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Da Dicembre 2013 a Marzo 2014

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1 Marzo 2014

Nomine. Confermati Castiglione e Vicari, entrambi alfaniani

Renzi completa la squadra con i 44 del "sottogoverno"

Solamente due i siciliani e non c'è nessun dem

GIUSEPPE CASTIGLIONE, SOTTOSEGRETARIO ALL'AGRICOLTURA (2014)Sono solo due i sottosegretari siciliani del gabinetto Renzi: Vicari e Castiglione, confermati rispettivamente allo Sviluppo economico e all'Agricoltura, sono entrambi del Nuovo centrodestra. Con il ministro dell'Interno, Alfano, sono i soli siciliani del nuovo governo. Invece, nessun esponente del Pd. (...)

«Nella qualità di coordinatore regionale di Ncd - ha detto il sottosegretario all'Agricoltura, Giuseppe Castiglione - sono contento perché la presenza del Nuovo centrodestra nel governo è molto qualificata. La conferma all'Agricoltura mi consentirà di proseguire il lavoro già avviato su alcun dossier molto importanti: a cominciare dall'attuazione della Pac (Politica agricola comune) per la quale abbiamo già raggiunto un accordo di massima con le Regioni».

Sui pagamenti diretti agli agricoltori non sarà più l'Ue a decidere, ma i singoli Stati membri. «Per esempio - ha aggiunto Castiglione - non saranno più prese in considerazione le pratiche al di sotto dei quattrocento euro. Altro problema da risolvere è quello dell'individuazione dell'"agricoltore attivo": è tale solo chi lavora direttamente la terra o anche chi la possiede e dà occupazione?» (...)

«Nell'agenda nazionale c'è anche il potenziamento della zootecnia e la salvaguardia della bio-diversità, oltre a misure per fronteggiare la crisi di mercato. Inoltre, sono previsti già trecento milioni di euro che potranno diventare settecento per la rete rurale nazionale e il piano irriguo. Ciò significa che, di concerto con le Regioni, si potranno migliorare le reti di distribuzione dell'acqua che, in alcune zone della Sicilia, sono un vero e proprio colabrodo». Risorse sono previste per migliorare le produzioni agricole e l'innovazione tecnologica delle aziende, portando la banda larga nelle campagne per consentire ai produttori di mettersi in rete e fare massa per poter "aggredire i mercati nazionali e internazionali. E' già stata dichiarata guerra all'agro-pirateria e alle truffe. (...) [Lillo Miceli, La Sicilia]



27 Febbraio 2014

Rifugiati, dibattito in Consiglio

Sanfilippo: «La Giunta sul sistema "Sprar" torni indietro»

La richiesta dell'Amministrazione comunale di far parte del sistema del Ministero dell’Interno, di “Protezione per richiedenti asilo e rifugiati” (Sprar) accende il dibattito in Consiglio comunale.  Il consigliere Vincenzo Sanfilippo con una nota precisa: «I Brontesi sono un popolo solidale ed accogliente. Ma il progetto della Giunta municipale è dannoso all’immagine della nostra comunità. Il fatto che si voglia ospitare 25 profughi ogni anno per tre anni in una struttura fatiscente ha portato il Consiglio ad approvare un ordine del giorno dove si invita l’Amministrazione a sospendere il progetto. Altresì il numero esiguo di carabinieri presenti a Bronte ci ha spinto nella determinazione. Il Consiglio ha approvato la determinazione con 9 (opposizione) voti e 7 astenuti».
Il Sistema Sprar è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di particolari progetti di accoglienza accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

Chi ne fa parte si impegna però a garantire interventi di "accoglienza integrata" che oltre alla distribuzione di vitto e alloggio, «prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico». Facendone parte il Comune dovrà garantire un immobile dove ospitare i rifugiati che saranno assistiti ed aiutati. In un primo momento si era pensato all’ex carcere mandamentale di via Palermo, ma la scelta è condizionata dall’idoneità della struttura.



21 Febbraio 2014

Nuove commesse, le lavoratrici tornano in fabbrica. La Cgil: «Speriamo che il peggio sia passato»

Polo tessile, c'è speranza per il futuro

La situazione resta difficile e preoccupante, ma il ripristino di alcune commesse alla «Bronte Jeans», che ha permesso a parecchie lavoratrici di ritornare in fabbrica dà speranza per il futuro. Questo in sintesi l'esito dell'attesa assemblea congressuale di base del settore tessile della Cgil. Di fronte a circa 170 lavoratrici, all'incontro hanno partecipato Angelo Villari, segretario generale della Cgil provinciale, Gino Mavica, responsabile della zona, oltre a Beppe Daquila e Angelo Lopes, rispettivamente segretario generale e componente della Filctem-Cgil. «Dopo tanto buio - hanno affermato i sindacalisti - da qualche mese è ricomparsa una luce grazie al ripristino della commessa della “Jacobs”, che ha consentito il rientro temporaneo in fabbrica di quasi tutte le dipendenti». «Eppure la crisi era veramente catastrofica - ha aggiunto Mavica - al punto da comportare il licenziamento nell'ottobre scorso di circa 200 dipendenti dell'intero gruppo e la messa in stato di mobilità per l'80% delle stesse lavoratrici, mentre il restante 20% ha utilizzato l'indennità di disoccupazione. A queste - ha concluso - si aggiungono i 40 licenziamenti della ex “Tagli e confezioni”, ovvero un'altra azienda tessile brontese».

Numeri da capogiro che ci danno la misura del dramma che ha vissuto la città di Bronte, anche se la Cgil ha ribadito come, sin dal 2009, tutti gli ammortizzatori sociali possibili precedenti la risoluzione del rapporto di lavoro sono stati attivati. Le nuove commesse e la speranza che il polo tessile di Bronte possa ritornare florido fanno guardare avanti, con la Cgil che ha posto sul tavolo delle trattative con le aziende alcuni problemi da risolvere: «Il primis - hanno affermato i sindacalisti - bisogna saldare le spettanze pregresse maturate dalle dipendenti prima del licenziamento. Poi, consolidare su basi nuove e più robuste questo inizio di ripresa, al fine di porre fine al quinquennio trascorso da definire devastante sia per i lavoratori che per l'intera comunità brontese». Sul primo punto vi sarebbe l'impegno delle aziende a regolarizzare la posizione, mentre sul secondo Angelo Villari ha affermato: «Massimo impegno affinché il governo regionale apra un tavolo di trattative per creare i presupposti del rilancio». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



19 Febbraio 2014

Chiude il PdL apre il Nuovo Centro Destra

Due nuovi gruppi nel Consiglio comunale

Daniele calisi, capogrupopo del NCD al Consiglio comunaleDue nuovi gruppi consiliari nel Consiglio comunale brontese: si sono costituiti il gruppo dell’Ncd “Nuovo centro destra” ed il gruppo “Insieme per Firrarello sindaco”.

Nel primo fanno parte i consiglieri Salvatore Gullotta, Alfio Paparo, Giancarlo Luca, Thomas Cuzzumbo, Nunzio Saitta (recentemente nominato assessore con funzioni anche di vice sindaco), Rosario Lanzafame, Angelica Prestianni e Daniele Scalisi (foto a destra) che è stato nominato capogruppo. Il secondo è composto invece da Massimo Castiglione e Gino Prestianni nominato capogruppo.

Il consigliere Maurizio Fichera, eletto nelle fila del Pdl, invece, si è dichiarato indipendente: “Non faccio parte – ha affermato – nè della maggioranza, nè dell’opposizione. Valuterò di volta in volta gli atti da votare, sempre nell’interesse della comunità”.

Daniele Scalisi, capogruppo del "Nuovo Centro Destra" nel rinnovare «un appoggio incondizionato al Sindaco ed alla Giunta» ha chiarito che la motivazione principale che ha portato gli otto consiglieri del PdL ad aderire al Nuovo Centro Destra è «la stima personale che li lega al Sindaco e al Sottosegretario Castiglione» e la piena condivisione delle scelte della nuova formazione politica guidata dal ministro Angelino Alfano».



