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Il Pistacchio di Bronte

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Dal primo, al secondo, al dolce... 190 ricette con «L'Oro di Bronte»

Primi piatti al pistacchio di Bronte

Salsa di pistacchi

Ingredienti per 4 persone: Pistacchi 100 g, ricotta morbida 80 g, parmigiano grattugiato 75 g, speck affumicato 25 g, olio extra vergine d'oliva, sale q.b..

Preparazione

Sbollentate i due terzi dei pistacchi e pelateli. Raccoglieteli poi nel mortaio insieme con quelli non pelati e lavorateli con il pestello con una presina di sale grosso. Potete frullarli anche nel mixer azionato a fasi alterne.

Soffriggete lo speck tagliato a pezzetti in un po' d'olio.

Trasferite la salsa di pistacchi in una ciotola ed amalgamatela con la ricotta, 100 g di olio, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato e lo speck; stemperatela con un paio di mestoli di acqua di cottura della pasta appena lessata. Servire con altro parmigiano.

Con questa salsa si possono condire spaghetti, maccheroni o altro tipo di pasta.

[Tratta da «L’oro verde di Sicilia – Percorso storico gastronomico sul pistacchio» di Irene Pellegrino Faro, Il Lunario, Enna, 2007]


Salsa tartara di pistacchi e aglio

Ingredienti [per 4-6 persone]: 30 pistacchi, 3 spicchi d'aglio, 1 fetta di pane bagnato, olio quanto basta (70-80 gr.), aceto a piacere, pochissima acqua, sale, poco pepe.

Procedimento
Pestate i pistacchi e l'aglio nel mortaio. Travasateli in una terrina, aggiungetevi la mollica ben strizzata e, sempre lavorando, il sale, il pepe e l'aceto. Iniziate quindi a versarvi, a poco a poco, l'olio.

Seguitate a lavorare con un cucchiaio di legno, finché l'impasto non sia diventato chiaro e cremoso.

Questa salsa è ottima con qualunque piatto di carne di pollo e, soprattutto, di pesce.


Risotto al Pistacchio

I siciliani, si sa sono grandi mangiatori di pasta ed al riso non attribuiscono grande valore nutritivo. "Risu quantu mi isu" si dice in Sicilia, ma con questo risotto al pistacchio altro che alzarsi!!

Ingredienti [per 4 persone]: 300 gr. di riso; brodo; 100 gr. di pistacchi; un bicchierino di cognac; 50 gr. di emmenthal grattugiato,
50 gr. di formaggio grana; mezza cipolla; un quarto di crema di latte; 80 gr. di burro.

Procedimento

Bollire i pistacchi per 10 minuti, poi sbucciarli e un terzo passarli al setaccio, oppure pestarli, il resto lasciarli interi.

In una casseruola tostare il riso con la cipolla, con metà del burro e con il pistacchio intero; aggiungere il cognac, la crema di pistacchio, il brodo e salare quanto basta.

A cotture completa, aggiungere i formaggi, il resto del burro e far mantecare il tutto.


Risotto al Pistacchio e Speck affumicato

Ingredienti per 4 persone: 300 g riso, 100 g pistacchi di Bronte Dop sgusciati, 50 g emmenthal, 50 g grana, 25 g speck affumicato, 1 cipollina, 1/4 di panna da cucina, 1/2 Bicchiere di cognac, brodo vegetale, burro 60 g, pesto di pistacchio di Bronte dop, olio extra vergine d'oliva, sale q.b..

Procedimento

In una pentola rosolate la cipolla e lo speck tritati grossolanamente con tre cucchiai di olio, aggiungete il riso, tostatelo con i pistacchi interi.

Bagnatelo con 1/2 bicchiere di cognac, rigirandolo con un cucchiaio di legno.

Lasciate evaporare, quindi unite il brodo bollente a mestoli, mescolando di tanto in tanto e unendone dell'altro via via che si consuma.

