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Da Novembre a Dicembre 2005

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28 Dicembre 2005

Aperto a Bronte uno sportello del Catasto

Effettuare visure catastali adesso sarà possibile pure a Bronte. E’ stato firmato ieri mattina nella sala della Giunta del Palazzo municipale il protocollo d’intesa fra l’Ufficio del Territorio ed il Comune per istituire l’Ufficio del Territorio nel nostro Comune.

A siglare l’accordo il sindaco, sen. Pino Firrarello, l’ing. Giuseppe Giarratana ed il direttore regionale dell’Agenzia del Territorio, giunto a Bronte con l’ing. Sebastiano Rampulla, direttore dell’Ufficio di Catania ed il dott. Giuseppe Scalisi, amministratore della “rete” dell’Agenzia del Territorio. Con loro il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, che ha già istituito lo sportello a Maniace, quello di Maletto, Giuseppe De Luca intenzionato anch’egli ad offrire questo servizio ai suoi concittadini, l’assessore di Bronte, Melo Salvia ed il consigliere comunale di Maletto Roberto Bonina. Un servizio importante che per Firrarello bisogna ancora ampliare: “Bronte – ha affermato – vanta una popolazione di quasi 20.000 abitanti, ma in verità offre servizi ad un bacino di utenza che sfiora i 50.000. Per questo non sarebbe sbagliato istituire, oltre allo sportello, il Polo catastale comprensoriale, permettendo a cittadini e tecnici di effettuare a Bronte, fra le altre cose, i ricorsi, le volture e gli atti di aggiornamento catastali sia per i fabbricati, che per i terreni”. Lo sportello del Catasto è già attivo, mentre l’ufficio del territorio verificherà la fattività della richiesta di ampliarne i servizi.



27 Dicembre 2005

Studente 21enne arrestato per tentato furto con scasso

L'operazione "Feste di Natale sicure a Bronte", promossa dalla Stazione Carabinieri, ha prodotto dei frutti. I militari dell'Arma, infatti, durante la notte della vigilia di Natale, hanno arrestato un giovane di 21 anni con l'accusa di furto e danneggiamento. Il ragazzo, L. E. studente, di buona famiglia di Bronte e prima di Natale incensurato insieme con un complice minorenne, impugnata una grossa chiave inglese, ha tentato di rompere la vetrina di una rivendita di tabacchi dove erano esposti dei telefonini.
Il vetro antiproiettile ha impedito che il furto si compisse, ed una pattuglia ha notato i due darsi alla fuga al loro arrivo con le mani ferite dalle schegge del vetro ripetutamente colpito. (La Sicilia)



21 Dicembre 2005

“ETNA PATRIMONIO DELL’UMANITA' OPPORTUNITA', GESTIONE E SVILUPPO”

«Bandiera Unesco sull'Etna»

Patrimonio dell'umanità. La provincia lancia una campagna per dare il riconoscimento al vulcano

La zona del previsto 3° Polo«Oggi avviamo ufficialmente la candidatura per il riconoscimento dell'Etna a Patrimonio dell'umanità. L'importante è fare convergere la tattica d'azione di Provincia, Comune di Catania e Parco dell'Etna, con le attività dei club service e delle associazioni culturali, per far si che la richiesta sia forte e produca i risultati sperati. Oltretutto riponiamo fiducia nelle nostre aspettative perché il sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, e Rey Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici, esperto di patrimonio mondiale Unesco, hanno sposato la causa di questo riconoscimento al nostro vulcano. L'Etna è da sempre, nei fatti, patrimonio dell'umanità, adesso aspettiamo solo l'imprimatur da parte dell'Unesco».
Con queste dichiarazioni il presidente della Provincia regionale di Catania, on. Raffaele Lombardo, ha aperto la conferenza stampa dedicata all'Etna, e alla possibilità concreta che il vulcano, per peculiarità e unicità, sia inserito nell'elenco dei siti riconosciuti dall'Unesco. «L'attribuzione dell'importante riconoscimento al Barocco del Val di Noto ha permesso di valorizzare quella porzione di territorio - ha sottolineato l'on. Lombardo -, con ricadute positive in termini di sviluppo economico, per la maggiore attenzione turistica e culturale che esso ha saputo suscitare. Noi abbiamo le carte in regola per puntare a una valorizzazione dell'Etna, non più come semplice patrimonio immobile, ma come volano di iniziative e di ricchezza».

Rey Bondin, da parte sua, si è dichiarato ottimista perché anche se il ricono­scimento ufficiale di "Patrimonio dell'umanità" richiede un iter particolar­mente complesso, questa volta la richiesta della Provincia di Catania vede coinvolta tutta la comunità locale nelle sue più diverse componenti. «L'Etna - ha detto - ha i prerequisiti che possono consentire di ottenere il risultato positivo. Leggi che tutelano il patrimonio in questione, un'azione di tutela molto forte grazie alla presenza e all'attività dell'Ente Parco e l'auten­ticità del paesaggio, anche se questi è in costante evoluzione per le carat­teristiche stesse del vulcano attivo. Ma questi requisiti senza il supporto politico e una generale mobilitazione della società non basterebbero».

Cettino Bellia, presidente del Parco dell'Etna, ha sottolineato che «l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia una occasione di sviluppo, senza dimen­ticare due aspetti essenziali: che è un'area protetta e un vulcano attivo. Tutto ciò che si vuole realizzare e i progetti futuri devono tenere conto di queste due realtà, poi il dibattito può essere quanto più ampio è possibile, anche nell'ambito del riconoscimento dell'Unesco».

Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, ha ricordato come la candidatura dell'Etna risalga ad una decina di anni fa, ma che solo adesso, sulla spinta di un nuovo e corale impulso sinergico, ci sono tutte le premesse per arrivare al traguardo.
Anche l'assessore alla Cultura del Comune di Catania, Giuseppe Maimone, ha ricordato la grandissima valenza e il naturale richiamò che nei secoli e in tutto il mondo ha esercitato il nostro vulcano. «I grandi viaggiatori del settecento - commenta Maimone - si spingevano fino in Sicilia per scoprire tramite l'archeologia le più antiche origini classiche della nostra cultura, ma restavano fortemente attratti dalla spettacolarità del vulcano». Che l'Amministrazione provinciale di Catania creda fortemente in questo monu­mento della natura è confermato dalla decisione del presidente Lombardo di istituire uno specifico assessorato, retto da Orazio Pellegrino, e dall'at­tenzione rivolta da diversi componenti della Giunta tra i quali il vicepresidente Angelo Sicali, Ambiente, Mimmo Galvagno, Turismo, Gesualdo Campo, Cultura, Ignazio Gambino, Agricoltura. I lavori sono stati coordinati da Francesco La Rocca, presidente dell'as­sociazione Banco dei giovani. (Fonte: La Sicilia)
 

Il proponente è il presidente della Provincia, neo segretario di Mpa - All’Ars esiste un Ddl presentato dallo stesso par­tito per realizzare due poli turistici

L'Etna candidato a patrimonio Unesco

Una nomination che fa litigare

E' una nomination che farà discutere. Forse addirittura litigare fra loro alcuni esponenti della Casa delle libertà. Da ieri infatti l'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, è ufficialmente candidato ad entrare nel patrimonio del­l'Une­sco, l'organiz­zazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.