13 Febbraio 2014

Biblioteca ancora con «barriere»

«Bisogna renderla accessibile»

I capigruppo in Consiglio comunale di Bronte si riuniranno per elaborare una proposta per risolvere il problema delle barriere architettoniche difficili da abbattere nei locali comunali di via Annunziata, che ospitano la biblioteca comunale. Questa la proposta formulata dal presidente Salvatore Gullotta e condivisa dall'assemblea alla fine di un dibattito proposto dai consiglieri di opposizione, Nunzio Spanò, Graziano Calanna, Vincenzo Sanfilippo, Salvatore Proietto, Salvino Luca, Giuseppe Di Mulo, Angelica Catania, Andrea Sgrò e Vittorio Triscari. I consiglieri, infatti, hanno chiesto la convocazione dell'assemblea a seguito delle "lamentele da parte di studenti e genitori" per le difficoltà ad accedere al servizio da parte dei diversamente abili e per conoscere il progetto dell'Amministrazione di potenziamento dei servizi della biblioteca dal punto di vista informatico e multimediale. L'ing. Salvatore Caudullo, capo dell'Ufficio tecnico, ha sottolineato come le difficoltà tecniche che presenta l'edificio, in passato abbiano impedito di risolvere il problema.

"Il nostro obiettivo - afferma l'assessore Mario Bonsignore - è quello rendere la biblioteca accessibile per tutti. Realizzato il potenziamento tecnologico che prevede l'acquisto di 20 computer collegati alla rete internet, l'idea è quella di cambiare sito". Per l'opposizione la proposta è tardiva, mentre per la maggioranza la presentazione del progetto di potenziamento e l'idea di spostare il sito sottolinea l'attenzione dell'Amministrazione verso il servizio. [Fonte: La Sicilia]



11 Febbraio 2014

Sette cagnolini abbandonati davanti al Municipio

L’incauto ex padrone forse non sa di aver commesso un reato

Sette cuccioli di cane meticcio, di pochi mesi, sono stati abbandonati, in un sacco bianco di iuta (che fortunatamente lascia traspirare l’aria) davanti la porta del Municipio. Ieri mattina, intorno le 7,30, i primi impiegati che sono arrivati al Comune hanno notato il sacco che un pò si muoveva e da cui fuoriuscivano dei mugolii. Hanno subito immaginato che si trattasse di cagnolini abbandonati ed hanno liberato i poveri animali, affidandoli alla Polizia municipale, che ha trovato loro un riparo temporaneo. Con l’arrivo degli altri impiegati la voce si è sparsa ed in Comune è iniziata la gara di solidarietà per trovare loro un padrone.

In tanti hanno chiamato amici e parenti, chiedendo loro se volessero dei cuccioli, ed alla fine un pastore, cui ovviamente i cani da guardia non bastano mai, ha deciso di adottarli e di portarli nella propria campagna.

Per questa volta ai cuccioli è andata bene, ma l’incauto ex padrone, che forse voleva lasciarli dove avrebbero potuto trovare un padrone, non sa di aver commesso un reato. L’abbandono gli animali è sanzionato dal codice penale, che prevede addirittura la condanna di un anno di carcere o sanzioni che possono variare dalle 1000 alle 10.000 euro.
Indagini sono state avviate dai vigili urbani.

 

5 Febbraio 2014

Nunzio Saitta è il nuovo vice sindaco

Nunzio Saitta ed il sindaco Pino FirrarelloSostituisce il dimissionario Salvia

Nunzio Saitta è il nuovo vice sindaco del Comune. E’ stato nominato dal primo cittadino, Pino Firrarello, a seguito delle dimissioni dell’ormai ex vice sindaco Melo Salvia. E’ ieri mattina il neo assessore ha giurato alla presenza del sindaco, del segretario comunale, dottoressa Anna Maria Carugno, e di numerosi consiglieri comunali.

«Una grossa responsabilità. – ha affermato Saitta appena dopo il giuramento - Viviamo un periodo difficile e la gente ha bisogno di risposte. Il fatto di essere vice sindaco di un primo cittadino come Pino Firrarello poi, certamente, aumenta la responsabilità. Una cosa garantisco con assoluta certezza, l’impegno per Bronte ed i brontesi».

37 anni, impiegato, primo degli eletti nella lista “Firrarello sindaco” sia alle elezioni comunali del 2005 (prese allora 297 voti), sia in occasione delle ultime amministrative (303 voti), è componente del Consiglio regionale dell’Anci Sicilia e conosciuto arbitro nazionale di calcio a 5.

Si occuperà di Qualità della vita, Sport, Spettacolo, Eventi, Autoparco, Polizia municipale, Protezione civile, Politiche giovanili, Verde pubblico e Commercio.

Dovrebbero a breve seguire le dimissioni di Saitta da consigliere comunale; in questo caso dovrebbe subentrare al Consiglio Lorenzo Giuseppe Capace primo dei non eletti (con 158 voti) della lista Firrarello Sindaco.


1 Febbraio 2014

Si dimette il vicesindaco

Il vicesindacio Salvia, dimissionario«Nel 2015 vedremo ...»

Melo Salvia non è più assessore del Comune di Bronte. Ha presentato le sue dimissioni derivanti esclusivamente da impegni di natura personale, chiudendo una esperienza amministrativa durata quasi 20 anni. “Purtroppo - scrive nella lettera Salvia - sopraggiunti impegni lavorativi e personali, hanno reso sempre più difficile conciliare la mia vita privata con l'impegno politico-amministrativo. Vorrei ringraziare i colleghi asses­sori cui mi lega un sentimento di stima e amicizia, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri. Ringrazio ancora i dirigenti, i capi area, i dipendenti comunali, vera risorsa per questa comunità”.

Infine Salvia ringraziando il sindaco Firrarello, esprime gratitudine nei confronti dei candidati della lista “Insieme con Firrarello sindaco”. Salvia però in prospettiva non abbandona l'impegno politico e alla domanda se sono vere le voci che lo vedrebbero candidato sindaco alle prossime amministrative brontesi risponde: “Sono ancora lontane. Bisognerà vedere il quadro politico della primavera 2015. Se ci dovessero essere le condizioni però io per la mia città mi impegnerò sempre”.

Salvia, nelle ultime elezioni amministrative, era stato eletto consigliere comunale nella lista "Insieme per Firrarello Sindaco" con 237 voti, poi si era dimesso dal Consiglio accettando la carica di assessore. In precedenza era stato eletto consigliere comunale anche nel 2005 (nella lista UDC, con 159 voti), nel 2002 (nella lista UDC, 131 voti) e nel 1997 nella lista Zappia per Bronte. [Fonte La Sicilia]