Cinque minuti prima della fine della cottura unite l'emmenthal, il grana e la panna.

Togliete la casseruola dal fuoco, se il riso risultasse asciutto mantecatelo con una noce di burro e un cucchiaio di pesto di pistacchio già pronto.

[Tratta da «L’oro verde di Sicilia – Percorso storico gastronomico sul pistacchio» di Irene Pellegrino Faro, Il Lunario, Enna, 2007]


Risotto, cannocchie e Pistacchio di Bronte

Ingredienti (per 4 porzioni): 320 g di riso Carnaroli, 400 g di canocchie, 60 g di pasta di pistacchi di Bronte, 1 costa di sedano, 1 carota, mezza cipolla, 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 foglia d'alloro, 0,8 dl di vino bianco secco, 1 scalogno, sale e pepe.

Difficoltà: media – Preparazione: 20 minuti – Cottura: 50 minuti

Procedimento
Lessate le canocchie in 1 litro d'acqua e, praticandovi un taglio tutto intorno, estraetele dai gusci, conservando questi ultimi.

Preparate il fumetto di pesce: fate un battuto con il sedano, la carota e la mezza cipolla e rosolatelo in una padella antiaderente con 1 cucchiaio d'olio, cui aggiungerete i gusci e la foglia d'alloro; lasciate rosolare per 5 minuti, poi sfumate con la metà del vino, aggiungete mezzo litro d'acqua e cuocete per 20 minuti. Tenete in caldo.

Tritate lo scalogno e rosolatelo in un'altra padella per 2 minuti in 1 cucchiaio d'olio.

In un tegame, versate l'olio restante e tostatevi il riso, sfumate con il vino, aggiungete il trito di scalogno rosolato e proseguite la cottura con il fumetto precedentemente preparato.

A cottura ultimata, aggiungete la pasta di pistacchi, la polpa di canocchie tagliata a pezzettini e aggiustate di sale e pepe. Lasciate riposare e servite.

(Ricetta tratta da La cucina regionale italiana - Sicilia, edita da TV Sorrisi e canzoni e La Repubblica)


Risotto ai pistacchi e coriandolo

Ingredienti (per 4 persone): 320 gr di riso Roma, 20 gr di pistacchi tostati, 1 scalogno, 1/2 bicchierino di vino bianco secco, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaino di semi di coriandolo, 1 l di brodo vegetale, sale.
Difficoltà: Bassa – Preparazione: 15 minuti – Cotture: 25 minuti.

Procedimento
Mondate e tritate finemente lo scalogno; fatelo soffriggere nell'olio, versate il riso e lasciatelo tostare a fuoco vivo, mescolando spesso. Nel frattempo portate il brodo a ebollizione.

Bagnate il riso con il vino quindi, una volta sfumato, proseguite la cottura aggiungendo 1 mestolo di brodo bollente alla volta. A metà cottura regolate di sale e verso la fine aggiungete i pistacchi.

Una volta ultimata la cottura mantecate il risotto con il parmigiano. Cospargete con i semi di coriandolo e servite.

L'ingrediente Coriandolo: Pianta erbacea di cui si utilizzano le foglie, i frutti e i semi; questi ultimi, in particolar modo, vengono utilizzati come spezia: dolci, con un lieve sapore di limone, i semi di coriandolo sono uno degli ingredienti principali della miscela di spezie che prende il nome di “curry”.

 

Riso con Vellutata verde di Pistacchio

«La mia vellutata verde per accompagnare il riso»

di Accursio Craparo

Ingredienti: 100 g di pistacchi di Bronte, 200 g di acqua, 100 g di colatura di riso, 50 g di burro di capra, 40 g di olio extravergine d’oliva, 1 pizzico di sale.

Tostare i pistacchi a 140° per otto minuti.

Far bollire 100 grammi di riso in un litro d'acqua poco salata per mezz’ora, colare e riservare il liquido.

