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  Marzo 2006 / Marzo 2007

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22 Marzo 2007

LA MANIFESTAZIONE PER PROMUOVERE LA CULTURA DELLA DELLA DONAZIONE DEGLI ORGANI

Le scelte del cuore

Le scelte del cuore: I premiatiUn inno alla vita, alla speranza di una guarigione, frutto di un gesto d’amore da parte di chi purtroppo la sua vita l'ha persa. E’ stato questo in sintesi la manifestazione per promuovere la cultura della donazione degli organi, tenuta presso il Cine teatro comunale di Bronte, dal titolo “Le scelte del cuore”. Organizzata dalla scuola secondaria di primo grado “Castiglione”, diretta dalla prof.ssa Cinthia D’Anna, in collaborazione con il Rotary club “Aetna Nord-Ovest Bronte, i Comuni di Bronte e Riposto e la Provincia di Catania, la manifestazione è stata presentata dalla giornalista Patrizia Tirendi, con il sindaco di Bronte che ha subito affermato: “La cultura della donazione va diffusa, ed in questo molto possono fare le istituzioni”.

Sentite le parole della prof. D’Anna, che ha ricordato come la manifestazione faccia parte integrante del «pof» della scuole brontese, del prof. Franco Romeno, dirigente dell’I.S.S.I.S. “Pantano-Olivetti” di Riposto e del presidente del Rotary, Lorenzo Scalisi.

Emozionanti le testimonianze del prof. Giuseppe Distefano, vice presidente dell’Aido e dei dott. Massimiliano Veroux, che opera con passione al centro trapianti del Policlinico di Catania e dei dott. Maurizio Macaone, Vito Sparacino e Antonella Spata e del giovane Giuliano. Presente, la prof. Anna D’Urso, ideatrice della manifestazione e grande festa con l’attore Turi Giuffrida e la cantante Irene Fargo che hanno partecipato alla premiazione del concorso di poesia “Un fiore per Luigi”, vinto da Simone Zappalà del circolo didattico di Fiumefreddo, Maria Lisa Longhitano e Giulia Messina della “Castiglione” di Bronte e Salvatore Liddino dell’Ipsia di Giarre.


22 Marzo 2007
DONAZIONE ORGANI E SOLIDARIETA' NELLE SCUOLE

A Bronte “Le scelte del cuore”

Così si chiama la manifestazione che si svolgerà sabato 24 marzo alle ore 9 presso il Cine teatro comunale, voluta ed organizzata dalla Scuola secondaria di primo grado “Castiglione”, diretta dalla prof.ssa Cinthia D’Anna, in collaborazione con il Rotary club “Aetna Nord-Ovest Bronte" e patrocinata dal Comune, al fine di informare e sensibilizzare gli alunni e la cittadinanza sulla donazione degli organi. L’iniziativa costituisce un momento significativo di un itinerario educativo e didattico inserito a pieno titolo nel Pof della scuola brontese.

La manifestazione, promossa dall’I.S.S.I.S. “Pantano-Olivetti” di Riposto, vedrà la partecipazione del Centro Trapianti del Policlinico di Catania, dell’Assessorato ai sevizi sociosanitari, alla solidarietà e allo sport del Comune, della Provincia Regionale di Catania ed avrà il suo momento cardine nelle testimonianze di coloro che hanno subito un trapianto e nella premiazione del concorso di poesia “Un fiore per Luigi”, al quale sono state chiamate le scuole dell’hinderland. Testimonial dell’evento saranno l’attore catanese Turi Giuffrida e la cantante Irene Fargo. Sarà presente anche il sindaco. I partecipanti saranno allietati con l’esecuzione di brani musicali eseguiti dall’orchestra della scuola “Castiglione”.


17 Marzo 2007
DONAZIONE ORGANI

“Le scelte del cuore”, cresce la solidarietà

L’istituto Pantano-Olivetti di Riposto, in collaborazione con il Centro trapianti Policlinico di Catania, con il patrocinio della Provincia regionale ed i comuni di Riposto e Giarre, organizza per sabato 24 marzo, alle 9, al teatro comunale di Bronte, la quarta edizione di “Le scelte del cuore”, incontro per sensibilizzare e informare sulla donazione degli organi che vedrà come testimonial d'ecce­zione la cantante Irene Fargo e l'attore catanese Turi Giuffrida. L'evento viene riproposto al pubblico degli studenti delle classi terminali degli istituti superiori e medie per educare gli alunni alla donazione degli organi ed alla cultura dei trapianti, ormai in crescente aumento. Nel corso del conve­gno, ideato dalla profes­soressa Anna D'Urso e presen­tato dalla giornalista, Patrizia Tirendi, è prevista la cerimonia di premiazione degli allievi che hanno partecipato al II concorso di poesie “Un fiore per Luigi”, bando riservato agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado dell'hinterland. (Fonte Gazzetta del Sud)



15 Marzo 2007
NUMERO 1 DELLA RIVISTA SEMESTRALE

E’ nato “…d’inverno un viaggiatore”...d'inverno un viaggiatore, la copertina

Dice il proverbio che “chi non muore si rivede” e, qualche volta ci azzecca. Una rivista brontese la cui nascita preannunciata qualche tempo fa si credeva fosse ormai morta e sepolta, finalmente si è “rivista”. Dopo esattamente tre anni, rivede la luce “…d’inverno un viaggiatore”, il “semestrale di studi e ricerche sul territorio di Bronte e della Ducea dei Nelson” (così ora si definisce), edito dalla Pro Loco e preannunciato con un numero “0” fin dagli inizi del 2004. Ma si sa, le idee e le iniziative a Bronte non mancano, anzi da un pò di tempo prolificano ma per dritto o per storto in qualche modo costano e spesso (molto spesso) abortiscono prima di vedere la luce. E quasi sempre sono i soldi la causa. I soldi che non si riesce mai a racimolare per metterle in pratica e, nel nostro caso, stampare una rivista costa.

Questa volta però il neo direttore Antonio Petronaci (auguri!), in qualche modo, ci è riuscito: l’iniziativa – come scrive – è «finanziata con il contributo dell’Assessorato Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione». Grazie Regione!

Per la verità avremmo preferito leggere anche il nome del Comune di Bronte, quello che dovrebbe esser maggiormente interessato, ma ci sembra che non figuri. Sappiamo (lo dice sempre il sindaco) in che stato versa l’attuale situazione finanziaria del Comune ma forse con qualche festa o evento o convegno in meno si sarebbe potuto dare anche una mano.

Il numero 1° (la rivista è datata dicembre 2006 ma esce in questi giorni) ricalca quanto era stato preannunciato nel precedente numero “0”. Sono sessantadue pagine (più un inserto a colori: “Le guide…” curato da Loredana Scaglione e dedicato “a Matrici”, la chiesa della SS. Trinità) piene zeppe di notizie, foto e informazioni storiche e di costume. Citiamo fra tutti l’articolo di Giovanni Longhitano dedicato alla Masseria Lombardo (la storia, l’organizzazione, la collezione) e quello che Pietro Spitaleri Perticaro ha dedicato a Simone Ronsisvalle, “un artista da ricordare” che a Bronte lasciò veri capolavori di ebanisteria e di sculture in legno e che, fondatore della “scuola di disegno e plastica”, ebbe fra i suoi allievi anche un giovanissimo Nunzio Sciavarrello. A corredo dell’articolo una diecina di foto di Salvatore Cairone fanno vedere per la prima volta capolavori “di elevato valore artistico” dimenticati, se non sconosciuti, che Perticaro auspica che siano salvaguardati e presentati al pubblico. Forse un angolo della futura Pinacoteca di Bronte potrebbe essere il posto adatto.

Insomma “…d’inverno un viaggiatore” non ha deluso la lunga aspettativa. E, sempre che continuino i… contributi, ci fa ben sperare anche l’organizzazione editoriale che la rivista si è data ed i nomi presenti.

Non ci resta che augurare un “in bocca al lupo” al direttore responsabile, Gaetano Guidotto, al direttore, Antonio Petronaci, al capo redattore, Loredana Scaglione, alla segretaria, Loredana Saraniti ed a tutti i 12 componenti del comitato di redazione (fra i quali anche il nostro Franco Cimbali). La distribuzione della rivista è gratuita (rivolgersi all’Ass. Pro Loco).




14 Marzo 2007

Il quotidiano La Sicilia del 14 marzo 2007, prendendo spunto da una lettera inviata allo stesso quotidiano dagli studenti del liceo catanese “Spedalieri”, dedica un’intera pagina al fenomeno del bullismo nelle scuole analizzandone le radici e proponendone soluzioni. Nella lettera-manifesto, inviata subito dopo i gravi fatti di guerriglia urbana in cui fu ucciso l’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, gli studenti si dicevano «soffocati dal nulla» e chiedevano aiuto «a trovare il senso del vivere e del morire» agli insegnanti del loro liceo. «La scuola non è nuova a questi episodi, - scrive Anna Rita Ranetta - ma i moderni mezzi di comunicazione hanno trasformato il fenomeno del bullismo che…assume oggi delle proporzioni preoccupanti». «La costante crescita di questo fenomeno – continua - mette in evidenza le difficoltà della famiglia e della scuola a formare i giovani alla cultura della legalità. Le agenzie educative sono in crisi: percepite come deboli e prive di credibilità e autorevolezza; non sono più il luogo dove acquisire gli strumenti necessari per costruire un futuro solido».
Sull’argomento interviene anche Sergio Sciacca con un articolo – che di seguito vi proponiamo – in cui ricorda i principii morali ed educativi «di quell’illuminista con la tonaca» che ha dato il nome al liceo catanese, il filosofo Nicola Spedalieri, le cui parole ancor oggi «sono significative per sostenere le ragioni degli attuali ragazzi che con la sua stessa fermezza stanno difendendo i valori irrinunciabili dell’uomo».
 