Le di(s)missioni del vice sindaco

Commento di Luigi Putrino

L’alone di normalità che in silenzio sta tentando di avvol­gere l’uscita di scena del vice sindaco di Bronte sollecita una riflessione, rendendola un diritto-dovere specie per chi è impegnato in politica da vent’anni, di cui quasi due e mezzo (da gennaio 2008 a maggio 2010) da assessore comunale. Le di(s)missioni del vice sindaco, ufficializzate lo scorso 31 gennaio, rappresentano la caduta dell’ultimo dei baluardi innalzati dall’antipolitica, con le elezioni comunali dell’autun­no del 1993; anno in cui, anche per merito di una frange democristiana in cerca d’autore, Bronte fu iniziata ai misteri dell’inesperienza politica.
Divenne primo sindaco direttamente eletto dal Popolo brontese un giovane trentu­nenne, gattopardo di buona famiglia, grazie al quale, il 30 novembre 1995, l’appena dimesso vice sindaco mosse i primi passi da assessore comunale. Da allora, per le sue virtù e le deleghe al turismo e allo spettacolo, è stato pos­sibile apprezzarlo anche quale organizzatore di vari eventi, con ammini­strazioni sia di centro-sinistra (fino al 2002) sia di centro-destra. Purtroppo, nell’attuale settennio di vacche magre, la sua eclettica creatività è andata sceman­do - perché messa a dura prova da ristrettezze finanziarie e stringente con­fronto politico - e i «sopraggiunti impegni lavorativi e personali» gli «hanno reso sempre più difficile conciliare (…) vita privata e impegno politico-ammini­strativo». In questa fase, comunque, qualsiasi opportu­nità di lavoro nuova fa ben sperare, poiché significa che la ripresa economica tutto sommato s’avvicina.
Nonostante la gravosità del momento, dunque, l’ex vice sindaco non ha rinunciato a tirare fuori la mitica Olivetti 22, darci sotto e buttare giù quasi due paginette, su carta uso bollo (margini laterali ampi, interli­nea doppia…). Nella missiva, tra l’altro, si legge che vorrebbe (suo il condizio­nale) ringraziare «tutti i colle­ghi assessori» e il «Presidente del consiglio e i consi­glieri comunali tutti» mentre, perentorio, ringrazia «ancora i Dirigenti, i Capi Area e tutti i dipendenti comunali», dai quali sostiene di aver imparato qualcosa in questi 20 anni. Prima di conclu­dere, con gli inequivo­cabili ossequi al sindaco attuale (per avergli «dato l’opportunità di rivivere un’espe­rienza, per me molto costruttiva, che ha contribuito in modo determinante alla mia crescita umana e politica»), l’ex ammini­stratore esprime particolare gratitudine ai suoi candi­dati, sostenitori ed elettori («1499, assai e determinati per la riconferma») della lista Insieme per Firrarello sindaco del 2010. Il diplo­matico avverti­mento sull’importanza dei 1499 voti e i trascurati ringraziamenti a consiglieri e assessori rendono superfluo consultare incuna­boli d’alchimia, per capire dove risiede­rebbero le “altre” motivazioni della travagliata uscita dal Palazzo.
A differenza di chi la Politica la pratica e non la chiacchiera, la lungimiranza nel segnalare che i suoi voti sono stati «assai e determ­inanti», però, l’ex vice sindaco (a dir suo politicamente cresciuto) non l’ha avuta in occa­sione di altre recenti frizioni nella storica coalizione di centro-destra; coerentemente, forse, il suo inconscio ego gli avrà inibito la stravagante audacia, facen­dogli intimamente prevalere correspon­sabilità per fatti, parole, opere e omissioni.
Tutto ciò, ad ogni modo, vuol essere soltanto una critica politica - leale e proficua - che possa condurre ad una profonda introspe­zione l’aspirante candidato sindaco (con i “suoi” 1499 elettori). Magari partendo dall’as­sunto che, se lo riterrà utile per crescere politicamente un altro tantino, dovrebbe cominciare a tenere in debita conside­razione le unità della sbandierata cifra elettorale, prendendo insegnamento, con france­scana umiltà, da quei 9 elettori randaz­zesi che, in epoca non assai lontana, hanno determinato la vittoria di un candidato sindaco della loro città.
Lasciare completamente nell’oblio certi aspetti, dello sventolato ventennio, rischiava di sminuire la cara­tura del collega ex assessore, al quale va riconosciuto di avere ricoperto le cariche comunali con corret­tezza ammini­strativa, ma con una progettualità politica nettamente migliorabile.
Per il lavoro profuso dall’ex vice sindaco, nell’interesse della comunità brontese, nonostante la sua dimen­ticanza, tuttavia l’apprezzamento appare giusto rivolgerlo al primo cittadino in carica nel 1995, perché, pen­san­do al monito di Sant’Agostino di «non adorare il sole, ma Colui che l’ha creato», in questo caso «non bisogna esser grati all’asses­sore, ma a chi l’ha inventato».

Bronte, 12 febbraio 2014
Luigi Putrino (Già assessore della precedente giunta Firrarello, con deleghe a: Autoparco, Bilancio, Economato, Provve­ditorato, Trasporto urbano, Tributi e Polizia municipale)




5 Febbraio 2014

Riapprovata la variante per l’elisuperfice

Il Consiglio comunale ha approvato ancora una volta la variante al Piano di fabbricazione per la realizzazione dell’elisuperfice notturna, fatta finanziare dall’ex presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione. L’Assemblea consiliare ha dovuto riapprovare la variante per rispettare le prescrizioni della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali che ha spostato il sito dove costruire l’infrastruttura rispetto al progetto originale. Ciò ha comportato la necessità di dover rivedere parte dell’iter burocratico, compreso quello di competenza comunale. “Siamo riusciti – ha affermato il sindaco Pino Firrarello – a salvare un finanziamento ed una infrastruttura importantissima per la sicurezza dei brontesi”.

L’intero Consiglio ha ribadito l’importanza dell’elisuperfice, con l’opposizione che, ponendo l’accento sul fatto che la maggioranza non aveva i numeri a causa dell’assenza di qualche consigliere di maggioranza, ha sottolineato che l’approvazione avveniva grazie al loro senso di responsabilità. La maggioranza ha replicato sostenendo che purtroppo l’assenza di qualche consigliere era dovuto a motivi di salute. La nuova elisuperfice sarà realizzata in contrada Sciara Sant’Antonio di Bronte, una zona di espansione nella periferia nord della cittadina dove già ci sono numerosi istituti scolasti ed altri ne dovranno nascere insieme alla nuova caserma dei carabinieri e numerosi servizi. L’elisuperfice è progettata anche per essere utilizzata in caso di esigenze di Protezione civile.



5 Febbraio 2014

Sportello di “Sviluppo Italia” a Bronte

“Sviluppo Italia” aprirà uno sportello nel Comune di Bronte. Lo ha annunciato il sindaco: “Sviluppo Italia, - afferma – (l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa), ha accolto la mia richiesta di mettere a disposizione degli imprenditori brontesi un suo funzionario per fornire, in un ufficio del nostro Comune, tutte le informazioni necessarie per creare nuove imprese o consolidare quelle esistenti. Un servizio cui spero approfittino soprattutto i giovani”. Il si di “Sviluppo Italia” sarebbe giunto dopo l’incontro sullo sviluppo economico organizzato dal sindaco alla presenza di numerosi imprenditori. “L’obiettivo dell’incontro – spiega Firrarello - era quello di aiutare le imprese in questo momento difficile e permettere loro di ottenere i finanziamenti che l’Unione europea mette a disposizione”. L'agenzia, infatti, opera con l’intento di valorizzare il territorio, lavorando in stretta sinergia e interazione con le Istituzioni e con le Amministrazioni locali, tramite l’erogazione di servizi di sostegno all'attrazione degli investimenti, alla creazione ed al consolidamento d'impresa e di assistenza tecnica alla Pubblica Amministrazione.



31 Gennaio 2014

Una nuova piazza in Contrada Sciarotta

E' l’opera finale del contratto di quartiere finanziato nel 2008

La nuova piazza della SciarottaIl popoloso quartiere di Contrada Sciarotta ha una piazza tutta nuova e spaziosa. Sono stati, infatti, completati i lavori per asfaltare i quasi 5000 metri quadrati del piazzale che si affaccia su via Pergolesi. Ed appena gli operai sono andati via il sindaco Firrarello ed i tecnici del Comune che hanno seguito i lavori sono andati a vederla, anche perché questa piazza ha un significato particolare.

“E’ importante – spiega il sindaco in un comunicato – perché, oltre ad arricchire dal punto di vista urbanistico l’intera zona, è l’opera finale del contratto di quartiere finanziato nel 2008 dalla Regione siciliana con 5 milioni di euro che ci hanno permesso di realizzare nel popoloso quartiere Sciarotta opere e lavori importanti. Fra questi, i 54 alloggi popolari che sono stati trasformati in residenze accoglienti e moderne, dotate di servizi anche all’avanguardia nel settore del risparmio energetico. Inoltre, su invito del parroco della Chiesa di Sant’Agata, è stato realizzato un centro di aggregazione annesso alla parrocchia, sono stati completati i parcheggi presso la scuola elementare “Sciarotta”, in diversi punti del quartiere sono state realizzate opere di urbanizzazione fra cui anche la rete fognaria».

«Insomma – conclude il comunicato – tutta una serie di interventi importanti che il Comune ha voluto con forza per dare anche a Sciarotta servizi importanti. Oggi è bello vedere le opere realizzate.» Firrarello ringrazia anche i tecnici del Comune che hanno seguito i lavori e guardando la grande piazza, le case che vi sono attorno pensa già a cosa fare per utilizzarla e renderla fruibile: “Innanzi tutto – spiega – bisogna trovarle un nome. Oggi guardando tutti i lavori realizzati con questo contratto di quartiere ritengo che bisogna essere soddisfatti perché rappresentano l’esempio più evidente che non abbiamo certo dimenticato le periferie. Sciarotta oggi non è periferia della periferia, ma ha un centro commerciale, servizi e strutture”.

L'area di Via Pergolesi che oggi l'Amministrazione comunale ha trasformato in una piazza, è quella individuata a novembre 2003 dall'allora sindaco Salvatore Leanza per trasferivi il mercato settima­nale dalla Via Cav. di Vittorio Veneto, sospeso con un ordinanza del dicembre 2003. Ma i consiglieri comunali d'oppo­sizione boccia­rono allora la richiesta di variante urbanistica e successivamente nella seduta del Consiglio comunale del 29 marzo 2004 approvarono la proposta di inviare il carteggio rela­tivo all'acqui­sizione dell'area alla Procura della Repubblica per presunte irregolarità. La data per il trasfe­rimento del mercatino fu sempre prorogata, poi arrivò la mozione di sfiducia che mandò a casa tutti, Giunta e Consiglio comunale. Il commissario straordinario decise nel gennaio 2005 di revocare la precedente ordinanza di Leanza lasciando il mercato nello stesso sito nell'attesa di individuarne un altro. Oggi la contrada Sciarotta ha una nuova piazza ma il mercato settimanale è ancora lì, dov'era, dimenticato nella poco adatta sede di Via Cav. di Vittorio Veneto.



