La Ducea inglese ai piedi dell'Etna (1799 - 1981)

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Cenni storici sulla Città di Bronte

Il Castello dei Nelson, trasformazioni e restauri

di Mario Carastro

LA DUCEA INGLESE AI PIEDI DELL'ETNA

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1. Premessa, la tomba di Graefer - 2. Gli anni di Graefer, Forcella, Gibbs (1799- 1816) - 3. Gli anni di Bryant, e Martha Barret  (1817-1818) - 4. Philips e William Thovez (1819-1872) - 5. Samuel Grisley e Louis Fabre (1873-1908) - 6. Conclusione - 7. Bibliografia


5. Samuel Grisley e Louis Fabre (1873-1908)

Sul lato Sud nel 1872, alla partenza da Maniace di William Thovez, la “Casa”, doveva avere ancora un unico accesso, lo scalone prin­cipale, a disposizione sia della famiglia ducale che della servitù. Questa unica scala era in qualche modo collegata al Corpo A, dove dovevano esserci anche le cucine ed i locali di servizio[91].

Negli anni 1875-76 fu aggiunto il Corpo A2 (Fig. 6) elevato sulla terza e quarta fila di pilastri limitatamente a meno della metà della larghezza della corte[92]. Negli “Accounts” dell’annata 1 settem­bre 1876 - 31 agosto 1877[93] e in quelli della successiva annata[94] sono registrate delle spese sotto la voce “New Servants Quarters”.

La corte con gli archi e il nuovo fabbricato sono mostrati dalla foto di Fig. 17, che è databile all’incirca al 1881.

Un’altra vista del Corpo A2 è quella della foto di Fig. 18, dove si vede anche la Palazzina Uffici (1881); anche questa foto potrebbe essere databile 1881 anche se non dello stesso mese come evi­denzia lo stato della vegetazione degli alberi.

Osservando le foto si nota:

- al centro della corte non c’è ancora il Monumento a Nelson (1889-1890)[95] ma una sorta di piccola vasca ornamentale;

- è stato realizzato il contrafforte di rinforzo al Corpo C (1873)[96];

- la pavimentazione sotto gli archi è a ciottoli e non con lastre di lava;

- per accedere alle cucine e ai locali di servizio è stata realizzata una scala esterna verosimilmente in legno e visibile nell’ingrandimento di  Fig. 19.

Da questo momento lo scalone interno di accesso alla “Casa” può essere riservato solo alla famiglia ducale, ma la soluzione adottata per l’accesso di servizio, anche se funzionale dal punto di vista della “privacy”, è poco elegante.


La croce celtica

Qualche notizia anche sul Monumento “Heroi Immortali Nili” (Fig.  20)[97] che sorge al centro della corte e innegabilmente fa parte della storia del Castello. Il progetto è del V Duca[98] ed il denaro necessario fu messo a disposizione della zia Lady Hotrnan.
La pietra lavica fu prelevata a Balzitti e lavorata sul posto[99]. L’ere­zione e il completamento del monumento sono del 1891[100].

Nel 1891 ai già esistenti Corpi A, G, A2 fu aggiunto il Corpo A3 (vedi Fig. 6) e il quartiere nel complesso ottenuto fu adibito ad appartamento degli amministratori, nuova cucina, servizi ed alloggi per ospiti e personale di servizio.

Il progetto (Fig. 21[101]) fu redatto da Alexander Nelson Hood  e le spese sostenute per la costruzione sono state registrate alla voce “New Buidings at Maniace”  nei bilanci 1891-92 e 1892-93[102].

Nel dicembre 1891 Louis Fabre, l’amministratore, scriveva al “Du­chino”[103] per ragguardarlo sull’avanzamento dei lavori oramai all’intona­catura delle mura e coglieva l’occasione per esternargli alcune sue perplessità condivise anche da Miss Thompson[104] sull’effetto pena­lizzante della scala per accedere al nuovo quar­tiere sul formidabile colpo d’occhio offerto dalla nuova e ampia corte sotto gli archi. Il francese propone una soluzione alternativa non illustrata bene nella lettera e quindi non apprezzabile.

