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Notizie, Eventi Socio-Culturali e non

Da  LUGLIO a  OTTOBRE 2006

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11 Ottobre 2006
LA «SOSTA A PAGAMENTO»Sono 470 gli automobilisti che a Bronte hanno contestato le sanzioni sul parcheggio sulla strisce blu. Risposte contrastanti.

Ricorsi contro le multe: è caos

Accolti dal giudice di pace, vengono quasi sempre rigettati dal prefetto: cosa fare

Giudizi divergenti su casi identici per i circa 470 automobilisti di Bronte che ad aprile hanno presentato ricorso dopo essersi visti notificare a casa 29,94 euro di contravvenzione per non aver pagato la sosta nelle «strisce blu». Chi si è rivolto al giudice di pace ha ottenuto l’accoglimento del ricorso, chi invece, in via gerarchica, si è rivolto alla prefettura, lo stesso ricorso se lo è visto rigettare, con il prefetto che ha disposto l'ordinanza di ingiunzione, cioè il ricorrente dovrà pagare il doppio. Tutto è cominciato ad aprile, quando i dipendenti della società Mit, che gestivano gli stalli a pagamento hanno segnalato alla polizia municipale coloro che avevano sostato senza esporre il tagliando.
Alla notifica delle contravvenzioni molti automobilisti hanno presentato ricorso sostenendo di non dover pagare, ricorso che il dirigente della III area funzionale della prefettura ha rigettato: «Considerato - si legge nella motivazione dell'ordinanza prefettizia - che la Giunta municipale, nell'anno 2004 ed ai sensi della legge 127 del 97, ai dipendenti della ditta Mit, previo corso di formazione e con singoli decreti sindacali è stata conferita la qualifica di ausiliario del traffico limitatamente al controllo delle strisce blu, il verbale per l'infrazione del codice della strada è sempre valido purché venga notificato entro i 150 giorni dall'accertamento dell'infrazione».

Di diverso avviso il giudice di pace di Bronte, dott. Antonino Meli che ha già esaminato e accolto 25 sui circa 130 ricorsi che gli sono stati sottoposti: «l'articolo 68 della legge 488 del 99 - sostiene - interpretando l'articolo di legge cui fa riferimento la prefettura ha chiarito che il conferimento delle funzioni di prevenzione e di accertamento delle violazioni comprende i poteri di contestazione immediata, nonché di redazione e di sottoscrizione del verbale di accertamento».
Secondo il giudice gli ausiliari del traffico avevano l'obbligo di redigere e sottoscrivere un verbale di accertamento al momento della presunta infrazione. «Noi come corpo di polizia municipale - dice il comandante della polizia municipale di Bronte - avevamo l'obbligo di notificare il verbale agli automobilisti. E coscienti di aver svolto il nostro dovere, siamo rispettosi delle decisioni che l'autorità amministrativa e il giudice di pace assumeranno». (Fonte: La Sicilia)

Molti pagano, ma tanti altri invece... no

Neanche le prime sentenze hanno dato la certezza su chi in questa intricata vicenda ha ragione. Gli automobilisti sostengono, di aver si lasciato l’auto in sosta senza pagare i 50 centesimi per ogni ora, ma di aver pagato i 3 euro indicati dal biglietto lasciato succes­sivamente dagli ausiliari del traffico sul para­brezza, ma nonostante ciò avrebbero ricevuto ugual­mente la contravvenzione che, a loro dire, avrebbero dovuto avere notificata immediatamente.

Di contro, invece, si sostiene che il verbale di accer­tamento redatto dagli ausiliari del traffico (la cui collo­cazione sul parabrezza poteva non essere effettuata) conteneva tutti gli elementi essenziali previsti dal regolamento di esecuzione del codice della strada.



14 Ottobre 2006
IN 6 COMUNI

Cinquanta antichi casolari diventeranno alberghi

v.f.) Case rurali e antichi immobili presenti nel territorio etneo da convertire in strutture alberghiere per i turisti. E’ l’obiettivo di un progetto del Gal Etna che dovrebbe riguardare circa 50 costruzioni nei territori di Adrano, Bronte, Biancavilla, Maletto, Ragalna e Santa Maria di Licodia. Per illustrare l’iniziativa, la società "Europrogetti e Finanza", che collabora con il Gal, ha promosso una serie di seminari. Si partirà lunedì con incontri nelle aule consiliari di Adrano (alle ore 10) e di Biancavilla (alle ore 16). I seminari proseguiranno martedì (a Bronte e a Maletto), mercoledì (a S. M. di Licodia e a Ragalna) e giovedì (Adrano e Nicolosi, presso il Parco dell’Etna). (Fonte: La Sicilia)


MALETTO

Come rilanciare il turismo dell'«ospitalità»

Si è svolto a Maletto, alla presenza del sindaco Giuseppe De Luca e dell'assessore allo Sviluppo economico Enzo Sgrò, il seminario informativo promosso da Europrogetti e Finanza Spa, società che collabora col Gal Etna sull'Albergo diffuso. A partecipare gli imprenditori locali che hanno presentato la dichiarazione di disponibilità ad aderire al progetto che intende dare vita ad un circuito ospitale ottenuto dal recupero di strutture preesistenti come rustici in campagna, ristrutturati grazie anche a finanziamenti pubblici e bancari con tassi di interesse agevolati. "Un progetto - hanno dichiarato De Luca e Sgrò - in linea con i programmi del Comune di valorizzare l'ambiente ai fini turistici".



13 Ottobre 2006

Colpo da 5.000 euro alla banca Antonveneta

«Sono un rapinatore voglio tutti i soldi!»

Il bandito ha colto di sorpresa il cassiere puntandogli un taglierino. Scena ripresa da tv a circuito chiuso

Bottino di 5000 euro per due rapinatori che a volto scoperto sono riusciti a rapinare la sede brontese della Banca Antonveneta. Tutto è accaduto con estrema velocità. I due hanno atteso che in banca non ci fosse più nessun cliente e poi uno è entrato dentro, protetto dal complice che è rimasto alla porta. Si è avvicinato al cassiere e con la freddezza tipica del professionista ha detto: “Voglio aprire un conto corrente in questa banca". Per un attimo l'impiegato ci ha creduto, ma quando gli ha chiesto che mestiere facesse, con accento prettamente catanese, sì è sentito rispondere: "Rapinatore".

Così il giovane ha afferrato il braccio del cassiere puntandogli in faccia un taglierino con la minaccia di conficcarglielo in gola se non avesse immediatamente ricevuto tutto il contante che era nel cassetto. All'impiegato non è rimasto altro da fare che consegnare le mazzette di biglietti da 100 euro che aveva riposto nel cassetto. Arraffato il contante il ragazzo è scappato. Ovvio che appena messo piede fuori dalla banca è stato lanciato l'allarme, con i carabinieri che immediatamente sono giunti sul posto, ma dei due nessuna traccia. Sono stati istituiti posti di blocco in tutte le arterie stradali che arrivano a Bronte, ma inutilmente. Che l'abbiano fatta franca però non è detto. Il rapinatore che ha puntato il taglierino al collo del cassiere, infatti, non ha fatto i conti con i sistemi di sicurezza e le telecamere a circuito chiuso sistemate all'interno della Banca che, anche se gli inquirenti non lo hanno confermato, sicuramente hanno ripreso tutta la scena, filmando il volto del rapinatore. Si vedrà nei prossimi giorni, quindi, se i sistemi di sicurezza della banca hanno funzionato a dovere, rivelando l'identità del rapinatore e permettendo ai militari dell'Arma di assicurarlo alla Giustizia. Già una settimana fa qualcuno aveva tentato di effettuare una rapina in questa banca. In quell'occasione però, due sconosciuti non sono riusciti ad entrare grazie alla prudenza degli impiegati, che non hanno aperto le porte, avvertendo i carabinieri. (Fonte: La Sicilia)



12 Ottobre 2006
IL CASO

Preside non fa entrare gli studenti assenti per Sagra

Alla gola non si comanda. Soprattutto quando si tratta dei prelibati dolci al pistacchio che sono stati prodotti dalle pasticcerie di Bronte durante la «Sagra del pistacchio». Per questi motivi 400 degli studenti dell'Istituto commerciale "Benedetto Radice" di Bronte hanno deciso di marinare le lezioni il 4 ottobre scorso, mentre la scuola aveva deciso di non aderire alla manifestazione promossa dal Comune per lo stesso giorno "La scuola scende in piazza", proprio nell'ambito della «Sagra del pistacchio». Per il preside del "Radice", prof. Sebastiano Ciraldo, è un'azione che va sanzionata con una penalizzazione nel voto di condotta per ogni giorno di assenza ingiustificata (per 3 volte), e con l'accompagnamento da parte dei genitori. Ieri mattina, però, alle 8.30 sono stati pochi i genitori che si sono presentati a scuola. Così il preside non ha fatto entrare gli studenti non giustificati. Ne è nata una protesta e solo dopo l'intervento dei carabinieri la situazione è tornata normale. «Il nostro è stato l'unico istituto a non aderire ad una manifestazione importante anche dal punto di vista didattico - hanno detto i ragazzi - .Impedirci di entrare vuol dire negarci il diritto allo studio». Ma non solo: gli studenti contestano al preside di essere troppo severo perché comunica ai genitori quando gli studenti maggiorenni chiedono di uscire o chiama l'ambulanza quando qualcuno dice di sentirsi male.

