Ho
avuto il piacere di apprezzare la completezza del sito
del nostro comune. Vogliano gli addetti accettare i miei complimenti più sinceri.
Buon lavoro. Saluti
Luigi Putrino (October
02, 2002) |
Complimenti Salve,
il faccio i più sentiti complimenti per il sito che
avete prodotto.
E'
veramente il modo migliore per comunicare a tutto il mondo la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra
storia. Grazie.
Nicolò M. (Milano, September
27, 2002) |
Ciao io mi
chiamo Biagio è sono di Bronte, ho 27 anni e il vostro sito è ben fatto; abito a Ginevra, vengo quasi tutti gli anni a
Bronte.
Bel paese! Abito a Borguonuovo. A presto ciao
Biagio G. (Ginevra,
September 17, 2002) |
Greetings
from Germany Salve a tutti, complimenti per il vostro sito.
L'ho scoperto poco fa.
Ci sono tante informazioni e bellissime
immagini del nostro Bronte. Io mi chiamo
Marco, ho 27 anni e sono nato e vivo in Germania a Offenbach (vicino a Francoforte). Ogni tanto mi trovo a
Bronte per vacanze e per visitare i parenti. Saluti a tutti ! Ciao + tschüss
Marco Uccellatore (Offenbach / Germany, 22 Sep 2002) |
Looking
for Mancani... Hello. My name is Maria Mancani and I live in the United States
(Clinton Twp., MI). I am looking for anyone with my
last name (Mancani) to find out more about my ancestry. My great-grandfather came to America in the early
1900's, his
name was Michael.
Any information would be greatly appreciated.Maria Mancani (città: Clinton Twp., MI
USA, Wednesday, August 07, 2002 10:04 PM) (Sto cercando Mancani
...
Come va'! Mi chiamo Maria Mancani ed abito in America (Clinton
Twp. MI). Sto cercando qualcuno col mio cognome (Mancani) per
sapere qualcosa circa i miei antenati. Il mio bisnonno venne in America nei primi anni del 1900, il suo nome era Michele.
Qualunque informazione sarebbe molto apprezzata.) |
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Help To whom it may concern;
I'm desperately looking to get any and all information about
my Grandparents who came from Bronte. My Grandfather's name
was Biagio Gatto born 4/6/1877 and my Grandmas maiden name was
Anna Penzoni born 11/15/1885 her parents names were Basil
Penzoni and her Mothers name was Savarina Lupia. Please direct
me to someone in Bronte that may be able to give me some help.
They came from Bronte so I hope that there will be some info
that I can get about them
God bless you and thank you
Paul GattoUSA), Tuesday, July 23, 2002 3:50AM
Aiuto
A chi può interessare. Io sto disperatamente
cercando di ottenere informazioni circa i miei
nonni che vennero da Bronte. Mio nonno si chiamava
Biagio Gatto nato il 6 aprile 1887 ed il nome di
mia nonna, da signorina, era Anna Penzoni, nata il
15 novembre, 1885. I suoi genitori erano: Basile
Penzoni e Savarina Lupia. Per favore,
indirizzatemi a qualcuno in Bronte che potrà
aiutarmi. Loro arrivarono da Bronte perciò spero
che ci sarà qualche possibilità di ottenere
informazioni su di loro. Iddio vi benedica e vi
ringrazio
Paul Gatto |
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Premio
per il Rotary Club Aetna N. Ovest (Bronte)
Si comunica che il Presidente della Repubblica ha conferito,
in data 12 Giugno, Targa d'Argento (massima onorificenza per
attività avente carattere regionale) al dr Umberto Liuzzo Chelini Presidente Rotary Club AEtna Nord Ovest per le
"Iniziative di lotta contro il fenomeno della Mobilità
Sanitaria Passiva". Di particolare rilevanza che è l'unico club d'Italia ad avere
avuto tale riconoscimento. Cordiali saluti e complimenti per il sito.