Ma Spedalieri diceva «La scuola dia valori»

E oggi i ragazzi dello Spedalieri chiedono di confrontarsi su valori alti, chiedono un profilo ideale sicuro dai loro maestriNicola Spedalieri

Nicola Spedalieri (1740-1795) non aveva figli: era prete e di quelli rigorosamente fedeli al proprio voto. Ma ha centinaia di ragazzi, i ragazzi dello Spedalieri che nel liceo catanese a lui intestato, inconsapevolmente ne proseguono il pensiero, l’azione risoluta, che si fa sentire oltre i confini locali. Il sacerdote illuminista si rese famoso sul panorama europeo per il vasto saggio (in sei libri) «Dei diritti dell’uomo» (1791) in cui, dalla prospettiva di quegli anni agitati dalla Rivoluzione francese e dalle stragi che stava causando, alzò la voce controcorrente, difendendo le ragioni dello spirito, sostenendo che l’estremismo giacobino non portava a nulla di buono, che le finzioni dei giansenisti (finti religiosi a suo dire, sostanzialmente pronti ad abbattere la fede dei padri) minacciavano di distruggere lo stesso aspetto dell’Europa cattolica.

Quelle pagine, che due secoli addietro provocarono immenso scalpore (tra i letterati in odore di giansenismo c’era anche don Alessandro Manzoni un po’ troppo bruscamente transitato dalle schiere dei materialisti a quelle dei ferventi religiosi), ma il prete di Bronte aveva visto giusto: i diritti umani di cui tanto parlavano i sanculotti non si possono sostenere senza una interiore forza morale, senza un sicuro riferimento che non sia l’arbitrio di parte o l’interesse momentaneo. Alcune frasi di quell’illuminista con la tonaca (la Sicilia allora era culla di molti filosofi cartesiani) sono significative per sostenere le ragioni degli attuali ragazzi che con la sua stessa fermezza stanno difendendo i valori irrinunciabili dell’uomo, tolti i quali si rimane solo politically correct, cioè privi di personalità, come don Abbondio che per amore di pace dava ragione a tutti e aveva bisogno dei consigli della cameriera.

Ecco alcune pillole di saggezza riprese da quel fondamentale libro che fu scritto in italiano (e non in latino che l’autore ugualmente padroneggiava) allo scopo di essere accessibile anche ai meno dotti: «L’educazione sola è più utile di tutti gli altri mezzi uniti assieme... l’uomo opera più per abito che per riflessione... se si sono contratti abiti mali, non si torna più indietro… cessa l’impeto giovanile; ma sottentra in sua vece la simulazione: si era malvagio scoperto e si diventa ribaldo mascherato...». Il che trasferito alle attuali questioni significa che se non si conferisce ai ragazzi il senso di quello che devono fare, se li si lascia nell’incertezza dei fini verso i quali muovere, sarà difficilissimo riprenderli in seguito, avremo sciupato una intera generazione.

Parole ancora più aspre il pensatore di Bronte rivolge contro la malintesa estensione dell’agnosticismo: «Tra i mezzi distruttivi della vera religione la tolleranza illimitata di tutte l’eresie è uno dei più efficaci»: a forza di accettare tutte le opinioni anche le più innaturali perderemo anche la conformazione di società: saremo un’insieme di gente che mira all’interesse personale. E’ la questione di fondo: se non si propongono ai giovani modelli positivi avremo arrecato un danno irreparabile a tutta la collettività: «L’esempio buono può poco, ma può moltissimo quello cattivo. Tra dieci ben educati, il cui spirito sia munito di buone massime, il cattivo esempio ne infetterà per lo meno due terzi...». Se nella scuola non si propongono valori e si rimane in abbondiana paura di manifestare il proprio carattere, proni all’obbedienza verso chi minaccia, avremo innescato quella spirale di reazioni che porta all’individualismo sfrenato e da questo al comportamento antisociale di cui si vedono le conseguenze singole o collettive nelle cronache quotidiane. Il messaggio di fine Settecento è ancora adesso netto: quando i ragazzi dello Spedalieri chiedono di confrontarsi su valori alti, chiedono un profilo ideale sicuro dai loro maestri, quando pongono domande non banali alla ricerca di una filosofia per il domani, stanno continuando la polemica iniziata sotto i sinistri bagliori della Parigi sbastigliata. I diritti sono dell’uomo solo quando egli ha una forte carica umana, altrimenti diventano il paravento di un collasso insanabile.  [Sergio Sciacca]



9 Marzo 2007

Convegno Fidapa su ruolo delle donne in Europa

Si è svolto a Bronte un interessante convegno organizzato dalla locale sezione della Fidapa sul tema «Donne ed Europa: a che punto siamo?». Relatrice del convegno è stata l'on. Amalia Sartori, parlamentare europea e presidente della Commissione europea sulla condizione femminile. Dopo i saluti del sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, e dell'europarlamentare Giuseppe Castiglione, la relatrice ha esposto le iniziative intraprese dall'Ue finalizzate al riequilibrio del rapporto tra uomo e donna nella presenza ai vertici delle istituzioni pubbliche o private. A contribuire al dibattito, durante l'incontro, donne impegnate anche nella vita pubblica, come la presidente della sezione Fidapa di Bronte, prof. Lucia Firrarello, l'assessore provinciale Margherita Ferro, Maria De Luca, assessore del Comune di Bronte, Silvia Raimondo, sindaco di Acicastello, Nuccia Sciacca, direttore sanitario dell'Asl3 di Catania, Cinthia D'Anna, dirigente scolastico, e Nora Caserta in rappresentanza della presidente Fidapa distrettuale.



6 Marzo 2007

Si è rifatto a Bronte il convegno svoltosi a Maletto il 23 Settembre 2006. Aveva come tema “Il patrimonio culturale ed ambientale nel versante Nord-ovest dell’Etna” e si era parlato di archeologia, natura ed ambiente, cultura e storia locale; fu anche l’occasione per presentare i primi risultati di una ricerca che un gruppo di archeologi del dipartimento di archeologia dell’Università inglese di Durham aveva svolto nel territorio di Bronte, Maniace e Maletto

CONVEGNO A CURA DEL COMUNE

«Bronte sito archeologico interessante per il turismo»

Gli aspetti archeologici, storici e sociali, insieme a quelli vulcanologici e turistici del territorio sono stati trattati in un interessante convegno organizzato dal Comune di Bronte, insieme alla Regione siciliana, alla sede di Bronte e Maletto di Siciliantica e al Club alpino italiano sulle “Nuove scoperte nel territorio di Bronte”. All'incontro hanno partecipato il sindaco Pino Firrarello, l'on. Salvo Pugliese, la dott. Maria Grazia Branciforti, soprintendente ai Beni Culturali di Catania, intervenuta assieme al dott. Umberto Spigo e Francesco Privitera, il neo presidente di Siciliantica, Giorgio Luca, il vulcanologo Giovanni Frazzetta, il dott. Franco Del Campo ed il prof. Franco Schilirò.

Il presidente provinciale di Siciliantica, Piero Butera, ha consegnato al sindaco un possibile itinerario lungo il Simeto che tocchi la cartiera di contrada Ricchisgia, i Castelli di Bolo, Torremuzza ed il Castello Nelson, mentre la dott. Branciforti ha assicurato di aver richiesto alla Regione i finanziamenti necessari per iniziare una campagna di scavi in contrada Erranteria, con il prof. Frazzetta che ha evidenziato come la formazione del vulcano spento “Monte Barca” (nella foto) risalga a 200 mila anni fa. “Abbiamo messo insieme - afferma Firrarello - le scoperte della Soprintendenza e di Sicilia antica capendo che anche Bronte ha peculiarità archeologiche valide per il turismo”. [L. S.]



12 Dicembre 2006

Presepe israeliano (in legno)NATALE A BRONTE

Mostra di presepi

Continuando una tradizione iniziata negli anni scorsi, le associazioni “Oltre” e “Pro-Eremo” organizzano anche in questo Natale una mostra di presepi.

Oltre duecento presepi collezionati ed allestiti con paziente amorevole cura dal salesiano don Antonino Rubino e provenienti da tutto il mondo saranno in esposizione a Bronte - in via Card. De Luca 49 dal 3 Dicembre al 7 Gennaio 2007.

Fra i tanti presepi saranno esposti anche delle vere e proprie opere d'arti della scuola di Napoli e di Caltagirone e “presepi spettacolari”: romano (diorama), napoletano, siciliano, in movimento, di cioccolato, … Le visite, come si evince dal manifesto affisso in questi giorni, sono possibili quasi sempre ed in tutti gli orari: per le scuole tutte le mattine; per tutti gli altri nel pomeriggio – dalle ore 18,00 alle ore 21,00 – dei giorni 16, 17, dal 21 al 26, il 30 e 31 dicembre e dal 4 al 7 gennaio 2007.

In altri giorni ed in altri orari è comunque possibile prenotare la visita al n. di telefono 095692107 oppure rivolgersi al n. 70 di via Card. De Luca per l’apertura.



11 Dicembre 2006

INCONTRO DI STUDIO SUGLI EFFETTI IN MATERIA FISCALE E DEL LAVORO

La «Manovra Bersani» sotto la lente dei geometri

Riflessi per il professionista e per il mondo del settore edile-immobiliare

L’Associazione brontese “Geometri liberi professionisti Etna Nord”, sensibile alle necessità dei lavoratori liberi professionisti e delle imprese edili operanti nel comprensorio di Bronte, unitamente al Collegio dei geometri della nostra provincia, ha organizzato un incontro di studio sulla “Manovra Bersani” (Legge 4 Agosto 2006, n° 248) che  - scrive l’Associazione - «per i suoi contenuti, ha indubbiamente scompigliato il mondo professionale». L’incontro, che vuole essere un «tavolo di confronto» dal quale possano emergere utili indicazioni per ottemperare a quanto stabilito dalle nuove norme, si terrà alle ore 15,00 del 21 Dicembre 2006 nell’Auditorium del Real Collegio Capizzi.