19 Gennaio 2014

Bronte e Maletto

«La presenza di suini selvatici pericolo per la sanità pubblica»

Opportuno porre in essere interventi che possano risolvere il fenomeno

“C'è pericolo per l'incolumità e la sanità pubblica nel territorio di Bronte e Maletto del Parco dell'Etna, a causa della presenza di numerosi suini selvatici allo stato brado”. La denuncia è più che autorevole perché proviene dal comandate del distaccamento forestale di Bronte, commissario Vincenzo Crimi, che ha inviato una lettera alla Prefettura di Catania, ai sindaci di Bronte e Maletto, all'Asp, al Parco dell'Etna e pure all'Azienda e all'ispettorato forestale. La lettera evidenzia come durante le attività di controllo la Guardia Forestale abbia individuato “branchi di suini selvatici vaganti e privi di codici identificativi”.
Il commissario Crimi individua pure le contrade dove i suini sono più presenti, ovvero “Fontana Murata, Rugerazzo, Purcaria, Poggio Monaco, Cucchiara, Feudo, Poggio Arena, Trentasalme, Nave e zone limitrofe fino alla pista altomontana”. “Alcune persone - continua a scrivere il commissario - hanno perfino segnalato danni ai loro terreni e temono per la loro incolumità, vista la natura aggressiva di questi animali quando difendono il territorio e i piccoli”. Per Crimi, inoltre, la presenza eccessiva e incontrollata dei maiali rappresenta un potenziale pericolo ai fini sanitari ed è dannosa per il suolo e per le piante, poiché scavando dissodano il terreno e recidono le radici. Oltre a ciò non avendo marchio o sigillo non è possibile ritracciare proprietario o provenienza. “Pertanto - conclude Crimi la sua lettera - sarebbe opportuno porre in essere un deciso piano di intervento che possa risolvere il fenomeno”. [La Sicilia]



18 Gennaio 2014

Per gli 80 posti dei cantieri di servizio (tre mesi) non è bastata l’iniziale graduatoria

Sorteggiati per avere un lavoro

Pubblicate le graduatorie dei 351 disoccupati che a Bronte hanno presentato domanda per lavorare nei cantieri di servizio, ma per arrivare alla classifica definitiva è stato necessario ricorrere al sorteggio. Troppi coloro che hanno dichiarato reddito zero in un nucleo familiare di 3 persone ed agli uffici che dovevano stilare la graduatoria rispettando questi due parametri non è rimasto che ricorrere al sorteggio. Complessivamente, fra coloro che hanno fatto richiesta, ci sono 173 persone la cui età va dai 18 ai 36 anni, 103 dai 37 ai 50 anni e 59 ultracinquantenni. Concludono l’elenco, gli 11 immigrati e 5 diversamente abili. Un numero enorme se pensiamo che solo in 80 potranno lavorare per 3 mesi, approfittando del finanziamento di 180 mila euro ottenuto dalla Regione siciliana per questi cantieri. In verità, in 15 hanno preferito ritirare la propria domanda, ma il dato che emerge maggiormente è che 173 fra coloro che sono inseriti in graduatoria hanno tutti reddito pari a zero, nonostante facciano parte di un nucleo familiare, in un caso, anche di 7 persone. (...)

Per 17 che hanno presentato domanda, denunciando la stessa situazione reddituale e familiare, gli uffici sono ricorsi al sorteggio, non avendo un altro elemento che permettesse di stilare una classifica. Così è stata nominata una commissione è si è provveduto all’estrazione dei nomi. [La Sicilia]



15 Gennaio 2014

Il Telefono Rosa di Bronte nella rete nazionale antiviolenza

L'associazione volontarie Telefono Rosa di Bronte Onlus, è entrata a far parte della rete nazionale contro la violenza e risponderà alle chiamate di aiuto effettuate al numero nazionale 1522. A darne notizia è Antonella Caltabiano che afferma: «Il Telefono Rosa di Bronte, che ho l'onore di presiedere, grazie alla qualità del servizio che abbiamo dimostrato di aver prestato in questi primi due anni di attività, ha ottenuto l'ingresso nella mappatura del ministero delle Pari opportunità. Il 1522 è un numero di pubblica utilità - continua - attivo dal 2006. Non è altro che il numero di call center della rete nazionale antiviolenza istituito dal Dipartimento per i Diritti e le Pari opportunità a sostegno delle donne vittime di violenza. Dal 2009, con l'entrata in vigore della contro lo stalking, ha iniziato anche un'attività di sostegno nei confronti delle vittime di atti persecutori. E' attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno». In pratica chi di questo territorio si rivolgerà al 1522, verrà indirizzato agli esperti e alle consulenti del telefono rosa di Bronte. [Fonte: La Sicilia]



14 Gennaio 2014

Sopralluogo del comandante della Compagnia di Randazzo: i lavori finiranno entro due mesi

La nuova caserma dei Cc è quasi pronta

Ancora qualche mese e Bronte avrà la nuova caserma dei carabinieri. Questo l'esito del sopralluogo effettuato, direttamente in cantiere, dal comandante della Compagnia carabinieri di Randazzo, Cosimo Vizzino, insieme al luogotenente Salvatore Laudani ed i rappresentanti del "Cobar carabinieri", (Consiglio di base della rappresentanza militare della Sicilia) che si occupano in particolare del benessere del personale militare. I rappresentanti del Cobar, infatti, sono venuti a Bronte per chiedere di accelerare, se è possibile, i lavori di conclusione della nuova caserma di via Matteo Selvaggi, in contrada Sciara Sant'Antonio.

I lavori della caserma, infatti, quasi sul finire sono stati sospesi per chiudere l'iter burocratico di una perizia suppletiva di variante. Il Comune, però, è stato velocissimo e già il 19 dicembre scorso è stato sottoscritto con l'impresa il verbale di ripresa dei lavori. Per questo i lavoratori sono già tornati nel cantiere. Di conseguenza, se non ci dovessero essere intoppi, i lavori dovrebbero essere conclusi in due mesi o al massimo tre. (...)

E la nuova caserma, che ormai è quasi pronta, vanta tutti i comfort ed i servizi necessari ad una caserma moderna. Ci sono ambienti a sufficienza per tutti gli uffici: la sala operativa, le camere di sicurezza, l'armeria, l'alloggio del comandante e la sala mensa.

Complessivamente potrà dare alloggio a 25 carabinieri. Oltre a ciò, non a caso è stata progettata in contrada Sciara Sant'Antonio, che già oggi ospita ogni mattina oltre 1000 studenti dell'Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice e che interessata da diversi progetti fatti redigere dall'Amministrazione comunale, si candida per il futuro a diventare una delle aree residenziali più belle. [La Sicilia]



11 Gennaio 2014

187 mila euro finanziati dalla Regione

Il Comune apre otto "Cantieri di servizio"

Saranno impiegati oltre 70 disoccupati

Cominciano a diventare realtà i progetti posti in essere dal Comune per dare lavoro ai disoccupati con basso reddito. La Regione siciliana ha premiato, finanziandoli con 187.497 euro, otto “Cantieri di servizio”, presentati dal Comune.
Una buona notizia che il sindaco attendeva per dare lavoro. “Grazie a questi finanziamenti – afferma il primo cittadino - daremo una boccata d’ossigeno a tanti lavoratori che, in questo momento di crisi economica, non hanno lavoro. Oltre a ciò con questi finanziamenti potremmo avviare importanti interventi nella nostra cittadina. Tutto – conclude - per elevare la qualità dei servizi che rendiamo alla cittadinanza e dare respiro all’economia”.
In questo momento gli uffici sono all’opera per verificare quanti lavoratori con i fondi ricevuti potranno essere impiegati. Hanno già individuato la graduatoria degli aventi diritto, tutti disoccupati che attualmente hanno un reddito pari a zero. Il numero esatto non è ancora stato reso noto, ma con i fondi ottenuti saranno certamente più di 70. Questi lavoratori si occuperanno di servizi scolastici, accompagnando gli scolari sugli scuolabus ed accogliendoli e trattenendoli prima e dopo l’orario scolastico. Oltre a ciò dovranno coadiuvare gli addetti alla pulizia degli edifici pubblici e gli operai del Comune nel lavoro quotidiano per la manutenzione di strade, edifici pubblici e segnaletica stradale. Fra i loro compiti anche la manutenzione del verde pubblico e degli impianti sportivi.