Umberto Liuzzo Chelini Wed, 10 Jul 2002 17:01:25
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Congratulazioni Solo in questi giorni ho appreso dell'esistenza del sito e
solo in questi giorni ho potuto visitarlo. Intendo esprimere
le mie più vive congratulazioni per l'ottima iniziativa e per
l'alto livello qualitativo dei contenuti. Il sito rappresenta
uno strumento di grande valore per chi voglia conoscere la
complessa realtà brontese.
Ma, ancor più, esso costituisce
un prezioso legame per tutti i brontesi che, pur vivendo
lontani dal loro luogo d'origine, intendono mantenere vive le
loro radici e ulteriormente vivificarle. Ho sempre cercato,
con le mie frequenti permanenze a Bronte, di ravvivare e
rinsaldare il mio legame con Bronte e credo che il sito (che
mi riprometto di visitare con la massima frequenza) mi sarà
di grande aiuto in questa direzione. .... invio a tutti le mie congratulazioni e l'invito a
proseguire nella loro meritoria opera. Piero (Milano, Wednesday, June 26, 2002 at 19:25:22)
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Ciao
a tutti E' da pochi giorni che sono ritornato da Bronte in
Germania. Sono stato a Bronte per le votazioni comunali. E' stato per me qualcosa di nuovo e interessante, anche perchè é
la prima volta dopo 33 anni di Germania che ho votato nel mio paese.
Non solo votato ma partecipato attivamente alla propaganda elettorale;
non dico poco se dico che mi sembrava in un film di Totò, o in una
commedia all'italiana. Tutto ciò in positivo. Mi mancava da tanti
anni la frenesia nel gioco, di documentare il temperamento brontese.
In poche parole nel caos politico mi sono divertito tanto che dopo 2
giorni di Germania ho nostalgia di Bronte e dei brontesi. Grazie
Bronte! Tanti saluti da Giuseppe (Germania, Wednesday, May 29,
2002 8:25 PM) |
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Greetings to
you in Bronte! My name is Mary Castellano (maiden name: Immormino). I am an
American and live in Chicago Illinois U.S.A. I am a descendent of a
family from Bronte. My grandfather and his family came from Bronte
in about the year 1900. His name was Gaetano Immormino and his
parents and some of his family came to the United States at that
time. Gaetano Immormino settled in Chicago and was a successful
artist (sculptor) here before he died in 1942. I visited your
beautiful city two years ago because I wanted to see where my father’s
family came from. I noticed that there are still nine families there
with the name Immormino but because I don’t speak Italian, I did
not contact them. My father (his name is Giacomo Immormino) was born
in the U.S. but has never been to Bronte. I hope someday to make
contact with some other Immormino’s from Bronte. I know that my
some of my grandfather Gaetano’s uncles remained in Bronte. I loved seeing Bronte and I enjoy this website that explains Bronte’s
history. Bronte has a rich history and I would love to visit again
someday. You also have many wonderful sweets in your pasticcerias
that I will remember! If you want to write back or know of any
Immormino’s in Bronte that might write, please send email to wac@wac21.com. Thank you! Mary Castellano (Chicago Illinois U.S.A.),
Friday, May 17, 2002
Saluti
a voi di Bronte!
Mi chiamo Maria Castellano. (Il mio nome da signorina: Immormino).
Sono un Americana e vivo a Chicago Illinois U.S.A.. Sono una
discendente di una famiglia da Bronte. Mio nonno e la sua famiglia
vennero da Bronte intorno all'anno 1900. Il suo nome era Gaetano
Immormino ed i suoi genitori ed alcuni della sua famiglia vennero
negli Stati Uniti intorno a quel tempo. Gaetano Immormino si
stabilì a Chicago ed diventò uno scultore di successo prima
della sua morte nel 1942.
Io ho visitato la vostra bellissima città due anni fa, perchè
ero curiosa di vedere da dove era venuta la famiglia di mio padre.
Ho potuto notare che ci sono ancora nove famiglie a Bronte
col nome Immormino ma siccome io non parlo italiano non mi sono
messa in contatto con loro. Mio padre (il suo nome è Gaetano
Immormino) è nato in America ma non è mai stato a Bronte.