Questo il programma dell’incontro:
15,00 – Apertura dei lavori: sen. Pino Firrarello, sindaco di Bronte, Rosario Cucuccio, presidente del Collegio dei geometri della provincia, Antonio Mantineo, presidente dell’Ass. geometri Etna-Nord, Bronte.
15,30 – Argomenti trattati: effetti fiscali della manovra; penalizzazione del lavoro irregolare, con particolare riferimento ai cantieri edili; modifiche nel sistema dei rapporti di appalto; la contabilità del professionista ed i sistemi di pagamento; limitazioni ed ulteriori novità fiscali per i liberi professionisti; nuove procedure per il mod. F24; il conto corrente a servizio dei liberi professionisti.
19,30 – Dibattito.
20,00 – Chiusura dei lavori. Relatori saranno Mario Balsamo, tributarista, Paolo Casicci, commercialista, Maurizio Di Bella, consulente del lavoro, Angelo Faraci, commercialista, Lino Puglisi, commercialista, Antonio Zirilli (Banca Mediolanum). Modererà i lavori Paolo Nicolosi, segretario del Collegio dei geometri della Provincia di Catania.



Antonella Biuso14 Dicembre 2006

I PERCORSI ARTISTICI DI ANTONELLA BIUSO AL REAL COLLEGIO CAPIZZI

Antiche tecniche decorative della pittura su tavola

Presso la Biblioteca del Real Collegio Capizzi, da venerdì 15 a domenica 17 dicembre saranno esposte le pitture su tavola realizzate con una antica tecnica dall’artista brontese Antonella Biuso.

Con la partecipazione della prof.ssa Giuseppina Radice, l’inaugurazione della mostra è prevista per le ore 17 di venerdì. Sabato 16, dalle ore 10 alle ore 13, l’esposizione delle tavole. Nel pomeriggio di sabato, dalle ore 16 alle 20, sempre nei locali dell’antica biblioteca del Collegio, Antonella Biuso illustrerà il metodo di esecuzione dei dipinti. Sarà possibile visitare la mostra anche nella giornata di domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 20.

Antonella Biuso, brontese con sede di attività in via Imbriani, ha studiato presso il Liceo Artistico, l’Istituto Statale d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Catania, specializzandosi in decorazione pittorica e grafica pubblicitaria e, nel 1997, anche come restauratore d’arte. Sempre nell’ambito delle discipline pittoriche e del restauro ha svolto attività di pubblicista, di disegnatrice e di insegnamento. Dal 1999 ha svolto anche la professione di restauratrice di opere d’arti (dipinti, maioliche, porcellane, sculture lignee, icone, ed, in genere, oggetti d’arte) con consolidamento, restauro e ricostruzione di parti mancanti.

Fra le tante opere consolidate e restaurate figurano anche alcuni dipinti del Real Collegio Capizzi: una tela del XIX secolo raffigurante il ven. Ignazio Capizzi, due dipinti del XVII e del XIX secolo raffiguranti “Gesù e la samaritana al pozzo di Giacobbe” e “Gesù nel deserto” e un prezioso dipinto su tela raffigurante il filosofo N. Spedalieri, restaurato sotto la sorveglianza della Soprintendenza.

Dal 1996 ha al suo attivo la partecipazione a numerose manifestazioni, mostre d’arte e collettive di pittura.



9 Dicembre 2006

Giornata della montagna

Da domani dibattiti, premiazioni e degustazioni

Reparto Ippomontato della G. F.Al via la quarta Giornata internazionale della Montagna, organizzata dall'assessorato regionale all'Agricoltura e foreste, e incentrata sulla presentazione dei nuovi strumenti di pianificazione e di programmazione, comunitari, nazionali e regionali. Si comincia domani, 10 dicembre, a Bronte, con una degustazione di prodotti tipici della montagna etnea.

L'indomani, al Castello Nelson, verranno presentate le iniziative del Fondo regionale per la montagna, quindi seguirà una tavola rotonda sul tema «Le opportunità della nuova programmazione Ue sullo sviluppo rurale per le aree montane e forestali», durante la quale verranno presentate le proposte di intervento che l'assessorato Agricoltura e Foreste prevede di attivare nel settore forestale nell'ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, in fase di definizione.

Nell'ambito della manifestazione, sempre domani, domenica 10, alle 10,30, al teatro Don Bosco di Pedara (via Rua Sant'Antonio ), si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso «Un'idea per la montagna», riservato alle scuole medie siciliane. Parteciperanno oltre 200 alunni delle scuole medie di Maniace, Milo e Ragalna, in provincia di Catania; «Maria Adelaide» di Palermo e scuola media di Giuliana, nel Palermitano; Ferla-Cassaro di Ferla (Siracusa) e Castelluzzo di Trapani. Dopo la cerimonia, la giornata riservata alle scuole proseguirà al monastero di San Nicolò la Rena, a Nicolosi, sede del Parco dell'Etna.
Programma

10 Dicembre
Piazza Spedalieri, ore 16,00: Inaugurazione mostra dei prodotti tipici della montagna etnea
11 Dicembre
Castello Nelson, ore 9,00 Registrazione dei partecipanti
Ore 09,30 Saluti: Sen. Giuseppe Firrarello, sindaco di Bronte, Salvatore Pinzone Vecchio, sindaco di Maniace, Michele Lonzi, dirigente generale delle Foreste, Antonio Colletti, dirigente generale Azienda Foreste Demaniali
Ore 10,15: Maurizio Guida, Dipartimento Foreste, ("Fondo Regionale per la Montagna: bilancio delle attività svolte e nuove prospettive")
Ore 10,30: Coffee break - Esibizione banda musicale del Corpo Forestale Regione Sicilia
Ore 11,00: Tavola rotonda ("Le opportunità della nuova programmazione U.E. sullo sviluppo rurale per le aree montane e forestali"). Coordina i lavori Orazio Ciancio, professore ordinario e vice presidente A.I.S.F. Interventi: Gaetano Cimo, Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Villanova, Dipartimento Foreste, Francesca Orlando, Azienda Foreste Demaniali, Salvatore Moschetto, Sindaco di Nicolosi, Remo Bertani, Accademia Italiana Scienza Forestali, Franco Russo, presidente Regionale WWF.
Dibattito con amministratori di comuni montani, di enti parco e operatori del settore: Rossana Interlandi, assessore regionale al Territorio. Chiude i lavori Giovanni La Via, assessore regionale all'Agricoltura e Foreste.
Ore 13,30: Degustazione prodotti tipici offerti dall'Assessorato Agricoltura e Foreste
Ore 15,30: Incontro - dibattito sul tema: "La pianificazione forestale sovraziendale nell'ambito della redazione del Piano Forestale Regionale". Presentazione degli studi avviati dal Dipartimento Regionale delle Foreste, dall'Accademia Italiana Scienze Forestali e dal Dipartimento Colture Arboree della Facoltà di Agraria dell'Università di Palermo, finalizzati alla redazione di uno schema di piano forestale territoriale nei comuni di Bronte, Maletto e Randazzo. Partecipano il dipartimento regionale delle Foreste, il dipartimento regionale al Territorio, l'Azienda Foreste Demaniali, i sindaci dei comuni di Bronte, Maletto, e Randazzo, l'Ente Parco dell'Etna, le associazioni di categoria e le associazioni ambientaliste.
12 Dicembre
Aula magna della Facoltà di Agraria, Catania – Convegno: "La pianificazione forestale quale strumento per la valorizzazione della montagna" - Fondi europei, un'opportunità da non perdere- (Moderatore Orazio Ciancio)
Ore 9,00: Registrazione dei partecipanti - Apertura dei lavori - Saluti del Rettore dell'Università di Catania e del Preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Catania.
Ore 9.30, relazioni - Giuseppe Giaimi (UNI Palermo): "Presentazione del piano forestale regionale - linee guida" - Federico Maetzke (UNI Palermo): "La pianificazione forestale su diversi livelli" - Susanna Nocentini (UNI Firenze-A.I.S.F.): "Il piano di gestione forestale: opportunità per la conservazione della biodiversità" - Tommaso La Mantia (UNI Palermo): "La pianificazione forestale nelle aree protette" - Luciano Saporito (Azienda Foreste Demaniali): "Pianificazione forestale e gestione del demanio forestale regionale"
Ore 11,00: Coffee break
Ore 11,30: Enrico Marone (UNI Firenze): "Gli effetti della pianificazione forestale sull'economia del territorio" - Marco Marchetti (UNI Molise): "Problemi e prospettive della pianificazione nella montagna mediterranea nel contesto europeo" - Amerigo Hofmann (Osservatorio Foreste Ambiente-Vallombrosa): "Le foreste nel governo del territorio montano" - Giuseppina Carrà (UNI Catania): "Le misure forestali nell'ambito della politica di sviluppo rurale 2007/2013 - orientamenti, criteri e strumenti di intervento"
Ore 12,50 - Dibattito
Ore 13,30 - Sospensione dei lavori – Buffet
Ore 14,40: Antonio Lumicisi (Ministero dell'Ambiente): "Il protocollo di Kyoto e le foreste: le regole adottate a livello internazionale e la situazione in Italia"
Ore 15,00 - Interventi sul tema: "Gli strumenti a supporto dell'attività di pianificazione" - Piermaria Corona (Accademia Italiana Scienze Forestali): "Strumenti cartografici, inventariali e di monitoraggio a supporto della pianificazione forestale" - Daniela Piccoli (Corpo Forestale dello Stato): "La conoscenza del territorio forestale: 1'inventario nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali del Carbonio (INFC)" - Roberto Cibella (Dipartimento Regionale delle Foreste): "L'inventario e la carta forestale regio­nale: strumenti di conoscenza nel territorio"
Ore 16,00 - Intervento di Orazio Ciancio
Ore 16,20 - Chiudono i lavori: Giovanni La Via (Assessore Regionale all'Agricoltura e Foreste), On. Giuseppe Castiglione (componente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.