Si capisce comunque che il progetto prevedeva sempre una poco elegante soluzione con scala sotto gli archi come quella visibile nella foto di Fig. 19. Non conosciamo la risposta di Alexander Nelson Hood ma alla fine fu deciso di tenere sgom­bero da ogni scala il porticato d’ingresso.

L’accesso al nuovo complesso fu ottenuto con una scala di fronte alla facciata della Chiesa, in aderenza allo stesso Corpo A3 come illustrato nella Fig. 21 e nella planimetria stralcio di Fig. 22, solu­zione conservata sino al 1981.

Dopo l’acquisto da parte del Comune di Bronte del Castello questa scala fu demolita probabilmente per valorizzare maggiormente la Chiesa, ma così come anche con altre trasformazioni su questa parte del castello, delle quali alcune ancora in corso, si altera l’ori­ginaria Residenza Ducale. L’impronta della vecchia scala si intra­vede in alcune foto come quelle di Fig. 23[105].

La Fig. 24 offre, infine, una panoramica dell'ingresso sotto gli archi sino al 1981, anno probabile della foto, dove si può vedere che la pavimentazione non era ancora a lastre di basalto come oggi (Fig. 24[106]), ma a ciottoli e dove si possono riconoscere anche le fondazioni delle colonne.

I bilanci della Ducea testimoniano che la pavimentazione con basoli lavici è degli anni 1891-1892[107].

  
Fig. 20 - Inaugurazione della Croce Celtica in onore di Nelson “Heroi Immortali Nili” (da un disegno del Dayly Graphic, Gen­naio 1891) - E’ possibile dare un nome ad alcuni personaggi ivi riprodotti: A (Louis Fabre); B (il Cappellano Sac. Giuseppe Mar­ga­glio); C (il Duca di Bronte, Alexander Nelson Hood); E (A. W. Elford o Notaio Giuseppe Aidala); D (Avv. Luigi Saitta).

Fig. 21 - Progetto di Alexander Nelson Hood per il Nuovo Quartiere cucine, servizi, appartamento Amministratore, alloggi servitù - Aggiunta del Corpo A3 ai Corpi A2, G, A (1891-92).

Fig. 22 (a sx) - Stralcio planimetrico del Nuovo Quar­tiere nel 1981.

Fig. 23 - Impronta della scala esistente sino al 1981 su parete del Corpo A3 e poi demolita (tratta da N. Galati, “Il Castello dei Nelson”, G. Maimone Editore, Catania, 2006).

Fig. 24 - Ingresso del Castello Nelson, vista della pavi­mentazione con basoli di pietra lavica sotto gli archi (vedi Nota 17). Foto tratta da S. Nibali, “Il Castello Nelson”, G. Maimone Editore, Catania, 1988.


6. Conclusione

Volendo chiudere l’articolo aggiungendo qualcosa d’altro e di più intrigante al mistero della tomba di A. J. Graefer si può prendere in considera­zione quanto suggerito da Mons. Galati sulla possibile ubicazione in Chiesa della sepoltura del Governatore.

Il Parroco di Maniace ricorda[108], infatti, che durante gli scavi fatti nei primi anni 90 del secolo scorso nella Chiesa del Castello, fu rinvenuto, ai piedi della lapide in memoria di Samuel Grisley, morto nel 1874 e sepolto in Bronte, uno scheletro con scarpe di cuoio di ottima fattura e che furono in molti a pensare che questi fossero i resti di J. A. Graefer.

Il Mons. Galati non scende sul dettaglio del ritrovamento o meno di una cassa, che noi però sappiamo, come testimonia la lettera di G. Meli[109], doveva esistere.

Mario Carastro

29 Maggio 2017



7. Bibliografia

Archivio Parrocchia San Sebastiano, Maniace – “Corrispondenza del V Duca”, Faldoni n. 29 e n. 30.

Archivio Privato Nelson (APN), Faldone 326 (2) “Raziocinio di Cassa dello Stato di Bronte Dicembre 1812”, pag 352.