Dal canto suo il preside Ciraldo spiega che era suo dovere avvertire i genitori chiedendo loro di venire per giustificare un'assenza di massa che ha compromesso l'attività scolastica. «Non abbiamo partecipato alla manifestazione - aggiunge - perché non rientrava in nessuna programmazione e a decidere sull'abbassamento del voto di condotta sono stati anche i Consigli di classe. I ragazzi avranno la possibilità di recuperare, ma fino a quando non parlerò con i loro genitori l'assenza rimarrà ingiustificata». (Fonte: La Sicilia)



DOPO LA FINE POCO GLORIOSA DELL'ANTICA "CASSA AGRARIA DI MUTUO" DEL SETTEMBRE 2002 NASCE A BRONTE UN'ALTRA BANCA POPOLARE

4 Ottobre 2006

Banca popolare dell’Etna
ieri aperta la prima filiale

C'è una nuova Banca a servizio del versante occidentale del vulcano. E' la "Banca popolare dell'Etna", una società cooperativa cui hanno aderito 704 azionisti accumulando un capitale sociale di 8 milioni e mezzo di euro. E proprio ieri ha aperto la prima filiale a Bronte nell'attesa che si inauguri anche la sede di Catania vicino al Tribunale fra 10 giorni. All'inaugurazione dello sportello brontese di via Madonna del Riparo, hanno partecipato il direttore della Banca d'Italia, Soprasseti ed il sindaco di Bronte, Pino Firrarello con i nuovi locali benedetti da padre Vincenzo Saitta.

Il presidente del nuovo istituto di credito è il notaio Filippo Azzia, coadiuvato dai due vice presidenti Emilio Monfrini e da Giuseppe Camuto. Alfio Benvegna invece è il direttore generale: «Questa - ha dichiarato il neo presidente - è la prima banca popolare che si costituisce in provincia nell'ultimo cinquantennio. Una iniziativa che nasce a Bronte e Catania principalmente dal basso, con un consistente capitale sociale ed un piano industriale che ha riscosso tanti consensi. In effetti - continua - il sistema bancario siciliano, dopo la crisi che conoscete, tenta il risveglio. Noi puntiamo a rendere più agevole e meno burocratico il sistema creditizio a chi vuole investire». «È un'iniziativa di grande valore - ha commentato il sindaco Pino Firrarello - che può contribuire allo sviluppo economico di questo territorio.» (Fonte: La Sicilia)

A proposito della nuova banca popolare

Ho letto con un certo stupore della nascita di una nuova banca popolare che, “dopo la fine poco gloriosa dell’antica Cassa Agraria di Mutuo del settembre 2002” fa sorgere spontanea la domanda: che senso ha una nuova banca popolare in questi tempi di “unione delle sinergie e riduzione dei costi” e dopo aver permesso l’incetta di tanti sportelli da parte di più forti popolari del Nord? Si dice che “è la prima banca popolare che si costituisce in provincia nell’ultimo cinquantennio” e ciò è un anacronismo; che “è una iniziativa che nasce principalmente dal basso” come a voler significare che la gente ne sentiva l’esigenza, ma è poi vero? di “puntare a rendere più agevole e meno burocratico il sistema creditizio a chi vuole investire”, ma non si parla di rendere l’accesso ad un credito più economico. Non sarebbe stato molto meglio, a suo tempo, coalizzare tutte le banche popolari della Sicilia contro le manovre di assorbimento da parte di quelle del Nord che hanno portato i risparmi dell’Isola altrove e in favore degli speculatori più spregiudicati?
Io auguro ai promotori dell’impresa le migliori fortune che siano anche a favore degli azionisti e della clientela e mi associo all’auspicio che la nuova Popolare “contribuisca allo sviluppo economico” del territorio in cui opera.
Bari, 17 ottobre 2006, Nicola Lupo

Dicembre 2018, la fine: Il “caso” Banca Popolare dell’EtnaPAGINA SUCCESSIVA



3 Ottobre 2006

La «regia» del bosco

Sindaci d'accordo: sarà resa transitabile la strada dei Nebrodi. Incentivo turistico

Piace agli enti che dovranno fornire le necessarie autorizzazioni, l'idea dei sindaci di Maniace, Bronte e Longi di rendere transitabile la trazzera regia Catenanuova-Centuripe-Bronte-Alcara Li Fusi nel tratto Maniace-Longi ai fini non solo turistici, ma anche di viabilità. La strada, infatti, incuneandosi fra i boschi del Parco dei Nebrodi, accorcerebbe di gran lunga le distanze fra i paesi della dorsale dei monti messinesi ed il versante nord dell'Etna, oggi raggiungibili solamente dopo una «odissea» di circa 70 chilometri attorno ai monti, quando la vecchia trazzera invece ne conta più o meno 25. Attualmente però essendo abbandonata è impraticabile, sono necessari lavori di consolidamento e messa in sicurezza ed è inoltre necessario rendere praticabile la carreggiata. Così nella sala del Consiglio comunale di Bronte, ospiti del sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello, si sono riuniti i colleghi di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio e Longi, Antonino Fabio. Con loro il [...]

L'incontro, presieduto dal vicesindaco di Bronte, Nunzio Calanna, ha visto subito i sindaci ribadire l'importanza di questa strada. "Le amministrazioni che presiediamo - hanno ribadito all'unisono - si sono prefissi di incentivare l'agricoltura e la zootecnia mediante le infrastrutture viarie e l'utilizzo della parte del territorio comunale, di chiara e tradizionale vocazione".

"Nella fattispecie - hanno aggiunto Calanna e Pinzone Vecchio - rendendo transitabile questa strada si agevolerà la transumanza e si consentirà ai turisti, come afferma sempre il senatore Firrarello, di conoscere ed apprezzare uno dei posti più suggestivi della Sicilia, all'interno delle zone A e B del Parco dei Nebrodi". Esaminato il progetto dell'ing. De Caro, gli enti convenuti hanno fornito il proprio assenso sull'iniziativa ritenuta certamente valida, rinviando però ogni decisione nel momento in cui sarà redatto il progetto definitivo. (Fonte: La Sicilia)

Il Percorso

La regia trazzera inizia dalla fine dell'abitato di Petrosino a Maniace, attraversa il torrente di Piano Farina, il bosco Petrosino, costeggia Piano Farina, ed una serie di tor­renti in contrada Cassanita fino ad abbandonare il territorio di Maniace per immettersi in quello di Bronte. Qui attraversa il bosco di Grappidà, supera due torrenti tra quota 1.128 e 1.196 sul livello del mare e si interseca con quello che viene definito un possibile percorso alternativo a quota 1.195 presso la sorgente Mastromiceli.

La trazzera regia si arrampica ancora fino a quota 1.340 metri continuando a costeggiare e superare torrenti fino ad arrivare nel territorio comunale di Longi, dove rag­giun­ge la quota più alta, ovvero i 1.471 metri prima di incrociarsi con un'altra regia trazzera che collega Longi a Cesarò, nei pressi di Portella Scafi.



28 Settembre 2006

Da ieri «Trinacria 2006» simulazioni di soccorso

E' cominciata ieri - nell'ambito dell'attività addestrativa delle Fiamme gialle specializzate nel soccorso in alta montagna - l'iniziativa denominata «Trinacria 2006», che durerà fino a sabato. L'incontro consiste in una complessa attività, che vedrà impegnati i militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, Entreves (Aosta), Passo Rolle (Trento) e la delegazione dei volontari del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Nel corso delle giornate gli uomini delle delegazioni presenti si troveranno di fronte a simulazioni di incidenti tipici del paesaggio montano: un incidente che coinvolge due rocciatori durante un'ascensione, un intervento multiplo di soccorso nei confronti di tre praticanti di canyoning e un'evacuazione di persone rimaste bloccate sugli impianti di risalita.
Gli scenari degli addestramenti saranno: Rocca di Canalaci, nel comune di Bronte; cava grande del Cassibile, nel versante nord del territorio del comune di Siracusa; Gole dell'Alcantara, nel territorio del comune di Motta Camastra e gli impianti di risalita del comprensorio sciistico Etna sud, all'interno del territorio del comune di Nicolosi. (Fonte: La Sicilia)




27 Settembre 2006

Resti di cinta muraria in c.da MangiasardeIL TERRITORIO CHE COMPRENDE MALETTO, BRONTE E MANIACE

Una «cassaforte» di reperti archeologici

Informalmente lo si sapeva da tempo, ma adesso è ufficiale. Il territorio di Maletto, Bronte e Maniace è interes­santissimo dal punto di vista archeologico e merita un'attenta campagna di ricerca e scavi. E' questo il risultato del lavoro svolto dalla prof.ssa Anna Leone e dal prof. Robert Witcher dell'Università inglese di Darham che hanno setacciato a piedi il territorio prelevando un'innume­revole quantità di reperti dell'Età greca e romana ed indivi­duando mura risalenti alla preistoria.

I risultati della campagna di "survey", ovvero di perlustrazione, utile a redigere una carta archeologica, sono stati resi pubblici in un interessantissimo convegno organizzato dall'associazione di Maletto e Bronte di Siciliantica, presieduta da Pippo Saitta e dal Comune di Maletto, cui hanno partecipato i massimi vertici della Soprintendenza di Catania, numerosi docenti universitari, studiosi ed appassionati, oltre ai sindaci di Maletto Giuseppe De Luca e Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio. E se ad aprire i lavori, coordinati dal presidente provinciale di SiciliAntica, Piero Butera, sono stati il sindaco De Luca e il segretario regionale di SiciliAntica, arch. Giuseppe Lo Porto, dopo la relazione di Giorgio Luca e l'intervento della dott.ssa Maria Grazia Branciforti, soprintendente di Catania, è stata la volta dei due docenti inglesi.