Fra i siti protetti dall'Unesco (cioè preservati con fondi propri dal degrado e dalla distruzione) figurano, ad esempio, Firenze, Venezia, Pompei, Assisi e, in Sicilia, Piazza Armerina, il Barocco di Noto, le Eolie e, più di recente, Siracusa.
A proporre la nomination per l'Etna è stato ieri il presi­dente della Provincia regionale di Catania, Raffaele Lombardo, nonché neo-segretario nazionale del Movi­mento per l'Autonomia. Dove sta il problema? Semplice.
È firmato proprio da Lino Leanza del Mpa il testo del disegno di legge che, da settimane all'ordine del giorno dell'Ars, prevede l'istituzione di un terzo e di un quarto polo turistico all'interno del Parco dell'Etna.
Leanza ha ipotizzato la creazione di impianti di risalita, aree parcheggio ed edilizia alberghiera nelle aree protette del territorio di Bronte, Maniace e Maletto.
Il quarto polo, invece, nella zona di Milo e Zafferana; vanta un' altra paternità sempre nell'ambito della Cdl, quella del forzista Salvo Fleres. Convinto sostenitore del disegno di legge - che prevede fra l'altro la creazione di strutture analoghe anche nei parchi dei Nebrodi e delle Madonie - è poi un altro azzurro, il senatore e sindaco di Bronte Pino Firrarello.

A raccogliere per l'Unesco la nomination di Lombardo per l'Etna - "è già patrimonio dell'umanità, ha detto il presidente della Provincia etnea, aspettiamo l'ultimo imprimatur" - è stato il maltese Rey Bon­din, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici ed esperto di patrimonio mondiale per l'organizzazione. Con loro era il presidente del Parco dell'Etna, Concetto Bellia, che ha sottolineato come "l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia una occasione di sviluppo, senza dimenticare due aspetti essenziali: che è un' area protetta e un vulcano attivo".
Per Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, "ci sono tutte le premesse per arrivare al traguardo". Mentre l'assessore comunale alla cultura, Giuseppe Maimone, ha ricordato la grandissima valenza e il naturale richiamo che nei secoli in tutto il mondo ha esercitato il nostro vulcano, "mito e scienza al tempo stesso". [Carmela Grasso, Giornale di Sicilia, 21 Dicembre 2005]

LA PROVINCIA RILANCIA L’ETNA PER IL RICONOSCIMENTO DELL’UNESCO

Il Vulcano patrimonio dell’Umanità

L'Etna vista dalla contrada DifesaL'Etna ancora una volta protagonista. Fari puntati sul vulcano attivo più alto d'Europa al quale le istituzioni hanno rivolto da tempo l'attenzione per ottenere l'alto riconoscimento dell'Unesco di sito Patrimonio dell'Umanità. Un unicum che alterna paesaggi lunari a rigogliose radure di pini, faggete e vegetazione tipica del Mediterraneo; culla delle grandi civiltà greche e romane, meta ambita da studiosi e storici del settecento per le peculiarità del territorio e la spettacolarità eruttiva.

Un vulcano che è diventato un marchio di riconoscimento grazie all'attività di sviluppo socio economico che ruota su di esso. Gli sforzi degli Enti - già da tempo al lavoro per produrre gli atti formali di richiesta all'Unesco per far sì che l'Etna rientri nel circuito dei luoghi da preservare quale Patrimonio dell'Umanità - finalmente troveranno giuste risposte grazie all'impegno del sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, e di Ray Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici, esperto di patrimonio mondiale Unesco, che hanno sposato favorevolmente la causa.

«E' importante fare convergere sulla tattica d'azione della Provincia, quella di altri Enti, le attività dei club service e delle associazioni culturali - ha dichiarato il presidente dell'Amministrazione provinciale, on. Raffaele Lombardo - per far sì che la richiesta sia forte e produca i risultati sperati. L'egida dell'Unesco permetterebbe al territorio etneo di valorizzare ulteriormente le produzioni locali e il turismo con ricadute positive in termini di sviluppo economico. Un po' il fenomeno che si è riscontrato per l'attribuzione del prestigioso titolo al Barocco del VaI di Noto, ma anche alla villa del Casale di Piazza Armerina e alle Isole Eolie. Avviamo, quindi, ufficialmente all'Unesco la candidatura dell'Etna che sarà valorizzato in volano di iniziative e ricchezza e non più come semplice patrimonio immobile».



23 Dicembre 2005

Sono 14 i Comuni che ricadono nella gestione dell'Ato «Jonia Ambiente»: Bronte, Maletto, Randazzo, Maniace, Castiglione, Linguaglossa, Piedimonte, Fiumefreddo, Calatabiano, Milo, Riposto, Giarre, Mascali, S. Alfio

«JONIA AMBIENTE». VIA AL SERVIZIO DAL 1° FEBBRAIO

Bocciati i ricorsi l’Ato può partire

Il presidente Zappia: «Sapevamo che la procedura di gara era stata effettuata con scrupolo e legalità»

Dal primo di febbraio a raccogliere i rifiuti solidi urbani nei Comuni che vanno da Bronte fino a Riposto sarà la società Ato rifiuti Jonia Ambiente. Lo ha deciso il presidente, dott. Mario Zappia assieme al Consiglio di ammini­strazione della società dopo aver appreso la notizia che il Tar ed il Consiglio di Giustizia Amministrativa avevano rigettato i ricorsi presentati per ottenere l'annullamento della gara d'appalto espletata per affidare l'intero servizio e vinta da due società, una di Palermo ed una di Milano.

"Noi, sapevamo - ci dice il presidente Zappia - che l'intera procedura di gara era stata effettuata con scrupolo e legalità. Abbiamo però deciso di attendere che la giustizia completasse il suo corso, ed adesso siamo pronti a partire per non vanificare le attese delle popolazioni dei nostri Comuni, che da troppo tempo attendono un servizio di raccolta dei rifiuti migliore ed omogeneo sul territorio". Così il Cda della società Ato, composto, oltre che dal presidente, da Antonello Caruso, Francesco Rubino, Giannunzio Parrinello, Gianbattista Di Bella, Mario Grasso e Mario Cardillo, si è riunito decidendo la data del passaggio delle competenze.

"I sindaci dell'intero comprensorio sono già stati coinvolti, - aggiunge Zappia – coscienti che il passaggio da 14 gestioni differenti ad una sola dovrà neces­sariamente prevedere un intenso lavoro e tanta sinergia fra Ato, Comuni e cittadini". Tutto è pronto insomma. L'Ato, infatti, ha già espletato le due gare più importanti, ovvero quella per l'acquisto dei cassonetti per la raccolta differenziata e quella per l'affidamento del servizio.

