse naturalistico ed ambientale. “L’opera - ha affermato il Sindaco Leanza - una volta completata potrà consentire di avviare un’intensa attività di tipo escursionistico sul versante nord-occidentale dell’Etna in una delle aree più pregevoli dal punto di vista naturalistico con la possibilità di praticare lo sci di fondo e tutta una serie di percorsi sentieristici all’interno del parco dell’Etna con partenza da Bronte”. “Stiamo progettando - ha affermato il presidente del Parco dell’Etna, ing. Cettino Bellia - una serie di sentieri ed iniziative per consentire ai turisti di fruire il territorio del vulcano. In questo progetto grande importanza rappresentano i punti base per l’escursionismo, veri e propri punti di riferimento per i turisti. La casermetta di Piano dei Grilli - conclude - è uno di questi, e rappresenterà l’accesso al Parco dell’Etna per i turisti brontesi”. |
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Approvato dalla Giunta il piano urbanistico della Zona Artigianale Notevole passo in avanti nel completamento dell’area artigianale ed industriale di Bronte sita in contrada Ss. Cristo. La Giunta municipale ha approvato il “Piano urbanistico” e si prepara a completare l’area realizzando le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Lo strumento, infatti, tiene conto chiaramente dell’esistente, ma guarda alla pianificazione prevista nel piano regolatore generale. C’è da dire che adesso nelle aree sdemanializzate è possibile la vendita dei lotti e dei capannoni e quindi il Comune potrà utilizzare i soldi ricavati per investire nella stessa zona artigianale, mentre per le altre aree attualmente in possesso ai privati si procederà con gli espropri. Oltre a ciò la Giunta doterà l’area di opportuni impianti di depurazione, di metanizzazione e di parcheggi, nell’attesa di realizzare i servizi di scuola professionale ed asilo nido con il sistema del "project financing". Ma non solo, si intende anche favorire la costituzione di un consorzio, coinvolgendo le associazioni di categoria dell’artigianato e della piccola media industria, senza dimenticare gli istituti di credito. «Con l’assegnazione - afferma il sindaco Leanza - degli ultimi 12 lotti, il settore riservato agli artigiani ed ai piccoli industriali è stato completato. Dopo di che abbiamo assegnato sulla carta i lotti della così detta zona “D”, dove saranno ubicati i servizi e le aree commerciali». Non si potrà però procedere immediatamente all’assegnazione reale della zona “D” in quanto i terreni non sono pubblici, bensì privati, e si dovrà procedere all’esproprio. «Certo - ribadisce il sindaco - ed io ho chiesto all’Ufficio tecnico di predisporre il piano urbanistico di fattibilità complessiva anche per realizzare le infrastrutture necessarie e siccome la Regione siciliana ci finanzia infrastrutture solo nella zona artigianale e non in quelle riservate ai servizi ho pensato di utilizzare i fondi ricavati dalla vendita dei lotti assegnati agli artigiani. Le richieste ci sono e con questi fondi potremo realizzare l’urbanizzazione primaria e secondaria della zona D». Leanza comunque punta all’autonomia economica e gestionale della zona artigianale attraverso la costituzione di un Consorzio: «Si potranno coinvolgere non solo gli operatori di categoria, ma anche il mondo bancario. Nei giorni scorsi, infatti, mi sono incontrato con i funzionari dell’“Irfis” che si sono dimostrati disponibili ad assistere il Comune e le imprese impegnate a realizzare strutture in project financig e gli imprenditori della nostra area artigianale». Festa dell'Epifania nell'Ospedale ed alla Casa di riposo Epifania in festa per i bambini che purtroppo anche sotto le feste sono stati costretti a rimanere in ospedale. Il Comune di Bronte, infatti, ha organizzato un simpatico momento dove ben due Befane sono arrivate in ospedale portando regali e caramelle ai bambini rimasti per un attimo sbigottiti. In ospedale sono giunti anche l’assessore Antonino Costanzo ed il vice sindaco Francesca Reale accolti dal primario del reparto di Pediatria, dott. Indriolo e dalla dottoressa Mancuso. Le Befane poi hanno fatto il giro di tutto l’ospedale regalando un pò di allegria ai pazienti, prima di recarsi insieme con gli assessori presso la Casa di Riposo, attesi dai nonnini e da padre Nino Longhitano. E' Giuseppe Manitta il primo bambino del 2004 nato all'Ospedale Si chiama Giuseppe Manitta il primo nato del 2004 presso l’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. La madre Antonella Mazziotti di Randazzo lo ha dato alla luce alle ore 9,55 di venerdì 2 gennaio, assistita dai dottori Salvatore Zappalà e Francesco Pellegriti del reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto dal dott. Enzo Meli. Felicissimo il padre, Vincenzo, che a Randazzo fa l’elettricista, e che ha ricevuto, insieme alla moglie, le felicitazioni da parte dell’intero personale dell’ospedale e degli assessori del Comune di Bronte, Francesca Reale e Antonino