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Notizie, Eventi Socio-Culturali e non

Da AGOSTO a OTTOBRE 2007

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13 Ottobre2007

TRIBUNALE. Salvatore Leanza imputato con i beneficiari della decisione A chiedere l'inchiesta era stato il comandante della polizia municipale

«Prese con sé 2 vigili urbani»

Assolto l'ex sindaco di Bronte

Si è concluso con tre assoluzioni il processo a carico del sindaco di Bronte Salvatore Leanza (difeso dagli avvocati Carmen Mirabella e Giuseppe Longhitano) e dei due vigili urbani Biagio Daniele e Antonino Fioretto (assistiti dall'avvocato Carmelo Schilirò): erano accusati di falso e tentata truffa in merito alla vicenda del distaccamento di due vigili urbani nello staff del primo cittadino. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Bronte che ha scagionato l'ex sindaco Leanza dall'accusa di falso perché il fatto non sussiste e dall'accusa di tentata truffa perchè il fatto non costituisce reato.

A distanza di tre anni dal rinvio a giudizio il processo è quindi giunto a conclusione con l'assoluzione dei tre imputati rimasti coinvolti nell'inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Andrea Bonomo e Antonino Fanara: sotto i riflettori la decisione di distaccare i vigili urbani Daniele e Fioretto nello staff del primo cittadino, avvenuta nel 2003. Per ovviare al danno economico che il trasferimento avrebbe provocato agli agenti (che, cambiando mansioni, a fine mese. avrebbero dovuto fare ameno dell'indennità corrisposta a chi svolge funzioni di ordine pubblico o polizia giudiziaria) sarebbe stato messo a punto un metodo per aggirare l'ostacolo. Il sindaco avrebbe quindi attestato che “i tenenti Daniele Biagio e Fioretto Antonio hanno espletato sin dall'epoca del distacco mansioni proprie della qualifica di appartenenti al Corpo della Polizia municipale di polizia giudiziaria o ordine pubblico alle dipendenze del sindaco».

Secondo quando sostenuto dalla Procura che chiese il rinvio a giudizio per i tre, si sarebbe trattato di un'attestazione falsa, che avrebbe dovuto indurre in errore il comandante dei vigili urbani di Bronte, Salvatore Tirendi al momento di compilare l'elenco di destinatari dell'indennità. Tirendi, però, si sarebbe accorto che qualcosa non andava e si sarebbe rifiutato di inserire i due agenti nella lista. Poi andò a denunciare l'accaduto, determinato l'avvio dell'inchiesta, che, nel 2004, sfociò nel rinvio a giudizio per i tre imputati. Per il giudice di Bronte però dietro quel trasferimento non si sarebbe celata alcuna irregolarità per cui per Leanza, Daniele e Fioretto sono cadute tutte le accuse. (*clc*, Giornale di Sicilia)


11 Ottobre 2007

Salvatore Leanza, ex sindaco ed ex vice presidente della Regione siciliana,  ed i due agenti di polizia municipale, Biagio Daniele e Antonino Fioretto, furono rinviati a giudizio nel luglio 2004; nell’ottobre del 2004 furono contestati loro i reati di falso ideologico e tentata truffa.
Assolto l’ex sindaco Salvatore Leanza

Il Tribunale di Catania, sezione staccata di Bronte, in data 10 ottobre 2007 ha assolto dall’accusa di falso perché il fatto non sussiste e dall’accusa di tentativo di truffa perché il fatto non costituisce reato l'ex sindaco di Bronte Turi Leanza, difeso dagli avvocati Carmen Mirabella e Giuseppe Longhitano. Dalla stessa accusa sono stati assolti anche i due ex vigili, oggi dipendenti comunali, Biagio Daniele e Antonino Fioretto, difesi dall’avvocato Carmelo Schilirò. Al centro dell'inchiesta il distaccamento dei due vigili nello «staff» del sindaco, cosa che avrebbe fatto perdere il diritto a ricevere l'indennità dovuta a chi svolge funzione di polizia giudiziaria. Secondo l'accusa Leanza avrebbe commesso il reato di falso e di truffa aggirando questo inconve­niente, ma il giudice oggi è stato di parere contrario. Il procedi­mento penale aveva avuto inizio a seguito di un esposto denunzia presentato dal comandante della polizia municipale magg. Salvatore Tirendi, venuto in contrasto con l’allora sindaco Leanza.



11 Ottobre 2007

Telefoni «muti» in trenta aziende, denuncia di imprenditore ai Cc

Da 7 giorni la linea telefonica di circa 30 ti aziende dell'area artigianale di Bronte è muta e ieri, stanco di telefonare in continuazione alla Telecom per sentirsi rispondere che in giornata il guasto sarebbe stato risolto, l'imprenditore Silio Barbagallo si è recato nella caserma dei carabinieri sporgendo denuncia per interruzione di pubblico servizio. «E' inaudito - dice Barbagallo – Siamo nel 2007, in piena era della comunicazione che ormai avviene attraverso i telefoni e Internet. Lasciare per una settimana delle aziende senza telefono vuol dire danneggiarle, anche economicamente. Gli operatori del 191 mi hanno detto che era stato tranciato un cavo, ma non è assurdo attendere così tanto per riparare un guasto? Per questo - conclude - affinché il problema venga risolto e non si verifichi più, dopo essermi anche consultato con diversi miei colleghi, ho deciso di rivolgermi ai carabinieri».
A sentire gli imprenditori sembrerebbe che a essere rimasti muti da giorni sono i telefoni di tutto il viale Kennedy, ovvero la strada che conduce alla zona artigianale. Al fianco degli imprenditori si schiera anche l'amministrazione comunale di Bronte. «Il sindaco Firrarello - dice il vice sindaco, Nunzio Calanna, avvocato - sta facendo il possibile per dotare di servizi la zona artigianale e poi accorgiamo che i telefoni di aziende che pagano canoni e bollette salate rimangono forzatamente muti. Per questo ci riuniremo per decidere le azioni da intraprendere nei confronti della Telecom». (Fonte La Sicilia)



CONTINUA L'ATTIVITA' DI CONTROLLO DELLA FORESTALE NEL PARCO DELL'ETNA, ANCORA DENUNCE PER ABUSIVISMO

10 Ottobre 2007
BRONTE E MALETTO

Scoperti tre abitazioni abusive e pastori fuorilegge

sequestri e denunce da parte della Guardia Forestale

La Guardia forestale di Bronte, coordinata dal commissario Vincenzo Crimi, perlustrando il territorio di Bronte e Maletto ha sequestrato tre costruzioni abusive che, altrettanti proprietari terrieri, stavano realizzando all'interno del Parco dell'Etna. Casette rurali, intendiamoci, ma che ovviamente prima di essere costruite hanno bisogno del progetto e delle necessarie autorizzazioni affinché vengano realizzate nel pieno rispetto della natura che il Parco giustamente protegge. I proprietari sono stati denunciati ed adesso dovranno difendersi dall'accusa di costruzione abusiva. Le guardie forestali le hanno individuate durante un vero e proprio blitz effettuato con diversi uomini che hanno perlustrato il territorio elevando anche diversi verbali e denunciando anche un pastore per pascolo abusivo. Spesso, infatti, pastori ed allevatori sono soliti lasciare pascolare gli animali liberamente incuranti dei limiti delle aree soprattutto demaniali. Oltre a ciò sono stati segnalati alcuni siti oggetto di abbandono di rifiuti e sono state controllate le strade rurali allo scopo di prevenire e reprimere la piaga dei furti nelle abitazioni di campagna dove a volte ignoti, consapevoli dell'assenza dei proprietari, compiono delle vere e proprie razzie. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



Rosa e Giuseppe Gangi, 70 anni insieme9 Ottobre 2007

BRONTE IN FESTA PERI CONIUGI GANGI

70 anni insieme: 8 figli e 50 nipoti

E' festa grande oggi a Bronte. Giuseppe e Rosa Gangi, rispettivamente di 95 e 90 anni, festeggiano il loro 70° anniversario di matrimonio.

Per l'occasione a Bronte sono ritornati gli 8 figli sparsi per motivi di lavoro un po' in tutta Europa, fra Torino, Basilea e Bruxelles, ed i loro 50 nipoti e pronipoti. Giuseppe e Rosa si sposarono il 9 ottobre del 1937, nella chiesa del SS. Rosario di Bronte, e dopo appena 8 giorni di matrimonio Giuseppe fu chiamato a combattere la seconda guerra mondiale.

Così restò lontano da casa circa due anni, con Rosa che lo attese pazientemente per poi vivere serenamente con il marito e festeggiare oggi 70 anni di matrimonio.

Ai due fortunati sposi gli auguri del sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, secondo il quale la coppia rappresenta certamente un esempio che le nuove generazioni dovrebbero imitare. 