Frullare i pistacchi con gli altri ingredienti, fino a consistenza cremosa e liscia. Portare un litro d'acqua a 80°, lasciare in infusione con the nero delicato e camomilla per venti minuti.

Filtrare e usare come liquido di cottura (35 minuti circa) per 320 grammi di riso Ermes (integrale rosso), scolare e condire con extravergine, limone, mandarino verde e cavolo crudo grattugiato.

Disidratare e frullare una manciata di foglie di melissa, menta, bergamotto e alga. Versare la crema di pistacchio tiepida nel piatto, accompagnare con il riso.

Sopra e intorno, cime di broccoletti dorati con burro di capra e aglio, polvere d'erbe aromatiche, pistacchi pelati, riccioli sottili di erborinato di capra, paté di tartufo nero ridotto con Marsala, scalogno e ginepro.

LO CHEF: Accursio Craparo è uno dei più creativi interpreti della cucina siciliana. Nel menù del ristorante “Accursio” di Modica. Il pistacchio è protagonista come in questa sua ricetta pubblicata da Repubblica il 26 ottobre 2014.

DIFESE CARDIOVASCOLARI

Pistacchi anti colesterolo

Una manciata di pistacchi al gior­no e il co­lesterolo dimi­nuisce, ridu­cen­do il ri­schio car­dio­vascolare.

Lo afferma uno studio pubblicato su "Ame­rican Journal of Chimical Nutri, al quale han­no partecipato 28 volon­tari sani, ma con cole­sterolo ele­vato, se­guen­do in suc­cessione tre diete: una di controllo e due con quan­tità cre­scen­ti di pistacchi (ben control­late per bilan­ciare il sale e i gras­si dei semi).

Con 63-126 grammi di pistacchi al gior­no scendono sia il cole­sterolo to­tale (dell'8 per cento) sia il cole­sterolo cat­tivo Ldl (11,6).

(Valentina Murelli, L'Espresso, ru­brica Salute, 20 novembre 2008)
 







Il pistacchio di Bronte appena raccolto

Peculiarità del pistacchio brontese

La peculiarità del pistacchio brontese è il colore uniformemente verde vivo del­la sua pasta, per cui è senz’altro privile­giato nella manifattura dei torroni, dei pro­dot­ti dolciari e dei gelati ma so­prat­tutto delle carni insac­cate di pre­gio e nel­la ga­stro­nomia di alta clas­se.

In Germania è molto usato anche per le salse che accom­pa­gna­no la selvag­gina. La pianta, rustica e longeva, non richie­de né concimazioni nè irrigazione e dà un frut­to di natu­ra bio­lo­gico. Man­giato in purezza è una delizia straor­dinaria.

Tali caratteristiche, uniche fra i prodot­ti similari di altre zone (Turchia, Iran, Gre­cia, USA), sono egregia­mente va­lo­riz­zate proprio nel luogo di produ­zione.

Bronte ogni anno tra la fine di settem­bre e gli inizi di ottobre (dopo la rac­colta)fe­steggia il suo pi­stacchio nelle stradi­ne e nelle piazze del suo centro storico dedicandogli una sa­gra (la Sa­gra del Pistacchio).

Dal pesto alla crema, dalla torta al ge­la­to, dall’arancino alla salsiccia è il trionfo del pistacchio in tutte le sue va­rianti e ri­chia­ma ogni anno migliaia di visitatori (200 mi­la visitatori nel 2012).





«(...) I pistacchi vanno mangiati con ri­guar­do. Diffidando del colo­re sgar­gian­te di troppi gelati (il cui verde sme­raldo si deve ai colo­ranti), gu­stan­doli a uno a uno, co­me piccole gemme di bon­tà in bi­li­co adorabile tra dolce e salato.