APN, Faldone 329-D, “Foto Maniace e Famiglia Ducale ordinate a Antonio Gambino Fici – 15 ottobre 1874”, p. 144.

APN, Faldone 332-(2), “Raziocinio di Cassa dello Stato di Bronte”, p. 140.

APN, Faldone 337-A(2), “Istruzioni di Nelson Bronte a P. Thovez del novembre 1819”, p. 274.

APN, Faldone 349-A, ”Introiti ed Esiti dall’ottobre 1799 al luglio 1802”, p. 47 - “Lettera di Bronte Nelson del 14 settembre 1816 a B. Barrett”, p. 227.

APN, Faldone 391, “Accounts of the Duchy of Bronte 1861-62”, p. 26 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1862-63”, p.39 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1863-64”, p. 52.

APN, Faldone 395, “Accounts of the Duchy of Bronte 1872-1873”, p. 16 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1873-1874”, p. 33 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1876-1877”, p. 81 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1877-1878”, p. 102 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1881-1882”, p. 188 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1884-85”, p. 259.

APN, Faldone 410, “Accounts of the Duchy of Bronte 1885-1886”, p. 23 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1889-1890”, p. 134 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1890-1891”, p. 166 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1891-92”, p. 171 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1892-93”, p. 200 - “Accounts of the Duchy of Bronte 1891-1892”, p. 244.

APN, Faldone 436, “Lettera di A. Gibbs al Duca William Nelson del 7 giugno 1806”, p. 5 - “Lettera del Marchese Forcella al Duca William Nelson del 28 febbraio 1815”, p. 21 - “Lettera di Bryant Barrett a Earl Nelson del 24 febbraio 1817”, p. 29 - “Lettera del Duca Nelson a Barrett del 14 giugno 1817”, p. 35 - “Lettera di P. Thovez a Earl Nelson del 7 maggio 1821”, p. 97.

APN, Faldone 581-A, “Rapporto di A. Pratesi sulla visita a Maniace in compagnia di P. Thovez del 30 giugno, 1819”, p. 100.

APN, Faldone 581-C, “Lettera di Nelson Bronte a B. Barrett del 17 dicembre 1817”, p. 3 - “Lettere ad Orazio Nelson di J. A. Graefer del 22 aprile 1800 e del 16 maggio 1800”, pag 61-62 - “Lettera di Martha Barrett a Earl Nelson del 7 marzo 1818” , p. 90 - “Lettera del Duca William Nelson a Bryant Barrett del 19 marzo 1818”, p. 106 - “Lettera di Mr. Hutchison a Marta Barrett del 25 settembre 1818”, p. 124 - “Lettera di Mr. Hutchison a Martha Barrett del 10 novembre 1818”, p. 126 - “Lettera di Martha Barrett a Earl Nelson del 7 maggio 1818”, p. 172.

APN, Faldone 583 B, “Lettera di B. Barrett a G. Spedalieri del 3 marzo 1817”, p. 6.

APN, Faldone 586, “Lettera di W. Thovez del 25 gennaio 1864 al Gen. Alexander Nelson Hood”, p. 176.

APN, Faldone 586-(1), “Lettera del 10 dicembre 1870 al Cav. Giuseppe Liuzzo”, p. 17.

APN, Faldone 588, “Lettera di W. Thovez del 3 giugno 1865 al Gen. Alexander Nelson Hood”, p. 307.

APN, Faldone 592, “Lettera di Giuseppe Meli del 16 gennaio 1885 ad Alexander Nelson Hood”, p. 66.

APN, Faldone 593, “Lettera di L ouis Fabre ad Alexander Nelson Hood del 9 maggio 1881”, p.4.

APN, Faldone 593-(2), “Lettera di L. Fabre ad Alexander Nelson Hood del 26 giugno 1886”; p.175 - “Lettera di L. Fabre ad Alexander Nelson Hood del 9 agosto 1886”, p.180 - “Lettera di L. Fabre ad Alexander Nelson Hood del 17 agosto 1886”, p. 181.

APN, Faldone 599, “Lettera di L. Fabre a Alexander Nelson Hood del 18 dicembre 1891”, p. 48.