"I prossimi - conclude il presidente - saranno mesi intensi e delicati, a partire dai primi giorni con il passaggio del personale dei lavoratori all'Ato in stretta collaborazione con le organizzazioni sindacali". I Comuni dovranno trasferire all'Ato anche gli automezzi di proprietà per mettere in condizione la società di lavorare al meglio. Tanti gli obiettivi a cominciare dalla raccolta differenziata che Zappia è sicuro di aumentare in percentuale, con la raccolta che sarà espletata porta a porta. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]


6 Gennaio 2006

A regime dal 1° Febbraio

La società Ato rifiuti "joniambiente", sostituirà i Comuni nella raccolta dei rifiuti solidi urbani dal prossimo primo febbraio 2006. Il Consiglio di amministrazione presieduto dal dott. Mario Zappia è composto da Antonello Caruso, Francesco Rubino, Giannunzio Parrinello, Gianbattista Di Bella, Mario Grasso e Mario Cardillo.
La società ha già espletato legare d'appalto necessarie sia per l’acquisto dei cassonetti e delle campane per la raccolta differenziata, sia per l'aggiudicazione del servizio di raccolta alla nuova ditta, che dovrà assorbire il personale che fino al 20 aprile del 2004 ha operato in tutti gli ambiti della raccolta del rifiuti. Il numero dei dipendenti ancora non è stato comunicato, certo supererà i cento, mentre si sa già che sono venticinque i lavoratori Asu che potranno scegliere di essere assunti dalla ditta ed ottenere così un contratto a tempo pieno e tutte le garanzie occupazionali. (La Sicilia)

29 Gennaio 2006

La gestione dei rifiuti passa all'Ato

Risparmio e tutela ambientale

Si sente dire che la gestione dei rifiuti sarà di competenza dell'Ato, ma in realtà nessuno, tranne gli addetti ai lavori,sa di cosa stiamo parlando. Con l'Ato i comuni devono garantire una gestione dei rifiuti che raggiunga una soglia dimensionale idonea ad ottimizzare i servizi sia sotto il profilo tecnico/economico sia sotto quello ambientale: superando la logica dell'emergenza e della frammentazione a favore di un sistema di gestione industrializzato e unitario.

L'elemento territoriale all'interno del quale viene organizzata la gestione dei rifiuti urbani viene definito Ambito territoriale ottimale (Ato). Le Ato costituite su tutto il territorio nazionale rispettano in pieno i principi sanciti dal Decreto Ronchi (D.L.: 22/97) debbono attuare un ampio decen­tramento delle funzioni in materia di rifiuti mettendo ordine sia sulla loro gestione sia sotto il profilo dell'am­biente garantendo funzioni di monitoraggio, di programmazione e di controllo del sistema nella gestione dei rifiuti. L'Ato costituita nella nostra zona è Ato Ct5a denominata società Jonia Ambiente (Società per Azioni) ha sede a Giarre e comprende i comuni di Bronte, Maniace, Maletto, Randazzo, Castiglione, Lingua­glossa, Piedimonte, Fiumefreddo, Calatabiano, Mascali, Giarre, Riposto, Milo e S. Alfio. Il consiglio di amministrazione eletto dai 14 Sindaci, dura in carica 3 anni ed è composto da Mario Zappia (presidente), Antonio Caruso(vicepresidente), Francesco Rubbino (amministratore delegato), Mario Cardillo, Gianbattista Di Bella, Mario Grasso Giannunzio Parinello (consiglieri).

Dal I febbraio di quest'anno partirà il servizio aggiudicato con appalto pubblico dalla ditta Aimeri di Legnano con la compartecipazione della ditta Aima di Palermo nei 14 Comuni facenti parte all'Ato Ct5a. Si dovrà garantire lo spazzamento delle vie, pulizia di mercati e fiere, lavaggio delle strade, lavaggio e disinfezione delle fontane pubbliche, estirpazione, diserbo e taglio rovi, pulizie delle spiagge, raccolta rifiuti urbani indiffe­renziati, raccolta rifiuti urbani ingombranti, rimozione carcasse animali domestici, raccolta rifiuti assimilati abbandonati (microdiscariche), raccolta rifiuti poten­zialmente infetti (aghi, siringhe ecc.), lavaggio-disinfezione e relativa manutenzione dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, raccolta differenziata, gestione delle stazioni ecologiche, servizio di viabilità invernale e intereventi in reperibilità. La riscossione della tassa sui rifiuti solidi urbana passerà all'Ato attraverso una nuova tassa, la cosiddetta Tia (tariffa igiene ambientale) che sarà applicata con parametri diversi della vecchia tassa sui rifiuti solidi urbani. La Tia tasserà l'utente in base alla superficie dell'immobile ma anche sulla quantità di rifiuti che produce e anche in base all'attività dell'utente. In pratica pagherà di più chi produrrà più rifiuti e sarà premiato chi farà la raccolta differenziata. (...)

Le esperienze condotte in questi ultimi tempi sui rifiuti, migliorabili senz'altro con l'introduzione dell'Ato sia nelle forme e nella sostanza ed emendabili dagli errori che eventualmente si commetteranno, ci inducono a ritenere che questa strada della gestione dei rifiuti sia la migliore poter garantire al cittadino di vivere in ambiente non degradato dalla presenza di immondizie sulle strade nel rispetto dell'ambiente. Compito importante dell'Ato, ambito territoriale ottimale, sarà anche quello della sensibi­lizzazione sul fronte della raccolta differenziata e multimateriale: riuscire a conferire in discarica la minore quantità di rifiuti significherà abbattere sensibilmente i costi per i cittadini e contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. [Mario Papotto]




22 Dicembre 2005

OPERAZIONE DI TUTELA AMBIENTALE DELLA FORESTALE

Discariche sull'Etna, due denunce

L'intero territorio di Bronte e Maletto, in particolare quello ricadente all'interno del Parco dell'Etna, in questi giorni è stato oggetto di una vasta operazione di tutela ambientale condotta dagli uomini del Corpo Forestale del locale distaccamento, coordinati dal comandante maresciallo Vincenzo Crimi. I servizi predisposti dal comando di Bronte, hanno interessato l'attività d'istituto a 360 gradi, tuttavia, particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione all'interno del parco, alla repressione di pascoli abusivi nelle aree demaniali, dell'abbandono di rifiuti e della depredazione di siti archeologici presenti nell'area. La vigilanza è stata alquanto intensa nei territori pedemontani rurali, allo scopo di prevenire e reprimere eventuali furti di olive già raccolte e la piaga dei furti nelle abitazioni di campagna dove a volte ignoti, consapevoli dell'assenza dei proprietari, compiono delle vere e proprie razzie. Sono stati inoltre monitorati diversi siti dove ignoti abbandonano rifiuti di ogni genere.
Decine e decine di controlli sono stati espletati in particolare lungo le strade, i torrenti e le periferie dei centri urbani. Due persone sono state denunciate per i reati di pascolo abusivo a danno di terreni dell'Azienda foreste demaniali: si tratta di L. B. di 51 anni e L. S. di 35, entrambi residenti a Bronte. [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud]



18 Dicembre 2005

1.800 mln per trasportare 70 milioni di passeggeri all'anno

Il NODO TRASPORTI

Nel 2020 la nuova Circumetnea

Presentato il piano di sviluppo industriale che prevede il potenziamento e l'ammodernamento della rete coperta dalla Fce

Interventi strategici su cinque tratte per trasformare l’intera linea ferroviaria

Dal vecchio al nuovo. Uno slogan semplice ma forse il più efficace per presentare il piano di sviluppo industriale della Ferrovia Circumetnea. Un ideale passaggio di testimone, attraverso 110 anni di storia, tra la gloriosa Fce, con le automotrici a trazione diesel che si arrampicavano sbuffando sulle pendici dell'Etna, e i treni elettrici di nuovissima generazione. Un programma strategico di potenziamento e trasformazione dell'intera linea ferroviaria che è stato illustrato ieri mattina alle Ciminiere dal commissario governativo della Fce, Antonino Vecchio Domanti, e dal direttore generale dell'ente, Sergio Festa.