E pagan­doli il giu­sto, perché iner­pi­carsi tra gli arbusti con una sac­ca a tra­colla per racco­glierli co­sta fa­tica e rende poco.»

(Licia Granello, La Repubblica, 26 Ottobre 2014)

 


Lasagne al ragu e pistacchio

Ingredienti (per 4 persone): 250 gr. di polpa di manzo tritata, 200 gr. di farina di pistacchio verde di Bronte, 100 gr. di formaggio fuso, mezza cipolla, 500 gr. di burro, 100 gr. di parmigiano, 500 gr. di besciamella, 250 gr. di lasagne.

Procedimento
Tritate finemente la cipolla e fatela soffriggere in una casseruola con 70 gr. di burro; quando sarà appassita aggiungete la polpa di manzo con una presa di sale, spruzzate con vino e lasciate sul fuoco fino a quando il fondo di cottura si sarà totalmente asciugato.
Imburrate una teglia da forno, procedere alla preparazione delle lasagne alternando pasta e ragù, besciamella e farina di pistacchio. Cuocere in forno a 180° per 30/40 minuti.


Lasagne al Pistacchio 1

Ingredienti x 1 teglia da 6 porzioni: 1 l. di latte; 75 g. di farina; 100 g. di burro; 2 mozzarelle; 10 fettine di speck; formaggio grana grattugiato q.b.; 1 vasetto di pesto di pistacchio di Bronte; granella (polvere) di pistacchio di Bronte; 4 uova; 400 g. di farina.

Procedimento

Preparare la besciamella, appena pronta (deve essere morbida non densa) incorporarvi il vasetto con il pesto di pistacchio (deve risultare ben amalgamato alla besciamella).

Distribuite sul fondo della teglia (preferibilmente di vetro) 1 strato di besciamella, seguite con le lasagne, un altro po' di besciamella al pistacchio e alternate la mozzarella, lo speck e 1 bella spolverata di parmigiano e cosi via per 1 altro strato. Completate con besciamella al pistacchio e grana.

Cuocere in forno a 180° C per circa 20-30 minuti in base al vostro forno.

Non appena saranno pronte completare con 1 generosa spolverata di granella di pistacchio.













Lasagne al Pistacchio 2

Ingredienti per 4 persone: 200 g di lasagne fresche, 50 g di farina 00, 50 g di burro, 500 ml di latte, 200 g di formaggio tipo Asiago, 50 g di Pistacchi di Bronte Dop sgusciati, q.b. di formaggio grattugiato, q.b. di sale, q.b. di noce moscata.

Procedimento
Per fare la besciamella fondete il burro in un tegame, unite la farina e mescolate.

Aggiungete il latte, fate addensare mescolando e aggiustate di sale e noce moscata.

Tritate i Pistacchi e tagliate a dadini il formaggio tipo Asiago.

Prendete una teglia, foderatene il fondo con un po' di besciamella e componete la lasagna: su ogni sfoglia di pasta versate uno strato di besciamella, la granella di Pistacchi e il formaggio tipo Asiago.

Continuate alternando almeno tre strati di sfoglia e condimento.

Ricoprite l'ultimo strato con la besciamella rimasta, la granella di Pistacchi e il formaggio grattugiato.

Cuocete la lasagna per circa 30 minuti in forno preriscaldato a 200° C.

(Da un depliant del Consorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte Dop)


Cappelletti con pistacchi di Bronte

Ingredienti (per 6 persone)

Per la pasta: 500 g di farina; 5 uova; un cucchiaio di olio extravergine di oliva; 2 cucchiai d’acqua; un pizzico di sale.

Per il ripieno: 250 g di prosciutto crudo; 400 g di midollo di bue: 20 g di burro; 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato; 2 uova; noce moscata; pepe

Condimento: 150 g di burro; 120 g di Parmigiano Reggiano grattugiato; 75 g di pistacchi.