5 Ottobre 2007
HA INDICATO IN FRANCO NARDUCCI IL SUO SUCCESSORE

«Unaie», Mimmo Azzia passa il testimone

Mimmo AzziaCambio ai vertici dell'Unaie, l'Unione nazionale associazione immigrati ed emigrati. Dopo tre anni di presidenza Mimmo Azzia, fondatore dell'associazione «Sicilia Mondo», lascia l'incarico e passa il testimone a Franco Narducci. Azzia, con lettera inviata ai presidenti delle associazioni aderenti, ha ringraziato per la collaborazione ed il sostegno ricevuti nel triennio della sua presidenza. Al termine del mio mandato triennale alla presidenza dell'Unaie - dichiara - ho indicato Franco Narducci all'Assemblea per il rinnovo delle cariche che lo ha acclamato con un lungo, unanime applauso». E aggiunge: «Ritengo che non poteva esserci indicazione migliore trattandosi di una persona conosciutissima ed apprezzata per la sua statura morale, sensibilità e profonda conoscenza del mondo migratorio.
Di buon auspicio la coincidenza che a presiedere l'Unaie, cioè a tutelare gli interessi degli italiani all'estero, sia ora un connazionale residente in Svizzera, recentemente eletto in Parlamento dalla Circoscrizione Estero». Va a ritroso nel tempo Mimmo Azzia e afferma: «All'Unaie, di cui sono stato socio fondatore 40 anni addietro, in questi tre anni di presidenza, ho dato tutto quello che ho potuto. Con umiltà e spirito di servizio. Senza risparmio. Avrei voluto dare di più. Di questo me ne rammarico».

Azzia è stato fondatore ed è attualmente presidente di «Catanesi nel Mondo», associazione nata nel dicembre 1966 che ha assunto nel gennaio 1988 la denominazione di «Sicilia Mondo», l'associazione socio-culturale dei siciliani nel mondo, riconosciuta dalla Regione Siciliana con le Leggi 25/75, 55/80 e 38/84. A mandato concluso rivolge a Franco Narducci, parlamentare eletto sulla Circoscrizione Estero, ripartizione Europa, Presidente del Comitato parlamentare sugli italiani all'estero della Camera, e già Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, i suoi migliori auguri. (*albo*, Giornale di Sicilia)

In occasione della celebrazione degli 80 anni di attività, la «Dante Alighieri» di Johannesburg, che dal 1927 svolge nel Sud Africa attività di diffusione della lingua e della cultura italiana, ha confe­rito al presidente di Sicilia Mondo, Domenico Azzia, una medaglia d’oro per il suo impegno in favore della comunità italiana in Sud Africa.



29 Settembre 2007
Caruso: «Tutti passeranno a 36 ore con il nuovo capitolato d’appalto»

Joniambiente: tutti i contratti di lavoro saranno a tempo pieno

Buone notizie sia per gli oltre 250 operatori ecologici impiegati nella raccolta dei rifiuti nel territorio che va da Bronte a Riposto, sia per gli utenti. La società Ato “Joniambiente”, presieduta dal dott. Mario Zappia, confermando quanto di buono ha dimostrato in passato nella gestione della società e nello svolgimento del servizio, ha annunciato di aver intrapreso l’iter per assumere a tempo pieno tutti gli operatori ecologici oggi part time. Lo ha annunciato, durante la prima seduta della commissione istituita dallo stesso Zappia per esaminare i problemi dei lavoratori, rispondendo ad una precisa mozione del segretario provinciale della Cgil, Corrado Tabita che, a nome anche di Cisl e Uil, ha chiesto la stabilizzazione degli operatori ecologici. All’incontro hanno partecipato oltre a Tabita, Orazio Indelicato, segretario della Cgil Fp, Ignazio Arcidiacono, segretario generale della Fit Cisl, Giuseppe Camarda, segretario della Uil Fp. A rappresentare la Joniambiente il vice presidente Antonio Caruso ed il componente del Cda, Giannunzio Parrinello. Con loro il direttore della Aimeri, Alfio Agrifoglio giunto con Roberto Russo. «Durante l’ultima seduta di Consiglio – ha fatto sapere Caruso all’assemblea – abbiamo deciso di avviare l’iter per trasformare i contratti del personale da part time e full time. Entro novembre – ha continuato - tutti coloro che prestano servizio a 24 ore lavoreranno 2 ore in più, nella prospettiva certa che tutti passeranno a 36 ore con il nuovo capitolato d’appalto».

La notizia è stata accolta con entusiasmo dalle organizzazioni sindacali che hanno avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto dall’intero Cda della Joniambiente, considerata fra le poche società d’ambito in Sicilia a svolgere un buon servizio. «Questo Cda – ha spiegato il presidente Zappia – ha sempre tenuto in massima considerazione i problemi e le posizioni dei lavoratori. All’aumento delle ore ovviamente dovrà corrispondere un miglioramento del servizio. Se è vero che da noi i lavoratori non hanno effettuato mai scioperi e siamo riusciti a garantire un buon servizio di raccolta dei rifiuti tenendo pulite le nostre città, dall’altra dobbiamo migliorare dove si sono registrate lacune ed aumentare sicuramente gli indici della raccolta differenziata. Sono soddisfatto – conclude Zappia - per la sinergia raggiunta con le organizzazioni sindacali, che ci permette di affrontare adeguatamente i problemi».



23 Settembre 2007

Tragica lite per il confine

Allevatore pregiudicato estrae la pistola ed esplode un colpo contro il vicino di podere uccidendolo

Un passaggio fra due poderi dediti al pascolo conteso e la rabbia maturata da tempo fra due allevatori ieri mattina si è trasformata in tragedia nelle campagne fra Bronte e Adrano. Pietro Santangelo, un allevatore pregiudicato di Adrano di 66 anni, ha colpito a morte con un colpo di una vecchia pistola calibro 7,65, Sebastiano Taguali Conti di 62 anni, anch'egli pastore. L'episodio è accaduto di buon mattino nelle campagne di “Pietra rossa”. I due hanno cominciato a discutere se era giusto far passare o meno gli animali da una stradella che uno dei due allevatori riteneva di dover chiudere. La discussione si è quasi subito inasprita fino a quando Pietro Santangelo non ha estratto la pistola dalla giacca e sparato un unico colpo al petto del rivale. In campagna c'era anche il figlio della vittima che, mentre l'assassino di dileguava, ha preso in braccio il padre sanguinante, lo ha caricato sulla sua grossa jeep e ha tentato di raggiungere a gran velocità il primo ospedale.

Il padre però era stato colpito mortalmente e il giovane, dopo aver corso alla disperata per le polverose strade di campagna, attraversando il ponte sul Simeto che immette sulla provinciale 94 Adrano -Bronte, si è accorto che il padre era morto. Così si è fermato, parcheggiando l'auto. Sul posto sono arrivati gli uomini del 118 e i carabinieri coordinati dal comandante della Stazione di Bronte. I medici hanno accertato che per l'uomo ormai non vi era nulla da fare, i carabinieri invece si sono subito messi alla caccia dell'assassino.

Sul posto è arrivato pure un elicottero dei carabinieri che ha pattugliato metro per metro il territorio alla ricerca dell'allevatore. Altri carabinieri, invece, sono andati a casa sua ad Adrano, cercandolo in tutti i luoghi, in paese ed in campagna, dove l'uomo si poteva nascondere. Vistosi accerchiato da un enorme spiegamento di forze, l'allevatore ha deciso di costituirsi, presentandosi spontaneamente al Commissariato di Pubblica sicurezza di Adrano. Da sottolineare la sinergia fra carabinieri e Procura della repubblica che ha permesso la conclusione in tempi record delle indagini.

