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Bronte Street Guide

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O

Oberdan (via): dal numero 1 di via Cesare Battisti a Via Trieste

Ofelia (via): dal numero 3 di vico Norma a via Cotogno

Olanda (via): terza traversa a sinistra di via M. Selvaggi.

Omero (via): dal numero 59 di via Stesicoro a viale della Regione

Orazio (via): dal numero 80 di via Annunziata a via Lorenzo il Magnifico.

Orchidee (cortile delle): al numero 26 di via Leotta. Un fiore, delicato e dai vivaci colori, è il nome dato «dal gusto poetico di un assessore del Comune» a questo cortile dove -  «corrono le acque putride» scriveva Carlo Levi nel 1952 quando, accompagnato da Michele Pantaleone, visitò Bronte (“Le parole sono pietre”, Einaudi, 1955). Oggi le orchidee ci sono sempre, le acque putride sono solo un ricordo.

Orfeo (via): dal numero 1 di viale Giulio Cesare a via Boscia.

Oriente (via): dal numero 96 di via Marconi alla campagna.

Orlando Vittorio Emanuele (via): dal numero 32 di via Roma alla via Card. De Luca. La via identifica la zona (o la "ruga") della Zititta.

Orsa Maggiore (via): al numero 11 di via Manin.

Orto Basiliani (via): dal numero 37 di via Benedetto Radice a via Alessandro Magno (ci ricorda ancora l’antico monastero dei padri Basiliani sorto nel 1695 accanto alla chiesa di San Blandano).

Ospedale Vecchio (via): dal numero 196 di corso Umberto a via Cavallotti. In questa piccola strada (la sua scalinata è adiacente al Circolo di cultura E. Cimbali) aveva sede l’antico Nosocomio, successivamente venduto e distrutto per la costruzione di un nuovo ospedale (il Castiglione-Prestianni).

Otello (vico): dal numero 26 di via San Giuseppe a via A. Boito.

Otranto (via): prima traversa a sinistra di viale Regina Margherita

Ovidio (vico): dal numero 12 di piazza San Vito a via Traiano.


P


 

Bronte, Cortile delle Orchidee
Cortile delle Orchidee



Via Ospedale Vecchio

Pace Vincenzo (via): dal numero 10 di piazza E. Cimbali a via T. Campanella. Pace De Luca Vincenzo è stato sindaco di Bronte negli anni 1904, 1908, 1921 e 1921-23. Ben piazzato politicamente (era molto vicino al Duca Nelson ed all’onorevole barone Giovanni Romeo Delle Ter­razze) ma nel contempo debole e sem­pre criticato e messo in discussione. In seno al Consiglio comunale gli venne più volte criticata la trascuratezza e la mancanza di vigilanza.

Pacini (vico): dal numero 3 di via Annibale a via Annibale

Pacinotti (via): dal numero 28 di via G. Grassi a via G. Verga

Paganini (cortile): al numero 147 di corso Umberto

Pagano Mario (via): dal numero 390 di corso Umberto a via L. Aidala

Paisiello (vico): dal numero l2 di via Santa Caterina a via San Luigi Gonzaga.

Palermo (via): dal numero 2 di via Madonna della Catena alla campagna (è la strada che conduce a Maniace e Cesarò).

Palestrina Pier Luigi (via): dal numero 10 di via Platone a via A. Doria.

Pallade (via): al numero 9 di via Otranto (traversa viale Regina Margherita)

Panarea (via): al numero 32 di viale R. Margherita.

Pantaleo (via): dal numero 96 di via Annunziata a via Paisiello.

Pantelleria (via): al numero 1 di via Caserta o dal n. 100 di Viale Regina Margherita.

Papini Giovanni (via): III retta di viale Regina Margherita.

Parè Ambrogio (via): dal numero 22 di via Cavallotti a via Imbriani.

Paride (cortile): al numero 2 di via Raffaello.

Parini (via): dal numero 2 di piazza Giovanni da Procida a via Abate Meli.

Parma (via): dopo il numero 1 di via Beato Angelico a via Santi.

Partigiani d'Italia (via): terza traversa di via Manin in viale Regina Margherita.

Pascoli Giovanni (via): dal numero 36 di via S. T. Russo a via Talamo.

Passo Serra (via): dalla contrada Cantera al bivio della statale 120 (verso il Castello Nelson e Maniace).

Passu Poccu: il nome ('a scinduta ru Passu Poccu, vedi) identifica l'odierna via Matrice (va dal numero 209 di corso Umberto a piazza Matrice). La spiegazione del nome la trovate leggendo Il Ciclope.

Pastrengo (via): dal numero 153 di corso Umberto a via Toselli (ex V. Veneto)

Pasubio (via): prima traversa destra di via Giacosa (strada senza sbocco)

Paternò (via): dall'inizio di via Bruno Buozzi a via Bachelet.