«Abbiamo perlustrato - ha affermato la dott.ssa Anna Leone - le contrade Galatea, Vaccaria, Erran­teria, Balze e Casitta, prelevando materiale di superficie come frammenti ceramici e vasellame vario. Ad Erranteria e Balze abbiamo rinvenuto materiale risalente al Tardo antico romano, mentre a Casitta, grazie alle segnalazioni dell'associazione Siciliantica, abbiamo notato delle mura preistoriche ed ambienti quadrati e rettangolari, oltre ai segni di insediamenti abitativi per un'area di circa 10 ettari che va dal periodo preistorico e quello tardo ellenista. Il numero maggiore di reperti e manufatti è stato rinvenuto nelle contrade Galatea e Vaccarie testimo­nianza di vita dal VI secolo a.C. al XII d.C.». Scoperte che si sommano a quelle già segna­late dalla Soprintendenza, come hanno spiegato i dott. Umberto Spigo e Francesco Privitera. (Fonte La Sicilia)


29 Settembre 2006

ARCHEOLOGIA

Sorprendente Maletto

"Da dieci anni aspettavo questo momento". Con queste parole commosse Pippo Saitta, presidente della Sede di Maletto di SiciliAntica, ha chiuso il convegno "Il patrimonio culturale del versante nord-ovest dell'Etna" tenutosi nella sala conferenze di Palazzo Spatafora della cittadina delle fragole. Per dovere di cronaca bisogna anche riferire che a microfono spento il presidente Saitta si è lasciato sfuggire un "speriamo di non dover aspettare altri dieci anni per passare dalle parole ai tatti". L'entusiasmo e il timore manifestati si giustificano se si pensa che sin dalla sua costituzione, avvenuta appunto dieci anni fa a Palermo, SiciliAntica ha sottolineato l'importanza archeologica - e non solo - del versante nord-ovest, chiedendo interventi mirati a scongiurare manomissioni, saccheggi e distruzioni. Quella che sembrava ai più un'area sterile a causa delle eruzioni dell'Etna, si pensi che Maletto è il più alto Comune della provincia con i suoi mille metri, si è rivelata, grazie anche alle puntuali e costanti segnalazioni di SiciliAntica un vero tesoro. Se ne sono accorti pure i docenti e gli studenti dell'Università inglese di Darham che per un mese hanno setacciato il territorio alla ricerca di testimonianze preistoriche, greche e romane che puntualmente sono state rinvenute.
Delle loro scoperte hanno relazionato in occasione del convegno, durante il quale sono stati illustrati anche gli aspetti storico-culturali, da Giorgio Luca di SiciliAntica, quelli geologici da Francesco Schillirò dell’Università di Catania, quelli vulcanologici, da Giovanni Frazzetta dell'Istituto Nazionale di Vulcanologia e quelli naturalistici da Luciano Signorello del parco dell'Etna. Lo spazio maggiore, però, è stato dedicato all'archeologia con Maria Grazia Branciforti, Umberto Spigo e Francesco Privitera, rispettivamente soprintendente, dirigente ed archeologo della Soprintendenza ai Beni Culturali che con l'ausilio di interessanti immagini hanno suscitato l'attenzione del foltissimo pubblico giunto da varie provincie dell'isola. Le conclusioni tratte dal sindaco di Maletto Giuseppe De Luca hanno dato il senso di quanto questa piccola comunità si aspetti da un patrimonio inestimabile: crescita economica "pulita" rispettosa dell'ambiente, della storia e delle tradizioni; con orgoglio De Luca ha rivendicato al versante nord- ovest una integrità invidiabile. [M. L. P., Centonove]


15 Settembre 2006

PROFESSORI E STUDENTI INGLESI DI DURHAM STUDIANO IL NOSTRO TERRITORIO ALLA RICERCA DI INSEDIAMENTI E RESTI ARCHEOLOGICI

CONVEGNO A MALETTO

Il patrimonio culturale ed ambientale

Organizzato dalla Sede di Bronte e Maletto di Sicilia Antica e con la partecipazione della Soprinten­denza per i beni culturali e ambientali di Catania, si svolgerà a Maletto Sabato 23 Settembre un Convegno dal tema “Il patrimonio culturale ed ambientale nel versante Nord-ovest dell’Etna”. Si parlerà di archeologia, natura ed ambiente, cultura e storia locale e sarà anche l’occasione per presentare i primi risultati di una ricerca che un gruppo di archeologi del dipartimento di archeologia dell’Università inglese di Durham sta svolgendo nel territorio di Bronte, Maniace e Maletto.
Il progetto, finanziato dalla Comunità europea, vede in atto impegnati 4 professori e 13 studenti che, da circa un mese, stanno setacciando il nostro territorio alla ricerca di antichi insediamenti e resti in vista di successivi scavi. Tutto è partito dalla scoperta fatta nel 1987 dalla Soprintendenza, in una delle zone interessate dalle attuali ricerche, di resti di capanne preistoriche e di una cinta muraria (che a breve saranno rese fruibili), oltre al ritrovamento di vari reperti che dovrebbero a breve essere esposti a Maletto in un Museo. Ultimamente, poi, in zone vicine alle capanne preistoriche, in occasione della posa del metanodotto Enna – Montalbano le ruspe portarono alla luce oltre una ventina di tombe (presumibilmente di epoca bizantina) prive però di corredi funerari e la Guardia forestale rinvenne, semicoperto dalla terra, un "Askos a colomba", ovvero un piccolo contenitore di unguenti di ceramica fine decorata.

Questo il programma dalla manifestazione che avrà luogo a Maletto presso il Centro Polifunzionale Giovanile (ex Palazzo Spatafora).

ore 09,15: Saluti del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca e del segretario regionale di SiciliAntica, arch. Giuseppe Lo Porto.
ore 09,45: Introduzione della dott.ssa Maria Grazia Branciforti, soprintendente per i beni culturali ed ambientali di Catania.
ore 10,15: Giorgio M. Luca, ricercatore e storico locale, socio di SiciliAntica: Aspetti storici e culturali del territorio.
ore 10,45: Prof. arch. Giuseppe Pagnano: Aspetti sull'istituzione ed organizzazione di una struttura museale locale.
ore 11,15: Presentazione del progetto "Turismo a cavallo" - Iniziativa comunitaria Equal, del dott. Antonino Schilirò, manager, e del dott. Pierantonio Piccino, responsabile progetto Stand-Up;
ore 11,35: Coffè breack
ore 12,00: Dott. Umberto Spigo, dirigente servizio per i beni archeologici della Soprintendenza di Catania: L'archeologia nel versante N. O. dell'Etna e dei Nebrodi
ore 12,30: Dott. Francesco Privitera, funzionario archeologo responsabile di zona per la Soprintendenza di Catania: Nuove ricerche archeologiche nei territori di Bronte, Maletto e Maniace;
ore 13,00: Pausa per colazione di lavoro con breve visita al centro storico di Maletto;
ore 15,00: Prof.ssa Anna Leone e prof. Robert Witcher, docenti dell'Università di Durham – Inghilterra, dipartimento di archeologia: Survey nel territorio N. O. dell'Etna – Primi risultati;
ore 16,00: Prof. dott. Francesco Schilirò, docente Facoltà di Geologia dell'Università di Catania: Aspetti idro-geologici del territorio;
ore 16,30: Prof. dott. Giovanni Frazzetta, Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia: L'Etna - Vulcano d'Europa;
ore 17,00: Geom. Luciano Signorello, funzionario del Parco dell'Etna: Aspetti naturalistici del Parco dell'Etna e sua fruizione;
ore 17,30: Interventi dei sindaci di Bronte e Maniace e del presidente del Parco dell'Etna;
ore 18,00: Conclusioni dell'on. Lino Leanza, assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali e P. I.


19 Settembre 2006

Archeologi inglesi in missione

Maletto, Bronte e Maniace. Il gruppo di docenti a caccia di reperti
«Il territorio di Maletto, Bronte e Maniace ricopre una notevole importanza dal punto di vista archeologico, mettendo in evidenza segni di insediamenti preistorici, greci e romani». Ad affermarlo sono i docenti dell’Università di Daram che per settimane hanno setacciato il territorio alla ricerca di segni di insediamenti abitativi. Un lavoro che l’associazione Siciliantica di Bronte e Maletto ha auspicato da sempre e che adesso si è reso possibile grazie ad una convenzione che l’Università inglese ha stipulato con la Regione siciliana, attraverso la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania.
Così per settimane alcuni docenti e allievi inglesi perlustrano il territorio recuperando un considerevole numero di cocci e reperti. «Aspettavamo questo momento da 10 anni - dice il presidente della sezione di Maletto e Bronte dell’associazione Siciliantica, Pippo Saitta – Per noi è motivo di orgoglio l’attenzione che ci ha riservato la Soprintendenza, che già nell’87 con una campagna di scavi ha individuato i resti di alcune capanne preistoriche in contrada Balze». Il presidente provinciale di SiciliAntica, dott. Piero Bufera, sente il dovere di ringraziare la soprintendente dottoressa Maria Grazia Branciforti, anche lei particolarmente entusiasta: «I docenti inglesi - dice la dottoressa Branciforti – stanno perlustrando il territorio e redigere una "carta" con tutte le emergenze individuate.
Da questo poi dovranno nascere campagne di scavo. Dalle notizie che ho ricevuto dal dott. Spigo pare che i risultati siano interessanti». Ma cosa in dettaglio i docenti hanno trovato difficilmente verrà reso pubblico. Qualcosa verrà comunicato durante un convegno che si svolgerà sabato mattina a Maletto. «Per adesso - dicono la professoressa Anna Leone e il prof. Robert Witcher dell’università di Daram – possiamo solo dire di aver trovato un territorio con un patrimonio culturale interessantissimo, ricco di reperti e di grande interesse archeologico». Il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca attende però con ansia i risultati: «I soci di Siciliantica – afferma - da sempre sostengono che questo territorio abbia una peculiarità dal punto di vista archeologico. E’ arrivato il momento di scoprirlo». (Fonte: La Sicilia)




21 Settembre 2006

Festa de L'Unità

“Anche a Bronte c’è una grande opportunità”, recita il depliant della Festa de L’Unità e “inizia una nuova storia”: tre giorni (22-23 e 24 settembre, in piazza Spedalieri) di “spazio scenico” (mostra fotografica e torneo di Tre sette) e di “spazio parola” (dibattiti, concerti e film). Sono previsti interventi di Claudio Fava, Marco Guerrieri (Mani tese di Catania), Francesco Battiato (segretario Cgil Catania) e dell’on. Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco nel 1988 e nel 1993 che, l’ultimo giorno nel dibattito “I primi cittadini di Bronte di ieri e oggi a confronto”, presenterà anche il suo libro «Sindaco per passione», "...la confessione di un uomo che ha vissuto intensamente il suo tempo".