Dopo l'arresto l'allevatore è stato condotto nella Compagnia carabinieri di Randazzo, dove il magistrato lo ha interrogato. Si tratta di un pregiudicato ben conosciuto dalle forze dell'ordine. A suo carico, infatti, una lunga sfilza di reati che lo hanno visto in passato finire in carcere per omicidio doloso, rapina con lesioni e sequestro di persona, oltre a porto abusivo di armi. Anche la vittima in passato ha avuto qualche problema con la giustizia: Conti Taguali, infatti, in passato è stato denunciato per favoreggiamento, porto abusivo di armi e pascolo abusivo. (Fonte La Sicilia)


23 Settembre 2007

Lite per i confini. La vittima, Sebastiano Conti Taguali, aveva 62 anni. Pietro Santangelo, di Adrano, gli ha sparato al petto un colpo di pistola
Uccide un pastore e si costituisce ai carabinieri
Raggiunto al petto da un colpo di pistola. È morto così Sebastiano Conti Taguali, 62 anni, pastore di Bronte. L'omicidio è avvenuto, intorno alle 9 di ieri mattina, in contrada «Pietre rosse» nel cuore dei Nebrodi, in una zona confinante con i paesi di Bronte ed Adrano. A trovare il corpo privo di vita è stato il figlio della vittima, che sotto choc ha immediatamente lanciato l'allarme ed avvertito i carabinieri. [...] Le liti per questioni di pascolo sono quasi all'ordine del giorno, ma di recente non si ricorda un episodio così grave come il delitto avvenuto ieri nei Nebrodi. Oggi dovrebbe essere eseguito l'esame medico-legale sul cadavere di Sebastiano Conti Taguali. [Giuseppe Valastro, Giornale di Sicilia]


23 Settembre 2007

Allevatore di Tortorici ucciso vicino a Bronte. Movente: sconfinamento di mandrie
Un pastore l’omicida
Quando ai carabinieri è arrivata la segnalazione del ritrovamento di un cadavere col cognome Conti Taguali, l'immediato pensiero è stato alla faida. Poche ore di investigazioni e la chiave di lettura è stata circoscritta a questioni di pascolo tra pastori. Quando cioè i carabinieri hanno arrestato l'uomo che ora è accusato del delitto. [...] Omicidio per futili motivi, delitto per sconfinamento delle mandrie nel pascolo, insomma, guerra tra poveri. Fatti, questi, che in passato sono sfociati in altri agguati con uccisioni e ferimenti nel quadrilatero compreso tra Randazzo-Bronte-Maletto-Cesarò. Il cadavere, senza vita, di Sebastiano Conti Taguali è stato scoperto ieri mattina da un agricoltore che si trovava a passare casualmente lungo la contrada Pietrarossa che si trova attraverso la strada statale 121 in direzione da Bronte verso Adrano. [...] [Giuseppe Lazzaro, Gazzetta del Sud]



21 Settembre 2007
BRONTE, IN CONTRADA SARAGODDIO

Poiana salvata dalla Forestale

Le guardie forestali del Distaccamento di Bronte, coordinate da commissario Vincenzo Crimi, hanno salvato una poiana caduta in contrada Saragoddio dopo aver ingoiato un boccone avvelenato. Il rapace si trovava a pochi metri dalla strada provinciale e sarebbe certamente diventata cibo per i predatori se non fosse stata ritrovata. Nonostante fosse ormai particolarmente debole, catturarla non è stato facile, con la Poiana che ha tentato di difendersi a colpi di becco ed artigli. Alla fine però è stata consegnata al Centro Recupero Fauna selvatica di Catania per le cure del caso. Non appena sarà nelle condizioni di riprendere il volo, verrà liberata nello stesso luogo in cui è stata ritrovata. Dell'ordine degli Accipitriformi, la poiana è uno dei rapaci diurni di grandi dimensioni più comuni in Sicilia. Si nutre di topi, rettili, piccoli uccelli e grossi insetti. [G. G., La Sicilia]



21 Settembre 2007

Un «ponte» di solidarietà fra il Rotary e la Tanzania

SI e creato un ponte fra il Rotary club Aetna Nord Ovest di Bronte e la parrocchia di Ilula in Tanzania, grazie alla solidarietà dei soci del rinomato club brontese ed il missionario padre Filippo Mammano, ospite d'onore all'interno di un partecipato meeting. «Ringrazio il sacerdote per essere qui - ha affermato il presidente del club Paolo Falanga all'inizio della manifestazione - e soprattutto per l'opportunità che ci dà di poter aiutare la “Missione di Ilula”, realizzando così uno degli scopi principali del Rotary». Padre Mammano, attraverso la proiezione di immagini, ha mostrato come Ilula, che dirige dal 1981, sia nonostante le tante difficoltà cresciuta. Toccante è stato l'intervento di Fausta Chota, una giovane ragazza africana che, al coinvolgente racconto di Padre Filippo, ha aggiunto una descrizione della sua terra e dei problemi della sua gente. [G. G., La Sicilia]



20 Settembre 2007

Rino Longhitano stava tornando a Bronte sulla sua «Cagiva». Nella notte è finito contro una rotatoria mentre percorreva viale Doria

Schianto alla Circonvallazione

Muore motociclista di 28 anni

«Quando entrava a casa riempiva l'atmosfera di allegria, era gioioso e affabile con tutti». All'obitorio del «Garibaldi» così le cugine e gli amici descrivono Enrico Longhitano, detto «Rino». Il giovane, 28 anni, di Bronte, è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto la scorsa notte, poco dopo le 3, sulla Circonvallazione al viale Andrea Doria. Ha perso il controllo della sua moto «Cagiva 1000» finendo contro la rotatoria al centro della sede stradale, mentre percorreva il viale verso Misterbianco diretto alla sua abitazione a Bronte. L'uso del casco di protezione non lo ha preservato da una tragica fine. L'impatto contro l'asfalto è stato talmente violento da fargli perdere la vita sul colpo.

La polizia municipale intervenuta sul posto ha constatato la dinamica dell'incidente e ha provveduto al trasporto della salma all'obitorio dell'ospedale Garibaldi. Dove i parenti e gli amici hanno iniziato pian piano a riunirsi per piangere la sua scomparsa. «Era una persona molto buona - spiega la cugina Grazia Longhitano - solare, aveva molti amici. Sua mamma questa mattina mi ha detto che quando entrava a casa riempiva l'atmosfera di allegria». Rino Longhitano svolgeva due lavori, uno insieme al cugino nel campo della ristorazione per eventi, l'altro in un call center. «Era una persona della quale non si poteva fare a meno - spiega la cugina Sara - Ora sarà dura. Aveva la capacità di rapportarsi con chiunque, dal magistrato al contadino. Si faceva volere bene da tutti e conosceva una quantità infinita di gente».

Rino era in cerca di un lavoro stabile: «Ci siamo lasciati due anni fa - spiega Uliana - ma ci siamo voluti sempre bene. Era una persona che anche se non vedi per qualche giorno, per qualche mese non puoi non pensare a lui almeno una volta al giorno. Era il più grande di tre fratelli, gli altri due hanno 25 anni e 20 anni. Era il punto di riferimento per la famiglia». [Melania Sorbera, Giornale di Sicilia]


20 Settembre 2007

«Farò l'avvocato come papà»

Era l'ambizione di Rino vittima dell’incidente in moto

Agenti dell'Ufficio infortunistica della polizia municipale di Catania stanno lavorando per fare chiarezza sulla dinamica di un incidente mortale avvenuto intorno alle quattro della notte scorsa sulla circonvallazione di Catania, nei pressi della Cittadella universitaria, sulla carreggiata in direzione di Misterbianco. A perdere la vita è stato un giovane di Bronte, Rino Longhitano, 22 anni, studente di Giurisprudenza, che era alla guida di una moto di grossa cilindrata, quando, per cause ancora in via d'accertamento, ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi sul cordolo della rotatoria che si trova al viale Andrea Doria. Longhitano pare sia morto sul colpo. A nulla infatti sono valsi i soccorsi del «118», giunto tempestivamente sul posto. Gli operatori non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Secondo quanto riferito dalla polizia municipale, pare che la moto procedesse a elevata velocità. Si tratterebbe comunque di un incidente autonomo, per questo il mezzo, al momento, non è stato posto sotto sequestro.
Bronte piange uno dei suoi ragazzi migliori. Figlio dell'avvocato Giuseppe longhitano, Rino era amato e stimato da tanti per la sua simpatia, la sua educazione e la grande voglia di vivere. La notizia della sua scomparsa prematura è giunta piano piano, sconvolgendo ed intristendo tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato. La casa dei genitori in serata si è presto riempita di amici e parenti che si sono stretti attorno alla famiglia che non riesce ancora a darsi pace. Troppo giovane Rino per morire. Il padre è uno dei più apprezzati avvocati di Bronte, e Rino, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza a Catania, avrebbe certamente voluto seguire le orme del padre, per svolgere, proprio con la stessa serietà ed impegno, una professione che a casa Longhitano è sempre stata vista come una missione sociale più che come un lavoro. Un banale incidente ha impedito che i sogni del povero Rino si realizzassero. (Fonte La Sicilia)



20 Settembre 2007

Serrati controlli della Finanza nei panifici e rivendite alimentari

Commercianti sotto i riflettori della Guardia di Finanza di Bronte che, a seguito di precise disposizioni dei comandi superiori, ha promosso un'operazione di controllo mirata a combattere il fenomeno del caro vita ingiustificato nell'intero territorio di competenza che va da Bronte fino a Linguaglossa. Già da ieri militari della tenenza brontese si recano negli esercizi, soprattutto di prodotti di prima necessità, per prendere nota dei prezzi praticati al pubblico e delle modalità di vendita. Preso nota dei prezzi, i finanzieri trasferiranno i dati alla banca dati nazionale che la Guardia di Finanza sta redigendo con l'obbiettivo di verificare se, nelle varie fasi di vendita soprattutto dei beni di prima necessità, sono stati praticati aumenti ingiustificati.