Cinque le fasi di attuazione dell'ambizioso progetto: realizzazione e ammodernamento della tratta aeroporto-Adrano (che collegherà Catania e il suo scalo aeroportuale con tutti i principali centri del versante sud-occidentale della provincia: Misterbianco, Belpasso, Paternò, S. Maria di Licodia, Biancavilla e, appunto, Adrano); ammodernamento della tratta Adrano-Randazzo (con l'attraversamento dei territori di Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo); recupero e gestione della tratta Alcantara-Randazzo, la più bella dal punto di vista paesaggistico, ma dal 1994 non più in esercizio (riattivazione che consentirà il collegamento con la linea dorsale di Rfi (Messina-Catania-Siracusa); ammodernamento della tratta Randazzo-Riposto (con l'attraversa mento dei territori di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Mascali, Giarre e Riposto); gestione della tratta Alcantara-Letojanni e chiusura dell'anello ferroviario attorno al vulcano attraverso gli impianti esistenti di Reti ferroviarie italiane.

Gli interventi previsti sono ripartiti in tre quinquenni: tra il 2006 e il 2010 realizzazione della tratta aeroporto-Adrano (una linea con caratteristiche di metropolitana lunga 44,4 km., 18 dei quali in galleria a doppio binario) e perfezionamento dei finanziamenti delle altre quattro tratte (120 chilometri in superficie a singolo binario); tra il 2011 e il 2015 la Fce prevede l'entrata in esercizio della prima tratta; tra il 2016 e il 2020 il completamento e l'apertura delle altre quattro. L'investimento complessivo ammonta a circa 1.800 milioni di euro, 900 dei quali già finanziati o in fase di finanziamento attraverso fondi ministeriali, fondi comunitari previsti nel Por Sicilia e fondi derivanti dalla Legge Obiettivo. Come reperire le altre somme non coperte dal finanziamento pubblico? Si farà ricorso alla finanza di progetto (project financing), grazie al coinvolgimento dei privati.

Ma partendo da un'esigenza di innovazione tecnologica, il piano della Fce si propone di raggiungere obiettivi altrettanto importanti: un deciso abbattimento dei volumi di traffico su gomma nella città di Catania, con ricadute positive sulla qualità della vita e la lotta contro l'inquinamento attraverso un processo di decentramento urbanistico; potenziamento e sviluppo dei settori trainanti dell'economia grazie all'intermodalità con gli altri sistemi di trasporto esistenti (in primis il collegamento con il porto, l'aeroporto e l'interporto); valorizzazione del patrimonio naturale e culturale di un territorio capace di attrarre consistenti flussi turistici. Il tutto per rispondere in maniera efficace alla domanda di mobilità che fa prevedere, nel 2010, il trasporto di 70 milioni di passeggeri l'anno rispetto ai tre attuali. Un dato che parla da solo e delinea i contorni di una svolta impensabile fino a qualche anno fa ma adesso davvero a portata di mano. [Ernesto Romano, La Sicilia]



Per il trasferimento nei locali ristrutturati, l'unico ufficio postale di Bronte è restato chiuso per cinque giorni (dal 15 al 20 Dicembre) creando, in un periodo di scadenze, notevoli disagi e suscitando legittime proteste e polemiche.
MA NON SI POTEVA FARE ALTRIMENTI?

20 Dicembre 2005

RISTRUTTURATO L’UFFICIO

Poste, una sede elegante con servizi all’avanguardia

L'edificio è sempre lo stesso di qualche mese fa, ma l'arredo e i servizi sono completamente rinnovati. Ci riferiamo all'Ufficio postale di Bronte che, dopo i necessari lavori di restauro, ieri sera è stato inaugurato alla presenza del vertice provinciale di Poste Spa, del sindaco di Bronte, il sen. Pino Firrarello e di buona parte della sua Giunta, dell'europarlamentare Giuseppe Castiglione e di numerosi consiglieri comunali. A fare gli onori di casa il dott. Gerardo Pali, direttore della Filiale 2 di Catania ed il direttore dell'Ufficio postale di Bronte, Orazio Messina.

«Ringraziamo voi - ha dichiarato Firrarello dopo il taglio del nastro e la benedizione dei locali da parte di padre Saitta - per aver completato in tempo record questi lavori, ed i cittadini per aver sopportato pazientemente i disagi di un Ufficio provvisorio in altra sede. L'ubicazione di questo ufficio è ideale perchè in centro, ma Bronte merita degli sportelli pure nel quartiere Sciarotta».

«Quello postale - ha aggiunto l'europarlamentare Giuseppe Castiglione - è un servizio indispensabile e oggi Bronte ha sportelli all'avanguardia nel rispetto degli standard europei». Inoltre, come ha spiegato il dott. Palì, l'Ufficio è dotato dei più sofisticati sistemi di allarme e sorveglianza che altrove hanno fatto registrare un calo delle rapine. Da oggi l'Ufficio opererà in tempo reale con cinque sportelli per i servizi Bancoposta, 1 sportello per i servizi postali e uno sportello PtBusiness, dedicato alle piccole imprese. Inoltre gestirà i servizi di recapito attraverso uno spazio dedicato. [La Sicilia]


14 Dicembre 2005

Via Umberto. Uno «sportello H» a piano ribassato e un percorso per non vedenti. Per il trasloco dal container sospese da domani a lunedì le riscossioni delle pensioni

Nuove Poste a misura di disabile

Uffici pronti dopo cinque mesi di lavori

Dopo cinque mesi di servizio offerto in un ufficio provvisorio, allestito dentro un container fra la via Messina e la via Lucciola, le Poste di Bronte tornano ad operare nella loro sede di via Umberto 370, ma con maggiori confort con nuovi servizi per l'utenza. Fra le novità: uno sportello a piano ribassato per i portatori di handicap e un percorso per i non vedenti. Nell'area dove attualmente si trova il prefabbricato, invece, sarà realizzato un parcheggio riservato ai dipendenti dell'ospedale: in tal senso, esiste già un'intesa tra l'amministrazione comunale e l'Azienda sanitaria. I nuovi uffici postali, la cui inaugurazione è prevista per lunedì alle 17, saranno operativi da martedì 20. Da metà luglio la sede principale è rimasta chiusa per i lavori di ristrutturazione e i cittadini hanno avuto solo piccoli disagi iniziali.
Da domani a lunedì, peraltro, potrebbero registrarsi nuovi inconvenienti ma stavolta dovuti al trasloco: «Solo per pochi giorni, gli utenti dovranno fare a meno dei servizi forniti agli sportelli come il pagamento delle bollette o la riscossione pensione. Verrà, invece, garantito il recapito a cura dei portalettere», assicura lo stesso direttore dell'Ufficio postale di Bronte, Orazio Messina. Sempre Messina si dice «entusiasta» delle novità che deriveranno dal restyling della sede: «Ci saranno più sportelli, di cui uno dedicato alle imprese e ai piccoli professionisti, mentre è un fiore all'occhiello il totale abbattimento delle barriere architettoniche. In materia di sicurezza, infine, va evidenziato come esisterà un continuo monitoraggio con telecamere che riprenderanno tutto e altri sistemi».
I malintenzionati, dunque, sono avvertiti: potrebbero, infatti, ritenersi agevolati dalla mancanza dei vetri blindati agli sportelli ma dovranno fare i conti con l'«occhio elettronico» antirapina degli uffici. All'inaugurazione prenderanno parte, oltre al sindaco di Bronte e senatore Pino Firrarello, alti dirigenti di Poste italiane, come il dottor Franco Averna,country manager Sicilia, e Gerardo Pali, direttore della «Filiale di Catania 2». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]   