Domenica 24 poi, alle 9,00, nello "spazio ambiente e salute" si pulirà anche il verde pubblico delle vie Liguria e Sardegna in occasione della manifestazione nazionale “Puliamo il mondo”.



18 Settembre 2006

Prima la cassaforte, poi le manette

Rubano in due il pesante forziere alla stazione, ma i carabinieri li arrestano

Sicuramente si saranno ispirati a qualche film western americano, dove spesso i ladri per svaligiare la banca del paese decidevano di caricare su un carro l'intera cassaforte da forzare poi al sicuro, a colpi di dinamite. Visto, però, che le mura e gli ambienti delle banche di oggi sono impenetrabili e pieni di sensibili sistemi di sicurezza, due ladri fino a ieri incensurati, uno di Bronte e l'altro di Maniace, hanno deciso di prelevare la vecchia e pesantissima cassaforte della stazione della Circumetnea di Bronte. Un pezzo da museo alto più di un metro e pesante forse più di 150 chili che i due sicuramente con grande fatica, dopo aver forzato l'ingresso della biglietteria, sono riusciti a staccare dal muro, trascinare con le nude braccia fuori dalla stazione e tentare di caricare sopra una vecchia Punto bianca. Chissà da quanto tempo i due studiavano questo piano e chissà quanto speravano di arraffare con un colpo simile. Siamo certi, infatti, che avrebbero evitato una così sovrumana fatica se avessero saputo che la cassaforte custodiva appena 50 euro, frutto dei biglietti emessi durante il pomeriggio.

I due però, E. G. B. di 30 anni residente a Maniace ed F. B. di 19 residente a Bronte, non hanno avuto neanche l'amarezza di scoprire l'ammontare del misero bottino, perché dopo aver con sudore trascinato la cassaforte fuori dalla stazione e nel compiere lo sforzo più grande per caricare la cassaforte sull'auto, sono stati abbagliati dai fari di una gazzella dei carabinieri di Bronte, attualmente impegnati in un'operazione tesa a scoraggiare i reati contro il patrimonio e gli atti di vandalismo. Ai due non è rimasto che scaraventare a terra la pesante cassaforte e tentare la fuga in auto, ma i carabinieri sono riusciti ugualmente a bloccarli. Per entrambi si sono aperte le porte del carcere catanese di piazza Lanza e adesso dovranno difendersi per aver commesso il furto più grottesco, assurdo e, diciamolo, faticoso ed inutile effettuato negli ultimi tempi a Bronte. Sono stati i carabinieri ad avvertire i dirigenti della Ferrovia che la cassaforte della loro stazione era stata asportata e che i due ladri erano stati arrestati in flagranza di reato. (Fonte: La Sicilia)



17 settembre 2006

A BRONTE IMPORTANTE VERTICE SUL PIANO DI SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA CIRCUMETNEA

La circum del futuro

Il Commissario governativo della Ferrovia Circumetnea, dott. Antonino Vecchio Domanti, incassa il “si” da parte dei sindaci dei Comuni attraversati dalla linea ferrata sul piano di sviluppo industriale che, già approvato, prevede di trasformare l’attuale intera linea di superficie a scartamento ridotto in una ferrovia elettrificata, veloce e moderna oltre ad inglobare le tratte delle Ferrovie dello Stato Randazzo – Alcantara e Giarre – Catania per chiudere l’anello etneo. Il piano è stato descritto durante un vertice organizzato a Bronte all’interno del Castello Nelson cui hanno partecipato i sindaci dei Comuni. «Il piano di rilancio della Ferrovia si divide in 5 fasi. – ha detto loro il dott. Vecchio Domanti - La prima per costruire una ferrovia tecnologicamente avanzata che colleghi l’aeroporto con Adrano e la seconda per arrivare a Randazzo.

La terza fase prevede il recupero e la gestione della tratta Alcantara – Randazzo, la quarta l’ammodernamento della tratta Randazzo-Riposto e per finire la chiusura dell’anello ferroviario attorno al vulcano attraverso la rete R.F.I. Mi rendo conto – ha continuato – che un progetto simile può sembrare difficilmente realizzabile, ma vi assicuro che la dirigenza di questa Ferrovia ha messo in moto un processo in grado di permetterci di raggiungere l’ambito traguardo. Innanzi tutto i lavori di ammodernamento verranno realizzati con il sistema del project financing che ci permetterà investimenti ed interessi privati, ovviamente interessati al rispetto dei tempi dei lavori. Abbiamo già pubblicato un primo bando che già suscitato l’interesse dei maggiori gruppi italiani ed europei, con la Fce che ha ritenuto di scarso interesse la proposta di una società francese perchè non prevedeva il trasporto merci che invece costituisce per noi un punto fondamentale. Il nuovo bando è già pronto, ma attendiamo di conoscere i numeri della nuova finanziaria cui abbiamo chiesto i 350 milioni di euro da sommare ai 400 già investiti dal Governo. A questo progetto crede il presidente Toto Cuffaro ma anche l’attuale Governo, ed il 30 il ministro Antonio Di Pietro sarà a Palermo. La ferrovia che abbiamo progettato consentirà lo sviluppo del territorio ed un’incentivazione vera del turismo attraverso iniziative che stiamo sostenendo come la Ferrovia dei ragazzi o l’albergo diffuso».

E che anche questo Governo crede all’iniziativa lo dimostra la presenza dell’on. Salvo Raiti che avendo saputo dell’incontro ha deciso di intervenire: “Ho sottoposto al ministro Antonio Di Pietro – ha dichiarato – il convincente progetto della nuova Fce proposto dal dott. Vecchio Domanti. Certo i problemi finanziari non li possiamo certo nascondere, ma il Governo sa dell’emergenze di questo territorio e farà la propria parte. Si potrebbero anche coinvolgere gli altri enti interessati ed attirare risorse comunitarie facendo rientrare l’ammodernamento della Fce nel corridoio Lisbona – Turchia”.

I sindaci si sono dichiarati pronti a sostenere il progetto. «Il dott. Vecchio Domanti – ha affermato Firrarello – ci ha restituito una ferrovia che ormai consideravamo inutile. Oggi possiamo contare su un progetto in grado di collegarci con Catania e con le altre infrastrutture di trasporto. Il recupero della Randazzo Alcantara apre questo territorio al turismo, oltre a dare speranza affinché questo territorio finalmente sia servito da un sistema di trasporti su rotaia finalmente efficiente.» I sindaci e la Fce si incontreranno ancora per discutere dei problemi dall’attuale gestione. Per la Fce il coinvolgimento dei primi cittadini e fondamentale per migliorare i servizi su gomma e rotaia nell’attesa della realizzazione della nuova Ferrovia.



15 Settembre 2006

Nuovo accordo, basta rifiuti davanti ai negozi di Bronte

Accordo fra la società Ato rifiuti "Joniambiente" presieduta da Mario Zappia e i commercianti del centro storico di Bronte, per far sì che i sacchetti dei rifiuti non rimangano più per troppe ore sui marciapiedi di via Umberto. I commercianti si sono impegnati a depositare i sacchetti immediatamente dopo l'apertura dei negozi, che solitamente avviene intorno le 9, mentre gli operatori ecologi effettueranno in secondo turno di raccolta intorno le 9 e 30. Fino ad ieri, infatti, alcuni commercianti depositavano i rifiuti negli orari più disparati, mentre le squadre di raccolta percorrevano le vie il mattino presto, col risultato che spesso qualche sacchetto o deposito di cartone rimaneva in bella mostra per mezza giornata.
Ad organizzare l'incontro, insieme alla Joniambiente, è stato il Comune di Bronte. I lavori sono stati aperti dall'assessore Maria De Luca: "Il corso Umberto - ha dichiarato - deve rappresentare il nostro biglietto da visita e quindi tutti i problemi legati alla raccolta dei rifiuti devono essere affrontati nel tentativo di risolverli". All'incontro, per la Joniambiente, hanno partecipato l'amministratore delegato Francesco Rubbino, il vice presidente Antonio Caruso e il responsabile del servizio raccolta differenziata Antonino Germanà, insieme con Antonino Orefice della ditta Aimeri che effettua la raccolta. "Siamo pronti - hanno ribadito Rubbino e Caruso - ad andare incontro alle esigenze dei commercianti ai quali chiediamo di collaborare per incrementare gli indici della raccolta differenziata". Alla fine della riunione i commercianti si sono impegnati a depositare carta e cartone, imballaggi in vetro, plastica e alluminio, divisi per tipologia, davanti ai negozi tutti i giorni entro le ore 9,30 per permettere alla Aimeri di effettuare un secondo turno di raccolta. (Fonte: La Sicilia)



SI STRINGONO I TEMPI PER L'APERTURA DELLA PINACOTECA BRONTESE

 13 Settembre 2006
BRONTE, AL COLLEGIO CAPIZZI

Pinacoteca impreziosita dalle tele di Sciavarrello

Nunzio SciavarrelloS'inizia il conto alla rovescia per inaugurare la Pinacoteca di Bronte, a detta di molti, compreso il sindaco senatore Pino Firrarello, la più interessante della Sicilia». Il primo cittadino, infatti, ha affidato al dott. Toni Spina, membro dell’”Unione Europea Esperti d'Arte” e responsabile provinciale di Catania del Collegio 'Periti italiani', il compito di visionare tutti i dipinti oggi conservati dal rettore del Collegio Capizzi, padre Giuseppe Zingale, e trovare all'interno dei locali destinati alla Pinacoteca la migliore collocazione. Il Collegio, infatti, in questi anni ha conservato le tantissime opere donate dal maestro Nunzio Sciavarrello, nato a Bronte ed insignito nel 1975 con medaglia d'oro di prima classe dalla Presidenza della Repubblica, quale benemerito della cultura e dell'arte. Opere che adesso dovranno essere scelte ed esposte.