Preparazione

Riunire in una terrina il prosciutto tritato, il midollo di bue sbollentato e affettato, il burro e i 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano.
Condire con sale, pepe e noce moscata, unire le uova e lavorare il tutto fino ad ottenere un’ impasto omogeneo.
Lavorare l’impasto ottenuto, lasciarlo riposare e stenderlo in sfoglie sottili.

Tagliare a dischetti di 5 centimetri di diametro o in quadratini.

Allinearli sul tavolo, mettere nel mezzo di ognuno una nocciola di ripieno, piegarli in due formando delle mezze lune e riunire le due estremità.

Schiacciarle leggermente con le dita per saldarle bene, formando così i cappelletti, impastare i ritagli, tirarli a sfoglia e ripetere l’operazione sino a esaurimento dell’impasto e del ripieno.

Cuocere i cappelletti in abbondante acqua bollente salata, sgocciolarli, metterli in un piatto di servizio riscaldato, cospargerli col Parmigiano Reggiano e coi pistacchi tritati e condirli col burro lasciato imbiondire.

Portare subito in tavola, mescolarli bene e servirli accompagnati a parte dal Parmigiano Reggiano rimasto.

[Da Academia Barilla-Ricette& Consigli, 2015]


Fior di pomodoro con fettuccine al Pistacchio con filetti di alici e caciocavallo

Ingredienti: Basilico, fettuccine, pistacchi di Bronte tritati, alici fresche, caciocavallo ragusano, sale, pomodoro, olio extra vergine d'oliva.

Procedimento

Sbollentare i pomodori e spellarli, togliere i semi aprendoli in 4 spicchi dando la forma di 1 fiore.

Fate cuocere nel frattempo le fettuccine e a parte preparare un pesto di pistacchio aggiungendo del basilico trito e olio extra vergine d'oliva, e mettere in padella.

Scottare i filetti di alici fresche e mettere da parte.

Appena la pasta è cotta versare nel pesto e mantecare per bene. Mettere le fettuccine nel pomodoro già tagliato a spicchi aggiungendo le alici scottate e un po' di caciocavallo e servire.

(Piatto presentato al concorso «Il pistacchio di Bronte in cucina - Cucina calda - Finger food e artistica» svoltosi nel 2008 nell'ambito della XIX Sagra del pistacchio di Bronte)


Fettuccine, pesce spada e Pistacchio di Bronte

Ingredienti per 2 persone

pesce spada tagliato a cubetti (400 g); fettuccine (250 g); 1 cipolla lunga non troppo piccola tagliata a rondelline (100 g) ; granella di pistacchio verde di Bronte (200 g); 1/2 bicchiere di vino bianco (100 g); 1 noce di burro (25 g); 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva; sale q.b.

Preparazione

Fate rosolare la cipolla con l'olio; non appena la cipolla appassisce aggiungete il vino, il burro e subito dopo il pesce spada.

Cuocere per circa 5 minuti a fiamma bassa; aggiungere 3/4 di pistacchio; s'è necessario aggiungere un pò d'acqua di cottura della pasta messa a bollire in precedenza già salata.

Bollite le fettuccine e scolatele qualche minuto prima della completa cottura, aggiungetele al condimento e completate la cottura amalgamando tutto insieme. Adagiatele su un piatto e spolverate sopra il restante pistacchio.

(di Giuseppe Litrico, da La Sicilia del 1.10.2014).


Gnocchi di polenta in salsa di topina e pistacchi

Tignosella e "garìgghiu" (pistacchio di Bronte con guscio e senza)

Stilbeni nei pistacchi brontesi

E’ noto che il pistacchio è ricco, fra l’altro, di proteine acidi grassi mo­no-polin­saturi (acido olei­co, an­tiate­ro­geno, e acido lino­leico, an­tios­sidan­te) e vitamine (in par­ti­co­lare vita­mi­na E, an­tios­si­dan­te).