L'Ufficio, sito al n. 370 di via Umberto e diretto dal sig. Orazio Messina, con una sala pubblico di circa 80 mq., opererà in tempo reale con cinque sportelli per i servizi Bancoposta, 1 sportello per i servizi postali ed 1 sportello PTBusiness, dedicato alle piccole imprese. Inoltre gestirà i servizi di recapito attraverso uno spazio dedicato. Sarà in grado di fornire alla clientela un servizio più agevole grazie alla totale informatizzazione degli sportelli polifunzionali suddivisi nelle suddette tipologie. All'interno è prevista una saletta separata di consulenza con personale specializzato per i clienti che desiderano informazioni sul conto Bancoposta e sulle opportunità di investimento offerte dalle Poste. La sicurezza è stata rafforzata attraverso l'introduzione di dispensatori di denaro a tempo, monitoraggio degli ambienti attraverso telecamere e vetrine esterne ampie e trasparenti. Particolare attenzione è stata rivolta poi ai portatori di handicap per i quali è stato creato uno sportello con piano ribassato; per i non vedenti è prevista la installazione di un percorso a rilievo sul pavimento che faciliterà i loro movimenti.
All'esterno è stato installato uno dei 24 ATM Postamat presenti in Provincia di Catania che consentirà il prelievo di denaro contante, di effettuare le ricariche delle schede telefoniche ed il pagamento delle utenze domestiche, utilizzando la carta Postmat Maestro o la Postepay (carta prepagata di Poste italiane) o, limitatamente al prelievo di contante, la carta Bancomat. Attualmente in Sicilia sono già attivi 171 Uffici Postali più accoglienti e funzionali distribuiti in tutti i Comuni della Regione, 20 di questi nuovi Uffici Layout appartengono alla Filiale di Catania 2 Provincia, che conta anche 42 Uffici di Recapito, 1 sportello avanzato polivalente, per un totale di 250 zone di recapito.


15 Dicembre 2005

BRONTE E MANIACE

L’esondazione dei tre torrenti del fiume Simeto ha distrutto ponte della SS. 120 e le coltivazioni

Il ponte pochi mesi fa: quasi una digaInghiottito completamente il ponte di Bolo

A Maniace e Bronte è il momento di contare i danni provocati dall'esondazione dei tre torrenti che formano il Simeto. Nella tarda serata di martedì, infatti, il livello del fiume si è alzato così tanto da inghiottire completamente il ponte di Bolo della Ss 120, nel tratto che collega Cesarò al territorio di Bronte. Immediatamente sul posto è arrivata la Polizia stradale di Randazzo, coordinata dal comandante Mario Crò e si è messo in moto la macchina della Protezione civile comunale di Bronte. La strada è stata chiusa e solo ieri intorno le 16,30 dopo il duro lavoro degli operai dell'Anas, il transito e stato ripristinato.

Ieri l'assessore di Bronte Vincenzo Sanfilippo ha presieduto in Comune un vertice di Protezione civile facendo il bilancio della situazione: «La nostra agricoltura è in ginocchio. - ha commentato - In contrada Fioritta tre abitazioni sono state inondate e tre famiglie oggi possono allontanarsi da casa solo a piedi perchè la strada è intransitabile. Danni anche nelle contrade Cattaino e Corvo San Nicola, ma in tutto il paese di Bronte sono tante le strade ed i muri da rifare come a Maniace dove il torrente Saracena ha completamente trascinato via un'intera strada che fino a ieri martedì mattina costeggiava il campo di calcio. (La Sicilia)



15 Dicembre 2005
SENTENZA. SUBITO SCARCERATO FILIPPO ASERO

Bronte, omicidio Gardani: ergastolo annullato

Il presunto killer scagionato in Assise d’Appello

I giudici della Corte d'assise d'appello hanno cancellato l’ergastolo inflitto in primo grado per l’omicidio di Sergio Gardani, avvenuto il 7 dicembre del 2001. Filippo Asero, difeso dai penalisti Guido Ziccone e Mario Schilirò, è stato assolto per non aver commesso il fatto e ieri sera è stato scarcerato mettendo fine a un'odissea durata quattro lunghi anni. Il pg Vittorio Fontana aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Per gli investigatori, Sergio Gardani era un fedelissimo del boss di Bronte Francesco Montagno Bozzone, di cui sarebbe stato per lungo tempo l'autista. Ad un certo punto, però, la situazione sarebbe cambiata e - sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti - Gardani sarebbe diventato un confidente dei carabinieri.

Per questo sarebbe stato punito: il disoccupato di 32 anni fu assassinato nel vicolo Muratori, a Bronte, mentre stava rincasando. La notte stessa fu rintracciato Filippo Asero. Seguì il processo di primo grado che si chiuse con una condanna all'ergastolo per l'imputato, ritenuto responsabile di omicidio aggravato dalla premeditazione ma sollevato dall'ombra del movente mafioso: i giudici si affidarono alle dichiarazioni del nipote della vittima, testimone oculare, che riferì di aver seguito i killer e di aver riconosciuto Asero. Decisive, in Appello, le intercettazioni acquisite nel processo «Tunnel» che hanno scagionato Asero estraneo al delitto. Così è arrivata l'assoluzione. [Cl. C., Giornale di Sicilia]


15 Dicembre 2005

Bronte: l'uccisione del Gardani nel 2001

Condannato all'ergastolo per omicidio, assolto in Appello dopo 4 anni di carcere

Sentenza «ribaltata» dai difensori

Filippo Asero, 32 anni, di Bronte non ha ucciso il 7 dicembre 2001 Sergio Gardani, freddato da due killer. Lo ha deciso il giudice della Corte d'Assise d'Appello di Catania, dott. Giulia Caruso, che ha ritenuto fondate le prove fornite dagli avvocati difensori il prof. Guido Ziccone di Catania e l'avv. Mario Schilirò di Bronte che come in un film, dal finale a sorpresa, sono riusciti a ribaltare la sentenza che in primo grado aveva addirittura condannato l'imputato all'ergastolo.