Costanzo. I due assessori, infatti, hanno voluto personalmente rivolgere i migliori auguri alla coppia, portando anche il saluto del sindaco, dott. Salvatore Leanza. Per contrada Sciarotta la «liberazione» è vicina Entro una settimana il centro di stoccaggio per la carta, la plastica, il vetro ed il legno di Bronte sarà trasferito da contrada Sciarotta in un’area deserta nei pressi della zona artigianale di contrada S. Cristo. Ad annunciare la buona e attesa notizia gli assessori Salvatore Pizzuto ed Antonello Caruso che hanno supportato il sindaco, dott. Salvatore Leanza nel raggiungimento del traguardo.”Era - ci dicono i due assessori - uno degli obiettivi principali del nostro sindaco, dott. Salvatore Leanza, che, durante la campagna elettorale aveva contestato la scelta del vecchio sito e promesso al piccolo Marco, che abita nei pressi del centro di raccolta la realizzazione di un campetto al suo posto, liberando l'area dai rifiuti.” Per l’Amministrazione Leanza aver spostato il centro di raccolta è il primo passo verso la valorizzazione dell'intero quartiere Sciarotta, che di Bronte è il più popoloso. A Sciarotta, infatti, presto si trasferirà il mercato settimanale del giovedì, l'ufficio delle Entrate e del Catasto e, con conclusi gli iter burocratici, dovrebbero realizzarsi dei grossi centri commerciali, trasformando una zona che è conosciuta come quartiere "ghetto" in area commerciale e, di conseguenza, visitata da tantissimi forestieri. Intanto nella zona del Santissimo Cristo in questi giorni si è lavorato alacremente per completare l'impianto che dovrà accogliere i container ed i camion che dovranno portar via da Bronte i rifiuti differenziati racimolati. A Sciarotta, invece, trasferita l'ultima bottiglia di vetro l'area sarà bonificata e presto inizieranno i lavori per realizzare il campetto per la gioia di Marco e di tutti i bambini di Sciarotta. [La Sicilia] l "piccolo" Marco ha già raggiunto i 13 anni. Riuscirà a giocare nel "campetto" del suo quartiere? Sciarotta da valorizzare Vi sarà aperto l’ufficio delle Entrate e del Catasto - Il centro di stoccaggio per la carta, la plastica, il vetro ed il legno di contrada Sciarotta si sposta al SS. Cristo Nella petizione i firmatari avevano scritto che la loro richiesta scaturiva dai rischi di natura “igienico sanitaria, in quanto, pur trattandosi di rifiuti speciali non soggetti a deterioramento, tuttavia residui di alimenti e bevande provocano odori nauseabondi e diventano ricettacolo di insetti”. Oltre a ciò nella lettera si denunciava che i bambini purtroppo spesso, nonostante l’area fosse recintata, utilizzavano l’area per campo giochi, e quindi era necessario spostare il sito fuori dal perimetro urbano. Venne la campagna elettorale per le amministrative e Salvatore Leanza, allora soltanto candidato sindaco, su richiesta di Marco, un bambino residente a Sciarotta, promise che, se eletto, la discarica sarebbe stata collocata in un luogo più idoneo, realizzando al suo posto un campo giochi. Oggi la promessa si concretizza ed i lavori in contrada Ss. Cristo sono già iniziati e quelli del campetto appaltati. “E’ andata proprio così. - afferma Leanza - Sapevo del malcontento dei residenti di Sciarotta che giustamente non volevano la discarica dietro casa, ma più di tutto mi ha particolarmente colpito il fare semplice con cui il piccolo Marco mi ha chiesto la realizzazione di un campetto per giocare nel suo quartiere. Lui, infatti, abita presso le case popolari di contrada Sciarotta, vicino al famoso centro di stoccaggio. Ritenendo - continua - che quello non era un luogo adatto per ammassare i rifiuti, fin da subito ho cercato nuove soluzioni che oggi si concretizzano. Rimossa la discarica e bonificato il terreno, - chiude - realizzeremo subito il campetto i cui lavori sono stati già appaltati”. Il provvedimento non è l’unico che interessa la contrada Sciarotta. Presto, infatti, nel quartiere più popoloso di Bronte sorgerà un ipermercato, ospiterà il mercato del giovedì e sarà aperto l’ufficio delle Entrate e del Catasto in un immobile comunale in fase di ristrutturazione. “E’ il nostro obbiettivo - conclude Leanza - ovvero di valorizzare Sciarotta trasformandola in un’ideale zona commerciale”. Bronte: 8 anni, perde 4 dita Un petardo inesploso, la curiosa imprudenza di un bimbo, il botto. Sono questi gli elementi che hanno segnato tragicamente la festa di una famiglia di Bronte e che hanno rischiato di fare altrettanto con altre due famiglie rispettivamente di Catania e di Adrano. Il bambino è stato ricoverato nel reparto di chirurgia plastica, dove i medici hanno emesso una prognosi di venti giorni. Non tragga in inganno, però, l'entità della prognosi. Il bimbo ha perso completamente tre dita di una mano e parzialmente le altre due. Il tutto per la barbara usanza di festeggiare con i botti la fine del vecchio e l'arrivo del nuovo anno. (…) [Concetto Manniti, La Sicilia] | ||
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