Io spero di poter mettermi in contatto con alcuni altri Immormino
da Bronte. Io so che alcuni zii di mio nonno Gaetano
rimasero a Bronte.
Mi è piaciuto molto vedere Bronte ed io guardo spesso questo sito
web che spiega tanta della storia di Bronte.
Bronte ha una storia molto ricca e a me piacerebbe molto visitarlo
ancora qualche volta. Voi avete anche molti meravigliosi dolci
nelle vostre pasticcerie di cui mi ricordo benissimo.Se volete
rispondere o conoscete qualche Immormino in Bronte che potrebbe
scrivermi, per piacere inviatemi un email. Vi
ringrazio,
Complimenti Per puro caso mi sono imbattuto in questo sito e con grande stupore ho iniziato a leggere.
Devo farvi i miei complimenti per la completezza delle informazioni e delle
immagini che, fanno sentire i Brontesi lontani, un pò più vicini a casa
ed ai loro concittadini.
Nunzio A. (Saronno)
Congratulazioni! Soltanto qualche giorno fa sono venuto a conoscenza della
Vostra
MERAVIGLIOSA creatura: opera unica, nel suo genere, di enorme utilità per quanti, come me, vogliano fare una panoramica sulla nostra bella città.
Non mi vengono parole per esprimerVi gratitudine ed il giusto riconoscimento per l'enorme lavoro. Ho semplicemente sfogliato l'indice e visto qualche
immagine: per visitare l'intero sito mi ci vorrà un bel po' di tempo. Mi farò vivo a visione ultimata. Un forte abbraccio
Mario R.
(Moncalieri)
Suggerimento Complimenti per il sito è veramente bello, mi permetto di dare un
suggerimento che è quello di inserire fra le opere sociali di Bronte come
l'Ospedale, opera del Sac. Prestianni,
il
Collegio Capizzi, opera del Ven.
Capizzi, la Banca popolare di
Bronte, opera del Sac. Ciraldo, l'Istituto "S. Vincenzo dè Paoli
- Padre Antonino Marcantonio" (Casa di Riposo) opera del Sac.
Antonino Marcantonio, un istituto da parecchi anni operante nel sociale
per tutti i cittadini di Bronte e del circondario e merita di essere
ricordato fra le più importanti opere della Città di Bronte.
Grazie
Antonio F. (Bronte)
Complimenti Ciao, sono Nunzia ho 41 a. e sono nata a Bronte. Da 32 a. abito in
provincia di Milano, oggi vi ho incontrati per caso (cercavo ...) ed ho provato una forte
emozione visitando il vostro sito nonostante che io e la mia famiglia
torniamo spesso a Bronte in vacanza dai nostri parenti. Non mi dilungo, voglio solo farvi i miei complimenti e ringraziarvi per
aver portato Bronte a casa mia
Ciao ci vediamo ad agosto.
Nunziata R.
(Abbiategrasso)
Complimenti Lodevole il lavoro che avete fatto col vostro sito.
Anch'io sono un brontese e fa gran piacere rivedere il ns paese e
rinfrescare cose che avevo dimenticato.
Vi prego di aggiornare frequentemente il sito con nuove foto (possibilmente con immagini a maggiore definizione grafica). Un abbraccio a tutti voi
Guido Fallico
(San Bonifacio)
Tanti saluti dalla Germania!!! Ciao! Siamo due sorelle (19 e 21) italo-tedesche e viviamo in Germania vicino a Aachen. Il nostro padre viene da Bronte. Siamo ogni estate a Bronte!
Tanti saluti a le famiglie Liuzo, Catania e naturalmente a nostra nonna
Grazia e a tutti chi conosciamo! Se volete scrivere a noi, fatelo.
PS: Non guardate a nostre errori! A casa parliamo solo tedesco! Ciao Ciao
Silvia e Daniela Stolberg (Germania)
Richiesta informazioni Salve, Siamo produttori di pistacchi in Argentina e avremmo bisogno di
avere informazioni sull'attività produttiva del pistacchio nella
vostra Città o nella vostra regione.