La Corte d'assise, aveva creduto alla testimonianza di un minore, che aveva assistito alla scena del delitto, e riconosciuto Filippo Asero, chiamato a Bronte con il soprannome di Parracina. In appello l'avv. Tommaso Tamburino dello studio Ziccone ha chiesto la riapertura del dibattimento dimostrando poi, insieme con il collega Schilirò, che l'uomo era innocente e si trovava a Ramacca, come dimostrerebbero i tabulati del suo cellulare e le intercettazioni telefoniche di alcuni esponenti di clan mafioso di Bronte imputati in altri processi. Intercettazioni che hanno fatto emergere che il complice avrebbe urlato al killer "Spara Parracina, spara", per trarre in inganno il testimone minore e indirizzare le indagini su Asero che dopo 4 anni di carcere è tornato libero a casa. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



  13 Dicembre 2005

Nuovi laboratori per il Liceo scientifico “Capizzi”

Il Liceo scientifico sperimentale "Capizzi" di Bronte può contare su nuovi e ampi laboratori, liberando così alcune aule che serviranno ad accogliere il numero sempre crescente di studenti nel Comune etneo. Lo ha reso noto l'assessore provinciale alle Politiche della scuola, Salvo Panebianco, che ha effettuato un sopralluogo nel Liceo in compagnia del sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, con l'assessore comunale alla Pubblica istruzione, il dirigente scolastico e il personale docente. «Sei mesi fa - ha detto l'assessore Panebianco durante l'incontro - ci siamo impegnati affinché si potesse risolvere al più presto il problema della carenza di aule di spazi per le attività didattiche. Dopo avere individuato alcune aree esterne sottostanti l'edificio, con la collaborazione dei tecnici del Comune, abbiamo realizzato nuovi laboratori per il Liceo, liberando così alcune aule di fondamentale importanza e rispondendo alle esigenze di tutta la popolazione studentesca».

Tre in tutto i laboratori di recente realizzazione, che rispondono naturalmente alle norme previste in materia di sicurezza e che soddisfano anche l'attuale Ammini­strazione comunale. Il sen. Firrarello ha inoltre auspicato la nascita a Bronte di un nuovo polo per la scuola secondaria, per poter continuare la lunga tradizione culturale del centro etneo. (Fonte Gazzetta del Sud)


13 Dicembre 2005

Ieri allo Scientifico la consegna dei nuovi laboratori

Un liceo all'avanguardia

Adesso il Liceo Scientifico di Bronte di viale Kennedy ha i nuovi ambienti da adibire a laboratorio di chimica, fisica, biologia, informatica e disegno. Sono stati consegnati alla presenza del sindaco di Bronte, il senatore Pino Firrarello e dall'assessore provinciale alle politiche della Scuola, Salvatore Panebianco al preside dell'istituto Giovanni Nineri e del prof. Alfredo Catania. Presente anche l'assessore comunale Mario Fioretto ed il consigliere Nunzio Saitta. "E' stato grazie a Firrarello - ha dichiarato Panebianco - che ha anticipato le somme necessarie se la nostra risposta è stata veloce".
"Bronte merita un Polivalente - ha concluso il senatore Firrarello - che riusciremo a realizzare, dando alla scuola di Bronte locali idonei per studiare e lavorare". Il prof. Catania, infine, ha anche ringraziato i fratelli Alfredo e Salvatore Pinzone per l'impegno profuso nella realizzazione dei laboratori. (La Sicilia)



10 Dicembre 2005

La scuola statale da intitolare a Cimbali

Giuseppe Di MuloBronte. (*lpu*) Originariamente intitolata all'illustre giurista Enrico Cimbali, dal 2000 la locale scuola media (a seguito, della fusione di due istituti) è rimasta dedicata solo ad un altro insigne brontese: Luigi Castiglione. Il coordinatore locale di Nuova Sicilia, Giuseppe Di Mulo, ha chiesto all'assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Bronte “di attivarsi per verificare l'incresciosa questione e di provvedere a ridare alla scuola media anche il nome di Cimbali".
Di Mulo, infatti, nella lettera ha proposto l'intitolazione della scuola media statale come "Cimbali-Castiglione, rispettandone così sia l'ordine temporale delle epoche dei due illustri Brontesi, sia quello inerente alle intitolazioni susseguitesi negli anni". [Fonte Giornale di Sicilia]


Il testo della lettera inviata da coordinatore di Nuova Sicilia al sindaco, all'assessore alla P.I. ed al presidente del Consiglio comunale:

«Oggetto: Ex scuola media statale Enrico Cimbali. Intitolazione "Cimbali-Castiglione".
Prendendo spunto dal 150° anniversario della nascita di Enrico Cimbali, celebrato l'8 dicembre a Monza (MI), si è avuto di appurare oltremodo che la locale scuola media statale (fino ad agosto 2000 composta da due distinti istituti) è rimasta intitolata solo a Luigi Castiglione; mentre originariamente era dedicata solo al Cimbali. Alla luce di quanto esposto voglia la S. V. attivarsi per verificare l'incresciosa questione e provvedere nella sfera delle Sue competenze (pertanto, interessando pure le opportune sedi istituzionali) a ridare, quantomeno al fianco dell'altro illustre concittadino Castiglione, il nome del Cimbali alla scuola. Pertanto proponiamo l'intitolazione della scuola media statale come "Cimbali-Castiglione", rispettandone così sia l'ordine temporale delle epoche dei due illustri Brontesi, sia quello inerente alle intitolazioni susseguite si negli anni.
Bronte, 9 dicembre 2005 - Giuseppe Di Mulo»



9 Dicembre 2005

Rapinato benzinaio arraffati 1.200 euro

Rapina in pieno centro mercoledì sera a Bronte. Vittima il gestore del rifornimento Agip di viale Cavalieri di Vittorio Veneto che intorno alle 20 si è visto puntare addosso una pistola da un giovane con il viso coperto da un collant. Il rapinatore non era da solo, ma agiva in compagnia di un complice anch’esso con il volto celato. Al gestore altro non è rimasto da fare che consegnare il guadagno della giornata, circa 1.200 euro. Arraffato il bottino i due si sono dileguati a piedi per le vie della cittadina. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri della Stazione di Bronte. [Fonte La Sicilia]



9 Dicembre 2005

Spacciava marijuana arrestato incensurato

I Carabinieri della Stazione di Bronte nell'ambito di una operazione tesa a combattere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto Lino Grassia un operaio di 25 anni fino a ieri incensurato, che dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga. Il giovane era seguito da tempo da alcuni militari in borghese e così ieri notte introno le 4 è stato sorpreso in pieno centro mentre stava tentando di piazzare della marijuana. All'inizio il giovane vistosi scoperto ha tentato la fuga, ma poi è stato costretto ad arrendersi, con i Carabinieri che nella sua macchina hanno trovato 20 grammi di canapa indiana. [Fonte La Sicilia]



8 Dicembre 2005

Il sindaco consegna le pergamene ai volontari

(*lpu*) "La costituzione sancisce i diritti di solidarietà e sussidiarietà e spesso il volontariato colma le lacune delle istituzioni". Con queste parole il sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello, ha consegnato le pergamene ai sei giovani che hanno concluso la loro esperienza di volontariato al servizio di anziani e disabili del progetto "Donare per crescere". I giovani sono: Barbara Longhitano, Vincenzo Minissale, Lorena Sposato, Maria Scinardo, Valentina Rappazzo, Denise Spata.  [Fonte Giornale di Sicilia]



27 Novembre 2005

Ai comuni del bacino imbrifero montano Salso-Simeto

L’Enel pagherà i canoni di sfruttamento dei fiumi

Bronte - Dopo le royalty sul gas metano, una nuova buona notizia per le casse del comune pedemontano etneo, patria del pistacchio. L'Enel infatti dovrà pagare ai comuni del Bacino imbrifero montano del sistema delle acque Salso-Simeto i canoni di sfruttamento dei fiumi. A stabilirlo è stato il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, che si è avvalso del parere del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, a seguito di una precisa interrogazione del senatore Pino Firrarello che, appena eletto sindaco di Bronte, ha scoperto che questi canoni non venivano versati. «Una legge del 53 - sostiene quest'ultimo - riconoscere una sorta di disagio ambientale ai Comuni dove i fiumi vengono sfruttati dall'Enel per la produzione di energia elettrica, prevedendo una sorta di risarcimento concretato nel pagamento di un canone.»