12 Dicembre 2006

La Giornata della montagna

Fondi a zootecnia e agricoltura, più boschi e più turisti rurali

Ecco i progetti della Regione
Nuove risorse per incrementare le aree boschive, incentivi per garantire agricoltura e zootecnia ed investimenti per favorire il turismo all'interno dell'Azienda foreste demaniali.
Questi in sintesi gli interventi previsti dall'assessorato Agricoltura nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Ad assicurarlo è l'assessore regionale Agricoltura e foreste della Regione siciliana, prof. Giovanni La Via - intervenuto alla «Giornata internazionale della montagna» organizzata a Bronte. Presenti i sindaci di Bronte sen. Pino Firrarello, di Maniace Salvatore Pinzone Vecchio, numerosi dirigenti dell'assessorato regionale, oltre all'europarlamentare Giuseppe Castiglione.
«L'attenzione - ha detto La Via - è rivolta alle attività zootecniche e forestali, ma puntiamo anche a valorizzare il turismo ambientale. Il piano di sviluppo rurale 2007-2013, potendo contare su risorse cospicue, ci permette di programmare azioni mirate a conservare la presenza umana nelle aree montane e forestali.
Oltre a ciò - continua La Via - aumenteremo le superfici boscate in tutta la regione, con l'Azienda forestale in grado di intraprendere iniziative produttive nella filiera del legno (si produrrà pellet) e di realizzare punti di accoglienza e di ristoro per i turisti». [Gaetano Guidotto]



26 Novembre 2006

Ricordata la "singolare figura" di Benedetto Radice

Vices temporum

Nell'Auditorium del Real Collegio Capizzi, il prof. Tino Vittorio, docente di Storia contemporanea all' Università di Catania, ha presentato oggi il libro “Vices Temporum”. Il volume (Edizioni Esiodo, 2005, edito con il contributo della Regione e della Provincia regionale di Catania), curato dal prof. Emilio Galvagno riporta gli atti della giornata di studio tenutasi a Bronte il 30 Ottobre 2004, nel 150° anniversario della nascita dello storico brontese Benedetto Radice.

"La città di Bronte non poteva dimenticarlo. - ha scritto A. Petronaci nella presentazione -  Questa singolare figura di intellettuale, storico di prim'ordine, ma anche critico e storico dell'arte, e raccoglitore paziente e studioso appassionato di tradizioni, miti, leggende e di tutto quanto in qualche modo si riferisse a Bronte, ci ha insegnato tante cose, prima di tutto ad amare la nostra Città, la sua gente, il suo patrimonio culturale e naturalistico."

La manifestazione, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Bronte con gli istituti d’istruzione secondaria “B. Radice”, “I. Capizzi” e “Spedalieri”, ha visto gli interventi del sindaco, Pino Firrarello, del presidente della Pro Loco, Antonio Petronaci, dell'assessore alla cultura, Antonio Petronaci e di Emilio Galvagno. Moderatore Loredana Scaglione, vice presidente della Pro Loco.

Il libro, di 103 pagine, è stato anche distribuito gratuitamente nel corso dell'incontro. Oltre alla Prefazione di Emilio Galvagno contiene gli interventi al Convegno del 2004 di Franco Cimbali (Vita e opere di Benedetto Radice), di Dario Palermo (L'archeologia nel territorio di Bronte e l'opera di Benedetto Radice), di Emilio Galvagno (Siculi, Greci e Romani nel territorio dell'alto Simeto), di Biagio Saitta (Appunti sulle origini di Bronte), di Luigi Longhitano (Antonino Di Gaetano e le chiese di S. Maria di Bronte e di S. Maria di Maniace), di Domenico Ventura (Amministratori inglesi in terra di Sicilia: la ducea di Nelson, Bronte e i Thovez, 1819-1871), di Silvana Raffaele (Benedetto Radice: il percorso culturale) e di Cettina Mazzamuto (Bronte: prospettive per uno sviluppo sostenibile del territorio).

L'intervento nel Convegno del 2004 del prof. Biagio Saitta "Appunti sulle origini di Bronte" è stato anticipato dal ns. sito negli anni scorsi.


  

20 Ottobre 2006

Presentato al "Circolo di Cultura E. Cimbali" «Lu scavittu e altre novelle» di Filippo Marotta Rizzo

Tempi e società: ne parlano tre libri

Tre libri che fanno riflettere su un mondo che, per fortuna, sotto certi aspetti non c'è più

«Oggi, domenica 20 Ottobre, alle ore 18 presso i locali del Circolo E. Cimbali di Bronte verrà presentato il libro Lu scavittu e altre novelle del dott. Filippo Marotta Rizzo. Relatore l’ottimo prof. Pietro Spitaleri Perdicaro, interverranno: il presidente, pro tempore, del sodalizio, dott. Nunzio Politi; l’assessore comunale alla cultura avv. Petronaci; il nostro sindaco sen. Pino Firrarello e, in conclusione, l’autore.»

L’annunzio della manifestazione, sembrerebbe essere stato dato, quartiere per quartiere dai “bandiaturi”, invece, per questioni di bilancio, l’organizzazione aveva optato per un passa parola dal momento che l’iniziativa era stata voluta dal Comune, condivisa dal Circolo, col precipuo scopo di far conoscere ai brontesi il trascorso culturale dello sconosciuto comunello Bronti posto alle pendici dell’Etna, che, grazie alle Pubbliche Scuole, ivi sorte nel 1778, competeva per sapere, con i grandi centri dell’Isola e degli Stati Italiani.

Oggi, di quel passato glorioso, è rimasta solo l’eco ragion per cui lo si vorrebbe far rinascere allo stesso modo di novello Lazzaro. A tal fine l’Amministrazione ha costituito un Comitato culturale e, si spera, anche un capitolo di bilancio. Per l’occasione, nel sopra ricordato sodalizio, per la prima volta dopo il 1860, gli ampi locali non sono stati divisi da séparé. Così, sin dalle ore 18,00 un folto pubblico brulicante, stazionava in attesa sul terrazzino soprastante il Corso Umberto malgrado le campane della vicina Chiesa del Rosario avessero scandito per ben due volte le ore 18, non c’erano tra i presenti né l’autore, né il relatore né le Autorità.

Successivamente, il qui pro quo fu chiarito in quanto dovuto al cambio dell’ora, da legale a solare. Frattanto, essendo arrivati tutti gli organizzatori l’ampio salone si riempì, stracolmo di partecipanti. Erano questi, quelli delle grandi occasioni: le associazioni culturali femminili, i professionisti, soci dei vari circoli e i curiosi, per l’occasione richiamati dall’evento. Per primo parlò il Presidente formulando i saluti di rito ai presenti intervenuti e, augurandosi che il microfono funzionasse bene, ripeté più volte i saluti e l’auspicio che altre manifestazioni si sarebbero ivi tenute a calendario. Finalmente, commu vori Diu, sistemata l’amplificazione, nell’ordine parlarono: l’Assessore, il Senatore, il Relatore e, dulcis in fundo, l’Autore. Il libro, settantotto pagine in tutto, è formato da dodici racconti brevi, che l’autore narra con vera dovizia di particolari: essi sono ben costruiti, coinvolgenti e di facile lettura. Dal punto di vista temporale la narrazione mette in evidenza l’alta società stanziata fra Militello e Capo D’Orlando, di fine 1800 al dopo guerra, marginalmente mette in scena i popolani. L’autore, attraverso i ricordi giovanili, il sentito dire come pure servendosi della fantasia, con parole e ritratti ci riporta indietro nel tempo, prendendoci per mano, ci conduce per le viuzze cittadine dei due centri del messinese.

Lungo l’itinerario ci indica le dimore appalazzate dei signori sorte attorno alle Chiese. Ci presenta così due delle tre classi: nobiltà e clero le quali hanno in cogestione il potere temporale e spirituale.

Le due classi sociali rappresentate nel libro sono gente che conta, alle quali ci si rivolge con il dovuto rispetto cioè scappellandosi e facendo precedere il nome del casato dal Don, dall’Eccellenza, Cavaliere, Barone tutti seguiti dal rituale baciamani e “sabbenerica”.

Esse, disponendo di più feudi e ricchezze consolidate nel tempo, hanno una corte di servi, ogni comodità e ben di Dio c’è nelle loro tavole e magazzini. Nei loro salotti quando si riuniscono, pares cum paribus, per festini non mancano: sorbetti, pasticciotti, cremolate, caffè, rosolii e sigari toscani. Tra un assaggio e l’altro parlano di raccolti, cattive annate, di politica e di fatti del giorno; del canonico che convive, more uxorio, con la perpetua; delle battute di caccia; del viaggio a…; dell’incontro con…. Essi indossano abiti eleganti, copricapo e guanti per proteggersi dallo sporco, dai loro panciotti penzolano catenine di nobile metallo con cipollini d’oro. I loro volti ornati da basettoni, barba e baffi sono al passo con i tempi cioè: alla Francischiello, alla Ferdinando II, alla Vittorio Emanuele, all’Umberto I ecc.. L’aspetto esteriore del popolano è l’opposto di quanto sopra: visi smunti ed emaciati, espressione rassegnata dal duro lavoro e dalla fame, mani ruvide, stracci per vestiti. Essi abitano nelle periferie in alloggi di tutt’altra tipologia: monolocali fatiscenti, muri a secco, pavimenti in terra battuta, assenza di servizi.

Sono questi gli alloggi che condividono con gli animali domestici. La massa dei lavoratori, non disponendo di mezzi idonei si reca nei campi a piedi. Loro cibo quotidiano i frutti della terra, verdure spontanee, legumi. In tempi di carestia per vincere la fame mangiano pane nero. Ovviamente sconoscono l’uso del caffè, cioccolata e pasticciotti. Questo è un quadro della società ottocentesca nella quale il distacco fra le classi è totale, non esiste la stretta di mano, pochi sono i diritti delle masse, molti i loro doveri e la sottomissione. In questo quadro storico, a tinte scure, le eccezioni, alla stessa stregua di mosche bianche, si manifestano a seguito di avvenimenti luttuosi o malattie che colpiscono singoli gruppi familiari. In questi casi scatta la solidarietà individuale di benefattori ricchi e generosi che si sostituiscono allo Stato e pertanto sono tenuti, in alta considerazione, alla stessa stregua di santi. In tal senso significativa è la sceneggiata tra un nobile randazzese ed il villico Peppe anche se il racconto non fa parte di quanto narrato nel libro.