Contemporaneamente, gli uomini delle Fiamme Gialle controlleranno se la vendita viene effettuata dai commercianti nel rispetto della normativa con attenzione al rispetto della legge che vieta ai panificatori di vendere il pane a pezzo e con il prezzo fisso. Il pane va sempre pesato - dice il comandante della tenenza brontese Carmelo Cicero - e mai venduto a pezzo: Si rischia la truffa in commercio». I controlli della Finanza arrivano in un momento in cui le associazioni dei consumatori protestano per gli aumenti di pane e pasta e proprio a Bronte i panificatori hanno deciso di alzare il prezzo a 2 euro al chilo. Un aumento che secondo la Finanza sarebbe sproporzionato rispetto all'aumento che nelle settimane scorse i mugnai hanno praticato al costo della farina. (Fonte La Sicilia)



19 Settembre 2007
BRONTE E MANIACE

Blitz delle Fiamme gialle in un'azienda di ortofrutta e un opificio tessile

Erano in «nero» 25 lavoratori su 32

Erano anni che il versante nord dell'Etna non balzava agli onori delle cronache per fenomeni di lavoro nero. Una operazione della tenenza della Guardia di Finanza di Bronte, coordinata dal comandante Carmelo Cicero, invece, ha fatto riemergere l'amara realtà, con aziende private, anche solide e stabili economicamente, che basano i propri successi imprenditoriali sulle spalle dei lavoratori. Le Fiamme Gialle di Bronte, infatti, a seguito di una precisa direttiva del Comando provinciale di Catania, intenzionata a sradicare il fenomeno del lavoro sommerso, hanno effettuato un blitz presso due aziende: una di Maniace, specializzata nella raccolta e nel commercio all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli e l'altra, di Bronte, nel settore tessile.

Alla fine hanno scoperto che la posizione lavorativa del 75% dei dipendenti non era regolare. A prestare opera all'interno dell'azienda agricola di Maniace, infatti, c'erano ben 18 dipendenti che lavoravano in maniera totalmente abusiva, con il datore di lavoro che non si era preoccupato ne di inviare loro una lettera di assunzione, ne di effettuare la necessaria comunicazione all'ufficio di collocamento o all'Inail.

Nell'azienda tessile di Bronte, invece a lavorare in maniera totalmente abusiva era un solo dipendente, mentre altri 6 le carte non erano perfettamente in regola, ma se non altro il datore di lavoro aveva già provveduto ad iniziare l'iter per l'assunzione. «Attraverso una preventiva attività d'intelligence - ci dice il comandante Cicero - siamo riusciti ad individuare quelle aziende particolarmente incline all'impiego di manodopera irregolare, scoprendo che su 32 lavoratori, ben 25 erano irregolari. Una percentuale alta che però non può essere generalizzata al resto del mondo produttivo di Maniace e Bronte». I datori di lavoro intanto rischiano sanzioni pesanti con le multe che possono variare dai 1.500 a 12.000 euro per ogni lavoratore, maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo. I finanzieri proseguiranno l'attività ispettiva anti lavoro sommerso, con particolare riguardo allo sfruttamento di lavoratori stranieri. Sembrerebbe, infatti, che lo sfruttamento degli immigrati ha assunto, negli ultimi tempi, proporzioni allarmanti sia per le violazioni di norme a tutela del lavoratore e sia per i profili di ordine e sicurezza sociale, connessi al contrasto dell'immigrazione irregolare. (fonte La Sicilia)


19 Settembre 2007

CONTROLLI. Settore manifatturiero

Lavoratori in nero. In 25 scoperti dalla Finanza

(*grmo*) Scoperti ieri dalle Fiamme gialle 25 lavoratori irregolari, nell'ambito di un'operazione della Tenenza locale su direttive del Comando Provinciale della Guardia di finanza, mirata nel settore del lavoro sommerso. L'attenzione dei militari si è incentrata soprattutto su quelle imprese che operano nel settore manifatturiero che in quelli di raccolta e commercio all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli, presenti su tutto il territorio etneo. Lo studio preventivo del territorio effettuata dalle Fiamme Gialle ha permesso di individuare diverse imprese che abitualmente soprattutto in particolari periodi dell'anno, sono inclini all'impiego di manodopera irregolare. Ben il 75% dei lavoratori identificati sono risultati non in regola, e tra questi 19 sono completamente “in nero”. Un altro dato allarmante è la massiccia presenza di donne tra gli “irregolari”.
I Finanzieri proseguiranno l'attività ispettiva antisommerso - come specificato in una nota - con particolare riguardo allo sfruttamento di lavoratori stranieri. Oltre a tutto ciò l'attività delle Fiamme Gialle mira soprattutto al rispetto della persona ed ai diritti previdenziali. Pesanti le sanzioni previste per i datori di lavoro. Sanzioni, recentemente inasprite con la maxisanzione per l'impiego di personale in nero che prevede l'irrogazione di una sanzione amministrativa da 1.500 a 12.000 euro per ogni lavoratore, maggiorata di euro 150 per ciascuna giornata di lavoro effettivo. (Fonte Giornale di Sicilia)



18 Settembre 2007

Storia e cultura locale nei programmi didattici

La storia, la società e la cultura di Bronte nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado della città del Pistacchio. E' la richiesta che il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, ha posto ai dirigenti scolastici degli istituti di Bronte durante un vertice convocato sia per augurare ai dirigenti un proficuo lavoro, sia per programmare una serie di iniziative che il Comune intende organizzare per allargare i vari Piani dell'offerta formativa allo studio della storia e del territorio brontese, per stringere ancor di più il rapporto con le famiglie e per coinvolgere scolari e studenti in iniziative di carattere sociali.

Per questo assieme al sindaco Firrarello erano presenti l'assessore ai servizi scolastici Mario Fioretto e quello ai servizi sociali Maria De Luca che hanno ospitato i dirigenti Daniela Zappalà del primo Circolo, Tiziana D'Anna del secondo, Cinthia D'Anna della scuola media, Carmela Scirè dell’Istituto superiore Capizzi e Giovanni Lutri del Radice. Presenti anche rappresentanti dell'Ipsaa e del Liceo della Comunicazione: «Mi accorgo - ha affermato Firrarello - che spesso i nostri ragazzi conoscono bene il pensiero dei filosofi classici e sconoscono quello del loro concittadino Nicola Spedalieri. Conoscono la storia d'Italia e hanno scarsissime nozioni sulla storia della Sicilia e di Bronte in particolare. Oltre a ciò - conclude - hanno poca contezza della valenza del proprio territorio e della sua economia».
I dirigenti hanno accolto volentieri l'invito ad allargare i loro programmi, decidendo di organizzare specifiche iniziative didattiche e di partecipare in massa alla giornata dei ragazzi all'interno della Sagra del pistacchio. (Fonte La Sicilia)



15 Settembre 2007

Un chilo di pane costa due euro, a Bronte esplodono le polemiche

Continua a far discutere la decisione dei panificatori di aumentare il costo di un chilo di pane a 2 euro. C'è chi sostiene che il prezzo non sia poi così esagerato rispetto ai prezzi degli altri Comuni e che purtroppo la colpa è dovuta principalmente al caro vita. C’è chi invece contesta ai panettieri di Bronte di aver aumentato troppo ed in poco tempo, ribadendo che fino a qualche settimana fa il pane al chilo non costava più di un euro e 60. Intanto i panificatori continuano a difendere la loro decisione che dicono sia stata condizionata dall'aumento della farina. Sembrerebbe. infatti, che alcuni paesi che esportano il frumento avrebbero chiuso i rapporti commerciali con il nostro paese. Vincenzo Sanfilippo però, nelle vesti di componente dell'associazione dei consumatori Adoc, continua la battaglia: «Chiederemo alle forze dell'ordine - afferma - e al Governo di verificare se gli aumenti praticati sono dovuti all'aumento dell'inflazione o meno. Lo chiederemo per il pane e per tutti gli altri prodotti agroalimentari in tutte le fasi della filiera».
Intanto il comando della Polizia municipale di Bronte, coordinato dal maggiore Salvatore Tirendi, sta svolgendo un servizio mirato affinché gli esercizi commerciali e i panifici vendano il pane a peso e non a pezzo: «E la legge nazionale 441 del 1981 - afferma Tirendi - che impone la vendita delle merci a peso. Il pane prima di essere venduto va pesato e il cliente deve pagare solo quello che ha comprato». (Fonte La Sicilia)