APN, Faldone 616-B, “Explanation of the Plan of the House of Maniaci”, Manoscritto, pag 27 - “The Nelson Bronte Memorial, recently Erected”, Daily Graphic 1891, p. 35 - “Appunti del Gen. Alexander Nelson Hood del 1870”, p.78.

M. Carastro, Gli Amministratori della Ducea sino al 1873”, www.bronteinsieme.it, Dicembre 2005.

J. A. De Ciocchis, “Sacrae Regiae Visitationis per Siciliam,Vallis Nemorum”, Vol II, Palermo 1836.

N. Galati, “Il Castello dei Nelson”, G. Maimone Editore, Catania, 2006.

A. Nelson Hood, La Ducea di Bronte”, Liceo Classico Capizzi, Bronte, Giugno 2005.

R. A. H. Nelson Hood, “The Duchy booklet written in 1968 by late Viscount Bridport and amended In 1973 by his son”, opuscolo inedito.

S. Nibali, “Il Castello Nelson”, G. Maimone Editore, Catania, 1988.

H. N. Nichols, “ The Dispatches and Letters of Vice Admiral Lord Viscount Nelson”, Henry Colburn Publisher, London 1845.

T. J. Pettigrew, “Memoirs of the life of Vice-Admiral Lord Viscount Nelson”, London 1848, vol II, p. 332.

M. Pratt, “Nelson Duchy. A Sicilian Anomaly”, Spellmount, 2006.

L. Riall, La Rivolta. Bronte 1860”, Ed. G. Laterza e Figli SpA, Roma-Bari, 2012.

W. Sharp, “Attraverso la Ducea Nelson” in “La Ducea di Bronte”, Liceo Classico Capizzi, Bronte, Giugno 2005.

A. Spadaro, La Chiesa nel Castello”, “Foglio d’Arte”, mensile di Arte e Cultura, Anno VIII, n. 1, Gennaio 1984.

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NOTE

[91] Lo scalone della Residenza attraverso un pianerottolo è ancora oggi messo in collegamento con il corridoio del Corpo A e del Corpo G (vedi in fig. 6).

[92] Vedi nota 41

[93] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1876-1877”, Faldone 395, p. 81.

[94] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1877-1878”, Faldone 395, p. 102.

[95] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1890-1891”, Faldone 410, p. 166.

[96] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1872-1873”, Faldone 395, p. 16.

[97] APN, “The Nelson Bronte Memorial, recently Erected”, Daily Graphic 1891, Faldone 616-B, p. 35.

[98] A. Nelson Hood – “La Ducea di Bronte”, op. cit.

[99] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1889-1890”, Faldone 410, p. 134.

[100] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1890-1891”, Faldone 410, p. 166.

[101] Archivio Parrocchia San Sebastiano, Maniace, “Corrispondenza del V Duca”, Faldoni n. 29 e n. 30.

[102] APN, “Accounts of the Duchy of Bronte 1891-92” e “1892-93”, Faldone 410, pagg. 171, 200.

[103] APN, “Lettera di L. Fabre a Alexander Nelson Hood del 18 dicembre 1891”, Faldone 599, p. 48.

[104] Miss Jane Thompson era la governante di casa Bridport – Il V Duca dice di lei : “Vecchia amica di famiglia … avendo curato l’istruzione delle mie sorelle e dei miei fratelli, venne con me a Maniace e vi rimase per 20 anni. Morì in Inghilterra profondamente rimpianta” (A. Nelson Hood – “La Ducea di Bronte”, op. cit.).

[105] N. Galati - “Il Castello dei Nelson”, op. cit.

[106] S. Nibali - “Il Castello Nelson”, G. Maimone Editore, Catania, 1988.

[107] APN - “Accounts of the Duchy of Bronte 1891-1892”, Faldone 410, p. 204.

[108] N. Galati - “Il Castello dei Nelson”, op. Cit.

[109] APN, “Lettera di Giuseppe Meli del 16 gennaio 1885 ad Alexander Nelson Hood”, Faldone 592, p. 66.

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