Peppe, in un giorno festivo non precisato, si reca a piedi nella casina del feudo del suo principale ed avendolo ivi incontrato dopo l’inchino di rito proferisce: “Voscenza benerica signor Cavaliere” al che il nobile, senza rispondere al saluto, esclama: “Peppi, càmpiti ‘i pira”. Peppe non si fa ripetere l’invito, raccoglie i frutti caduti a terra e li sistema dentro un sacco. Nell’avviarsi, ad operazione conclusa, profferisce: “Grazie, Cavaliere”. Quest’ultimo, corrucciandosi in viso non gradendo il confidenziale ringraziamento risponde: “Peppi, posa ‘i pira”.

Altri due libri a tema, tempi e società, anch’essi ben costruiti e coinvolgenti sono scritti senza particolare ricerche stilistiche, nel linguaggio semplice ed immediato del popolo. Ambedue i libri sono ambientati nel catanese.

Il primo Un paese del Sud, autore il nostro Sindaco, Senatore Firrarello, (Edizioni Greco, 2004) è ambientato a San Cono ed è composto da otto capitoli più appendice per un totale di pagine 157. Nel libro, il Firrarello, per l’occasione io narrante, espone con chiarezza fatti realmente accaduti, non vissuti da lui in prima persona, o puramente immaginari, narrati con vivacità nel loro svolgimento temporale. I racconti, intercalati da foto d’epoca, proverbi e frasi gergali, rappresentano la saggezza e il sapere popolare che si tramandano oralmente da generazioni e quindi sono tradizioni codificate e da tutti condivise. I fatti si svolgono nel sopra riportato centro agricolo, sorto nel feudo alla fine del 1700 e che negli anni ’20 del 1900 ha ancora le strade a fondo naturale, manca di luce elettrica, scuole e quant’altro.

I personaggi rappresentati pur vivendo in un ambiente materiato di povertà e di duro lavoro quotidiano sembra che, con rassegnazione, accettino lo stato di miseria nel quale versano e, i fatti narrati dall’autore, con chiarezza suscitano nel lettore il sorriso meno quello, per tragicità, descritto nel capitolo secondo di seguito riportato. Il personaggio è un giovane onesto lavoratore originario di Mistretta venuto a San Cono con la qualifica di campiere. Il suo nome è Lucio Pane, egli sposa una giovane del luogo, Crocifissa. Lucio ha la sfortuna di avere in qualità di sovrastante, un personaggio tristemente famoso nel feudo, ladro, malavitoso, e prepotente che non riesce a coinvolgere il giovane campiere nelle sue losche attività né lo convince a trasferirsi con la moglie dentro il feudo, ovviamente, per trescare con lei. Così, un giorno del mese di Marzo del 1901, Lucio non fa più ritorno a casa. Mesi dopo, a Maggio, tra i campi coltivati a frumento, alcuni contadini trovano un cadavere. E’quello dello scoomparso Lucio, nonno materno del nostro Senatore.


L’altro libro è “Lo studente del Real Collegio”, autrice Maria Galati Giordano (edito Gruppo Edicom, Milano 2000, pagg. 125). La trama è ambientata a Maniace, allora frazione di Bronte e dal 1981 comune autonomo. Maniace, vetustissimo centro agricolo-pastorale, compreso tra l’Etna ed i Nebrodi, ricco di acque e di fertili vallate oggi coltivate a frutteti, che, attorno agli anni ’50 dello scorso secolo, costituiva l’anacronistica medievale Ducea Nelson, col suo castello e la chiesa normanna. Carlo Levi, nel 1951 ivi recatosi, vide sulle pendici dei monti circostanti accanto alle masserie, piccole costruzioni di paglia nelle quali vivevano i contadini del feudo. In questo contesto scenico, certamente non idilliaco, l’autrice allora bambina, abitante in quella comunità montana uscita dal dopo guerra, costruisce la trama del libro fatta di ricordi autobiografici conditi di povertà: dal pasto serale rischiarato dal lume a petrolio al rientro del padre dal lavoro nelle terre ducali, al vestiario.

La narrazione, contenutisticamente parlando, è a tema monografico con l’esposizione dei fatti descritti e raccontati con stile spigliato e coinvolgente. L’autrice, analizza con struggimento, avvenimenti, personaggi familiari e non, ormai lontani nel tempo che fa rivivere con la memoria. Dai genitori che lavorano le terre ducali subendo spesso soprusi, alla miseria dei bambini che già a 5 anni aiutano nei campi e che sconoscono trastulli o giochi tipici della loro età, né ricevono educazione scolastica. Ricorda il padre che all’inizio dell’autunno, a piedi, con greggi transumanti si reca alla marina per ritornare a Maniace in primavera; il suo trasferirsi in Bronte nella casa della nonna vedova, sempre vestita di nero; i sacrifici di sua madre che, per farla continuare negli studi, si mette a servizio presso una famiglia di Catania; il suo incontro da grande col futuro marito: lo studente del Real Collegio (Capizzi di Bronte) alla cui dolce memoria le pagine dedica.

Quindi, a mio avviso, ogni pagina è una vera poesia, dal punto di vista descrittivo ed i personaggi ivi descritti, genitori o membri del clan di appartenenza, pur nella loro povertà e ignoranza sono tutti ricchi di buon senso e lungimiranza. Questi, pur vivendo in un ambiente economicamente ricco, per il Duca, volentieri sacrificano la loro esistenza quotidiana, condita di lavoro pesante e privazioni per garantire una vita migliore ai propri figli. In conclusione i tre libri sopra descritti, a tema socio-ambientale, a mio avviso fanno parte, come ebbi a dire, di scritti letterari collocabili nella fascia “tempi e società”. Sono preziosi perché ci fanno riflettere su un mondo che, per fortuna, sotto certi aspetti, non c'è più. Sono significativi in quanto servono da termine di paragone tra la nostra società contemporanea e le precedenti. Le situazioni descritte sono a tema affettivo-sentimentale e patetico-ridanciano ma il denominatore comune ruota attorno ricchezza-povertà. In sintesi un mondo dove i ricchi ereditano benessere e ricchezza, i poveri povertà non solo materiale ma anche genetica tanto da far loro accettare e condividere i detti: «’U Signuri pruvviri ‘u riccu picchì ‘u pòviru c’è ‘nsignatu» e l’altro che recita «O riccu ricchizza, figghi màscuri e cuntintizza, o poviru puvirtà, figghi fìmmini ‘n quantità».

Ciò sta a significare la disuguaglianza sociale tipica del tempo, la mancanza di diritti civili cioè due pesi e due misure ovvero privilegi da una parte privazioni dall’altra.

Oggi, nelle mutate condizioni sociali, grazie all’istruzione e al progresso si tende ad un livellamento prima impensabile, in poche parole il popolo ha più coscienza dei propri diritti. Anche se in questa nostra società fatta di benessere e molto tempo libero, crisi familiare ed istituzionale, c’è la tendenza che alle privazioni passate siano da preferire consumismo e vizi, proprio per reazione opposta, dal momento che il popolo preferisce vivere meglio “un sol giorno da leone anziché cento anni da pecora”.
(F. C. per Bronte Insieme)



Attilio Pisanò11 Giugno 2006

Attilio Pisanò pubblica un altro libro sul nostro filosofo

I diritti umani dello Spedalieri ancora alla ribalta

Attilio Pisanò, ricercatore e professore di Scienza politica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Lecce e studioso di Nicola Spedalieri, torna alla ribalta pubblicando un altro libro sul nostro filosofo: "Aspetti del pensiero giusfilosofico di Nicola Spedalieri" (serie "Studi giuridici" dell'Università degli Studi di Lecce, pagine XII 332, Giuffrè Editore, 1ª edizione 2006 - Prezzo 28,00 euro).

Il professore leccese è ben conosciuto dai brontesi. Quello di oggi, infatti, è il suo secondo lavoro dedicato al nostro filosofo. Il primo (“Una teoria comunitaria dei diritti umani. I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri”, Giuffrè Editore, 2004) era stato presentato a Bronte dallo stesso Pisanò nel novembre scorso nel corso di un convegno dedicato allo Spedalieri nel 210° anniversario della sua nascita.

L’indice del nuovo libro racchiude una prima parte con “Il pensiero di Nicola Spedalieri attraverso le sue opere” (con una nota biografica e le opere minori, l’attività apologetica, i ragionamenti celebrativi, i diritti dell’uomo), una seconda parte con la riedizione del libro 1° de "I diritti dell'uomo" (completo dell’indice integrale e di un’appendice che tratta della “Dottrina di san Tommaso sulla sovranità”). «Per comprendere al meglio la complessità del pensiero spedalieriano - scrive lo studioso leccese nell’introduzione - si è deciso di ripubblicare il I libro de I diritti dell'uomo. I motivi di questa scelta sono molteplici. In primis la pubblicazione integrale dell'opera spedalieriana (composta, come detto, di sei libri) necessiterebbe di un progetto editoriale forte, ben supportato finanziariamente. Il libro I, poi, è quello certamente più interessante in quanto scritto secondo i canoni metodologici deduttivi e razionalistici che peculiarizzano la Scuola del diritto naturale.»I diritti dell'Uomo (ed. originale)

«Ci troviamo, continua Pisanò, al cospetto di un filosofo che testimonia la comunanza fra Cattolicesimo e cultura liberale e democratica in un periodo in cui le reazionarie prese di posizione di Pio VI sembrerebbero dimostrare una certa irritazione, da parte del Seggio Pontifico, nei confronti delle giusrazionalistiche aperture libertarie.»