14 Settembre 2007

Il pane schizza a 2 euro al kg, i consumatori alzano la voce
Da ieri pane più caro a Bronte. Lo ha deciso l'assemblea dei panificatori che ha deciso di aumentare il pane da 1,80 a 2 euro al chilo, fra le proteste delle associazioni dei consumatori, le quali, invece, sostengono che l'aumento sia stato ben più sostanzioso, poiché molti panificatori fino alla settimana scorsa « un chilo di pane lo vendevano appena un euro e 60 centesimi. Al di la di tutto, la decisione ha fatto effetto, perché il pane è un bene di prima necessità. In verità, però, si adegua ad un mondo del commercio ormai quasi senza regole, con i prezzi che in tutti i settori schizzano solo in alto e non sempre in maniera comprensibile. Per questo i panificatori, che rappresentano uno dei tanti anelli della catena, difendono a spada tratta la loro scelta. «Noi panificatori siamo con le spalle al muro - dice il signor Pippo Meli - sono aumentati benzina, energia elettrica e gas. Ma quello che ci ha costretto a aumentare il costo del pane è stato l'improvviso aumento di quasi il 50% del costo della farina, che fino a due mesi fa costava 32 centesimi al chilo, mentre oggi i mugnai ne chiedono dai 52 ai 60 centesimi e ci avvertono che presto la dovremmo pagare non meno di 80».
«Come abbiamo organizzato la giornata dello sciopero della pasta, organizzeremo quella del pane - dice Vincenzo Sanfilippo nelle vesti di componente dell'associazione Adoc - chiediamo ai panificatori di rivedere le proprie decisioni. Noi non abbiamo notizie di aumenti di farina ed il frumento costa da tempo 15 centesimi. Per questo investiremo sul problema le istituzioni e poi chiederemo ai consumatori brontesi si astenersi dal comprare il pane». [L. S.] (mangeremo briosce? ndr)



13 Settembre 2007
BRONTE: NELLE CAMPAGNE

Con la raccolta del pistacchio si spostano i cassonetti-rifiuti

Bronte si svuota per la raccolta del pistacchio nelle campagne e il presidente della società Ato rifiuti, Joniambiente, dott. Mario Zappia, fa sistemare nelle strade rurali i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, permettendo alla gente di evitare di portarsi dietro i sacchetti o, nella peggiore delle ipotesi, di lasciarli ai bordi delle strade. L'idèa di sistemare i cassonetti nelle campagne è venuta al vice presidente della società Ato, Antonello Caruso, idea che Zappia ha sposato in pieno realizzandola. «Con il presidente Zappia - ha affermato Caruso - abbiamo immediatamente trovato sinergia conoscendo le abitudini del brontesi che ogni due anni a settembre si trasferiscono nelle campagne per raccogliere il pistacchio. Vivere in campagna di conseguenza vuol dire produrre fra i pistacchieti quei rifiuti che adesso la gente più comodamente, come in città, potrà gettare nei cassonetti».

«Abbiamo individuato alcuni siti - ha aggiunto il presidente Zappia - che ci permettono di servire il territorio più vasto possibile, decidendo di porre i cassonetti nelle contrade Fiteni, Saragoddio, Barrile, Passopaglia e Sciarotta». Le buone notizie per i brontesi sul fronte della pulizia del territorio non finiscono qui. L'assessore comunale all'ecologia Maria De Luca ha nuovamente fatto ripulire contrada Santissimo Cristo, continuamente ricettacolo di rifiuti ingombranti, decidendo di far recintare l'area: «Abbiamo deciso di risolvere il problema in maniera definitiva - afferma l'assessore De Luca - delimitando le aree a ridosso del parco con una recinzione».



11 Settembre 2007

Il mondo scientifico ed ambientalista dice sì alla fruizione dell'Etna in bus
Un primo sopralluogo per individuare i percorsi turistici era stato fatto a Maggio 2007

Si ai bus navetta nel Parco

Escursionisti in una pista della Pineta SalettiVinciguerra: «Aprire questa parte del vulcano con le dovute attenzioni e cautele». Condorelli: «Meglio i bus del trenino a cremagliera che avrebbe reso un eventuale danno ambientale irreversibile»

“Permettere ai bus di raggiungere la pista altomontana dell’Etna, al fine di favorire la fruizione delle aree del vulcano, rappresenta un buon compromesso tra le esigenze dei Comuni (che chiedono turismo) e la necessaria salvaguardia. Tutto ciò a patto che s’impongano e si facciano rispettare regole rigide”. E’ il pensiero comune da parte dei rappresentanti del mondo scientifico ed ambientalista che il sindaco, sen. Pino Firrarello, ha invitato al Comune per esprime pareri e fornire suggerimenti sull’idea di permettere ai turisti di raggiungere i rifugi dell’Etna con un bus, come prevede la carta tematica dell’Etna redatta dal geometra dell’ufficio tecnico comunale Angelo Spitaleri.

All’incontro assieme a Firrarello e Spitaleri hanno partecipato il vice sindaco Nunzio Calanna, l’assessore De Luca, il consigliere comunale Saitta, il direttore generale del Comune Michelangelo Lo Monaco, i dirigenti Teresa Sapia e Salvatore Caudullo ed il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, tutti pronti ad ascoltare i pareri del dott. Angelo Ronsisvalle, promotore del Ctv (Comitato per la tutela e la valorizzazione del Parco dell’Etna), la professoressa Maria Teresa Vinciguerra dell’Università di Catania (prima firmataria del documento contro il terzo polo turistico), l’architetto Lorenzo Capace del Cai di Bronte, ed i dottori Gianbattista Condorelli e Fausto Ronsisvalle.

Dopo la premessa del senatore è stato Spitaleri a spiegare il progetto che non vuole certo istituire una sorta di “circolare di trasporto continuo” sull’Etna, ma organizzare un servizio motorizzato fino alle piste altomontane, per consentire lo sviluppo del turismo e la fruizione delle bellezze ambientali del vulcano anche ad anziani e portatori di handicap. “Si potrebbe così – ha aggiunto Calanna – anche favorire un turismo scolastico e quindi didattico”.

“Il progetto – ha dichiarato Vinciguerra – se non prevede lavori di sbancamento nelle piste, dopo un periodo di sperimentazione ed una verifica sul reale impatto ambientale, può essere utile anche al Parco dell’Etna. Aprire questa parte del vulcano con le dovute attenzioni e cautele, infatti, può servire per promuovere l’educazione ambientale, far conoscere i tanti sentieri minori che si diramano dalla pista altomontana e consentire a chi non ha più 20 anni di godersi la natura di quei luoghi”.

Per l’architetto Capace il progetto è accettabile anche se il Cai a livello regionale non lo ha affrontato nei dettagli.  “Si tratta di un compromesso accettabile, – ha replicato il dott. Condorelli – purché disciplinato da regole rigide. Meglio i bus del trenino a cremagliera che avrebbe reso un eventuale danno ambientale irreversibile”.

Sicuramente a favore del progetto il prof. Ronsisvalle: “Il salto di qualità compiuto dagli Uffici tecnici ha trasformato i Comuni in veri ambientalisti. Noi abbiamo costituito l’Ente parco, adesso bisogna realizzare il Parco. Sanno tutti che da questo versante è impossibile arrivare sull’Etna, raggiungibile solo con mezzi a motore, ed io vedo certamente a favore della valorizzazione dell’ambiente un possibile bus che porti i turisti da Pizzo Filicia a Poggio la Caccia che offre una magnifica vista di conetti vulcanici. Questo progetto – continua - è certamente ecocompatibile ed a favore dell’ambiente perché non c’è Parco e difesa della natura senza fruizione”.

12 Settembre 2007

Il confronto è stato utile per confrontare i nuovi percorsi turistici

Gli ambientalisti dicono sì agli autobus per visitare l'Etna

Regole rigide per avallare un "compromesso accettabile da tutti"

12 Settembre 2007

Gli ambientalisti alla riunione di Bronte
Sì ai bus fino alla pista altomontana dell'Etna



11 Settembre 2007

Indumenti usati nelle chiese

I contenitori per la raccolta collocati dentro le parrocchie

Il contenitore davanti alla piscina comunaleLa raccolta differenziata degli indumenti usati diventa per il Comune di Bronte il modo migliore per sancire ancora una volta la stretta collaborazione esistente tra le parrocchie, il mondo scolastico e le associazioni sportive. L'assessore ai servizi ecologici Maria De Luca ha, infatti, chiesto ai parroci delle chiese brontesi la possibilità di posizionare i contenitori degli indumenti usati - che vengono messi a disposizione dalla Joniambiente - proprio all'interno delle parrocchie. «La religiosissima Bronte - afferma l'assessore De Luca - vanta parrocchie e gruppi cattolici che sono particolarmente attivi e prosperi di iniziative di beneficenza. E gli indumenti usati, conferiti come raccolta differenziata, vengono selezionati per poi essere dati alle famiglie più bisognose del mondo». «Per questo - continua lo stesso De Luca - affinché questo servizio funzioni bene ritengo che sia necessario sensibilizzare chi da sempre svolge questo compito con puro spirito volontaristico e di servizio».
Così l'assessore De Luca ha telefonato ai parroci e incontrato in Comune padre Luigi Camuto che è il parroco della Chiesa di San Giuseppe, decidendo di collocare i contenitori nelle parrocchie San Giuseppe appunto, Sant'Agata, Madonna del Riparo e Borgonuovo. Altri contenitori saranno posti in via Selvaggi nei pressi dell'Istituto tecnico commerciale e anche nella piscina comunale. «Solo così - aggiunge l'assessore De Luca - daremo significato vero a un servizio che mira anche a sensibilizzare la gente verso la beneficenza, verso la raccolta differenziata dei rifiuti e della pulizia del paese che in questi giorni la ditta sta effettuando bene». (Fonte La Sicilia)