Vi saremmo grati se potreste metterci in contatto con qualcuno dei
produttori locali.
La nostra pagina Web è: pistachosargentinos.com Grazie
Maria Teresa Frau San Juan (Argentina) |
.
Bronte, la Memoria e la Luce
«Con te e contro te / con te nel
cuore», scriveva Pasolini nelle sue Ceneri di Gramsci. Questi
versi esprimono il mio stesso sentimento verso il luogo in cui sono nato e nel quale non vivo più da molti anni.
Con te perché a Bronte sono cresciuto: bambino che giocava a pallone nelle sue strade, adolescente in compagnia degli amici nelle
lunghe passeggiate su e giù per la «piazza», studente del Liceo al Collegio
Capizzi, contento di frequentare un luogo che ho sempre sentito
importante ma anche familiare. A Bronte è quindi legata per sempre la mia vita giovanile.
Contro te, perché il paese mi ha spesso deluso per il modo in cui è stato amministrato, per la bruttezza dei nuovi quartieri e delle
case-torri costruite senza alcuna regola anche nel centro storico, per la sensazione che i problemi che percepivo da ragazzo sono sempre lì,
immodificabili e rassegnati a restare per chissà quanto tempo ancora.
Con te nel cuore, perché ogni volta che sento il nome di Bronte non posso che riandare alla mia infanzia felice, alla luce splendente
dell’estate, alla neve che di tanto in tanto faceva dell’inverno una festa, all’intensità dei rapporti umani coi vicini di «ruga».
E ora
ogni volta che torno –qualche settimana ad agosto- gusto lo splendido paesaggio in cui Bronte è immerso fra l’Etna da una parte, la valle del
Simeto e i monti Nebrodi dall’altra.
Tornare in questo luogo significa per me viaggiare nel tempo, in una ricchezza di memorie, di volti, di momenti che mi sono rimasti infitti
nella carne, di fedeltà a me stesso pur nel variare delle stagioni e delle scelte. La cosa più importante è che a Bronte posso tornare ogni
momento per ritrovare la bellezza senza tempo dell’Isola, la luce della Sicilia intera, la memoria che torna a farsi presente. Con te e contro
te, con te nel cuore.
Alberto Giovanni Biuso (Milano) |
"The Daffodil principle..."
by Marilyn Di Bella (Australia)
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The Daffodil principle.... |
Several times my daughter had
telephoned to say, "Mother, you must come see the daffodils before
they are over."
I wanted to go, but it was a two-hour drive from Laguna to Lake Arrowhead.
- "I will come next Tuesday, I promised, a little reluctantly, on her
third call. Next Tuesday dawned cold and rainy. Still, I had promised, and so I drove
there.
When I finally walked into Carolyn's house and hugged and greeted my
grandchildren, I said:
- "Forget the daffodils, Carolyn! The road is invisible in the clouds
and fog, and there is nothing in the world except you and these children
that I want to see bad enough to drive another inch!".
My daughter smiled calmly and said, "We drive in this all the time,
Mother."
- "Well, you won't get me back on the road until it clears, and then
I'm heading for home!" I assured her.
- "I was hoping you'd take me over to the garage to pick up my car."
- "How far will we have to drive?"
- "Just a few blocks - Carolyn said - I'll drive. I'm used to this."
After several minutes, I had to ask: "Where are we going? This isn't
the way to the garage!"
- "We're going to my garage the long way," Carolyn smiled,
"by way of the daffodils."
- "Carolyn - I said sternly - please turn around."
- "It's all right, Mother, I promise. You will never forgive yourself
if you miss this experience."
After about twenty minutes, we turned onto a small gravel road and I saw a
small church.
On the far side of the church, I saw a hand-lettered sign
that read, "Daffodil Garden".
We got out of the car and each took a child's hand, and I followed Carolyn
down the path.
Then, we turned a corner of the path, and I looked up and gasped. Before
me lay the most glorious sight.
It looked as though someone had taken a great vat of gold and poured it
down over the mountain peak and slopes.