Dall’Introduzione si evince anche che questo ultimo libro conclude, almeno per il momento, gli studi che Attilio Pisanò ha dedicato a Nicola Spedalieri «che hanno avuto il loro maggiore statuto nella monografia “Una teoria comunitaria dei diritti umani. I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri” nella quale il pensiero dell'abate siciliano è stato radicato in un più ampio discorso teso a sottolineare le radici preilluministiche e pregiusrazionalistiche dei diritti umani, nell'ambito di una visione della storia come succedersi di eventi significativi non idonei, però, a realizzare soluzioni di continuità.»

Attilio Pisano è anche autore de “Il diritto dei popoli nella Rivoluzione francese. L'abbé Gregoire”, edito sempre da Giuffrè Editore nel 2002 (Brossura, 464 pagine) dove ha fatto conoscere, in Italia, la figura il pensiero di un altro grande filosofo del diritto dei popoli, Henri Baptiste Grégoire, attraverso la ricognizione di tutta la sua produzione filosofico-giuridica e l'esame del suo ruolo nella Rivoluzione francese.




19 Maggio 2006
«LA PRIMA COMMUNITY DI BRONTE E DINTORNI»

E’ nato 95034.it

www.95034.itPunto d'incontro on-line per chi vive o ha vissuto ai piedi dell'Etna

Una nuova realtà brontese è presente sul web, si definisce “la prima community di Bronte e dintorni”. Nasce a Bronte, ma – a detta degli organizzatori – “coinvolge non solo la splendida città del pistacchio” ma va “dai piedi dell’Etna al resto del mondo…”. L’iniziativa mira a creare un punto d’incontro on-line (ma non solo virtuale) per chi vive o ha vissuto ai piedi dell’Etna. E si presenta bene: un layout originale e gradevole, grafica e colori sobri (primeggia il verde pistacchio) e, soprattutto, un’ottima navigabilità. Insomma un sito web o (meglio) una “comunità virtuale”, con blogs, forum, news, recensioni, appuntamenti, e tante altre cose.
Fatto – bisogna dirlo - da chi se ne intende e con obiettivi ambiziosi ma ben delineati: libero accesso alle informazioni ed alla conoscenza, utilizzo democratico delle tecnologie informatiche, realizzazione di una vera democrazia partecipativa che parta dal virtuale per coinvolgere il reale, la promozione di valori della pari dignità, dell’uguaglianza, della giustizia e della libertà degli individui, lo stimolo per un modello di convivenza tra persone basato sul rispetto reciproco e sull’accettazione delle differenze, sulla socialità e sul confronto continuo e corretto.

95zero34 (sarebbe superfluo dirlo ma rappresenta il codice di Avviamento Postale di Bronte) mette, poi, a disposizione il proprio spazio internet offrendo visibilità ad organizzazioni, associazioni, pubblicazioni periodiche, schieramenti politici che ne condividano i propri fini. Agli amici di 95034.it i nostri complimenti per l’ottima iniziativa.

 

Escursione sull'Etna, Notte bianca e Mostra di prodotti tipici

O-MAGGIO A BRONTE

15 Maggio 2006

Organizzata al Castello Nelson dai comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo

Sagra dei prodotti tipici, un successo

L'inaugurazione dei 4 sindaciLa "Sagra dei formaggi e dei prodotti tipici" ha sfoggiato il meglio del nostro territorio

I prodotti tipici del versante più verde e genuino dell’Etna hanno vinto ancora. Tanti turisti hanno affollato il boschetto del Castello Nelson di Bronte che ha fatto da scenario alla prima “Sagra dei prodotti tipici”, voluta dal sindaco di Bronte ed organizzata assieme ai Comuni di Maletto, Maniace e Randazzo. I produttori ed i commercianti, infatti, hanno trasformato, per un giorno, il boschetto in una vetrina dei propri formaggi e dei salumi con i migliori maestri nella preparazione dei formaggi (un mestiere che qui di tramanda da generazioni conservando arti antiche) che hanno preparato sul posto la ricotta per poi farne gustare il prelibato sapore.

“E’ stato un esperimento riuscito, – dice il senatore Firrarello – una Sagra che ha premiato i sapori di una terra che ha tanto da offrire. Il Castello Nelson, il verde di questo bosco ma soprattutto di quelli dell’Etna e dei Nebrodi, assieme ai nostri prodotti tipici possono rappresentare un volano per lo sviluppo che crediamo debba avere carattere comprensoriale e non solo locale. Per questo oggi questa non è solo la festa di Bronte ma di un intero comprensorio che raccoglie quattro Comuni uniti nell’idea dello sviluppo”.

Ed all’inaugurazione erano presenti il sindaco di Randazzo, prof. Salvatore Agati, che ha sottolineato come sia fondamentale esportare questa Sagra anche all’estero e quelli di Maletto, Giuseppe De Luca e Maniace Salvatore Pinzone Vecchio: “E’ così hanno dichiarato De Luca e Vecchio – che si valorizza il territorio e si premia chi lavora per far produrre la nostra terra. A Maletto le fragole ed a Maniace le pere le e pesche, assieme ai formaggi ed i salumi ed ai frutti del sottobosco, rappresentano prodotti tipici unici che caratterizzano il territorio e che per la loro unicità e bontà possono far risvegliare l’economia”.

Presenti anche Mario Bonsignore componente del comitato esecutivo del Parco dell’Etna, il dott. Giovanni Vitale dell’Associazione allevatori ed il dott. Galvagno dell’Ufficio veterinario dell’Asl di Bronte.


12 Maggio 2006

Domenica: formaggi e ricotta al Castello Nelson

Un buon 60% della popolazione dell’intero versante nord dell’Etna è ancora dedita ai lavori agricoli e zootecnici, facendo dei buoni prodotti della terra uno dei settori trainanti dell’economia. Nei vasti territori, che vano da Bronte fino a Randazzo, fatti di nero terreno di antica lava e nelle aree ricche di strati cretosi, infatti, si coltivano facilmente piante da frutto di ogni tipo e nei prati di montagna pascolano numerose mandrie capaci di dare ottimo latte e gustose carni. Un cocktail di prodotti che caratterizzano un territorio e che domenica 14 maggio 2006 presso il Castello Nelson saranno esposti all’interno della "Sagra dei formaggi e dei prodotti tipici".

Le produzioni casearie qui hanno ancora il sapore antico frutto di una lavorazione che il tempo non è riuscito a mutare.  La ricotta (fresca, salata o al forno), la provola e, soprattutto il formaggio tipico pecorino sono prodotti che caratterizzano queste terre ricche di sapori unici che solo nel versante nord dell’Etna possono essere gustate. «Per questo abbiamo voluto organizzare questa Sagra, – dice il sindaco Pino Firrarello – per dare una degna vetrina a dei prodotti che i consumatori chiedono sempre di più e che per l’intera giornata di domenica possono trovare all’interno del Castello Nelson. Un modo per esser riconoscenti a chi ancora si ostina a fare questo lavoro difficile e accontentare i turisti più golosi che certamente non si pentiranno di venirci a trovare». La Sagra aprirà i battenti domenica alle ore 10, poi alle 11 e 30 si potrà assistere alla preparazione di formaggi e ricotta che saranno assaggiati con pane caldo e vino, fino al pomeriggio. Non mancheranno spettacoli ed animazione fino a sera.


6 Maggio 2006

E' stato il battesimo all’area attrezzata di contrada Poggio Monaco

La Festa della Montagna

L'assessore Salvia: "Un ottimo modo per far conoscere il nostro territorio"

E’ questa l’Etna che vogliono gli abitanti del versante nord ovest del vulcano. Quella che la “Festa della Montagna” organizzata dai Comuni di Bronte e di Maletto, (insieme con l’Ispettorato e l’Azienda foreste demaniali), ha mostrato, ovvero frequentata dai turisti, vissuta e rispettata dalle popolazioni e pronta a dare a questo territorio quel qualcosa in più per far decollare il turismo.

Questa mattina, infatti, tanti ragazzi e turisti di ogni età hanno partecipato alla manifestazione, che ha visto dare il battesimo all’area attrezzata che l’Azienda foreste demaniali di Catania ha realizzato in contrada Poggio Monaco nel territorio di Maletto, immersa nel verde di un fitto bosco.

Già alle 9 i pullman pieni di turisti e famiglie avevano raggiunto il punto d’incontro. Presenti i sindaci Pino Firrarello e Giuseppe De Luca, i loro assessori e numerosi consiglieri comunali.

Presente anche il Parco dell’Etna con il componente del Comitato esecutivo Mario Bonsignore, il comandante della Stazione dei Carabinieri Roberto Caccamo, quello della Guardia di Finanza Carmelo Cicero, i comandanti dei distaccamenti forestali di Bronte e Maniace, Enzo Crimi e Alfredo Lo Presti e Santo Accordino della Azienda forestale. Con loro numerosi ambientalisti come i prof. Giuseppe ed Angelo Ronsisvalle e la professoressa Marisa Vinciguerra.
Ma c’è stato chi per godere delle bellezze dell’Etna ha viaggiato tanto come il dott. Giuseppe Morale, la dottoressa Patrizia Valenti, e l’ing. Angelo Trupia.
“E’ stata una bella manifestazione – ha dichiarato l’assessore Salvia che ha organizzato il tutto - un ottimo modo per far conoscere il nostro territorio e godere delle sue bellezze, nella speranza che sempre più turisti siano invogliati a visitare i nostri boschi ed i nostri paesi ricchi di storia e monumenti”.
“Dobbiamo ringraziare – ha aggiunto il sindaco di Maletto De Luca – l’Azienda e le Guardie forestali se oggi a Maletto esiste quest’area attrezzata che è la vera porta dell’Etna”.
Una festa riuscita insomma, come ha sottolineato il consigliere di Bronte, Nunzio Saitta, rimasto fino alla fine, quanto tutti, un pò a malincuore, sono tornati fra il caos delle rispettive città.