Patti Adelina (via): dal numero 12 di piazza Petrarca a via Uccellatore.

Pavone (via): Dopo il n. 134 di viale Reg. Margherita.

Pecorino sen. Biagio (piazza): prima traversa a sinistra di via Papini. La strada è dedicata al prof. Biagio Pecorino, famoso chirurgo e primo senatore brontese a sedere a Palazzo Madama (eletto nelle liste del Movimento Sociale).

Pegaso (via): dal numero 27 di viale Regina Margherita alla campagna.

Pellico Silvio (via): dal numero 99 di via Annunziata a via Fidia.

Penelope (via): dal numero 487 di corso Umberto a via Madonna del Riparo.

Pepe Guglielmo (piazza): al numero 40 di via Roma.

Pergolesi G. Battista (via): II retta del viale Regina Margherita.

Pericle (via): dal numero 43 di via Grisley a via Santi.

Perosi Lorenzo (via): dal numero 47 di via Angelo Gabriele a via Angelo Gabriele.

Perseo (cortile): al numero 275 di via Santi.

Pertini Sandro (via): al numero 203 di via Messina.

Perugino (via): dal numero 20 di via Monreale a via Forlanini.

Peschiera (via): al numero 5 di via Walter Tobagi.

Petrarca (piazza): dal numero 2 di via Stancanelli a dietro le Scuole Elementari.

Piano Daini (via): dal numero 100 di via Palermo alla campagna (una delle contrade raggiungibili è così chiamata o, in dialetto, "Chianu 'Rana").

Piave (piazza): dal numero 2 di viale Catania all'inizio di via Umberto.

Piccino sac. Giovanni (via): dal numero 07 di piazza del Rosario a via Luigi Capuana. Nella via trovasi il benemerito Collegio Maria del quale Giovanni Piccino è stato uno dei fondatori.

Piemonte (via): dal numero 24 di via Lombardia a viale della Regione.

Pietra Pizzuta, antico nome della zona posta "arretu 'a Nunziata" tra la via Giuseppe Grassi, Piazza della Fortuna e via Piersanti Mattarella. La denominazione di questo quartiere appare fin da 1607 nei riveli presentati al Capitano d’armi Raimondo Gioieni. Nel 1860 «a Pietra Pizzuta,- scrive il Radice - spiato e indicato da un ragazzo, è raggiunto e ucciso Nunzio Battaglia» uno dei sedici cappelli massacrati durante i Fatti di Bronte. A fine ‘800 Pietra Pizzuta era anche il luogo dove doveva sorgere la stazione della Costruenda Ferrovia Circumetnea. In una delibera del Consiglio Civico del 7 Aprile 1884, si legge che la stazione brontese doveva sorgere in contrada Pietra Pizzuta, «al di sotto del Teatro Vecchio, a valle dell’abitato». Successivamente però, un nuovo tracciato, con una variante «proposta in flagrante contraddizione al capitolato», collocò la Stazione a monte, a circa tre chilometri, con una ulteriore spesa per il Comune di 50.000 lire «per la costruzione di una strada a ruota per mettere in comunicazione il centro dell’abitato alla Stazione».

Pietro l'Aretino (via): dal numero 43 di via Santa Caterina a via Simeto. «Via Pietro Aretino, via delle Muse, via Lorenzo il Magnifico, Piazza della Fortuna, Cortile delle Magnolie, strani nomi posti dal gusto poetico di un assessore del Comune a delle immonde cloache» così scriveva Carlo Levi nel 1952 quando, accompagnato da Michele Pantaleone, visitò Bronte (“Le parole sono pietre”, Einaudi, 1955). Certo da allora… qualcosa è cambiato.

Pindaro (via): dal numero 96 di via Annunziata a via Sac. Prestianni.

Pindemonte Ippolito (via): dal numero 23 di via Napoli a via Santa Barbara.

Pio IX (piazza): dal numero 13 di piazza Matrice a via Santi.

Piracmon (via): dal numero 34 di via Benedetto Radice a via Santa Caterina. Piracmon era uno dei ciclopi che abitavano negli antri dell'Etna. Il poeta brontese Pasquale Spanò narra di una leggenda che vede i brontesi discendere dai ciclopi Bronte, Piràcmon e Stèrope, che abitavano sul fianco occidentale dell'Etna, lungo il quale scorreva un fiume. Un giorno i ciclopi videro al fiume tre ninfe, Scibìlia, Salìcia e Rivòlia e furono conquistati dalla loro bellezza. Si unirono a loro e seguì la fondazione di Bronte, che fu popolato dai loro discendenti, una stirpe eccezionale per il talento.

Pirandello (via): al numero 21 di via Annunziata.