11 Settembre 2007
BRONTE: NELLA PARROCCHIA S. GIUSEPPE

Un nuovo campetto di calcetto

I bambini della parrocchia San Giuseppe di Bronte hanno un nuovo campetto dove praticare il calcetto. A realizzarlo è stata la parrocchia che ha ricevuto un congruo contributo da parte del Comune. Così il sindaco sen. Pino Firrarello ha tagliato il nastro inaugurale assieme a buona parte di assessori e consiglieri comunali. «Il Comune crede - ha affermato Firrarello - nel ruolo educativo che svolgono tutte le parrocchie di Bronte nei confronti di giovani. L'esempio è proprio quello della parrocchia San Giuseppe, con l'attivissimo padre Luigi Camuto, organizzatore di un così impressionante numero di iniziative da riuscire a coinvolgere tantissimi giovani impegnati nei Grest, nelle attività degli scout o in semplici iniziative parrocchiali. Ritengo che Bronte debba molto a padre Camuto.» (fonte La Sicilia)



IL FENOMENO ERUTTIVO CON LANCIO DI CENERE E FUORIUSCITA DI LAPILLI E LAVA NON HA INTERESSATO IL VERSANTE DI NORD-OVEST

7 Settembre 2007
Cratere di Sud-Est. Giovanni Tringali: possibile che il vulcano torni presto a dare spettacolo

Etna, tornata la quiete. In raffreddamento la colata

(*ramu*) Dopo la notte di fuoco a cavallo tra martedì e mercoledì, in cima all'Etna sembra essere tornata la calma. Il cratere di Sud-Est, protagonista delle spettacolari fontane di lava di tre giorni fa, è adesso interessato da deboli fenomeni di degassazione. Esaurita l'alimentazione che l'aveva portata a percorrere in breve tempo il tratto di valle del Bove che si chiude ai piedi dei Monti Centenari, anche la colata venuta fuori dalla frattura alla base del cratere si è lentamente fermata ed è ormai in fase di raffreddamento, come appurato anche dal sorvolo effettuato dai vulcanologi dell'Ingv. «Ma per favore, non parliamo di normalità - avverte il vulcanologo Carmelo Ferlito - La normalità è un'unità di misura umana che mal si applica alla natura in genere, e meno ancora ai vulcani».

Cosa potrà accadere adesso è difficile da dire. Giovanni Tringali, direttore scientifico dell'Istituto di ricerche mediche e ambientali Irma di Acireale, sostiene che c'è da attendersi un nuovo spettacolo come quello dei giorni scorsi a breve: «Quando a giugno avevamo detto che ci sarebbe stata un'eruzione a breve, non intendevamo certo questione di giorni o di ore – spiega - non sono queste le unità di misure da utilizzare in questi casi. Però i risultati degli studi fatti assieme a vulcanologi di fama internazionale come Tanguy ci hanno dato ragione». Per stabilire quali siano effettivamente le attuali condizioni dell'Etna manca, comunque, il riscontro dei dati termici all'interno del cratere, resi difficili dalle condizioni meteo proibitive in cima al vulcano attivo più alto d'Europa. [Ra. Mu., Giornale di Sicilia]



5 Settembre 2007

Il mercatino del libro usato

Il «caro-libri» ti stressa?! Non c'è problema. Corri da... Sinistra Giovanile ed acquista i libri che ti servono... risparmiando.

Con questo motto la sezione brontese della Sinistra Giovanile organizza per il terzo anno consecutivo il mercatino del libro usato.

A partire da mercoledì 5 settembre, dalle ore 16,00 alle ore 20,00 di tutti i giorni, è possibile portare i libri usati presso la sede di Piazza Roma della Sinistra Giovanile ed acquistare quelli che servono risparmiando ed evitando il rincaro delle case editrici. Un'ottima iniziativa visti i soliti aumenti annuali dei testi scolastici ed i tempi di magra dei bilanci familiari ridotti quasi all'osso.



1 Settembre 2007

In contrada Nave 3 roghi

Inceneriti da piromani 5 ettari e parte del bosco di Roverella

Più di 5 ettari di terreno sono andati in fumo in contrada Nave a Bronte, a causa di tre incendi dolosi che i piromani hanno appiccato intorno le 20, proprio all'imbrunire quando elicotteri e canadair non possono più alzarsi in volo. Un cambio di strategia, forse da tempo studiato appositamente per mettere ko l'intera organizzazione antincendio, dotata di vedette e intere squadre rimaste all'erta per l'intero pomeriggio e costrette ad intervenire con le fotoelettriche, quando credevano ormai di aver trascorso una giornata tranquilla. Vista l'impossibilità di far intervenire i mezzi aerei, il comandante del distaccamento forestale di Bronte, commissario Vincenzo Crimi, ha fatto convergere sul posto le squadre di Bronte e Randazzo e Maniace.

Anche i vigili del fuoco volontari di Maletto sono intervenuti, ed intorno alle 23 l'incendio era stato circoscritto. «Gli incendiari - ha detto il commissario Crimi - hanno appiccato il fuoco in tre punti distanti l’uno dall'altro. Una tecnica ormai ripetuta per diluire la forza dell'azione di spegnimento. I danni li stiamo ancora contando - continua Crimi - ma circa 5 ettari di contrada Nave è andato in fumo e con essi una buona fetta di bosco di Roverella». Le fiamme hanno pure lambito alcune abitazioni rurali, che comunque non sembrano aver subito danni. Intanto, le indagini continuano per identificare i piromani.

Le guardie forestali ieri hanno perlustrato il terreno, alla ricerca di qualsiasi elemento che possa far risalire alla loro identità. Intanto per adesso a pagare saranno, purtroppo, i pastori che utilizzano quei terreni per il pascolo. «Quella è una zona boscata - conclude il commissario Crimi - che adesso per legge è vietata al pascolo. I pastori che vi lasceranno pascolare le greggi dovranno essere verbalizzati per migliaia di euro». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



29 Agosto 2007

Premiato il direttore artistico di Taormina Arte

Si è creato un ponte fra Bronte e la musica di Taormina arte. Il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, ha voluto premiare il direttore artistico della manifestazione internazionale taorminese, Enrico Castiglione, che ha il padre, Luigi, brontese. Castiglione è stato ricevuto in Municipio assieme alla costumista Sonia Cammarata.

«Abbiamo avuto modo di apprezzare - ha dichiarato Firrarello - le sue qualità professionali in occasione di Taormina arte e in occasione della regia teatrale di numerose opere liriche.

Negli Anni ‘80 a Bronte si esibivano gli artisti che il giorno precedente avevano riempito il teatro di Taormina, per noi sarebbe bello ripetere questa esperienza». E al regista l'idea e piaciuta, tant'è che ha voluto subito visitare il Castello Nelson per verificare la possibilità di farlo diventare lo scenario naturale per diversi concerti. […]. (Fonte La Sicilia)

Enrico Castiglione,
nato a Roma da genitori di origine brontese (il padre, Luigi, pratica da quasi mezzo secolo l’attività di giornalista e di versatile scrittore e poliglotta), è oggi considerato a livello internazionale uno dei più conosciuti ed apprezzati registi di teatro musicale della sua generazione, già fondatore e direttore artistico di prestigiosi festival, nonché instancabile animatore della vita musicale italiana.
Oltre ai più di cento dvd delle sue regie teatrali e televisive, tutte oggi disponibili in dvd, tra i suoi libri ricordiamo le conversa­zioni con Leonard Bernstein, Una vita per la musica (1989, tradotto in dodici lingue), la più completa edizione dell'Epistolario di Wolfgang Amadeus Mozart (1991, otto edizioni) e le Lettere di Gioachino Rossini (1992, tre edizioni).