In considerazione delle condi­zioni pe­do-clima­tiche della Sici­lia e del­le ele­vate concen­tra­zioni di stil­be­ni già rilevate nel­le uve e nei vini sici­liani, il Co.Ri.Bi.A (Con­sor­zio di ricer­ca sul Ri­schio Bio­logico in Agri­col­tura) che pro­muove la qua­lità e la salu­brità dei prodotti regio­na­li, ha volu­to indagare sul­l’even­tuale presen­za, nel pistac­chio bron­te­se, di stil­beni, che ap­por­ta­no un valore ag­giunto al prodot­to su 6 cam­pioni, raccolta 2005, ana­lizzati:

 - Glicoside trans-resveratrolo (mg/Kg) = 6,61
 - Trans-resveratrolo = 0,08
 - Resveratrolo totale (mg/Kg) = 6,69.

Sugli stessi campioni di pistacchi bron­tesi ana­liz­zati per il conte­nu­to di stilbeni è stata anche valu­tata l’even­tuale presenza di afla­tos­sine: in nessun campione è sta­ta eviden­ziata quan­tità rileva­bile di aflatos­sine B1 e totali.




Ingredienti (per 4 persone)

350 gr. di farina di mais, 1,25 l di latte, 500 gr. di topinambur, 2 cucchiai di panna, 40 gr. di parmigiano grattugiato, 40 gr. di pistacchi sgusciati, 1 ciuffo di salvia, 60 gr. di burro, sale e pepe.

Procedimento

Preparate la polenta con la farina di mais, il latte e sale.

Nel frattempo pelate con un coltello affilato i topinambur e lessateli in acqua bollente salata per 20-25 minuti.
Sgocciolateli e passateli al mixer con 20 gr. di burro, la panna, sale e pepe.

Scottate i pistacchi in un pentolino con acqua bollente, privateli della pellicina e tritateli grossola­namente con un coltello.

Fate appassire la salvia in una padella con il rimanente burro a fuoco basso, unite i pistacchi, salate e pepate.

Distribuite un letto di salsa calda sui piatti individuali, poi appoggiatevi sopra la polenta a cucchiaiate. Condite con il burro fuso alla salvia e pistacchi, cospargete con il parmigiano e servite in tavola.

L'ingrediente Topinambur: E’ un tubero dal sapore dolciastro con diverse proprietà energetiche che lo rendono adatto all'alimentazione di tutti. E’ molto indicato nella dieta dei diabetici, nonostante il suo gusto zuccherino.

(Tratta da "Enciclopedia della cucina italiana" (n. 2) di Repubblica)


Involtini di pasta fillo con caprimo e pistacchi

INVOLTINI DI PASTA FILLO CON CAPRINO E PISTACHI (DI F. CUFFARI)Ingredienti: 1 confezione di pasta fillo, 200 g. caprino fresco; 70 g. pistacchi non salati, 1 cucchiaino di timo essiccato; olio d'oliva, sale e pepe.

Procedimento

Mescolate il formaggio con i pistacchi tritati grossolanamente e il timo. Condite con sale e abbondante pepe.

Tagliare i fogli di pasta fillo a metà, spennellateli con poco olio e su di essi versate un cucchiaio di ripieno.

Ripiegateli a forma di triangolo e spennellate nuovamente.

Disponeteli sulla teglia rivestita da carta da forno e infornate a 1800 per una decina di minuti, fino a doratura.

(Pubblicata da SiciliaMondo, n. 1/2 2010, a firma di Francesca Cuffari)


Grano con zucchine, pistacchi e pecorino

Ingredienti (per 4 persone): 300 g di grano precotto; 4 zucchine; 1 cucchiaio di pistacchi di Bronte sgusciati; 1 ciuffo di menta; 50 g di pecorino fresco; 30 g di pecorino stagionato; 4 cucchiai di olio d'oliva extravergine; succo di limone, sale e pepe.