Pisa (via): dal numero 2 di via Esopo a via Pistoia.

Pisacane Carlo (cortile): al numero 347 di via Santi.

Pisistrato (via): al numero 10 di via Madonna della Catena (strada senza sbocco).

Pistoia (via): dal numero 6 di via Grosseto a via Udine.

Pitagora (cortile): al numero 9 di via Minissale.

Pittaco (vico): dal numero 32 di via G. Galilei a vico Achille.

Pittalà frate Tommaso (via): dal n. 1/b di viale Vittorio Veneto (prima del viale Indipendenza, zona Casa di Riposo). Antonino Vincenzo Orazio Pittalà (Bronte 1729 - San Vito 1797), francescano, uomo di grandi virtù e sapere è ricordato dalla popolazione di San Vito (Lecce) e dei comuni vicini come “il Beato Bronte”.

Platone (via): dal numero 2 di largo F. Crispi a via Giorgione.

Plauto (cortile): al numero 28 di via La Marmora.

Plinio (cortile): al numero 62 di via Grisley.

Plutone (via): Dal bivio di contrada Quintali al Mattatoio comunale.

Po (vico): dal numero 83 di via G. Galilei a via Santi.

Polifemo (via): dal numero 1 di via S. Paolo a via Sterpe.

Poliziano (via): dal numero 2 di piazza Enrico Cimbali a via Imbriani.

Polo Marco (via): dal numero 59 di via Annunziata a via Fidia.

Polonia (via): al numero 14 di via M. Selvaggi.

Pompilio Numa (via): al numero 8 di via Walter Tobagi.

Ponchielli (via): dal numero 11 di via Stesicoro a via Sac. Schilirò.

Popolo (via del ): dal numero 35 di via S. T. Russo a via G. Matteotti.

Pordenone (via): dal numero 13 di via Pistoia alla F.C.E.

Portaro sac. Vincenzo (via): dal numero 32 di via Garibaldi a via Ten. A. Talamo. Il professore, sac. Portaro, nato a Bronte il 21 ottobre 1875, è stato direttore e rettore del Real Collegio Capizzi dal 1916 al 1936. Ha insegnato lettere latine e greche anche nel Seminario Arcivescovile e nel R. Liceo Cutelli di Catania. Chiamato dall’unanime consenso dei brontesi a dirigere il Collegio, nel 1918 creò una sezione femminile ed istituì il primo corso liceale. E' morto a Bronte a 63 anni il 26 ottobre 1938. Da Pio X è stato insignito della Croce di benemerito.

Pozzo Salice (via): oggi denominata Via Caravaggio, un nome come un altro, senza alcuna attinenza con la storia o le tradizioni brontesi, senza significato. Via Pozzo Salice richiamava immediatamente il luogo, ne ricordava la storia e la tradizione brontese ma alcuni decenni fa fu cancellata dalla la toponomastica ufficiale dal solito "illuminato" assessore con un’operazione culturale alquanto discutibile. Salicia era una delle ninfe che abitavano in riva al Simeto. Ed il pozzo, dove attingevano acqua moltissimi brontesi, esisteva ancora fino a qualche anno fa anche se completamente asciutto.

Prassitele (via): dal numero 26 di via S. Barbara a via Parma.

Prestianni sac. Vincenzo (via): dal numero 42 di via Annunziata a via Santa Caterina.

Primavera (cortile): in vico Estate (dal numero 21 di piazza Piave)

Principe Nicola (via): al numero 33 di via Palermo, prima traversa a sinistra dal Viale Regina Margherita.

Primula Rossa (via): dal numero 12 di via Lombardia a via Liguria (ex Vittorio Veneto).

Procida (via Giovanni da Procida) : dopo il numero 44 di via San Pietro (di fronte la chiesa del Soccorso).

Prometeo (cortile): al numero 10 di via Antonello da Messina

Provvidenza (via della): dal numero 51 di via G. Grassi a viale Amedeo Duca d'Aosta.

Puccini (cortile): al numero 31 di viale Antonietta Aldisio.

Puglisi sac. Giuseppe (via): al numero 9 di via Palermo.

Purità (cortile): al numero 14 di via Alessandro Magno. Il nome fa riferimento alla devozione che un tempo i brontesi avevano verso Maria SS. della Purità. Un quadro così intitolato è conservato nel convento di S. Vito ed adornava un altare con lo stesso nome.


Q

Quattro Novembre (via): dopo la scuola Materna di viale Regina Margherita.