11 Gennaio 2014

FONDI PER I SERVIZI SOCIALI

Quattro Comuni contro la Regione

Vertice con sindaci e sindacati sui temi dell'assistenza ai più deboli e dei servizi sociali

Parte dal versante nord ovest dell’Etna una rivolta che rischia di contagiare tanti Comuni siciliani. I Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, che costituiscono il Distretto sanitario di Bronte, sostenuti anche dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Ugl e Confsal, puntano il dito contro l’assessorato regionale alla Famiglia, contestando fortemente la “linee guida per l’attuazione delle Politiche sociali e socio sanitarie 2013 – 2015”. “In particolare – spiega l’assessore alla Politiche sociali del Comune di Bronte, Maria de Luca – contestiamo fortemente il criterio adottato per ripartire i fondi dei servizi sociali. Il nuovo criterio, infatti, riparte il 70% del budget a disposizione sulla base della popolazione residente secondo i dati Istat, il 2% a favore delle isole con evidenti difficoltà, ed il 28% secondo il numero dei Comuni che costituiscono i distretti. In questa maniera i distretti costituiti da tanti piccoli Comuni sono avvantaggiati, tant’è che distretti con una popolazione di 17 mila abitanti divisi in 7 Comuni hanno ricevuto per i prossimi 3 anni appena 50 mila euro in meno rispetto a noi che nei 4 Comuni superiamo i 38 mila abitanti, cioè più del doppio”.

Per questo a Bronte l’assessore De Luca ha convocato un vertice con gli altri sindaci ed i sindacati. All’incontro hanno partecipato Michele Mangione, sindaco di Randazzo, gli assessori di Maniace Antonino Cantali e Costantino Musarra e di Maletto Maria Calì ed Antonino Schilirò. Con loro Nunzio Saitta, consigliere comunale di Bronte, nelle vesti di consigliere regionale dell’Anci cui sottoporrà il problema. “Sapevamo di una decurtazione delle somme – afferma Gino Mavica della Cgil a nome anche dei colleghi Rosaria Leonardi e Antonino Longhitano della Cgil, Nino Galati e Giuseppe Calì della Cisl, Giuseppe Di Mulo della Ugl e Vincenzo Cutraro della Confsal – ma il nuovo criterio di riparto rende la distribuzione iniqua”.

E di fondi ne sono arrivati veramente molto meno rispetto all’anno scorso. La Regione al distretto di Bronte, infatti, ha assegnato 614 mila euro per i prossimi 3 anni, quando solo per l’anno scorso ne ha finanziati 500 mila.



8 Gennaio 2014

Quartiere Sciarotta

Aggiudicata ristrutturazione della rete idrica

Buona notizia per il popoloso quartiere Sciarotta. All’interno dei progetti di riqualificazione delle rete idrica, voluti dal sindaco Pino Firrarello e dell’assessore all’Acquedotto Mario Bonsignore, il Comune ha già aggiu­dicato i lavori di ristrutturazione dei 4 serbatoi di via Annunziata, quelli per intenderci che si trovano in pieno centro storico e che, ricevendo l’acqua da contrada Rinazzo, la distribuiscono al quartiere Sciarotta. «Fino a oggi - spiega il sindaco Firrarello - a Sciarotta riusciamo a garantire acqua solo durante il mattino. L’erogazione inizia intorno alle 6 del mattino e solitamente d’inverno, prima di mezzogiorno, siamo costretti a chiudere le saracinesche. D’estate la situazione si complica perché già alle 9 i serbatoi si svuotano». Così il sindaco ha dato mandato all’Ufficio tecnico, guidato dall’ingegnere Salvatore Caudullo, di risolvere il problema, e il geometra Nino Saitta insieme all’esperto Giovanni Cavallaro hanno verificato come ristrut­turare i serbatoi.

Alla fine il Comune ha pubblicato un bando di 250mila euro, già aggiudicato a una ditta di Brucoli; presto i lavori saranno consegnati. I serbatoi hanno una capienza di circa 800 metri cubi di acqua, ma in questo momento ne incamerano appena più della metà, perché il resto si perde a causa di alcune falle. I lavori prevedono la ristrutturazione delle pareti dei serbatoi e la modifica di alcune saracinesche per conferire all’intero impianto efficienza, sicurezza e l’ottimale resistenza alla pressione dell’acqua. [La Sicilia]



3 Gennaio 2014

Studenti brontesi alla scoperta di Nicola Spedalieri

I vincitori del concorso sul filosofo Spedalieri

Ecco i vincitori della prima edizione del concorso “Cattedra Nicola Spedalieri” di Bronte che ha consentito agli studenti delle scuole d’istruzione secondaria di secondo grado di approfondire la vita e le opere del filosofo brontese “Nicola Spedalieri” per comprenderne il pensiero e confrontarlo con la contemporaneità. Il concorso fa parte del progetto “Noi e la storia” proposto dal!’ associazione “Cattedra Nicola Spedalieri - Per la memoria storica in Bronte”, nata grazie all’amore e alla passione di alcuni brontesi per la storia e la cultura locale, fra cui il giudice brontese Piero Martello, presidente del Tribunale del lavoro di Milano.

I primi 4 classificati, che si sono aggiudicati premi che vanno dai 150 ai 400 euro,·sono: 1) Alessandra Schilirò della V B del Liceo classico, con l’opera “Nicola Spedalieri: parallelismi,tra analogie e divergenze con Hobbes, Rousseau e Macchiavelli”; 2) Francesco Saitta della V B del Liceo classico,con “L’importanza del Cristianesimo nei diritti dell’Uomo”; 3) Lucia Chiara Anastasi del Liceo della Comunicazione, con “Nicola Spedalieri, un moderno che viveva nel 700”; 4) tutta la I classe del Liceo della comunicazione, con un Dvd “De Diritti dell’Uomo”.

Ma non sono solo questi i premiati del concorso: i migliori 10 saggi saranno pubblicati in un libro che verrà distribuito a tutti gli studenti delle scuole superiori di Bronte. Gli elaborati dovevano essere giudicati sulla base di criteri preliminarmente predisposti ed è da sottolineare la celerità e la competenza della commissione esaminatrice, coordinata dal preside Nello Ciraldo e composta dai professori brontesi in pensione che hanno generosamente dedicato il loro tempo a questo impegno.
Si tratta dei prof. Ugo Catania, Letizia Di Natale, Gaetano Longhitano, Giuseppina Luca, Nunzio Lupo, Maria Malaponte, Maria Grazia Parisi, Angelo Sanfilippo. A questi bisogna aggiungere i tre rappresentanti degli istituti superiori di Bronte: Lucia Bonaccorso (Liceo Classico), Carmela Grassia (Istituto superiore Radice), Giusy Longhitano (Liceo della Comunicazione). Al più presto la cerimonia ufficiale di premiazione alla quale parteciperanno le più alte autorità scolastiche e civili, nonché i rappresentanti degli sponsor che hanno consentito l’iniziativa ovvero i club service Lions e Rotary, il Collegio Capizzi e il Comune di Bronte, con l’iniziativa che ha ricevuto il patrocinio dell’Ufficio scolastico provinciale di Catania (ex Provveditorato agli studi). [tratto da La Sicilia]



Giovedì 2 Gennaio 2014

L'ente corrisponderà oltre 674mila euro ad aziende e cittadini creditori. «Questo - aggiunge Firrarello - ci consentirà di sostenere l'occupazione»

Il Consiglio ha azzerato i debiti del Comune

Critici i consiglieri dell'Udc e Bronte Domani secondo cui «le spese potevano essere ridotte con una programmazione più ponderata»

Il Consiglio comunale di Bronte, presieduto da Salvatore Gullotta, ha approvato a maggioranza ben 674.430,83 euro di debiti fuori bilancio. Si tratta di 190.618 euro di debiti derivanti da sentenze passate in giudicato o immediatamente esecutive e 483.812 euro di spese varie per servizi ottenuti da privati, somme urgenze e soprattutto debiti su spese legali che risalgono anche a decenni orsono. I creditori desso potranno essere pagati.