26 Agosto 2007

Quell’auto andava a... cocaina

Presi dai Cc due «corrieri» con mezzo chilo di droga (valore 70 mila euro) nascosta nel serbatoio

I carabinieri della Compagnia di Randazzo con una brillante operazione hanno inferto un durissimo colpo al traffico di cocaina che si consuma a Bronte e alle cosche che ne regolano lo spaccio. I militari dell’Arma, infatti, sono riusciti a intercettare ben 500 grammi di purissima polvere bianca che due corrieri stavano tentando di portare in paese. Un carico particolarmente prezioso dal valore di circa 70.000 euro e che le cosche hanno affidato ai due giovani corrieri, ambedue arrestati. Si tratta di G. U. di 23 già pregiudicato e F. V. di 20 anni. Entrambi residenti a Bronte, i due percorrevano la statale 120 a bordo di una Bmw serie 5 sw di proprietà di un autonoleggio, quando sono stati fermati da un posto di blocco dei carabinieri. Si trattava di un normale controllo, ma i carabinieri si sono accorti subito che i due erano particolarmente nervosi.

La città di Bronte, inoltre, da tempo è considerata dagli inquirenti una centrale di spaccio di cocaina, e così i militari hanno deciso di far ispezionare la vettura da un cane antidroga, che ha subito fiutato qualcosa nei pressi di uno dei due serbatoi di benzina dell’auto, cominciando a mordere il sedile posteriore. E’ stato così ispezionato il serbatoio, dove i carabinieri hanno trovato immerso nella benzina un vasetto di vetro di maionese che conteneva quattro panetti di cocaina purissima. Il vasetto era stato accuratamente sigillato e chiuso quasi ermeticamente con diverse fascette, due fogli di resistente plastica rossa, 8 strati di cellofan e della colla sigillante. Interrogati i due corrieri hanno preferito rifugiarsi nel totale silenzio, ma è chiaro che quella droga fosse destinata al mercato brontese, dove in passato i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato spacciatori provenienti pure dal messinese.

Arrestati i due, i carabinieri hanno dato inizio ad un’imponente operazione di controllo del territorio brontese, trovando in campagna, all’interno di grossi tubi posti all’aperto, tre fucili, di cui uno a canne mozze, alcuni passamontagna, delle targhe di auto rubate e tante cartucce caricate a lupara. Uno dei fucili era pure carico e quindi pronto a sparare. Le indagini ovviamente continuano. Le armi saranno inviate al Ris per verificare se hanno sparato di recente e se mostrano importanti impronte digitali.
Bronte, ricordiamo, infatti, oltre ad essere stato teatro di spaccio di cocaina, nei mesi scorsi è stato teatro anche sparatorie e tentati omicidi. I militari dell’Arma però, al momento, mantengono il riserbo sul proseguo delle indagini e sul possibile collegamento fra il ritrovamento della droga e delle armi. L’operazione, infatti, è ancora in corso e non sono escluse nei prossimi giorni altre sorprese. [T. S., La Sicilia]



Dopo aver superato la selezione provinciale Roberta D'Aquino, «Miss Carpisa»,  parteciperà alla finale regionale

25 Agosto 2007
MISS ITALIA

Due «bellissime» di Bronte e Randazzo alle finali regionali

Il versante nord dell’Etna sarà ben rappresentato alle finali regionali per il concorso di Miss Italia. A partecipare alle selezioni che già da questa sera in vari Comuni del messinese sceglieranno finaliste che andranno a Salsomaggiore per contendere la corona di miss Italia 2007, ci sono, infatti, due belle ragazze di Bronte e Randazzo. Si tratta di Roberta Proietto Billorello di 20 anni di Randazzo e Roberta D’Acquino di 19 anni di Bronte.

Entrambe bellissime, hanno acquisito il diritto di partecipare alla finale regionale a Riposto dove si è svolta la finale per miss Catania, con Roberta Billorello che ha conquistato la fascia di “miss Rocchetta bellezza”, mentre Roberta D’Acquino quella di “miss Carpisa”. Tutte e due si portano dietro il tifo dei propri paesi, pronti a scommettere sul loro passaggio del turno ed andare a giocare le proprie chances a Salsomaggiore, dove Bronte e Randazzo sono pronti a far sentire il proprio peso con il televoto. [Gaetano Guidotto, LaSicilia]



25 Agosto 2007

Blitz del presidente di Joniambiente: «Bilancio negativo»

Bronte bocciata in pulizia urbana

L’accusa di Zappia dinanzi ai cumuli di rifiuti: «Gli addetti sono pochi e alcuni andrebbero sostituiti»

La fine delle vacanze coincide per la società Ato rifiuti Joniambiente con il momento delle verifiche. Il presidente Mario Zappia, infatti, ha programmato una serie di sopralluoghi nei centri abitati e nelle isole ecologiche di tutti i Comuni del territorio di pertinenza (da Bronte fino a Riposto) per verificare l’efficienza del servizio reso alla collettività. Così ieri mattina, insieme al vice presidente Antonello Caruso, Zappia, a sorpresa, ha effettuato un blitz presso l’isola ecologica di Bronte, verificando l’efficienza del servizio di pulizia all’interno della cittadina. «Il bilancio finale - ha affermato il presidente alla fine del sopralluogo – purtroppo non è positivo. Per le strade della cittadina credo che il servizio debba essere migliorato, mentre la piazzola di accesso dell’isola ecologica di contrada Santissimo Cristo è caratterizzata da un sempre più largo cumulo di rifiuti ingombranti. La gente, è vero, non dovrebbe depositarli lì, ma è vero anche che noi dovremmo in tempi celeri smaltirli».

«Il problema - ha spiegato il presidente - è derivato dalla carenza di personale. Pochi gli addetti nei centri di raccolta, molti gli operatori di Bronte che dovrebbero essere sostituiti o intergrati. Per questo - conclude - chiederò subito un incontro con la Aimeri Ambiente, che per conto nostro svolge il servizio, affinché tutti i problemi vengano risolti». «Oltre a ciò, - aggiunge il vice presidente Antonello Caruso - nell’attesa che vengano realizzati i lavori di potenziamento del Centro comunale di raccolta di Bronte, è necessario individuare un sito provvisorio dove depositare i rifiuti ingombranti. Chiederò al Comune di poter utilizzare nuovamente l’area dell’ex segheria Pirrone».

Alla fine del sopralluogo Zappia e il direttore della Aimeri, dott. Alfio Agrifoglio, si sono sentiti. «Con Zappia abbiamo concordato un incontro - afferma Agrifoglio - per pianificare in tempi rapidi una serie di interventi mirati che riguardano il Comune di Bronte, potenziando il personale e tutte le attività operative così da risolvere i disservizi che si sono verificati nel mese di agosto. E’ interesse dell’Aimeri e di Joniambiente - conclude - dare risposte adeguate». (fonte La Sicilia)



24 Agosto 2007

I 50 anni di sacerdozio di padre Gliozzo

Parroco della parrocchia Crocifisso della Buona Morte in Catania

Padre Giuseppe “Pippo” Gliozzo compie 50 anni di sacerdozio. Per festeggiare la ricorrenza, gli amici e i parrocchiani celebreranno con lui la Messa delle ore 10 di domenica 26 nella Parrocchia Crocifisso Buona Morte in piazza Falcone. Ordinato sacerdote nel 1957, padre Gliozzo ha svolto il suo ministero sacerdotale a Bronte fino al 1970, come Assistente spirituale dell'Azione Cattolica e vice-rettore del locale Piccolo Seminario.

Nel 1970 padre Gliozzo viene nominato vice-rettore del Seminario arcivescovile di Catania. E' stato per molti anni insegnante di religione nel liceo Spedalieri. Successivamente egli diventa parroco della parrocchia Crocifisso della Buona Morte in Catania, dove opera tuttora.

In tutti questi anni padre Gliozzo è stato maestro e punto di riferimento per tantissimi giovani che hanno trovato in lui un educatore di grande umanità e spiritualità ricevendo un costante impulso alla formazione sia religiosa sia civile che resterà loro patrimonio indelebile per tutta la vita.  - Pippo Gliozzo nei ricordi di alcuni dei tanti «giovani» che ha formato -



19 agosto 2007

Parte la raccolta differenziata di pile e farmaci scaduti

Inizia nell’intero territorio che va da Bronte fino a Riposto il servizio di raccolta differenziata delle pile esauste e dei farmaci scaduti. Dopo aver istallato i contenitori degli indumenti usati, la società Ato rifiuti Joniambiente, presieduta dal dott. Mario Zappia, infatti, ha concordato con i sindaci dei 14 Comuni di porre anche quelli per pile e farmaci che sono catalogati con rifiuti pericolosi. «I contenitori – ci dice il vice presidente della Joniambiente, Antonello Caruso – verranno sistemati in luoghi strategici. Molti contenitori di batterie usate, infatti, verranno posti nei pressi dei negozi che le vendono, mentre alcuni farmacisti ci hanno già autorizzato a sistemare un contenitore proprio all’interno della farmacia.