Difficoltà: Bassa
Preparazione: 20 minuti
Cottura: 20 minuti.

Procedimento
Fate cuocere il grano in una pentola con abbondante acqua bollente salata, seguendo attentamente le indicazioni dei tempi riportati sulla confezione.

Sbollentate i pistacchi, sgocciolateli, fateli intiepidire, privateli della pellicina che li ricopre e poi tritateli grossolanamente.

Lavate accuratamente le zucchine, asciugatele con un telo da cucina e, dopo averle spuntate, tagliatele a fettine oblique. Procedete quindi a grigliarle sulla piastra rovente per 30 secondi circa per ciascuna parte.

Raccogliete quindi le zucchine in una terrina e conditele con un pizzico di sale, una generosa macinata di pepe, 1 cucchiaio d'olio e la menta sminuzzata.

Tritate grossolanamente il pecorino fresco e riducete a scaglie sottili quello stagionato.

Sgocciolate bene il grano e lasciatelo intiepidire, quindi mescolatelo alle zucchine e condite il tutto con 3 cucchiai d'olio d'oliva e poche gocce di succo di limone. Unite al grano i pistacchi e i formaggi e mescolate bene il tutto.

Trasferite la preparazione su un piatto da portata, decorate con qualche fogliolina di menta, lavata e asciugata delicatamente, e portate subito in tavola.

(Tratta da "Enciclopedia della cucina italiana" (n. 3) di Repubblica)


Fagottini siciliani

Ingredienti (per 6 persone)

 - Per la pasta: 600 g di farina, 5 uova, 150 g di zucchero, 250 g di burro, bustina di lievito, sale.

 - Per il ripieno: 300 g di fichi secchi, 3 uova, 100 g di mandorle sgusciate e pelate, 150 g di noci sgusciate, 100 g di uva sultanina, 50 g di pistacchi, 150 g di cioccolato a pezzetti, 150 g di marmellata, 1 pizzico di cannella.

Preparazione del ripieno:
Mettete ad ammorbidire separatamente in acqua tiepida l'uva sultanina e i fichi.

Tritate grossolanamente le noci, le mandorle e i pistacchi.

Sbattete le uova in una terrina e unitevi l'uva sultanina, ben strizzata, i fichi secchi, asciugati accurata­mente e sminuzzati, il cioccolato a pezzetti, la marmellata, il trito di mandorle, noci e pistacchi e la cannella.

Amalgamate con cura il composto e lasciatelo da parte.

Preparazione della pasta:
amalgamate, sulla spianatoio la farina con le uova, lo zucchero, il burro fuso, un pizzico di sale e il lievito. Quando avrete ottenuto una pasta ben omogenea, tiratela con il matterello in una sfoglia sottile. Ritagliatela a rombi e nel centro di ognuno disponete un po' di ripieno.

Raggruppate i quattro vertici in alto e premete delicatamente con le dita in modo da formare appunto dei fagottini.

Continuate fino ad esaurimento degli ingredienti. Adagiate i dolcetti in una teglia adeguatamente imbur­rata e infarinata e infornate a 170-180 °C per circa 30 minuti.

Pistacchio Verde di Bronte D.O.P.

Il "Seme felice"

Il verde-smeraldo del pistacchio di Bronte appena raccolto

Medio-orientale di nascita, ma siciliano per vo­cazione, il Pistacchio verde di Bronte è sta­to portato in Italia dagli Arabi attorno al 900 do­po Cristo (anzi, ripor­tato, perché un ten­ta­tivo dei Ro­ma­ni non era andato a buon fine) e ha trovato proprio in Sicilia, nel suo clima mite e soleggiato, un habitat simile a quello medi­ter­raneo d’origine, per svi­lup­parsi rigoglioso e con un gusto for­mi­dabile.