The flowers were planted in majestic, swirling patterns-great ribbons and
swaths of deep orange, white, lemon yellow, salmon pink, saffron, and
butter yellow. Each different-colored variety was planted as a group so that it swirled
and flowed like its own river with its own unique hue. There were five
acres of flowers. - "Butt who has done this?" I aske Carolyn.
- "It's just one woman," Carolyn answered. "She lives on
the property. That's her home."
Carolyn pointed to a well kept a frame house thatlooked small and modest
in the midst of all that glory. We walked up to the house. On the patio, we saw a poster "Answers
to the Questions I Know You Are Asking" was the headline
The first answer was a simple one "50.000 bulbs," it read.
The second answer was: "One at a time, by one woman. Two hands, two
feet, and very little brain." The third answer was, "Began in
1958."
There it was, The Daffodil Principle. For me, that moment was a
life-changing experience.
I thought of this woman whom I had never met, who, more than forty
years before, had begun-one bulb at a time-to bring her vision of beauty
and joy to an obscure mountain top. Still, just planting one bulb at a time,year after year, had changed the
world.
This unknown woman had forever changed the world in which she lived.
She had created something of ineffable (indescribable), beauty, and
inspiration.
The principle her daffodil garden taught is one of the greatest principles
of celebration.
That is, learning to move toward our goals and desires one step at a
time-often just one baby - step at a time - and learning to love the doing,
learning to use the accumulation of time.
When we multiply tiny pieces of time with small increments of daily effort,
we too will find we can accomplish magnificent things.
We can change the world.
- "It makes me sad in a way," I admitted to Carolyn. "What
might I have accomplished if I had thought of wonderful goal thirty-five
or forty years ago and had worked away at it "one bulb at a time"
through all those years. Just think what I might have been able to achieve!"
My daughter summed up the message of the day in her usual direct way.
- "Start tomorrow," she said.
It's so pointless to think of the lost hours of yesterdays. The way to
make learning a lesson of celebration instead of a cause for regret is to only
ask "how can I put this to use today?". (. . . . . Author unknown)
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Il Principio dei Narcisi
Disegni di Sandro Romeo (Sydney, Australia)
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Parecchie volte mia figlia mi aveva telefonato per dire, "Mamma, devi venire a
vedete i narcisi prima che finiscano". Io volevo andare ma c'era da guidare per due ore da Laguna a Lago
Arrowhead.
- "Ci verrò martedì prossimo", promisi, con una certa riluttanza, alla sua terza chiamata. Il martedì successivo portò pioggia e tanto freddo. Tuttavia, avendolo promesso, decisi di guidare fin là.
Quando finalmente arrivai casa di Carolina ed abbracciai e salutai i miei nipotini, dissi:
- "Dimentica i narcisi, Carolina! Non si riesce a vedere la strada
per la pioggia e la nebbia ed inoltre non c'è niente al mondo, tranne tu e questi bambini, che vorrei
vedere se dovessi guidare per un altro centimetro!"
Mia figlia sorrise tranquillamente e disse: "Noi guidiamo sempre con
questo tempo, mamma."
- "Bene", le dissi, "tu non mi porterai in alcun posto fin quando non
smette di piovere e allora io ritornerò a casa mia".
- "Senti, speravo che tu mi portassi fino al garage a prendere la mia macchina.
- "Quanto strada c'è?"
- "Appena pochi isolati - disse Carolina - e guiderò io che sono
abituata a guidare in queste condizioni."
Dopo parecchi minuti, le chiesi: "Ma dove stiamo andando? Questa strada non conduce al garage!"
- "Stiamo andando al mio garage per la strada più lunga", sorrise
Carolina, "attraverso il giardino dei narcisi."
- "Carolina", le risposi arrabbiata, "torna indietro immediatamente per favore."
- "Va tutto bene, mamma, te lo prometto. Non ti perdoneresti mai di aver perso
l'occasione di fare questa esperienza."
Dopo circa venti minuti, girammo su una piccola strada di ghiaia e là
vidi una piccola chiesa. Dal lato più lontano della chiesa, c'era
un'insegna scritta a mano che diceva: "Giardino dei narcisi".