Firrarello: “Non abbiamo abbandonato l’idea del terzo Polo”

Non hanno abbandonato l’idea del terzo Polo turistico gli abitanti del versante nord ovest dell’Etna. Lo conferma il senatore Pino Firrarello che proprio sull’Etna durante la “Festa della montagna”, che lui stesso ha organizzato per valorizzare il territorio, ci dice: “Da Bronte a Castiglione di Sicilia esiste il territorio più bello da punto di vista ambientale. La popolazione però ha pagato il costo della conservazione a causa dei vari vincoli. Io sostengo invece che l’Etna come i Nebrodi vadano fruiti dagli appassionati, per sviluppare l’economia dei paesi. Abbiamo tentato di realizzare il terzo Polo turistico, ma il progetto in verità non ha attirato l’attenzione dei parlamentari regionali catanesi. Un’occasione mancata che non vogliamo perdere del tutto, condividendo con gli ambientalisti ed il Parco dell’Etna il progetto di creare il campo da golf ed infrastrutture a quota 1000 metri, favorendo un escursionismo destagionalizzato grazie ad un trenino a cremagliera o una funivia che ci porti in alto senza deturpare l’ambiente, come accade negli altri Parchi d’Italia”.


3 Maggio 2006

Escursione sull'Etna, Notte bianca e Mostra di prodotti tipici

O-Maggio a Bronte

Maggio sarà per Bronte il mese dei colori del suo vivo e suggestivo territorio, ed offrirà mministrazione comunale, infatti, ha organizzato per la mattina di sabato sei maggio la «Festa della Montagna» e dal tardo pomeriggio fino a notte fonda una “Notte bianca” ricca di divertimenti.

Alle 8,30, presso la villa Comunale di Bronte e la piazza IV novembre di Maletto, sono previsti i raduni da parte di tutti gli appassionati di montagna per effettuare una escursione sull’Etna curata dal Club Alpino italiano, con ristoro presso l’area attrezzata di Poggio Monaco. Nel pomeriggio, invece, nel centro di Bronte gli sbandieratori apriranno una serie di iniziative che si protanno fino al mattino successivo per la classica “Notte bianca”, con l’atteso spettacolo in piazza Spedalieri di Salvo La Rosa e Nino Frassica ed il sorteggio per vincere un soggiorno per due persone in villaggio turistico fra coloro che dimostreranno, attraverso un solo scontrino, di aver speso in qualsiasi negozio di Bronte più di 20 euro.

Ma la festa non finirà, continuerà il 14 maggio, quando il Castello Nelson si trasformerà nella migliore vetrina dei prodotti tipici dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo che hanno aderito all’iniziativa. Si prepareranno e assaggeranno formaggi e pane caldo proprio come si faceva un tempo, si potrà assistere alla preparazione della ricotta e scoprire maestranze di un tempo che ancora in queste terre si ripetono per conservare gusti e sapori antichi.

“Due appuntamenti importanti. – dicono il sindaco Pino Firrarello e l’assessore Melo Salvia che sta curando nei dettagli l’organizzazione degli avvenimenti. – Il primo vuole valorizzare il patrimonio ambientale del nostro vulcano ai fini turistici e far scoprire non solo agli appassionati di escursioni ma ai turisti le bellezze ambientali del nostro territorio ricco di paesaggi e luoghi incantevoli. Il 14 maggio, invece, metteremo a disposizione dei fortunati visitatori la bontà dei prodotti tipici dell’intero versante nord dell’Etna da sempre famoso per la bontà dei propri prodotti”.


IL PROGRAMMA

O-MAGGIO A BRONTE
FESTA DELLA MONTAGNA
(6 Maggio 2006)
8,30: Raduno dei partecipanti (Villa Comunale – Bronte, Piazza IV Novembre – Maletto). Trasferimento a mezzo proprio presso l’area di accoglienza di protezione civile Maletto ( SS 284 )
9,00: Trasferimento in bus navetta all’area attrezzata di Contrada Poggio Monaco
10,30: Escursione guidata a cura del Club Alpino Italiano e del Corpo Forestale
12,30. Ristoro “a sacco” nell’area attrezzata di C.da Poggio Monaco. Possibilità di acquistare panini e bevande
13,30: Spettacolo Gruppo Folk “Terra di Focu”
15,30: Saluto dell’Amministrazione Comunale. Per informazioni rivolgersi a Angelo Spitaleri (tel. 320/7677654) o Lorenzo Capace (tel. 328/8249620)

NOTTE BIANCA (6/7 Maggio 2006)
17,30: Spettacolo-sfilata Sbandieratori lungo il Corso Umberto
18,30: Spettacolo-sfilata Gruppo Folk “Terra di Focu” lungo il Corso Umberto
20,00: Spettacolo dei “Brigantini” in Piazza Enrico Cimbali
21,30: Spettacolo di Cabaret “Itreunquarto” in Viale Catania
21,45: Concerto degli “Exem” in Piazza Enrico Cimbali
23,30: Spettacolo conclusivo in Piazza Spedalieri con Salvo la Rosa e “Nino Frassica & PLAGGERS”
01,00: Sorteggio scontrini superiori a 20,00 Euro (Premio: soggiorno per due persone in villaggio turistico). Durante la serata è prevista l’animazione a cura di artisti di strada e caffè concerto

SAGRA DEI FORMAGGI E DEI PRODOTTI TIPICI (14 Maggio 2006, Castello Nelson)
Ore 10,00: Inaugurazione e apertura stands
Ore 11,30: Preparazione e degustazione di formaggi e ricotta con pane caldo e vino, fino al pomeriggio
Ore 12,00: Spettacolo gruppo folkloristico
Ore 13,00: Saluto dell’Amministrazione Comunale. Intrattenimenti con musica medievale del gruppo “Anticantus” e artisti di strada.

“Notte bianca”, affollamento e consenso

E’ stata realmente una grande festa. La città di Bronte è rimasta sveglia fino a notte fonda, ovvero fino alla fine dei festeggiamenti, degli spettacoli e delle premiazioni.

Negozi aperti per buona parte della notte, pub e risto­ranti pieni e bar affollati, con la gente che ha assistito divertita agli spettacoli degli artisti di strada, ai Caffé concerto ed a quelli che alla fine sono culminati con il divertentissimo spettacolo di Salvo La Rosa e Nino Frassica con i Plaggers. Questo in sintesi la “Notte Bianca” di Bronte, un appun­tamento che il sindaco Pino Firrarello ha voluto in veste primaverile dopo il successo dell’edizione estiva dello scorso anno. “E’ stato divertente. – ha dichiarato l’assessore Salvia che ha curato l’organizzazione – La città ha risposto bene partecipando volentieri alla festa ed agli spettacoli che abbiamo organizzato. Un appuntamento da riproporre”.
“E’ così – aggiunge il senatore – che vogliamo vivacizzare la vita e l’economia del nostro paese. Ringrazio tutti i brontesi ed i tanti turisti che hanno partecipato affollando festosamente le strade di Bronte con la voglia di vivere e lasciarsi vivere dalla città, dopo magari aver scoperto il fascino dei nostri boschi”. Già perché la “Notte bianca di Bronte” può considerarsi il giusto proseguimento della “Festa della Monta­gna” organizzata durante il mattino insieme con il Comune di Maletto e che Firrarello ha voluto per far conoscere boschi, rifugi ed aree attrezzate. “Non solo l’Etna – conclude Firrarello – ma anche i Nebrodi offrono angoli di paradiso invidiabili che neanche i brontesi conoscono. La nostra sfida dunque è rendere questi posti metà quotidiana dei turisti”. A vincere soggiorno per due persone in villaggio turistico è stata la signora Annamaria Lazzaro, e segui­tissimi, nei vari angoli della Città, sono stati gli spettacoli del Gruppo Folk “Terra di Focu”, dei “Brigantini”, de “Itreunquarto” e degli “Exem”.

L’AREA ATTREZZATA DI POGGIO MONACO è il posto perfetto dove trascorrere una giornata fra la natura. Realizzata dall’Azienda foreste demaniali e dal Comune di Maletto non offre solo rustici tavoli e funzionali barbecue, ma anche acqua corrente e servizi igienici utilizzabili anche per i diversamente abili. Un angolo di natura, ad appena qualche chilometro di auto dalla Ss. 284 in contrada Fontana Murata, immerso fra alberi di roverella, leccio e castagno che vale la pena visitare, per poi magari tentare di arrampicarsi sul vulcano.



24 Aprile 2006

«La Ducea potrebbe ospitare un Centro studi internazionale, punto di incontro fra l’Inghilterra e l’Italia»

Horatio Nelson, 1° Duca di BronteBronte ricorda Horatio Nelson, coraggioso condottiero

Presente anche una delegazione inglese con Lord Walpole componente della Camera dei Lord

Un eroe coraggioso, un condottiero senza il timore di affrontare la morte, ma non insensibile alla passione. E’ questo il ritratto emerso dall’incontro organizzato dal sindaco Pino Firrarello, dall’assessore Antonio Petronaci e dalla Consulta dei Beni culturali, coordinata dal prof. Biagio Saitta, sulla figura dell’ammiraglio Orazio Nelson, a 200 anni dalla battaglia di Trafalgar. Un momento importante cui hanno partecipato il prof. Luigi Miscilli Migliorini dell’Università di Napoli, miss Lidia Davis ed il prof. Edward Chaney dell’Uni­versità di Southampton, la prof. Marilù Franco, il prof. Enrico Iachello preside della Facoltà di Lettere di Catania, il dott. Pietro Maniscalco, il prof. Vincenzo Pappalardo che ha presentato il libro di padre Nunzio Galati “Il Castello Nelson”, la prof. Lina Scalisi dell’Università di Catania ed il prof. Biagio Saitta a sua volta presentatore del volume del prof. Salvatore Agati, sindaco di Randazzo “Orazio Nelson un eroe senza paura ma non senza macchia”. Presenti anche i ragazzi delle scuole di Bronte.