A collaborare con il dott. la Spina saranno l'assessore Antonio Petronaci, il dirigente dell'ufficio tecnico ing. Salvatore Caudullo e Nino Leanza dell'ufficio Cultura, oltre a due esperti che nominerà il Collegio. Firrarello inoltre, accompagnato dagli assessori Petronaci e Mario Fioretto ha effettuato un sopralluogo nei locali della Pinacoteca, alla presenza dell'ing. Caudullo e dell'arch. Salvatore Lizzio, dirigente del Genio civile regionale e direttore di lavori di restauro dell'immobile, per verificare l'idoneità dei locali chiusi da 4 anni. Per questo all'incontro ha partecipato, oltre a padre Zingale, anche padre Nino Longhitano, il dott. Carmelo Indriolo e l'avv. Enrico Ciraldo del Cda del Collegio Capizzi.

Infine dei periti verificheranno la necessità di effettuare lavori di manutenzione prima dell'allestimento della pinacoteca. «Faremo il possibile per inaugurare la pinacoteca al più presto - ha affermato Firrarello con gli assessori Petronaci e Fioretto - Per la qualità delle opere donateci sono certo che sarà fra le più interessanti della Sicilia». (Fonte: La Sicilia)



10 Settembre 2006

«Rifiuti ingombranti? Telefona»

Iniziativa Joniambiente. Da domani il servizio nei 14 Comuni dell’Ato

Da domani inizia per tutti i 14 Comuni serviti dalla società Ato rifiuti “Joniambiente” il servizio di raccolta gratuito domiciliare dei rifiuti ingombranti (mobili vecchi, materassi, divani, ecc.) e durevoli (frigoriferi, lavatrici, cucine, computer). Il servizio già funzionante in alcuni paesi, vedrà gli operatori ritirare direttamente dalle abitazioni gli elettrodomestici o i vecchi mobili. Agli utenti basterà soltanto telefonare alla sede di Giarre della Joniambiente, allo 095/7799035 in orario di ufficio lunedì al venerdì, per ottenere tutte le informazioni necessarie e conoscere il giorno in cui gli operatori ritireranno i rifiuti. «Proprio così. – ci dice l’amministratore delegato della società Ato, Francesco Rubbino Il responsabile della raccolta differenziata della società, Nino Germanà ha stilato il calendario settimanale, prevedendo in tutti i 14 Comuni l’intervento dei nostri operatori 2 volte la settimana. L’utente che desidera disfarsi di un vecchio televisore o qualsiasi altro rifiuto ingombrante o durevole dovrà solamente telefonarci, ottenere la data di, ritiro e porre dinanzi la porta i rifiuti. Saranno i nostri addetti a recarsi a domicilio per il ritiro. Se il marciapiede non consente di riporre i rifiuti - conclude Rubbino - basterà segnalarlo ed i nostri addetti che suoneranno il campanello per ritirare quanto dovuto dal garage o dall'ingresso».

Questo il calendario stilato dalla Joniambiente. A Bronte (…) gli operatori saranno presenti il mercoledì e venerdì. (…) A Maletto il lunedì e mercoledì. A Maniace (…) il martedì e giovedì. (…)  «Abbiamo chiesto ai Comuni - aggiunge il presidente della società dott. Mario Zappia - di permettere agli utenti di rivolgersi direttamente al proprio Comune che poi provvederà ad avvertirci, evitando di effettuare una telefona interurbana. Questo fino a quando non sarà attivo il nostro numero verde. Un servizio che ritengo importante onde evitare che la gente continui a scaricare nelle campagne i propri rifiuti ingombranti, creando piccole microdiscariche». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



6 Settembre 2006

Forniva spinelli ed erba
34enne arrestato dai Cc

Mano pesante da parte dei carabinieri della stazione di Bronte nei confronti di coloro che incitano amici e compagni a far uso di sostanze stupefacenti. Arrestato C. L. di 34 anni residente a Bronte, con l'accusa di istigazione al consumo di droga e detenzione illegale di marijuana. Il ragazzo in auto insieme con altri 5 amici ha tirato fuori dalla tasca alcuni spinelli convincendo i ragazzi a fumare. Purtroppo per loro sono stati fermati dai carabinieri che, accorgendosi che i ragazzi avevano “fumato” e avendo trovato all'interno della vettura i resti degli spinelli, oltre a 2 grammi di marijuana, hanno portato tutti in caserma chiedendo loro di spiegare chi avesse fornito loro la droga. Ai ragazzi non è rimasto altro da fare che puntare il dito nei confronti del proprio compagno che alla fine è stato arrestato. (Fonte: La Sicilia)



3 Settembre 2006

Bronte, truffatori spillano 21 mila euro a un’anziana

«Stangata dell’eredità»: la donna ha dato a 2 falsi avvocati i soldi che teneva in casa

Hanno truffato un'anziana fingendosi gli avvocati di un miliardario italo-americano benefattore dei bisognosi. Sono riusciti a farsi consegnare da una donna di 82 anni ben 21 mila euro in contanti che la pensionata teneva m casa.
Il copione è quello già visto: un miliardario sbucato dal nulla insieme con alcuni «rappresentanti legali» che in cambio di denaro promettono alle vittime un assegno a sei zeri. A denunciare l'accaduto, ieri mattina ai carabinieri di Bronte è stata l’incauta vittima della truffa. L'anziana in lacrime avrebbe raccontato ai militari che nelle prime ore del mattino due uomini di mezz'età molto eleganti si erano presentati alla sua porta. I due si sarebbero presentati come gli avvocati francesi di un miliardario italo-americano benefattore, sostenendo che l'anziana sarebbe stata scelta per beneficiare di una cospicua donazione di oltre 100 mila euro. La donna, forse abbagliata dai troppi zeri della donazione, non avrebbe pensato che quella era una truffa e ha fatto entrare la coppia. I falsi avvocati, una volta all'interno dell'abitazione dell'anziana, avrebbero spiegato che per incassare la cospicua donazione l’anziana avrebbe dovuto prima stipulare presso un notaio un contratto e, quindi, pagare le loro parcelle: cifra inizialmente richiesta, 25 mila euro. L'ottantaduenne, emozionata per il colpo di «fortuna» capitatole, avrebbe chiesto ai due falsi avvocati di accontentarsi di «appena» 21 mila euro, che teneva nascosti manco a dirlo sotto il materasso.

Preso il denaro, i due eleganti «avvocati» si sarebbero offerti di accompagnare l'anziana con la loro auto: una lussuosa ammiraglia di colore bianco. Saliti a bordo, i tre si sarebbero diretti verso lo studio di un notaio. Appena scesi dall'auto, però, uno degli avvocati avrebbe chiesto alla donna di comprare una marca da bollo, visto che loro avevano poca dimestichezza con l'italiano, consegnando alla Vittima una banconota da cinquanta euro ovviamente falsa. Quando la malcapitata è tornata in strada, dopo che peraltro il tabaccaio aveva rifiutato quei soldi «taroccati», i truffatori erano spariti. [Igor Calì, Giornale di Sicilia]


2 Settembre 2006

L’Ato regala speciale carrozzina ai disabili della sezione Unitalsi

La sezione dell’Unitalsi di Bronte ha una nuova e speciale carrozzina che permette ai disabili di immergersi in mare senza problemi. A regalargliela è stata la società Ato rifiuti Joniambiente presieduta dal dott. Mario Zappia per ricambiare l’impegno profuso dall’associazione di volontariato nel partecipare al progetto: "Un piccolo gesto per regalare un sorriso - raccolta di tappi per la solidarietà". L’iniziativa promossa dalla società Ato, infatti, ha visto i volontari dell’Unitalsi coinvolgere le scuole, i grest, gli anziani e le altre associazioni di Bronte nella raccolta dei tappi di plastica delle bottiglie da consegnare all’Ato e ricevere in cambio la carrozzina.

"L’Ato - spiega il vice presidente della Joniambiente Antonello Caruso – ha acquistato questa carrozzina, ma recupererà le somme quando conferirà al Conai i 1700 kg di tappi raccolti dall’Unitalsi brontese".