«Abbiamo posto fine ai debiti del Comune di Bronte - afferma con orgoglio il sindaco di Bronte, Pino Firrarello - il Consiglio comunale ha approvato la nostra proposta di azzerare anche quei debiti incancreniti da decenni. Si tratta di debiti legittimi contratti negli anni 90 che, debbo dire, il mio predecessore Turi Leanza ha certato di chiudere. Oggi poniamo fine a vicende annose, grazie alla deroga ottenuta al rigido rispetto del patto di stabilità, utilizzando somme che abbiamo potuto accantonare in questi anni grazie a una sana amministrazione. I cittadini di Bronte devono essere orgogliosi di vivere in un Comune che si distingue dagli altri. In questi momenti di crisi economica con i tagli ai trasferimenti molti rischiano il dissesto. Bronte ha i conti a posto ed è riuscito a pagare aziende e creditori. Pensate che oltre a pagare cittadini che legittimamente aspettavano di essere pagati dal Comune, a fine anno siamo pure riusciti a investire un milione e 200mila euro per effettuare lavori di manutenzioni. L'obiettivo per il 2014 è creare occupazione».

La votazione però non è stata semplice. A metà assemblea i consiglieri Angelica Catania, Giuseppe Di Mulo e Vincenzo Sanfilippo hanno abbandonato l'aula: «Il gruppo Udc e Bronte domani - scrivono in una nota - hanno abbandonato l'aula contestando l'operato dell'Amministrazione comunale per spese che potevano essere ridotte con una programmazione più ponderata e scelte diverse che potevano creare risparmio e lavoro». [La Sicilia]



28 Dicembre 2013

L’Agenzia del Demanio, nell’ambito del progetto Valore Paese-Dimore, premia la strana idea del Comune di Bronte

«Ricostruiamo il Borgo Francesco Caracciolo»

Il progetto: ricostruirlo com'era e trasformarlo in una struttura ricettiva

Sono da trovare, attraverso il coinvolgimento di investitori privati, i fondi necessari

"Il più bel regalo di Natale a Bronte ed alle sue aspirazioni a diventare un Comune turistico lo ha fatto l’Agenzia nazionale del Demanio". E' quanto si afferma con molta enfasi in un comunicato diramato dal Comune specificando che l’Ente pubblico economico che dipende dal ministero dell’Economia e delle Finanze, copromotore del progetto “Valore Paese-Dimore”, ha comunicato di aver considerato di “livello 1”, l’idea del Comune di ricostruire il borgo “Francesco Caracciolo”, il borgo contadino iniziato a costruire da Mussolini nel 1941 nel grande parco prospiciente l'ingresso del Castello Nelson (indicato dalla freccia nella foto a sinistra) e distrutto nel 1964 dal VI Duca di Bronte, Rowland Arthur Herbert Nelson-Hood.

A partecipare alla manifestazione di interesse centinaia di enti e Comuni in tutta Italia, ma solo 55 hanno ottenuto lo stesso riconoscimento di Bronte. Attraverso il progetto “Valore Paese” l’Agenzia del Demanio intende promuovere iniziative di sviluppo imprenditoriale, finalizzate a recuperare e/o valorizzare il patrimonio pubblico dismesso che abbia valenza storico-artistica e paesaggistica ed a Roma deve essere piaciuta tanto l’idea del sindaco Firrarello e dell’assessore al Turismo Bonsignore di ricostruire l’intero borgo, non solo per restituirlo alla storia esattamente come era al tempo del fascismo, ma per trasformarlo in una struttura ricettiva in grado di dare sfogo alle ambizioni turistiche dell’ex maniero inglese e dell’intero territorio.

«Per noi la migliore notizia che ci potesse arrivare. – ha affermato il sindaco – Come sempre abbiamo partecipato al bando con fiducia, sapendo bene quanto questo fosse selettivo. Si tratta di un programma promosso dall’Agenzia del Demanio, da Invitalia e dall’Anci, con la partecipazione dei ministeri dei Beni culturali, del Turismo, della Coesione territoriale e dello Sviluppo economico. Diversi anche gli enti coinvolti: la cassa depositi e prestiti, il Credito sportivo, la società geografica italiana, Confindustria alberghi ed Assoimmobiliare. Insomma una partnership di sicuro livello che ci da fiducia affinché il progetto possa giungere a compimento».

Saranno, infatti, adesso i promotori del progetto a dover individuare, attraverso il coinvolgimento di investitori privati, i fondi necessari alla ricostruzione del Borgo.

Per l’assessore Bonsignore dei risultati immediati però ci sono già: «Valore Paese dimore ci offre da subito la promozione a livello nazionale e internazionale dei beni interessati dalla progettazione e dei rispettivi contesti territoriali». Ma non solo: il Bronte sarà inserito nei piani di sviluppo e programmazione nazionale ed europea 2014-2020 e farà parte di modelli di itinerari culturali tematici. «Infine – conclude Bonsignore – potremo anche usufruire di facilitazioni finanziarie, di animazioni di mercato, oltre alla ricerca di investimenti ed investitori nella prospettiva del partenariato pubblico-privato. Basta questo da solo per considerare quanto ottenuto un grandissimo risultato».

Nel disegno a destra, un particolare del progetto del 1941 di costruzione del Borgo F. Caracciolo: la Piazza principale con al centro la Casa del Fascio e sulla destra la Casa dell’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano e le Scuole. Su questa strana idea di ricostruzione del borgo contadino voluto dal Fascismo puoi trovare maggiori dettagli nelle nostre pagine web "Azienda agricola Maniace, 1941/1943".

Borgo Caracciolo: C'è chi vuole ricostruirlo per farvi anche un albergo a 5 stelle



28 Dicembre 2013

SOLIDARIETA' A BRONTE

Oltre ai fondi erogati alle associazioni di volontariato, in arrivo 2mila euro a favore del Banco delle Opere di Carità. Il sindaco Firrarello: «Nel 2014 saranno attivati diversi cantieri. Va redatta una mappa dello stato di bisogno per ottimizzare le risorse»

Il Comune apre il cuore alle famiglie indigenti

«Aiuteremo i più bisognosi anche con il lavoro»

Più fondi da parte del Comune alle associazioni che a Bronte danno cibo alle famiglie bisognose attraverso il banco alimentare, ma attenzione ai "furbi" che pescano da più parti. L'acuirsi della crisi ha allargato il fronte del bisogno ed il sindaco Pino Firrarello assieme all'assessore Maria De Luca, oltre ai fondi che ogni anno garantiscono alle associazioni di volontariato della cittadina, hanno deciso di stanziare altri 2000 euro a favore del Banco delle Opere di Carità di Catania. Una cifra non enorme, ma ben investita perché bastano al "Banco" per far giungere ogni mese nelle parrocchie di Sant'Agata e della Madonna del Riparo pacchi di generi alimentari da consegnare a 40 famiglie bisognose di Bronte scelte dai parroci.

«Ci rendiamo conto - ci dicono il sindaco e l'assessore De Luca - che sono sempre di più le famiglie che hanno bisogno anche di cibo. Di conseguenza abbiamo deciso di impinguare il capitolo a favore della solidarietà per aiutare le famiglie a superare lo stato di indigenza». Per Firrarello, però, a queste non vanno solo garantite risorse. «Prima di tutto il lavoro - spiega Firrarello - dà dignità. Per questo nel 2014 a Bronte saranno attivati diversi cantieri. Ci saranno poi i cantieri di servizio rivolti esclusivamente alle famiglie senza reddito. Alle famiglie che non hanno lavoro tutto l'aiuto possibile, ma bisogna evitare l'instaurarsi della dipendenza assistenziale. Bisogna evitare che stesse famiglie attingano da più associazioni ed altre non ottengano nulla. Per questo, con la massima prudenza, va redatta una mappa dello stato di bisogno, affinché si ottimizzino le risorse».
E così ieri, al Comune, si sono riuniti padre Luigi Camuto della parrocchia San Giuseppe e i rappresentanti del centro aiuto alla vita "Franca Minissale", dell'associazione Gabriele Allegra e dell'Istituto missionarie Cristo Re. Con loro la dottoressa Maria Carmela Spartà del Banco delle Opere di Carità di Catania. Alla fine è stato deciso di incrociare i dati per evitare doppie donazioni. «La situazione è spaventosa - ci dice padre Camuto - solo nella mia parrocchia circa 20 famiglie vivono in stato di indigenza pura, ma sono più di un centinaio di famiglie ricorrono al banco alimentare. Diamo sempre quello che possiamo, ma spesso ci chiedono fondi per pagare l'affitto o le bollette. Rispetto a qualche anno fa, abbiamo avuto un incremento di richieste di circa il 20%".
«Incrociare i dati di tutte le associazioni - aggiunge l'assessore De Luca - ci aiuterà ad allargare il fronte dell'assistenza. Ci sono quelle che non vengono a chiedere aiuto, ma hanno ugualmente bisogno. E gli aiuti alla parrocchie serviranno esattamente a questo. Sono circa 300 le famiglie a Bronte che fanno richiesta di sussidi al Comune. In un modo o nell'altro - conclude - cercheremo di aiutare chi ha più bisogno». [La Sicilia]



27 dicembre 2013

In evidenza un diverso modo di intendere le festività, cercando di dare un sorriso a chi ne ha più bisogno

Donare più che festeggiare

«Più che festeggiare oggi c'è necessità di donare». Devono aver pensato questo i soci del Rotary club Aetna nord ovest di Bronte, quando, accogliendo in pieno la proposta del presidente Pippo Galvagno, hanno deciso di rinunciare alla tradizionale e attesa cena degli auguri di Natale e devolvere il corrispettivo della spesa a favore delle famiglie bisognose della parrocchia Madonna del Riparo di Bronte. «Oggi la crisi attanaglia tante famiglie - ci dice il presidente del club service - e parecchi padri di famiglia hanno perso il lavoro. Per questo tutti insieme abbiamo deciso di cercare di ridare un po' di serenità almeno nel periodo natalizio, consegnando la cifra che avremmo speso per la cena nelle mani del parroco, padre Vincenzo Bonanno».