«Nel nord Italia - continua - questi soldi sono stati versati, da noi invece no. Per questo ho presentato un'interrogazione al ministero competente, facendo notare che nel caso in cui comuni non si sono costituiti in Consorzio, il contributo doveva comunque essere erogato al Ministero dei Lavori pubblici che, a sua volta, avrebbe provveduto a ripartirlo». A seguito dell'interrogazione il problema è stato esaminato dal Ministero dell'Ambiente e dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici che ha stabilito che l'Enel aveva l'obbligo di versare i canoni dal 16 maggio del 1969, da quando cioè ha inglobato l'ente siciliano per l'elettricità. Lo stesso Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha fatto notare anche come l'Enel, nel marzo del 2000, abbia già versato all'erario quasi due miliardi e mezzo delle vecchie lire «in conto canoni», per il periodo che va dal 1990 al 1999.

Per riscuotere il resto però i comuni devono richiederlo all'Enel, evitando di perdere tempo per evitare il rischio di prescrizione. Stabilire quanto spetti ad ogni centro bagnato dai fiumi Salso e Simeto con precisione non è facile. Calcolatrice alla mano, però, fra canoni arretrati e interessi ogni comune potrebbe riscuotere qualcosa come 800 mila euro. L'asta idraulica Salso Simeto comprende gli impianti di Troina, Grottafumata, Regalbuto, Contrasto, Paternò e Barca, inglobando numerosi centri urbani. [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud]


26 Novembre 2005

I Comuni battono cassa all’enel

I centri bagnati dai fiumi Salso e Simeto possono richiedere i «canoni di sfruttamento»: circa 800 mila euro
L’Enel dovrà pagare ai Comuni del Bacino imbrifero montano del sistema delle acque “Salso-Simeto" i canoni di sfruttamento dei fiumi. A stabilirlo è stato il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, che si è avvalso del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a seguito di una precisa interrogazione del senatore Pino Firrarello (...) [Fonte La Sicilia]



4 Novembre 2005

CIRCUMETNEA. DALLE 9,15 FINO ALLE 18,45 AUTOBUS CON UNA FREQUENZA DI 35 MINUTI

In bus a Fontanarossa da Randazzo, Paternò e Adrano

Randazzo. (*vir*) Un nuovo servizio della Ferrovia Circumetnea per i paesi dell'Etna rivolto a coloro che per turismo o per affari prendono l'aereo a Fontanarossa. Dal primo dicembre tutti gli autobus che da Randazzo percorrono sia il versante orientale sia quello occidentale dell'Etna in direzione di Catania e quelli che da Adrano raggiungono tutti i paesi del versante sud ovest faranno capolinea nel nuovo terminal dell'aeroscalo etneo. 

"Il servizio autolinee della Fce - dice il commissario Antonino Vecchio Domanti - collegando Catania con i Comuni della fascia pedemontana dell'Etna, nel 2004 ha trasportato quasi 1.900.000 passeggeri con punte massime di circa 12.000 viaggiatori al giorno, per cui abbiamo ritenuto fondamentale modificare il programma di esercizio delle autolinee". All'aeroporto arriveranno ogni giorno 34 corse, di cui 10 saranno provenienti da Randazzo, percorrendo la dorsale orientale dell'Etna e 24 da Paternò e Adrano. In pratica si potrà arrivare a Fontanarossa alle 7,45 con il pullman che parte alle 6,50 da Paternò, ed alle 8,05 con quello in partenza alle 6 e 15 da Randazzo, ma poi tanti autobus arriveranno al nuovo terminai fino alle ore 16,55 di ogni giorno. Un servizio utile anche per chi arriva in aeroporto ed intende raggiungere i paesi dell'Etna. Dalle 9,15 fino alle 18,45 vi sono autobus a disposizione, con una frequenza media di 35 minuti per ogni direzione di marcia". [Fonte Giornale di Sicilia]


27 Novembre 2005
OGNI GIORNO 34 CORSE: 10 DA RANDAZZO, 24 DA PATERNO’ E ADRANO

Autobus Fce, collegamento diretto con l’aeroporto

tutto è pronto alla Ferrovia Circumetnea per offrire ai paesi dell’Etna un nuovo servizio rivolto a tutti coloro che per turismo o per affari prendono l’aereo all’aeroporto catanese di Fontanarossa. Da giovedì primo dicembre tutti gli autobus che da Randazzo percorrono sia il versante orientale sia quello occidentale dell’Etna verso Catania e quelli che da Adrano raggiungono tutti i paesi del versante sud ovest faranno capolinea nel nuovo terminal dell’aeroscalo catanese. (…) [Fonte La Sicilia]



25 Novembre 2005

Altro fienile distrutto dalle fiamme

Il sesto, nella zona, in diciotto mesi

Si allunga stranamente la serie di incendi dolosi che in quasi un anno e mezzo hanno distrutto almeno sei fienili nel territorio fra Bronte, Maniace e Randazzo. A cinque mesi di distanza dall'ultimo incendio verificatosi a Maniace, un altro fienile è andato completamente distrutto nella comunità a ridosso dei Nebrodi, incenerendo circa 1000 covoni di fieno che l'allevatore, Giuseppe Conti Taguali, aveva conservato nel podere di contrada Dispensa. L'allarme è scattato mercoledì sera intorno alle 20,30, quando lo stesso allevatore si è accorto:che il fienile stava andando in fumo. All'interno però c'erano dei bovini, e l'allevatore ha avuto il coraggio di liberarli prima che il tetto venisse giù, aprendo un cancello arroventato e procurandosi di conseguenza delle ustioni.

C'è voluto l'intervento dei vigili del fuoco volontari di Maletto e poi quelli di Adrano ed anche dei carabinieri per sedare le fiamme, con l'incendio che solo intorno le 5 del mattino di ieri è stato dichiarato domato. l carabinieri stanno indagando, anche se forse questo incendio potrebbe non essere legato, nè agli altri due scoppiati durante l'anno a Maniace, nè a quelli di Bronte e Randazzo. Il mistero comunque rimane, in poco tempo sono andati in fumo casolari che per decenni avevano conservato il fieno. [Fonte La Sicilia]


23 Novembre 2005

La Soat sposa i vini coi formaggi etnei

FORMAGGIO E VINO UN MERAVIGLIOSO MATRIMONIO GASTRONOMICO

Non tutti sanno che ad un formaggio pecorino ben stagionato che solo in Sicilia ha un gusto straordinario, bisogna accoppiare un vino forte, magari conservato nelle migliori cantine della Sicilia. Oppure, che un formaggio fresco rigorosamente siciliano se gustato assieme ad un sorso di vino bianco leggero, si può gustare l’essenza di ogni sapore eliminando ogni retrogusto e lasciando il palato libero da qualsiasi sapore.