E ieri pomeriggio il presidente Zappia e Caruso hanno consegnato al presidente della sezione dell’Unitalsi brontese, Faranda alla presenza dell’assessore all’ecologia De Luca l’utilissima carrozzina: "Ringrazio - ha affermato Zappia - il presidente Faranda e tutti i volontari per l’impegno. Un’iniziativa utile per far capire soprattutto ai più giovani che con un piccolo gesto si può contribuire alla realizzazione di un grande progetto". "Il ringraziamento va all’Ato, - ha replicato il presidente Faranda - ai volontari e soprattutto ai bambini che con entusiasmo hanno contribuito all’iniziativa". La carrozzina già da oggi è a disposizione dei disabili che saranno accompagnati a mare dai volontari dell’Unitalsi. (Fonte: La Sicilia)

1 settembre 2006

Tappi di plastica per una sedia a rotelle

(*lpu*) "Un piccolo gesto per regalare un sorriso di solidarietà" è lo slogan con cui l'Unitalsi di Bronte e l'Ato-Joniambiente di Giarre, a giugno hanno lanciato una raccolta di tappi di plastica per dare una sedia a rotelle ad un portatore di handicap. Ora che sono stati raccolti 1.700 chilogrammi di tappi, grazie alla partecipazione delle realtà scolastiche locali, oggi alle 15 nei locali dell'Unitalsi; i vertici dell'Ato, Mario Zappia e Antonello Caruso, con il presidente dell'Unitalsi, Nunzio Faranda, terranno una conferenza stampa e l'Ato consegnerà la speciale sedia a rotelle. (Giornale di Sicilia)



1 Settembre 2006

Squadra Mobile. Bloccato camionista di 27 anni al rientro dal Nord. Nel Tir la sostanza «in pietra»: un carico da 2 milioni 400 mila euro

«Insospettabile» finisce in cella
Trasportava un chilo di cocaina

(*leca*) Si è fatto mille chilometri o poco meno trasportando un chilo di purissima cocaina, ancora «in pietra», nascosta nella cabina guida del proprio autoarticolato. L’ha ricevuta in consegna in Lombardia, presumibilmente a Milano, l'incensurato Alessandro Sanfilippo, 27 anni, autotrasportatore originario di Bronte, arrestato dagli agenti della Squadra mobile in autostrada dopo lo sbarco ai traghetti. Secondo gli investigatori, il giovane avrebbe dovuto far recapitare la merce a Catania a qualche referente di un’organizzazione criminale operante sul territorio che, a sua volta, si sarebbe preoccupato di piazzarla nel mercato dello spaccio dell'hinterland etneo. Gli uomini della Squadra Mobile etnea avevano ricevuto una «soffiata», seguendo una pista che gia nel giro di pochi mesi ha permesso di inchiodare presunti corrieri e recuperare chili di sostanze stupefacenti che arrivano sulla piazza catanese, passando per i canali del nord Italia la cui provenienza è, con molta probabilità, olandese o sudamericana.

Gli investigatori continuano a lavorare per ricostruire il vasto traffico di droga che troppo spesso utilizza i cosiddetti insospettabili per compiere il lavoro sporco. Una volta immessa nei giusti circuiti, la droga sarebbe stata smerciata attraverso il folto esercito di pusher, che consentono alla presunta organizzazione di avere una presenza capillare sia sulla piazza cittadina che su quella provinciale, in quel triangolo di terra etnea delimitato da Bronte, Adrano e Palagonia. Quanto ai numeri, si stima che dalle due grosse pietre di cocaina si sarebbero potuti ricavare almeno tre chili di «polvere bianca» - dopo il taglio con altre sostanze - con cui confezionare 6 mila dosi da mezzo grammo, per un valore complessivo di oltre 2 milioni e 400 mila euro. Il giovane incensurato è stato arrestato con l’accusa di traffico di sostanza stupefacente. Alessandro Sanfilippo è stato intercettato a villa San Giovanni ma fermato solo dopo aver compiuto la tratta autostradale Messina-Catania.

Sottoposto a perquisizione, in un primo momento i poliziotti non avrebbero trovato nulla. Solo dopo l'intervento dell'unità cinofila della Guardia di Finanza, i cani-poliziotto hanno fiutato la droga. Arresosi davanti all’evidenza, Alessandro Sanfilippo ha indicato il nascondiglio dello stupefacente, infilato nell’intercapedine dell’abitacolo. [Letizia Carrara, Giornale di Sicilia]


1 Settembre 2006

Lotta alla droga

Preso dalla Mobile un autista di Tir

Rientrava dal Nord con 1 kg di cocaina

Un insospettabile corriere della droga è stato arrestato martedì sera dalla Squadra mobile di Catania. È l'autotrasportatore di Bronte Alessandro Sanfilippo, 27 anni, incensurato, bloccato nel Messinese con un chilo di cocaina al rientro dalla Lombardia. Sanfilippo era alla guida dell'autoarticolato che gli era stato affidato dal suo datore di lavoro per una consegna di merce nel Nord Italia. Evidentemente il giovane, oltre a svolgere il suo lavoro, si dedicava - non si sa se occasionalmente - a qualche affaruccio extra per arrotondare la paga. Non e dato ancora sapere se l'autista trasportasse la cocaina per proprio conto o se piuttosto lo facesse al servizio di una cosca mafiosa; sembra inoltre probabile che quella droga fosse destinata a soddisfare il mercato della fascia ionica, tra Messina e Catania.
Gli investigatori dell'antidroga avevano ricevuto una dritta, secondo la quale proprio nella nottata del 29 agosto sarebbe arrivato in Sicilia un Tir con un carico di droga guidato da un autista catanese. Ne è scaturito un servizio di «monitoraggio» di tutti i Tir nei pressi degli imbarcaderi di Villa San Giovanni finché non è stato individuato quello giusto. L'autoarticolato è stato quindi perquisito da cima a fondo anche con l'ausilio di un'unità cinofila della Guardia di Finanza e quando il cane poliziotto ha fiutato «la roba» è stato lo stesso Sanfilippo, sentendosi con le spalle al muro, a indicare il punto dove egli stesso aveva nascosta all'interno della cabina di guida. (Fonte: La Sicilia)




27 Agosto 2006

Gal Etna

Distretto alimentare di qualità da Bronte a Ragalna

Vi parteciperanno sei Comuni, tre prodotti hanno già ottenuto il marchio Dop

Adrano. (*elpe*) Creare un distretto alimentare di qualità (Daq) alle pendici dell'Etna, è l'obiettivo del Gal Etna Ats che ha deciso, nell'ambito del programma di iniziativa comunitaria “Leader Plus”, di aderire al progetto promosso dalla Regione relativo alla istituzione dei Daq. A parteciparvi saranno i sei comuni associati al Gal Etna, Adrano -ente capofila - Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Bronte, Ragalna e Maletto e gli altri centri siciliani aggregati in Gal. “A settembre - spiega Aurelio Bruno, responsabile di Piano del Gal Etna - sarà firmato un protocollo di cooperazione interterritoriale tra tutti i Gal siciliani, 12 in tutto di cui 5 in provincia di Catania, che segue il protocollo di cooperazione transnazionale firmato lo scorso febbraio ad Adrano tra i Gal della Campania, Sicilia, Grecia, Francia e Spagna. Il protocollo sarà finalizzato all'organizzazione e alla promozione di un'offerta comune per qualità, modalità e attrattive di prodotti e servizi turistici. E' la prima volta - aggiunge Bruno - che ci si muove uniti come "Sistema Sicilia", ed è importante che l'intera regione assuma una sua identità in questo campo. Si tratta di un progetto prioritario nel Por 2007-2013".

Nel corso degli approfondimenti effettuati da "Europrogetti e finanza Spa", società di assistenza tecnica del Gal Etna, tre dei prodotti appartenenti all'area del Gal hanno ottenuto una certificazione Dop (Denominazione di origine protetta): ficodindia, arance rosse di Sicilia e l'olio Monte Etna. In itinere è prevista l'acquisizione della certificazione Igp (prodotti agricoli e alimentari per i quali qualità, produzione, trasformazione e elaborazione avviene in un'area geografica determinata) e Dop per il pistacchio di Bronte e la fragola di Maletto. Il Gal Etna lo scorso giugno, ha partecipato alla fiera di Roma a "Gusti d'Europa", una manifestazione rivolta alla promozione dell'immagine dei marchi e della loro funzione di garanzia per incentivare la domanda dei prodotti tipici ed enogastronomici d'Europa. In quattro giorni 60 mila visitatori hanno degustato vini, oli, formaggi, salumi approfondendo anche la conoscenza dei rispettivi territori di provenienza. "L'obiettivo principale - spiega ancora Aurelio Bruno - è quello di creare una politica di marketing comune, nelle fiere, sui marchi, per valorizzare i prodotti tipici del "Sistema Sicilia" e promuovere i prodotti recanti i marchi Dop, Igp, Stg, e Vqprd". Una volta creato il Daq sarà costituita una società di distretto che gestirà la struttura e un comitato di distretto per il coordinamento operativo. "Il Gal - dice il sindaco di Adrano (ente capofila del progetto), Fabio Mancuso - da certamente grandi opportunità per il progresso turistico e agroalimentare del territorio". [Elisa Petrillo, Giornale di Sicilia]