«Ovviamente - continua - non pensiamo che questa iniziativa risolva i tanti problemi che assillano molte famiglie in difficoltà, ma vuole lanciare un messaggio e soprattutto si tratta della prima di una serie di iniziative che il Rotary di Bronte vuole intraprendere a sostegno dei più bisognosi e dei disoccupati». Così, i soci del Rotary si sono fatti gli auguri nella sacrestia della chiesa dedicata alla Madonna del Riparo, insieme con padre Vincenzo. Prima però hanno ascoltato la Messa e soprattutto i canti eseguiti dal coro polifonico «Capizzi» di Bronte, del prof. Pippo Caruso. [G. G., La Sicilia]



23 Dicembre 2013

IL COMUNE APRE LE PORTE AI TURISTI

Cultura ed ambiente con visite guidate

A Bronte le domeniche di Natale sono l’occasione migliore per aprire le porte ai turisti e far visitare loro il ricco patrimonio culturale e soprattutto quello ambientale, affascinate e suggestivo anche con la “tenuta” invernale. L’assessorato al Turismo, infatti, domenica scorsa ha riproposto le visite guidate alla cittadina che tanto successo hanno ottenuto durante la Sagra del Pistacchio, e ripeterà il servizio domenica 29 dicembre ed il 5 gennaio.

Il visitatore potrà scegliere se effettuare il percorso culturale o quello ambientale, o se recarsi al Castello Nelson, sempre accompagnato con il pulmino turistico del Comune. Oltre a ciò potrà ottenere tutte le informazioni necessarie leggendo una guida turistica redatta dal Comune, “coccolato” dalla equipe messa in campo dall’assessore Turismo, Mario Bonsignore.

“La domeniche di Natale – afferma Bonsignore in un comunicato – sono l’occasione migliore per favorire la visita di Bronte, che vanta beni culturali, ambientali ed un ricco paniere di prodotti tipici. Per usufruire dei servizi bisognerà prenotarsi al 3666202106”.

Una idea che piace molto al sindaco Firrarello: “Per noi i prossimi anni saranno quelli della valorizzazione del turismo. – afferma – Bronte vanta sentieri e boschi sia sull’Etna sia sui Nebrodi e racconta una storia che profuma di cultura. Insomma ha tutto per essere un paese turistico. Benvenuti a Bronte, quindi, una cittadina accogliente e ricca di risorse”.



19 Dicembre 2013

Il Comune pubblicherà a giorni ben 25 gare d’appalto: si sistemeranno strade, reti fognaria e idrica

Oltre un milione per migliorare i servizi

Lavori pubblici per oltre un milione di euro a fine anno a Bronte. Lo annuncia il sindaco, Pino Firrarello, che comunica che entro la fine del 2013 gli uffici del Comune pubblicheranno ben 25 gare d’appalto per un complessivo di ben 1.107.849,39 euro. Si tratta di gare che prevedono lavori di media entità, di quelli per intenderci che possono interessare le aziende locali. «L’approvazione del bilancio comunale - afferma Firrarello - ci consente di procedere all’avvio di tanti lavori nella nostra cittadina. Sono previsti interventi per migliorare la viabilità, per sistemare la rete fognaria e quella idrica, e per ristrutturare gli edifici scolastici e le palestre. Complessivamente verranno investiti 1.107.849,39 di euro, tutti spesi per migliorare quanto necessario all’interno del nostro perimetro urbano. Nei prossimi giorni avremo un resoconto dettagliato dei lavori che saranno appaltati. I nostri uffici, infatti, pubblicheranno ben 25 gare d’appalto alle quali potranno partecipare i nostri artigiani di Bronte». E molte delle gare d’appalto annunciate sono già pubblicate nel sito istituzionale del Comune. Fra queste spicca certamente quella di 186 mila euro che prevede la “ristrutturazione, l’adeguamento ed il completamento della rete idrica comunale. Messa in sicurezza dei serbatoi di via Annunziata ed opere propedeutiche alla realizzazione del terzo pozzo Musa”.
«L’obiettivo - aggiunge il sindaco - è scavare un terzo pozzo in contrada Musa, per risolvere definitivamente i problemi del vanadio nell’acqua potabile. Con il nuovo pozzo, infatti, non solo daremo ai brontesi acqua priva di vanadio, ma ci libereremo di quella del pozzo di Ciapparazzo». (...) Più di 80 mila euro saranno investiti per ristrutturare la rete fognaria, 10 mila euro per acquistare nuovi arredi per la scuola elementare e ben 130 mila euro per ristrutturare le strade interne della cittadina. «A questi appalti - continua Firrarello - aggiungiamo quello per realizzare lavori straordinari all’interno dell’edificio scolastico della scuola media Castiglione ed in diversi edifici pubblici. Insomma l’anno prossimo Bronte si trasformerà in un cantiere per migliorare i servizi, ma soprattutto per dare lavoro. (...) [L. S.]



15 Dicembre 2013

Arriva il «sì» per la Vas: ora tocca al Prg

L'approvazione della valutazione ambientale strategica permette al piano regolatore di fare un bel passo in avanti

L'iter di approvazione del Prg di Bronte compie un vero e proprio passo da gigante. Il Dipartimento regionale dell'ambiente della Regione siciliana ha notificato al Comune il decreto di approvazione della Vas (Valutazione ambientale strategica), approvazione propedeutica per ottenere dalla Regione siciliana il si dello strumento urbanistico, adottato dal Consiglio comunale nel 2010. La Vas altro non è che uno studio che integra considerazioni di natura ambientale al Prg adottato. In pratica, attraverso il rapporto ambientale, valuta preliminarmente gli impatti che le aree di fabbricazione e le infrastrutture da realizzare possono avere sull'ambiente e sul patrimonio colturale. «La procedura - ci dice il sindaco Pino Firrarello - è stata lunga ed a momenti estenuante, ma finalmente la Vas è stata approvata. La aspettavamo da 2 anni, da quando cioè la Regione ci ha comunicato che per approvare il Prg, l'ufficio ambiente dell'assessorato al Territorio doveva approvare la Vas».

Così il Comune ha affidato l'incarico al dott. Fausto Ronsisvalle che ha redatto l'elaborato tecnico che adesso è stato approvato. «La Regione - ha aggiunto il capo dell'Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo - ha evidenziato alcune prescrizioni che riguardano il mantenimento delle zone a verde agricolo, dove l'indice di fabbricazione deve essere mantenuto basso, ed una maggiore attenzione sui possibili effetti geologici, inserendo nel piano dell'assetto idrogeologico altre aree che nel frattempo sono state considerate a rischio».

«Inoltre - continua - sono state imposte misure di monitoraggio sulla qualità dell'acqua e dell'aria». Non è semplice con le normative vigenti oggi ottenere il sì sulla Vas. Per questo dall'Ufficio tecnico del Comune traspare soddisfazione. Ottenuto il così detto «decreto di Vas», adesso il piano dovrà essere valutato dal Cru (Comitato regionale urbanistica), ultimo passaggio prima dell'esame conclusivo e definitivo della Regione. «Torneremo subito a Palermo - continua Firrarello - affinché adesso l'iter di approvazione del Prg proceda speditamente. Ricordo che Bronte non ha mai avuto approvato un Prg. Speriamo che questa sia la volta buona». [La Sicilia]

Nella doto a destra un gruppo di Consiglieri comunali fra i banchi della Sala consiliare. Da sinistra in alto: Nunzio Spanò (Aldo Catania Sindaco), Angelica Catania (UDC-Casini), Salvatore Proietto (Autonomia Sud), Giuseppe Di Mulo (UDC-Casini), Andrea Sgro (Leanza Sindaco); in basso: Salvatore Luca (PD), Graziano Calanna (Aldo Catania Sindaco), Vincenzo Sanfilippo (Famiglia Lavoro Solidarietà), Vittorio Triscari (Autonomia Sud).
 