A colmare questa lacuna ci ha pensato lo Sportello per l’innovazione della Soat di Bronte, con il dott. Giuseppe Rizzo che ha invitato il maestro assag­giatore di vini dell’Onav, Gregorio Calì ed il dott. Carmelo Vitale socio e prossimo maestro assaggiatore Onaf, che, con abile maestria, hanno permesso alla platea di scorgere dei gusti e dei sapori quasi sconosciuti, per un matrimonio gastronomico fra formaggi e vini tipici di questa terra che solo sull’Etna e sui Nebrodi si producono.

Alla degustazione hanno partecipato numerosi ospiti fra cui il sindaco di Bronte Pino Firrarello, quello di Maletto, Giuseppe De Luca e quelli di Maniace e Randazzo Salvatore Pinzone e Salvatore Agati.



22 Novembre 2005

GRANDE SUCCESSO DELL'INIZIATIVA DELL'UNIONE ITALIANA CIECHI

Prevenzione delle cecità

Grande successo hanno riscosso le tre giornate che l’Amministrazione Comunale, i due Uffici Relazioni con il Pubblico del Comune e del distretto sanitario di Bronte dell’Asl 3 e la sezione regionale dell’Unione Italiana Ciechi hanno riservato nella Città del pistacchio ed a Randazzo per la prevenzione della cecità. Tanti anziani, infatti, hanno approfittato dell’unità mobile oftalmica, dotata della più moderna attrezzatura in campo oculistico, con personale medico specializzato. “In tutte e tre i giorni, - afferma il consigliere comunale di Bronte, Salvino Luca - l’iniziativa per prevenire la cecità ha superato ogni più rosea previsione. Il camper dell’Unione italiana ciechi è stato preso d’assalto da numerosi cittadini, desiderosi di ricevere il controllo gratuito del fondo oculare. A tanti di loro è stato consigliato un esame più approfondito, a dimostrazione dell’utilità del progetto. A coloro che alla fine, per questioni di tempo, non abbiamo potuto effettuare il controllo, diciamo che l’iniziativa sarà ripetuta”.
Soddisfatto pure il senatore Pino Firrarello, sindaco di Bronte: “Ribadisco il concetto – afferma – che la prevenzione in medicina è fondamentale e sono contento che tanti cittadini abbiano approfittato degli specialisti per un controllo. All’iniziativa – conclude - va il mio plauso per aver portato addirittura in piazza Spedalieri le migliori attrezzature”.


15 Novembre 2005

Dalla Confesercenti un plauso per la sagra

Bronte. lpu) Il delegato della Confesercenti per il versante nord-ovest dell'Etna, Turi Pizzuto, contesta la Confcommercio che in questi giorni con un manifesto ha ringraziato l'Amministrazione comunale per "la buona riuscita della XVI Sagra del pistacchio". "Strumentalizzare la sagra da parte di una associazione il cui presidente è anche consulente gratuito del sindaco - scrive in una nota Pizzuto - mi sembra ridicolo. Bisogna dire a tutti come questa sagra è costata oltre duecentomila euro e gli altri anni meno di un quarto". Si precisa, però, che quest'anno è durata nove giorni (e non tre) con un programma senza precedenti, tanti patrocini e sponsor. Pizzuto, infine, rileva che le somme in più sono state spese male, come per il montaggio e smontaggio di circa quaranta stand, non utilizzati, nelle piazze Castiglione e Petrarca e in via Cardinale De Luca". [Fonte Giornale di Sicilia]



12 Novembre 2005

OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Recuperato il portale dell’antico cineteatro

La Guardia di Finanza di Bronte, sotto la direzione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, è riuscita a rinvenire un portale in pietra lavica scolpita risalente alla fine dell'800, che ha rappresentato per molti decenni il simbolo del vecchio cineteatro di Bronte un reperto di rara bellezza e di assoluto interesse storico ed artistico e di inestimabile valore. Personale della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania, tempestivamente intervenuto sul posto, ha espresso il seguente giudizio: «Il manufatto presenta caratteristiche tipiche delle decorazioni architettoniche di fine ‘800 e inizio '900. In particolare, la chiave centrale, che presenta una decorazione scultorea ad alto rilievo della lira musicale, evidenzia un notevole pregio artistico".

Il portale si contraddistingue inoltre per l'imponenza. Ha uno spessore di oltre un metro ed è costituito da 20 pezzi. Il bene storico rinvenuto è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla Guardia di Finanza che, nel contempo, sta indagando per meglio far luce sulla vicenda e per l'individuazione di eventuali responsabili dell'incauta custodia. L'amministrazione Comunale di Bronte, presieduta dal sindaco, sen. Giuseppe Firrarello, ha esternato viva gratitudine al Corpo della Guardia di Finanza per aver ritrovato il portale, di cui si erano perse le tracce alla fine degli anni '80. [Fonte La Sicilia]


12 Novembre 2005

Bronte, portale ottocentesco recuperato dalla Guardia di Finanza

Bronte. (leca) La Guardia di finanza, dopo frenetica attività di intelligence, è riuscita a rinvenire un portale in pietra lavica scolpita risalente alla fine dell'8oo, che ha rappresentato per molti decenni il simbolo del vecchio cine teatro di Bronte, un bene di rara bellezza e di assoluto interesse storico ed artistico e di inestimabile valore. Personale della Soprintendenza ha espresso un giudizio lusinghiero: «In particolare, la chiave centrale, che presenta una decorazione scultorea ad alto rilievo della lira musicale, evidenzia un notevole pregio artistico».

Il portale si contraddistingue per l'imponenza. Ha uno spessore di oltre un metro ed è costituito da n. 20 pezzi. Il sindaco Giuseppe Firrarello ha espresso viva gratitudine alla Guardia di finanza per avere restituito alla memoria storica del paese quello che è stato per molti anni il simbolo del cineteatro. [Fonte Giornale di Sicilia]
 

L'elemento decorativo (posto un tempo sopra il portale dell'antico Teatro comunale) recuperato (ma forse, sarebbe meglio dire ritrovato) dai finanzieri.
Il Teatro, di sobrio stile neoclassico, era stato completato nel 1862, dal sindaco Antonino Cimbali; fu totalmente demolito e rifatto ex-novo una quindicina di anni fa; nella demo­lizione del vecchio antico portale di ingresso in pietra lavica, le singole pietre e l'elemento decorativo furono numerate e date in custodia ad un privato per il succes­sivo riutilizzo; oggi sono state "recuperate" nel luogo dove erano state consegnate e ben conservate.

Un'immagine dei primi del '900 del vecchio Cine-Teatro. Quello attuale, inaugurato nel Gennaio 2001, pur finanziato nel 1987 come adeguamento e  ristrutturazione interna, è stato invece tirato su di sana pianta, abbattendo totalmente le strutture dell'antico edificio.

E' da notare che nella demolizione del portale di ingresso in pietra lavica, ogni singola pietra era stata allora numerata e consegnata e conservata presso un privato per un successivo rimontaggio dell'originaria struttura. Che alla fine per motivi progettuali non è avvenuta.

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