Il Pistacchio Verde di Bronte, coltivato nel ter­ritorio dei Co­muni di Bronte, Adrano e Bian­cavilla, in provin­cia di Catania, caratte­rizzati da terreni di origine vulca­nica (questi tre paesi sono situati, infatti, alle pendici occi­den­tali dell’Etna), è una varietà di pistac­chio che, gra­zie alla sua elevata quali­tà, conosciuta ed apprez­zata in tutto il mon­do, ha ottenuto l’am­bito rico­nosci­mento della Denomi­na­zio­ne di Origine Protet­ta da parte della Comu­nità Europea nel 2010.

Garantito dall’omonimo Consorzio di tute­la che vigila sul rispetto e l’appli­cazione delle nor­me contenute nel Disci­plinare di Produ­zione, l’”Oro Verde”, come viene chiamato per il suo alto valore commer­ciale, è un frut­to secco dall’aroma incon­fondibile e di colo­re intenso verde sme­raldo, racchiuso in un gu­scio rigido vio­letto e dall’aspetto legnoso, che si apre parzialmente verso la fine del­l’estate, quando il pistacchio matura (pro­prio que­sta caratteristica semiapertura del guscio fa sì che il frutto venga chiamato “se­me che ride” in Iran e “seme felice” in Cina).

Ritenuti un frutto prezioso già dagli anti­chi Ebrei e citati nell’antico Testa­mento come do­no pregiato, questi piccoli semi oleosi pos­sie­dono grandi proprietà or­ga­nolet­tiche, nume­rosi prin­cipi attivi utilizzati in campo medico e innume­revoli virtù nutri­zionali: al natu­rale, i pistacchi sono ricchi di vitamine, in particolare la A, la E e quelle del gruppo B, di antiossi­danti che proteggono le cellule dai radi­cali liberi e di sali minerali, in parti­colare ferro, ma pure calcio, fosforo, potas­sio, zinco, magnesio, e rame.Hanno un note­vole valore ener­getico e, per questo, sono l’ideale nella dieta degli spor­tivi perché forniscono energia e per­mettono di man­tenere a lungo la sensa­zione di sazie­tà.

Da Eccellenze Italiane dell’arte gastro­no­mica del Bel Paese, edito dall’Acade­mia Barilla, 2015]




 


Salame Sant'Angelo al pistacchio di Bronte

Per il suo aroma e le qualità organo­let­tiche il pistacchio verde di Bronte è stato sempre il prin­cipe delle carni insac­cate di pregio e del­la gastronomia di alta classe.


Nidi di rondine al miele e pistacchi

Ingredienti (per 4 persone)

225 g di capelli d'angelo, 175 g di pistacchi di Bronte tritati, 115 g di burro, 115 g di zucchero, 2 cucchiai di succo di limone, 115 g di miele.

Difficoltà: media

Preparazione: 30 minuti più altri 30 minuti per il raffreddamento della pasta

Cottura: 1 ora.

Procedimento:

Lessate i capelli d'angelo in una pentola d'acqua bollente per circa 10 minuti.

Scolate la pasta, rimettetela nella pentola, aggiungete il burro, mescolate, quindi lasciatela raffreddare.

Disponete 4 anelli da forno su una placca; dividete la pasta in 8 parti uguali e mettetene una in ciascun anello.

Schiacciate leggermente e coprite la pasta con metà dei pistacchi, quindi aggiungete le porzioni di pasta rimaste.

Cuocete nel forno già caldo a 180 °C per 45 minuti.

Mettete il miele e lo zucchero in una piccola casseruola con 1,5 dl d'acqua e portate a bollore, a fuoco basso, sempre mescolando.

Fate cuocere per circa 10 minuti, aggiungete il succo di limone e proseguite la cottura per altri 5 minuti.

Trasferite i nidi di pasta in un piatto. Versatevi il miele, spolverizzate con i restanti pistacchi e serviteli tiepidi o freddi, a piacere.
 

190 RICETTE COL PISTACCHIO DI BRONTE

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