Uscimmo dalla macchina prendendo per mano i bambini ed io seguii Carolina lungo il percorso.
Quando girammo l'angolo ed io guardai in alto rimasi come stordita. Davanti a me si era spalancato uno spettacolo inimmaginabile.
Sembrava come se qualcuno avesse preso una grossa quantità di oro e lo
avesse versato sopra la cima ed i pendii della montagna.
I fiori erano stati piantati in un maestoso stile di nastri e bande di
colore rosa arancione, bianco, giallo limone, profondo salmone, zafferano
e giallo burro.
Ogni varietà di colori diversi era stata piantata in gruppi
in modo da turbinare e fluire come un fiume con propria ed unica
tonalità.C'era circa un ettaro di fiori.
- "Ma chi ha potuto fare tutto questo?", chiesi a
Carolina.
- "Solo una donna, - mi rispose Carolina - che vive nella casa in
questa proprietà."
Carolina mi indicò una casa ben tenuta ma che appariva piccola e modesta in mezzo a tutta quella gloria.
Ci avviammo verso la casa e sull'entrata trovammo un un'insegna che diceva
"Risposte alle domande che vi state chiedendo ".
La prima risposta era molto semplice, "50.000 bulbi", diceva.
La seconda risposta era: " Uno alla volta, da una donna. Due mani,
due piedi e pochissimo cervello."
La terza risposta era: " Ha cominciato nel 1958."
Era proprio lì Il principio dei narcisi. Per me, quel momento era come
un'esperienza che può cambiare la vita.
Ho pensato a questa donna con la quale non avevo mai avuto contatti, e
che, più di quarant'anni prima, aveva cominciato, con un bulbo alla volta
il suo viaggio verso una visione di bellezza e di gioia in questa parte
oscura della montagna. Eppure, piantando appena un bulbo alla volta, anno dopo anno, aveva
cambiato il mondo.
Questa donna sconosciuta
aveva cambiato il mondo in cui viveva. Aveva creato qualcosa
indescrivibilmente ineffabile di bellezza e di ispirazione.
Il principio che il suo giardino di narcisi ci insegna è uno dei
principii più grandi della vita.
E cioè di muoverci verso i nostri obiettivi e i desideri un punto alla volta e di imparare ad
amare il processo di accumulazione del tempo.
Quando moltiplichiamo piccole porzioni di tempo con piccoli aumenti di
sforzi quotidiani, noi pure possiamo compiere cose magnifiche.
Possiamo cambiare il mondo.
- "ln un certo senso mi rende triste", confessai a Carolina. Che
cosa avrei potuto compiere se avessi pensato a qualche meraviglioso obiettivo
trentacinque o quarant'anni fa ed avessi lavorato verso di
esso "un bulbo alla volta" durante tutti quegli anni.
Pensa che cosa avrei potuto realizzare!."
La mia figliola riassunse il messaggio del giorno nel suo solito modo
diretto:
- “Comincia domani," mi disse.
E' inutile e superfluo pensare alle ore perse in passato. Il modo d'imparare la lezione della storia è, piuttosto che rammaricarsi, chiedersi soltanto "come posso
porre in atto quello che ho imparato oggi ?". (.....Autore sconosciuto) - (traduzione di Sam Di Bella)
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18 Sep 2001 Here we are in America. The DiBella Family. Pictured is my wife, and five boy's.
The bambino's are identical twins.
My Grandfather Nunzio Di Bella was from Bronte, Sicily.
We love to visit Bronte, via your web site. ...
Keep up the good work! God Bless. Joseph Vito Di Bella, Jr -
U.S.A.
A Joseph ed a tutta la sua graziosa
famiglia un cordiale saluto da tutti noi |
Thank You Sam and staff,
I look forward to visiting the Bronte site very soon.
You all do a wonderful job with photo's and history.
Thank You
May God continue to Bless you always Sam.
Respectfully,
Joseph V. Di Bella, Jr. Saturday, May 25, 2002
10:36 PM
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