Da sottolineare – conclude – come i contenitori permettono solo alla ditta delegata al recupero di prelevare i rifiuti pericolosi. Nessuno quindi potrà pensare di appropriarsi dei farmaci depositati.» I contenitori saranno ripuliti periodicamente dalla società Aimeri Ambiente diretta dal dott. Alfio Agrifoglio, con il presidente Zappia che è pronto a scommettere sull’efficacia di questo nuovo servizio.

«A Bronte – conferma Zappia – i contenitori sono già stati istallati, permettendoci di raccogliere qualcosa come 500 chilogrammi di batterie. Oltre a ciò lo sforzo che stiamo compiendo mira ad un duplice obiettivo: infondere sempre di più fra gli utenti il principio che è necessario differenziare i rifiuti e contemporaneamente conferire in discarica sempre meno.» Già, perché uno dei costi principali che i Comuni prima anche le società le Ato oggi sono costrette a sostenere e quello del conferimento in discarica che può essere abbattuto solo conferendo di meno. I contenitori sono già stati posti in tutti i Comuni 14 Comuni, ad eccezione di Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Milo e Piedimonte Etneo.



19 Agosto 2007

Grande festa finale per tutti i Grest

Si sono conclusi con una grande festa in piazza Spedalieri i vari Grest organizzati a Bronte che hanno visto coinvolgere le parrocchie di San Vito, San Giuseppe, Madonna del Riparo, San Silvestro, Sant’Agata, oltre alle Figlie di Maria Ausiliatrice e le Ancelle missionarie Cristo Re. Ed il Comune non è rimasto a guardare contribuendo alla realizzazione di vari Grest: «Proprio così - conferma l’assessore alle politiche scolastiche prof. Mario Fioretto - il Comune riconosce le qualità didattiche del Grest. Sono, infatti, la scuola, la famiglia e la Parrocchia le tre agenzie educative che contribuiscono alla crescita del giovane, ed a Bronte abbiamo la fortuna di avere parrocchie e scuole particolarmente presenti e quindi di aiuto alla famiglie». [La Sicilia]



LA CISTERNA ED IL SUO BEVERINO12 Agosto 2007

Divelto e rubato il beverino di via Benedetto Radice

Chi l’ha visto?

LA CISTERNA OGGIPer qualche secolo aveva servito egregiamente allo scopo per il quale un oscuro scalpellino lo aveva fatto (“dar da bere agli assetati”, uomini e bestie) ed ora si riposava in un angolo di via B. Radice, guardato con ammirazione da chiunque passasse.

Anche don Benedetto (il nostro beneamato storico, Benedetto Radice) dal suo balcone ogni giorno posava lo sguardo su di lui e ne ammirava la bellezza semplice e funzionale e le pure fattezze artigianali.

Ora il beverino posto all'angolo della cisterna è improvvisamente scomparso: divelto e rubato una notte di qualche mese fa, se ne sono perse le tracce. Ma, quel che più conta, nell’indifferenza generale, nessuno lo cerca; nemmeno i Carabinieri che hanno dimora proprio dirimpetto e che sicura­mente molte volte lo hanno ammirato dalle loro finestre. E’ rimasta (vedi a destra), triste e malandata, con un’ampia ferita sul fronte, l’imboccatura della cisterna che però, senza il suo beverino, ha perso del tutto la sua bellezza, la vitalità e la funzione dissetatrice. Ora, inevitabilmente, è destinata all'oblio ed alla distruzione.

Ma non fateci caso. E’, purtroppo, il destino dei tanti manufatti in pietra lavica o in ferro battuto che adornano le stradine e le case del nostro centro storico e delle nostre campagne: scomparire senza lasciare traccia e finire chissà dove. Ma, comunque, se qualcuno dovesse incontrare e riconoscere il «nostro» beverino ce lo segnali.



12 Agosto 2007
JONIAMIENTE. DA RIPOSTO A BRONTE PARTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Cassonetti pieni di solidarietà

Parte il servizio di raccolta differenziata per gli indumenti usati anche nei Comuni che vanno da Bronte a Riposto. A promuovere il nuovo servizio l'intero Cda della Società Ato rifiuti joniambiente presieduta dal dott. Mario Zappia, che ha inviato ai Comuni la lettera per chiedere ai sindaci di individuare i siti dove porre il grosso contenitore. Fra tutti il più solerte è stato Maniace, che ha già posto nei luoghi strategici i contenitori utilizzati per raccogliere gli indumenti usati. A ruota hanno seguito il buon esempio i Comuni di Fiumefreddo, Mascali, Linguaglossa e Riposto che a giorni attiveranno il servizio, mentre Bronte, Randazzo e Sant'Alfio hanno accettato di porre i contenitori all'interno dei centri urbani e stanno individuando i siti. «Presto tutti i residenti dei 14 Comuni dell'Ato potranno fare la raccolta differenziata anche dei vestiti usati», afferma il vice presidente di Joniambiente Antonello Caruso. «Il bello di questa iniziativa è che non costerà nulla alla Joniambiente, che anzi, non conferendo in discarica i vestiti, risparmierà pure. A gestire il servizio - continua - sarà una cooperativa sociale specializzata nel settore, attraverso l'utilizzo di personale che per vari motivi hanno necessità di essere reinseriti nel mondo del lavoro».

«Nei cassonetti - aggiunge il presidente dell'associazione Mario Zappia - potranno essere posti non solo indumenti vari come camice, magliette o maglioni, ma anche borse, cinture e pelletterie varie. Differenziare gli indumenti e utile anche per essere solidali con le popolazioni più povere. I vestiti e il pellame raccolti in modo differenziato, infatti, verranno separati per categorie merceologiche. E gli indumenti migliori potranno essere riutilizzati da chi ne abbia bisogno. (Fonte La Sicilia)



10 Agosto 2007

NOTTE ALL'ADDIACCIO IN UNA ZONA IMPERVIA DEI NEBRODI

Intervengono per soccorrere una scout, si feriscono tre operatori del 118

Per raggiungere una boy scout di 20 anni che si era ferita in una zona impervia dei Nebrodi, in territorio di Maniace, due soccorritori del 118 di Catania, un medico e un'infermiera professionale, andando a piedi portandosi dietro la barella e tutto il necessario per il soccorso, lungo il greto di un vallone, paradossalmente si sono a loro volta infortunati, ritrovandosi costretti a trascorrere la notte all'addiaccio. È accaduto mercoledì sera, quando Anita Rizzo appartenente al gruppo scout “Palermo 19”, nei pressi del torrente Saracena (a qualche centinaio di metri dal lago Tre Arie), è caduta battendo violentemente il ginocchio sinistro. Temendo una frattura, il capo degli scout Gerlando Giaccone di 35 anni, anch'egli di Palermo, assieme ad un altro scout, è sceso fino a Maniace raggiungendo alle 19,45 la stazione dei Carabinieri per lanciare l'allarme.

Essendo il posto difficile da raggiungere, i carabinieri hanno avvertito la Guardia forestale di Maniace e il 118. Così la guardia forestale Giuseppe Basile e i carabinieri Egidio Del Grosso e Antonio Campitelli hanno raggiunto il luogo dell'incidente dove attendevano la ragazza ed i suoi amici scout e dove era possibile arrivare solo a piedi attraversando rovi, dirupi ed un fitto bosco. Pertanto le forze dell'ordine hanno aspettato l'ambulanza lungo la strada sterrata dove il dott. Tindaro Impellizzeri, la soccorritrice Simona Mirenda e l'autista Savio Imbrogiano sono stati costretti ad imbracciare la barella ed avventurarsi a piedi fra i boschi, cadendo più volte e procurandosi diverse contusioni. Nonostante ciò i soccorritori, con spirito di sacrificio e vera abnegazione, hanno continuato il difficile percorso, raggiungendo quasi all'imbrunire la ragazza ferita

 Il dott. Impellizzeri, anch'egli contuso al braccio destro a causa di una caduta, si è reso subito conto che la gamba della scout non era fratturata, ma per la ragazza era ugualmente impossibile camminare. E dato che il buio impediva agli elicotteri di alzarsi in volo, la comitiva ha deciso di trascorrere la notte fra le rocce del greto del torrente in attesa del giorno, quando finalmente un elicottero dei Vigili del fuoco, non trovando un posto per atterrare, ha tirato su con il verricello tutti i contusi e li ha trasportati in ospedale a Bronte. Qui il dott. Roccasalva ha medicato e poi dimesso tutti i feriti che hanno riportato lievi ferite, con prognosi che vanno dai 5 ai 10 giorni. Alle guardie forestali di Maniace, coordinate dal commissario Alfredo Lo Presti, invece è stato dato il compito di riportare il resto della comitiva (11 scout) in paese, dove è stata rifocillata ed accompagnata sui bus in partenza per Palermo. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]

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