11 Agosto 2006

La Guardia forestale vigila sulle residenze di campagna

Le belle ville di campagna a Bronte e Maletto durante l’estate si popolano e la Guardia forestale organizza dei servizi mirati alla sicurezza dei residenti. Lo ha deciso il comandante del distaccamento della forestale di Bronte, maresciallo Enzo Crimi, il quale ha istituito nuovi servizi per sorvegliare le strade ed i territori di campagna dove residenti e turisti hanno deciso trascorrere l’estate. La zona maggiormente controllata sarà contrada Difesa, a cavallo fra i confini dei due paesi, dove esiste una maggiore concentrazione di ville di campagna. A vigilare sulla sicurezza dei villeggianti ci saranno guardie forestali in divisa e pure in borghese, con il servizio che sarà utile anche per salvaguardare il patrimonio ambientale, che in queste zone è di particolare pregio. (Fonte: La Sicilia)



10 Agosto 2006

TURISMO - Si cercano abitazioni tipiche da rilevare pagandole 100 mila euro ciascuno. Obiettivo sistemarle e farle diventare strutture ricettive con finanziamenti europei

Case rurali da trasformare in alberghi

Sull'Etna una scommessa da 10 milioni

Adrano. (*ol*) Trasformare l'Etna in un grande paese albergo. È l’idea lanciata dal Gal Etna Ats, con fondi Ue, nel quadro del programma comunitario Leader plus e del piano di sviluppo locale Itaca (intervento 3.2), in partnership con Europrogetti e Finanza di Roma, nei comuni di Adrano (capofila), Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Maletto, Ragalna e Bronte. Il sistema è quello dell'albergo diffuso: una serie di immobili privati in disuso esistenti sull'Etna, ristrutturati, secondo un piano dei colori e un progetto che ne conservi le peculiarità, adibiti a strutture turistico-ricettive gestite da un consorzio centrale. Una formula già utilizzata con successo al nord Italia. I turisti usufruiscono dei normali servizi alberghieri ma in un contesto diverso. Un'idea nata negli anni Ottanta con la ricostruzione di alcuni paesi della Carnia dopo il terremoto. I borghi ormai disabitati furono utilizzati come villaggi turistici.

I requisiti di base di un albergo diffuso sono l'esistenza di un contesto di interesse culturale o rurale, la disponibilità di alcuni edifici non abitati adatti ad una ristrutturazione a fini turistici tale da prevedere camere, servizi comuni, ristorante, reception, uffici, magazzini, cucine; la presenza dei servizi di base, oltre che commerciali, per residenti e turisti. Muovendo da questi presupposti il Gal vuole realizzare un progetto che offra da un lato la possibilità di visitare il versante sud dell'Etna, dall'altro un incentivo, per i proprietari delle aree interessate, a valorizzare il bene ambientale. Il fabbricato rurale, tipico del territorio etneo, caratteristico soprattutto dei piccoli poderi al di sopra dei 900 metri, è la dimora temporanea unicellulare, in pietra lavica. L'obiettivo è quello di promuovere e attivare un «circuito ospitale» che si caratterizzi per la fusione tra offerta ricettiva e tipicità della casa. A questo scopo è già stato avviato il censimento dei fabbricati rurali. Dovranno essere gli stessi proprietari a presentare una manifestazione d'interesse al Gal. Le strutture dovranno trovarsi in uno dei sei comuni e rispondere alle caratteristiche di tipicità (antiche masserie, palmenti, casali, case in pietra lavica).
Le domande dovranno essere consegnate entro il 30 settembre all'ufficio tecnico del proprio Comune. L'ipotesi di investimento medio, studiata da Europrogetti e Finanza, è di 100 mila euro per ciascun immobile su una stima complessiva di circa 100 edifici. Già tre milioni sono in cassa nel progetto «Leader plus». Su questa cifra l'intenzione è quella di attivare contributi pubblici o condizioni di credito ad hoc. Il Gal attiverà inoltre nuove risorse attraverso Agenda 2007-2013. Sono allo studio strumenti per il finanziamento ordinario degli interventi a condizioni agevolate. [Orazio Longo, Giornale di Sicilia]



11 Agosto 2006
LA GIORNATA DEI BRONTESI ALL'ESTERO

Riconoscimenti e premi agli emigrati

E' stata una cerimonia emozionante quella che ha visto il Comune di Bronte premiare i propri cittadini che, per motivi di lavoro, sono stati costretti ad andare via da Bronte. Nella sala del Consiglio comunale il vice sindaco Calanna insieme con l'assessore De Luca hanno consegnato una targa all'avv. Fortunato Attinà per essersi distinto per le qualità umane e professionali, ai signori Luigi Cavallaro e Nunzio Pappalardo emigrati nella lontana Australia, ad Angelo Longhitano da anni in Svizzera e a Luigi D'Aquino emigrato in Germania. Alla cerimonia hanno partecipato l'assessore Salvia, Antonio Schilirò che ha collaborato insieme con l'assessore De Luca alla riuscita della manifestazione ed i consiglieri comunali Castiglione, Triscari e Saitta.



9 Agosto 2006

Sacchetti «differenziati» ai commercianti

Da Riposto a Bronte, l'Ato invita a «separare» i rifiuti. Dal presidente Zappia un invito: «Collaborate con noi»

Comincia per la società Ato rifiuti “Joniambiente", che provvede alla raccolta dei rifiuti nel territorio che va da Bronte fino a Riposto, l'impegno per aumentare gli indici della raccolta differenziata. Il presidente, Mario Zappia, ha dato disposizione agli uffici di distribuire ai commercianti del territorio i quattro contenitori di colore differente che permetteranno loro di separare vetro, plastica e lattine dai comuni rifiuti i quali, invece, dovranno andare in discarica. In verità alcuni di questi contenitori gli utenti li hanno già visti in occasione della «Sagra delle pesche e delle pere» di Maniace, e in occasione della festa medievale di Randazzo: «E continueranno ad essere utilizzati durante i momenti di festa in tutto il territorio - ha affermato Zappia - per abituare la gente ad effettuare la raccolta differenziata, unico sistema che ci permetterà in futuro di non aumentare la tassa sulla spazzatura. La fornitura dei contenitori - ha continuato il presidente - è stata completata proprio ieri e quindi nei prossimi giorni saranno distribuiti a tutti i commercianti, la cui collaborazione è per noi determinante».

Ovviamente l'invito a differenziare bene i rifiuti il presidente Zappia lo estende a tutti gli utenti. "Deve diventare una abitudine - ha detto - anzi una consuetudine per scrollarci di dosso quel dato negativo che vede il meridione d'Italia in ritardo rispetto al resto del Paese nel conferire al Conai rifiuti urbani in condizioni di essere riciclati e recuperati e purtroppo restiamo ancora primi nel scaricare con costi enormi montagne di rifiuti nelle discariche». A chi fra i commercianti non ha nel retro bottega uno spazio sufficientemente grande dove sistemare i contenitori, la joniambiente continuerà a consegnare i sacchetti di colore diverso. Saranno sempre gli operatori ecologici a provvedere nei giorni stabiliti al ritiro dei rifiuti. (Fonte: La Sicilia)



25 Luglio 2006

IL CASO

i postini rinunciano alle ferie: «Al ritorno lavoreremmo il triplo»

I postini di Bronte quest'estate non beneficeranno delle ferie. Ci hanno rinunciato per protestare nei confronti di Poste Spa, responsabile, a loro dire, della carenza di personale portalettere che da tempo costringe 4 postini e un caposquadra a trasformare il lavoro straordinario in ordinario e a svolgere un compito che in altri paesi effettuano in due. Una faticaccia che fino ad oggi è servita a non creare disservizi, ma che con una sola assenza prolungata, diventerebbe insostenibile, provocando l’accumulo di montagne di posta che gli stessi postini, al ritorno dalle vacanze dovrebbero smaltire. «Proprio così - dice Antonello Caruso, postino a Bronte da 4 anni e responsabile locale della Uil poste - prendere le ferie adesso sarebbe perfettamente inutile. Dopo esserci riposati, infatti, saremmo costretti a lavorare il triplo per smaltire il lavoro accumulato. A Bronte - spiega Caruso - in teoria dovremmo essere in 8 più un caposquadra. Nella realtà siamo solo in 5 compreso il caposquadra, al momento costretto a fare il postino come noi.

A questo risultato si è giunti perché due colleghi sono in malattia, uno si è infortunato sul lavoro e un altro oggi si gode le ferie maturate prima di andare in pensione. Una situazione difficile che rischia di aggravarsi nel momento in cui uno di noi si assenta. Inoltre, da questa settimana cominciano ad arrivare gli assegni della cassa edile e della disoccupazione, che andrebbero consegnati con urgenza. Insomma - conclude Caruso – si andrebbe in ferie consci di accumulare al ritorno il triplo dello stress e allora noi diciamo: no grazie.»