R


Via Vincenzo Pace



Edicola votiva in via Palermo



Piazza Petrarca



Antichi portoni in pietra lavica in via Piccino e in via S. Pietro






Tre foto di Via Giovanni Piccino. Al centro com'era nell'800, con il Collegio Maria,




Via Piracmon



Via Giovanni da Procida



Casa in Cortile Purita', prima di un restauro
Una casa di Cortile Purità (prima e dopo un restauro)

 

 


L'ex via Pozzo Salice, oggi Via Caravaggio

Radice Benedetto (via): dal numero 31 di via Card. De Luca a via Annunziata. Al n° 48 trovasi la casa natale dello scrittore Benedetto Radice. A Bronte dedicò parecchi saggi storici che, nel campo della storia patria, costituiscono una base di notizie fondamentale e assolutamente indispensabile.

Raffaello (via): dal numero 32 di via Trieste (strada senza sbocco)

Ragusa (via): dopo il numero 1 di viale Cav. di Vittorio Veneto (distributore API)

Randazzo (via): dal numero 12 di via Santissimo Cristo alla F.C.E.

Rapisardi Mario (via): dal numero 43 di via Santi a via Saturno.

Regina Margherita (viale): da via Palermo alla c.da Sciarotta ed alla campagna (Strada Provinciale).

Regione (viale della): dal viale Cav. di Vittorio Veneto a via G. Matteotti.

Regolo Attilio (cortile): al numero 8 di via Vittorio Emanuele Orlando.

Remo (cortile): al numero 50 di via Santa Caterina.

Reni Guido (via): dal numero 53 di via Antonietta Aldisio a piazza De Gasperi.

Rieti (via): da via Casa di Riposo (oltre i binari della F.C.E.)

Rigoletto (via): dal numero 8 di via M. Rapisardi a via Bramante.

Risorgimento (via): al numero 91 di viale Regina Margherita.

Ristori Adelaide (via): dal numero 43 di via Garibaldi a piazza Sant’Antonino.

Rizzo (via): dal numero 49 di via Annunziata a via De Luca.

Rodi (via) : dal numero 5 di via Prof. Gatto a via Antonietta Aldisio.

Roma (piazza, oggi denominata Vincenzo Castiglione). L'antica denominazione è stata cambiata nel 1982.

Roma (via): dal numero 355 di corso Umberto a via Cardinale De Luca. Un tempo, disabitata, costeggiava l'alto muro che circondava la residenza brontese dei duchi Nelson. Con un altro luogo sito dietro la chiesa dell'Annunziata ("arretu 'a Nunziata") Via Roma era anche nota per essere un gabinetto pubblico all'aperto ("u cacaturi").

Romolo (vico): dal numero 13 di via S. Giuseppe a via Angelo Gabriele

Ronchi dei Legionari (via): al numero 12 di viale Indipendenza.

Rondinella (via): dal numero 6 di via Duca degli Abruzzi alla campagna.

Rosario (piazza del) dal numero 209 di corso Umberto (sulla piazza prospetta imponente la chiesa del Rosario, la seconda parrocchia di Bronte).

Rosmini (cortile): al numero 2 di via Gramsci

Rossini (cortile): al numero 6 di via San Martino

Rosso di S. Secondo (via): dal numero 66 di via Etna a via Rodi

Rubino sac. Antonino (piazza): dal numero 217 di corso Umberto a Via Scafiti, di fronte al Circolo di Cultura (ex Piazza Castiglione). Don Antonino Rubino, morto nel 1975, fu parroco della chiesa del Rosario e presidente dell'Ospedale Castiglione-Prestianni dove gli è stato eretto un monumento. La piazza era prima dedicata al barone Castiglione-Pace, benemerito fondatore dell'Ospedale de' poveri che un tempo sorgeva proprio di fronte sull'attuale via Ospedale Vecchio.

Ruggero Settimo (via): dal numero 85 di viale A. Aldisio a largo Francesco Crispi.

Russo sottotenente Nunzio (via): dal numero 120 di via Garibaldi a via Ten. A. Talamo. Il sottotenente Nunzio Russo di Giuseppe, nato a Bronte il 13 Marzo 1899, del 281° Reggimento di fanteria, morto sulla linea del Piave il 27 Ottobre 1918 per le ferite riportate in combattimento, è stato decorato con medaglia d'argento. La motivazione è un poema d'altri tempi: «Nell’attacco di forti e ben difese trincee nemiche, muoveva con slancio alla testa del suo plotone: visto cadere ferito il comandante della compagnia, lo sostituiva prontamente e, sotto l’infuriare del tiro d’interdizione nemico, rianimava, con l’esempio personale e con la parola, i soldati e continuava a trascinarli brillantemente avanti, in una nobile gara d’emulazione e d’entusiasmo finche cadeva colpito a morte a pochi passi dalle linee avversarie».
 


Via Radice: La casa natale di Benedetto Radice


Un angolo di via M. Rapisardi


Via Rizzo, scorcio della casa dei fratelli Cimbali

Chiesa del Rosario
Piazza Rosario

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Stradario di Bronte