Ducea: croce celtica in onore di Nelson“Per gli storici inglesi – ha dichiarato Biagio Saitta - le vittorie di Nelson si sono dimostrate più efficaci di quelle di Napoleone. Si potrebbe obbiettare però che le vittorie di Napoleone furono estese a tutta l’Europa, dando inizio ad una nuova età, mentre l’influenza di Nelson si è esercitata quasi esclusivamente sull’Inghilterra. Va da se, però, che per il popolo inglese abbia rappresentato e continui a rappresentare un legame di fratellanza cui il Foscolo riconobbe grande valore”. “Napoleone ha – aggiunto Migliorini - in Nelson il suo più straordinario avversario. Entrambi devono combattere quella che è la battaglia più significativa del confronto fra la Francia e la Gran Bretagna per il dominio del Mediterraneo e forse si potrebbe dire anche del mondo. I destini di entrambi poi sono ravvicinati: l’ultimo momento nel 1805 con la vittoria di Trafalghar e la morte di Nelson e la vittoria Austerlitz di Napoleone.

Ma, mentre quella di Napoleone può essere considerata una grande impresa militare, dopo un decennio destinata la fallimento, quella di Nelson riuscirà a dare all’Inghilterra la vittoria”. E gli inglesi guardano al Castello Nelson con particolare attenzione: “Luoghi come la Ducea di Nelson – ha affermato Edward Chaney dell’Università di Southampton - potrebbero ospitare un Centro studi internazionale che diventi punto di incontro fra l’Inghilterra e l’Italia, della Sicilia in particolare in relazione alle tappe di Horatio Nelson”.

Presente anche Lord Walpole componente della Camera dei Lord inglese e imparentato con i discendenti di Nelson ed il dott. Aldo Bevacqua editore e direttore del periodico “The London Italian”, che ha letto una lettera del dott. Giancarlo Aragona, ambasciatore d’Italia a Londra. “E’ stata una giornata di studi particolarmente importante, - ha concluso Firrarello - celebrata all’interno del Castello donato a Nelson da Ferdinado IV. La storia è testimone della presenza inglese in questo territorio e quindi è giusto che anche noi, a 200 anni dalla battaglia di Trafalgar, ricordassimo la figura dell’eroe inglese, duca di Bronte, nell’auspicio che si possano creare punti di contatto culturale ed anche turistico fra gli inglesi e questo piccolo fazzoletto della Sicilia che profuma ancora di storia inglese”.


19 Aprile 2006
LUNEDI’ 24 APRILE AL CASTELLO NELSON

Giornata di studi in onore di Nelson

Anche il Comune di Bronte ha voluto ricordare la figura dell’ammiraglio Horatio Nelson in occasione delle celebrazioni britanniche del bicentenario della battaglia di Trafalgar. Lunedì 24 aprile prossimo, presso il Castello Nelson si svolgerà una giornata di studio organizzata dal sindaco e dalla Consulta dei Beni culturali, coordinata dal prof. Biagio Saitta.
L’incontro presieduto dal prof. Giuseppe Giarrizzo, dopo il saluto del sindaco e delle autorità, vedrà intervenire i professori Luigi Miscilli Migliorini dell’Università di Napoli, miss Lidia Davis ed il prof. Edward Chaney dell’Università di Southampton, la prof. Marilù Franco, il prof. Enrico Iachello preside della Facoltà di Lettere di Catania, il dott. Pietro Maniscalco, il prof. Vincenzo Pappalardo, la prof. Lina Scalisi dell’Università di Catania ed il prof. Biagio Saitta. «Il Castello Nelson di Bronte – afferma il sindaco – è l’unico monumento posto al centro del Mediterraneo che onora la memoria dell’eroe nazionale britannico. Ed in occasione del bicentenario della battaglia di Trafalgar, il Comune ha voluto ricordare la figura di questo eminente interprete della storia europea tra il XVIII ed il XIX secolo.» Non è esclusa la presenza dei discendenti dell’ammiraglio Nelson. «Speriamo che vengano – dice l’assessore Antonio Petronaci – La giornata di studio da giusto merito ad una città che grazie al suo Castello onora e ricorda la figura dell’eroe inglese la cui statua capeggia a Trafalgar square nel cuore della Londra turistica.»

Il programma
Mattino -
Presiede il prof. Giuseppe Giarrizzo (Accademico dei Lincei)
10,00 - Saluto di benvenuto del sindaco di Bronte sen. Giuseppe Firrarello
10,30 - Saluto delle autorità
11,00 - Prof. Luigi Mascilli Migliorini (ordinario di Storia moderna dell'Università di Napoli): "Austerlitz, ma Trafalgar". Vittoria e destini incrociati di Nelson e Napoleone
11,40 - Miss Lidia Davis (dottoranda Università di Southampton): The latin and italian sources of the english travellers to Sicily" (Fonti latine e italiane sui viaggiatori inglesi in Sicilia)
12,00 - Prof.ssa Marilù Franco, Mister Iam Holliday e il prof. Biagio Saitta, introducono il testo di Alexander Nelson Hood: "La ducea di Bronte" [leggi la recensione del prof. Nicola Lupo] - Visita guidata del Castello Nelson.

Sessione pomeridiana - Presiede il prof. Enrico Iachello (preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania)
16,00 - Dott. Pietro Maniscalco (presidente Arsenale di Palermo - Museo del Mare): Orazio Nelson in Sicilia
16,30 - Prof. Edward Chaney (ordinario di Storia dell'Arte, Università di Southampton): English travellers to Sicily from St. Willibald (VIII sec.) to Sir Winston Churchill (Viaggiatori inglesi in Sicilia da San Willibald (VIII sec.) a Winston Churchill)
17,00 - Il prof. Vincenzo Pappalardo presenta il volume di Nunzio Galati: "Il Castello dei Nelson"
17,30 - Prof.ssa Lina Scalisi (Associata di Storia Moderna Università di Catania): "Scrivere ai Nelson": Gli amministratori della Ducea dal 1812 al 1820
18,00 - Il prof. Biagio Saitta presenta il volume di Salvatore Agati: "Orazio Nelson un eroe senza paura ma non senza macchia" - Conclusioni del prof. Enrico Iachello



1 Aprile 2006

In esposizione quattrocento crocefissi

(*lpu*) Dopo il successo della mostra di presepi di quattro continenti, don Antonio Rubino organizza un esposizione di quattrocento crocefissi, icone, stampe antiche e milleseicento santini antichi e moderni, sul tema della passione, morte e resurrezione di Gesù.
La mostra, che verrà inaugurata oggi alle 17 in via cardinale De Luca 51 e si concluderà il 25 aprile, è visitabile nei pomeriggi di sabato e domenica dalle 17 a11e 21, mentre le scuole potranno prenotarsi per la mattina; informazioni si possono avere allo 095/692107. (Giornale di Sicilia)

 

 17 Marzo 2006

Alla scoperta di un luogo incantevole

Il feudo dei Nelson

Molti sono i turisti che visitano quotidianamente l'ex Abbazia di Santa Maria di Maniace, nel comune di Bronte, conosciuta anche sotto il nome di Castello di Maniace o con la nuova denominazione di Castello Nelson, il quale è luogo turistico per storia, ambiente naturale e arte.

«Purtroppo i turisti posavano i loro sguardi sulle cose che li circondavano senza poterne penetrare, per mancanza di guida, i misteriosi segreti, a volte, vittime, addirittura, di informazioni sbagliate». Tutto questo ha fatto scattare la molla che ha lanciato don Nunzio Galati, parroco in Maniace dal lontano 1967, nonché memoria storica del luogo, nell'avventura di scrivere un libretto, su questo luogo splendido, articolato principalmente su tre temi: Ducato di Bronte, ossia la storia del feudo; Castello di Maniace o storia del patrimonio edile e mobiliare del Maniero; casato Hood-Bridport-Nelson, ovvero genealogia e storia delle famiglie Nelson. (Maimone 2006).

Una guida veramente preziosa perché racchiude una precisa descrizione del patrimonio artistico, architettonico e culturale del Castello, nonché le sue vicende storiche, corredata da suggestive fotografie che ne fanno quasi un piccolo libro d'arte. «Il presente lavoro di modiche pretese - ci dice ancora padre Galati - è frutto di una ricerca alquanto laboriosa e certosina. Esso nasce dall'amore portato a questi luoghi e alla loro storia antica e attuale e nasce dal desiderio di veder valorizzato un prezioso patrimonio ereditato; nasce dalla presenza di un insopportabile vuoto informativo». Il libretto, inedito nel suo genere, sarà sicuramente gradito ai numerosi turisti che visiteranno il Castello di Maniace e a tutti gli amanti della storia. [Maria Luisa Caruso]

Il castello dei Nelson

Dall'abazia di s. Maria di Maniace alla Ducea di Bronte. Un angolo d'Inghilterra tra l'Etna e i Nebrodi
di Nunzio Galati
13.5x26, pagg. 84, 100 ill.

L’Ex abbazia di Santa Maria di Maniace, conosciuta oggi con la nuova denominazione di Castello Nelson, è luogo turistico per storia, ambiente naturale ed arte e costituisce pertanto un prezioso patrimonio per l’intero territorio.
Tuttavia, ad oltre vent’anni di apertura al pubblico, mancava ancora uno strumento informativo per i numerosi visitatori, un’opera in grado di fare approfondire la conoscenza del castello e accompa­gnare le visite con notizie sulla storia, l’architettura, i tesori culturali, le bellezze del territorio circo­stante, tra cui il Parco naturale dei Nebrodi. Da queste considerazioni è nata l’idea di Padre Nunzio Galati di impegnare le sue conoscenze sull’ex abbazia nella conce­zione di un’opera dalle caratteristiche suddette: una Guida del Castello Nelson, che costituisce una preziosa novità per la promozione turistica non solo del castello ma dell’intero territorio di Bronte. La Guida ricca di notizie, anche inedite, è illustrata da piantine topografiche e da un apparato fotografico appositamente realizzato e costituito da un centinaio di illustrazioni a colori.

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