«Chiediamo –afferma Orazio Civello, segretario regionale aggiunto della Uil-poste – di partecipare a un tavolo di concertazione con il vertice delle Poste affinché venga istituito un albo dei postini precari da assumere immediatamente in caso di emergenza. Postini – conclude – che però devono risiedere nello stesso paese, con il vantaggio di conoscere vie e quartieri». E le Poste? Danno notizie confortanti. Il 13 gennaio, infatti, è stato definito l’accordo con i sindacati sull’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori trimestrali vincitori del ricorso, che, una volta concluso l'iter burocratico, saranno utilizzati negli uffici con maggiori carenze e quindi anche Bronte. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]  -  I portalettere: così nel 1910PAGINA SUCCESSIVA



23 Luglio 2006

Viale della Regione. Per Agostino Russo, operaio edile, i soccorsi si sono rivelati inutili. I ricordi del fratello Domenico: era sempre allegro e tutti gli volevano un gran bene

Con lo scooter si schianta su una moto

Perde la vita un trentenne di Bronte

E’ morto all’ospedale Cannizzaro, ieri mattina alle 4,40, Agostino Russo di 30anni di Bronte, a distanza di qualche ora dal tragico incidente stradale che lo ha visto protagonista poco dopo mezzanotte, all’incrocio tra via della Regione, Via Cavalieri di Vittorio Veneto e via Merano, proprio di fronte l’ex Ragioneria. La vittima, un operaio edile era alla guida di uno scooter Suzuki su cui viaggiava pure un passeggero. Improvvisamente il mezzo si è scontrato frontalmente con un motociclo Honda 600 con in sella due persone, che viaggiava in direzione opposta. L'altro conducente e i due passeggeri coinvolti nello scontro sono rimasti illesi. Agostino Russo è rimasto gravemente ferito ed è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Bronte, dove, dopo qualche ora, è stato deciso il trasferimento nel reparto di Chirurgia d’urgenza del Cannizzaro. La diagnosi: un politrauma. Agostino Russo era celibe, non era fidanzato e non aveva figli, un single che amava molto la vita. Molto benvoluto dai parenti, dagli amici e dai conoscenti, era il mattatore delle riunioni di famiglia, le serate non erano divertenti se non c’era lui. (…)

"Ago”, questo il diminuitivo con il quale tutti lo conoscevano in paese, era anche generoso e sempre disponibile, non solo con la famiglia ma anche con gli amici, Tra i parenti c’era sicuramente chi lo considerava come un fratello acquisito e lui ricambiava con lo stesso affetto. […] Molti parenti di Agostino sono ancora increduli e si stringono attorno a mamma Felice e papà Giuseppe cercando di alleviare il grande dolore. “Ci sembra ancora un incubo”. [Mela. S., Giornale di Sicilia]


23 Luglio 2006

Bronte, schianto nella notte: muore 30enne

Fatale per Agostino Russo lo scontro frontale fra il suo scooter e una Honda 600. Inutile la corsa all’ospedale
Tragico incidente stradale ieri notte a Bronte. (…) Agostino percorreva la via Cavalieri di Vittorio Veneto verso l’uscita sud del paese, a bordo del suo scooter portando con se un amico dietro sul sellino, quando in direzione opposta è apparsa la moto Honda 600. Nonostante la strada non sia particolarmente stretta, per motivi ancora tutti da verificare, la moto e lo scooter si sono scontrati frontalmente. Tutti e tre indossavano il casco, ma se il passeggero dello scooter ed il motociclista sulla Honda hanno riportato lievi traumi guaribili dai 6 ai 10 giorni, per il povero Agostino ci si è resi subito conto che la situazione era difficile. (…) Per questo l’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania dove sarebbe arrivato ancora in vita. Ai medici catanesi, però, non è riuscita l’impresa di evitare che sorgessero ulteriori complicazioni e così l’uomo è deceduto (…) [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



21 Luglio 2006

Tagliandi assicurativi falsi nel mirino dei Cc

Scoperto il quarto caso dall’inizio dell’anno: un giovane viaggiava su un’auto con un talloncino… in bianco

I carabinieri della stazione di Bronte puntano i riflettori sul mondo delle assicurazioni Rc auto della cittadina etnea dopo il ritrovamento dell'ennesimo tagliando falso posto sul parabrezza di una vettura fermata in un posto di blocco. L'auto, una vecchia Y10, era guidata da un ventunenne del posto che insieme al proprietario della vettura è stato denunciato a piede libero per il reato di truffa. Intimato l’alt, i carabinieri sono andati a controllare se l'assicurazione era scaduta o meno come si fa di solito nei controlli di routine. Il tagliando era normalmente ben in vista, ma stranamente non riportava i dati della vettura, né la data della scadenza. Il giovane si è giustificato affermando che era stato il sole a far sbiadire l’inchiostro della stampigliatura ma, non avendo con se la copia del contratto e stato costretto a recarsi in caserma, dove altro non ha potuto fare che confessare il fatto che l'auto non era assicurata e che quello esposto sul parabrezza era un tagliando in bianco. Il talloncino, appartenente ad una nota assicurazione italiana è stato così sequestrato dai carabinieri che adesso intendono indagare sulla sua provenienza. In teoria, infatti, non è possibile entrare in possesso di un tagliando in bianco a meno di una certa complicità con la compagnia assicurativa, oggi sotto il mirino degli inquirenti.

A Bronte, infatti, non è la prima volta che i carabinieri individuano vetture che circolano senza copertura assicurativa e con tagliandi falsi. Solo quest'anno i carabinieri ne hanno trovati ben quattro e di questi uno era stato così bravo da far stampare un falso tagliando in maniera così perfetta che solo i controlli incrociati sono riusciti a far scoprire l’inganno. Quello sequestrato però è un tagliando vero, uscito fuori illegalmente da qualche agenzia assicurativa. (Fonte: La Sicilia)



20 Luglio 2006

Muratore 20enne arrestato dai carabinieri

«Quest’uomo ci ha molestate»

A smascherare il presunto violentatore sei donne che nell’arco di tre giorni sono state aggredite
Secondo i carabinieri della stazione di Bronte è lui il giovane che circa un mese fa, in tre giorni, ha molestato sessualmente 6 signore, creando allarme a Bronte. Si tratta di D. M., un muratore di 20 anni, arrestato ieri sera con l'accusa di violenza sessuale, atti osceni e molestie e disturbo delle persone. A rendere schiaccianti le prove a suo carico, le testimonianze delle sei donne cui, in momenti differenti, i carabinieri hanno chiesto di individuare il molestatore fra una decina di ritratti fotografici di ragazzi del luogo che si assomigliavano.

Una sorta di prova all'americana che ha fornito i frutti sperati: tutte e sei le donne, infatti, hanno puntato il dito verso la foto di Diego, su cui adesso pende un reato pesantissimo. Tutto è cominciato circa un mese fa quando alcune signore di media età si sono presentate in caserma denunciando di essere state aggredite da un giovane intenzionato a commettere atti di libidine. E si pensava a un caso isolato quando l'indomani in caserma si è presentata una quarta signora e nei giorni successivi la quinta e poi la sesta. Iniziò la caccia al responsabile, con i carabinieri di Bronte che prima, grazie alle descrizioni delle donne, hanno, messo su un identikit da confrontare con le foto tessere in archivio al Comune di Bronte, e poi parallelamente, in borghese, hanno pedinato e fotografato alcuni ragazzi sospetti, nella speranza magari di cogliere il molestatore in flagranza. Da allora però nessuna aggressione e così i carabinieri hanno deciso di far vedere alla vittime il materiale fotografico raccolto. Davanti alle foto le donne non hanno avuto esitazione, ed hanno indicato il giovane. Per i carabinieri il colpevole era stato individuato. Gli atti delle indagini sono stati inviati alla Procura della repubblica di Catania che ieri ha firmato l'ordine di carcerazione. Per la Città di Bronte finisce un incubo, mentre per il giovane invece il momento più difficile della sua vita. [R. P., La Sicilia]



19 Luglio 2006

«Acqua inquinata»… solo uno stupido scherzo

Sono arrivati allarmati dalla notizia che l’acqua del rubinetto era inquinata., ma fortunatamente si trattava solo di un brutto scherzo. Vittime della burla alcuni residenti del centro del paese, giunti in Comune sostenendo di aver ricevuto la telefonata di un dirigente comunale che li invitava a ritirare presso l’Ufficio elettorale un buono acquisto di una scorta di acqua presso un noto discount brontese, in quanto l’acqua del rubinetto non era potabile. “L'acqua del Comune di Bronte – ci dice l’assessore Vincenzo Sanfilippo che ha ricevuto alcuni di questi cittadini – è potabilissima ne tanto meno al momento si rischiano dei disservizi. Nessun dirigente poi ha telefonato ad alcun cittadino invitandolo a ritirare buoni acquisto acqua. Visto quanto accaduto, - continua – considerato che sono stati più di uno i cittadini che sono venuti al Comune preoccupati e che quanto accaduto può essere ritenuto un procurato allarme sociale, abbiamo già informato i carabinieri cui sporgeremo regolare denuncia contro ignoti”. (Fonte: La Sicilia)



19 Luglio 2006

Bronte, 33enne con il «pollice verde»

coltivava a casa anche la… marijuana

I carabinieri della Stazione di Bronte hanno arrestato una donna di 33 anni residente nella Cittadina etnea che in casa aveva messo su una piccola coltivazione di canapa indiana. Di ottima famiglia, per i militari dell’Arma la donna era praticamente insospettabile, fino a quando non hanno effettuato delle indagini per verificare chi in paese facesse uso di sostanze stupefacenti ed in particolare di marijuana. A Bronte, infatti, il fenomeno sembra essere in aumento soprattutto sarebbe cresciuta una generazione di giovani consumatori decisi a non avere più contatti con gli spacciatori, ma di coltivare da se, in casa, la droga. Così i militari hanno deciso di perquisire l’appartamento della donna scoprendo subito che, fra le piante che questa: amava coltivare, c'erano ben 16 piantine di marijuana la cui dimensione variava da un metro ad un metro e mezzo.
Sempre dalle indagini sembrerebbe che la donna coltivasse la droga per farne solo un uso personale. Il fatto che questa non abbia ceduto ad altri la droga però ha soltanto alleviato la sua posizione e non le ha evitato l'arresto. La donna, infatti, adesso davanti ai giudici dovrà difendersi dall'accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti, un reato che prevede una pena che varia da uno a sei anni di detenzione. Intanto i carabinieri continuano ad indagare. A Bronte sembrerebbe che i consumatori di marijuana siano veramente tanti, con gli inquirenti costretti a tentare di arginare sia il fenomeno dello spaccio sia quello della coltivazione in casa. (Fonte: La Sicilia)

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