12 Dicembre 2013

I PRECEDENTI: Aprile 2003, Indagine idrogeologica nella Contrada Fontanelle,  Ottobre 2005, Un milione per «consolidare» contrada Fontanelle, Novembre 2008, Elimineremo i rischi idrogeologici, Luglio 2010, Nuovo progetto antifrane, Gennaio 2011, Contrada Fontanelle in arrivo un milione

Finanziato il progetto di consolidamento

Un milione di euro per contrada Fontanelle

Bronte, contrada FontanelleIl Comune è ad un passo dal consolidare contrada Fontanelle, una vasta area ad ovest della villa comunale in direzione del fiume Simeto, dove le abitazioni sono minacciate da una lenta frana secolare che, dai dati degli esperti, risulta essere ancora in evoluzione. Il Commissario per la realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico della Regione siciliana ha finanziato, infatti, un milione e 92 mila euro che serviranno a rendere stabile l’intera zona.
Da tempo l’Ufficio tecnico del Comune ha redatto un progetto che, seguito passo passo in tutto l’iter approvativo, oggi finalmente ha ottenuto il finanziamento. “L’obbiettivo – afferma in un comunicato il sindaco Firrarello - è restituire sicurezza a tutte le famiglie di Bronte che hanno costruito la propria abitazione in prossimità della zona dove purtroppo il terreno, anche se con estrema lentezza, si muove. Così quando è stato pubblicato il bando non abbiamo perso tempo”.
L’iter approvativo da parte della Regione è stato lungo e tortuoso, ma alla fine il progetto presentato dal Comune è stato approvato ed oggi finanziato. Prevede la realizzazione di pozzi drenanti per regimentare le acque piovane e altri accorgimenti tecnici atti a fermare lo scivolamento del terreno. Per i tanti residenti della zona una bella notizia, nella speranza che un giorno la frana secolare di contrada Fontanelle rimanga solo un ricordo. “In quella zona – afferma il Rup, Nino Saitta - vi sono delle abitazioni costruite negli anni 70. Abbiamo già avviato le procedure di espropriazione. Pensiamo di poter anche pubblicare la gara d’appalto entro il mese di gennaio, per poi iniziare i lavori più o meno a marzo”.



12 Dicembre 2013

Un nuovo «ponte» fra Etna e Nebrodi

Sopralluogo per verificare la possibilità di rifacimento della antica trazzera regia fra Bronte e Longi

C’è il «si» da parte delle Aziende foreste demaniali di Catania e Messina sul rifacimento della Trazzera Regia che da Bronte e Maniace raggiunge Longi e Alcara Li Fusi, attraversa rigogliosi boschi solcando il crinale dei Nebrodi. Questo l’esito del sopralluogo effettuato dai direttori delle due aziende forestali Ettore Foti di Catania e Giuseppe Aveni di Messina, assieme al direttore generale dell’Azienda foreste demaniali, Pietro Lo Monaco. Con loro il dott. Mario Candore, in rappresentanza dell’assessore regionale Dario Caltabellotta, il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, di Longi, Alessandro Lazzara, di Alcara Li Fusi, Nicola Vaneria, e Francesco Spitaleri esperto del sindaco di Bronte, Pino Firrarello. L’idea di rendere la trazzera, oggi in alcuni tratti totalmente impercorribile, nuovamente transitabile ai veicoli più robusti non è nuova. Da tempo i sindaci di Bronte e Maniace la ritengono fondamentale ai fini turistici e di Protezione civile.

La trazzera, infatti, incuneandosi fra i boschi del Parco dei Nebrodi, accorcerebbe di gran lunga le distanze fra i paesi della dorsale dei monti messinesi e il versante nord dell’Etna, oggi raggiungibili solamente dopo una odissea di circa 70 chilometri. La vecchia trazzera invece ne conta più o meno 15, diventando strategica anche perché costeggiando per un bel po’ il crinale dei Nebrodi, raggiunge l’incantevole biviere di Cesarò. “L’Azienda forestale - ha affermato Ettore Foti - è pronta a fare la propria parte se la Regione decidesse di utilizzare il nostro personale”. Bisogna però reperire le risorse e dovrà essere sempre la Regione a pensarci. “Rendere transitabile questa strada - ci dice il sindaco di Bronte, Firrarello - sarebbe importante per il turismo ambientale in una zona bellissima della nostra Sicilia e per la zootecnia che ha bisogno di infrastrutture”. (Fonte:  La Sicilia)



7 dicembre 2013

Il sindaco Firrarello e gli assessori Petralia e Salvia assicurano che da lunedì s'inizieranno a pulire le strade

Cenere: sarà chiesto lo stato di calamità

Parte a Bronte l'operazione «Togliamo la cenere dalle nostre strade». Dopo incontri e riunioni fra il sindaco Pino Firrarello, gli assessori Biagio Petralia e Melo Salvia e i tecnici del Comune, è stato varato un piano per liberare dalla cenere vulcanica caduta copiosa lunedì sera sulle strade della cittadina. «I danni e i disagi che tutta la città sta soffrendo - ci dice il sindaco Pino Firrarello - ci costringono a chiedere lo Stato di calamità naturale.

Intanto, da lunedì s'inizierà una straordinaria operazione di pulizia delle nostre strade. Durante la notte delle speciali spazzatrici percorreranno le vie cittadine, mentre durante il giorno una squadra speciale di operatori ecologici raccoglierà i sacchetti che i cittadini opportunamente hanno posto davanti casa». «Per questo - continua il sindaco, insieme con Salvia e Petralia - invitiamo i cittadini a non lasciare la propria auto in sosta lungo le strade durante le notti in cui queste dovranno essere ripulite, perché ostacoleranno le operazioni di pulizia. Divulgheremo un calendario con le date e le vie dove passeranno le spazzatrici. Anche l'Anas ci darà una mano e lunedì metterà a nostra disposizione alcune spazzatrici».

Intanto, l'Ufficio tecnico e quello di Protezione civile, entrambi coordinati dall'ing. Salvatore Caudullo, sono al lavoro per coordinare gli interventi. I danni sono notevoli ed è difficile quantificarli. «Solo dopo aver ripulito le strade - dice Caudullo - potremmo pensare a liberare le caditoie della rete fognante dalla cenere. Solo allora avremo una stima chiara dei danni. Raccomandiamo ai cittadini di non mischiare i rifiuti comuni con la cenere vulcanica. Consiglio alle famiglie di attendere le squadre speciali degli operatori ecologici che ritirano i sacchetti. Chi volesse disfarsi subito dei propri sacchetti può conferirli nel deposito provvisorio istituito nell'area adiacente via Polonia». Intanto, in molti stanno spazzando il cortile o la strada di fronte casa e sono già tanti i sacchetti pieni di cenere depositati sulle strade. «Chiediamo la collaborazione dei cittadini - ribadiscono il sindaco e i due assessori - ringraziando già tutti coloro che hanno provveduto a raccogliere la cenere dai luoghi pubblici adiacenti le proprie abitazioni».  [La Sicilia]

ALCUNI MESI DOPO:

PD - Partito Democratico

Ceneri vulcaniche
un'emergenza che ancora continua!

Il 2 Dicembre 2013 la nostra cittadina ha avuto la sgradevole sorpresa dell'eru­zione dell'Etna con copioso deposito di ceneri vulcaniche principalmente sul centro abitato, con conseguente grave disagio nella vivibilità quotidiana.

A fronte di questa situazione di emergenza l'amministrazione comunale a tutt'oggi non ha completato l'operazione di rimozione delle suddette ceneri vulcaniche, lasciando ricoperti molti marciapiedi, con la conseguenza che molta gente è caduta e continua a cadere riportando danni fisici e ricorrendo alle cure ospedaliere. A questo punto ai cittadini brontesi potrebbero sorgere «spontanee» queste domande: Perchè l'Amministrazione Comunale non ha gestito questa emergenza in maniera più incisiva, efficace ed efficiente, trasformando un evento calamitoso in una pre­ziosa risorsa per lenire la grave crisi occupazionale che stanno vivendo i cittadini brontesi? perchè, appunto, al posto delle solite farraginose procedure di intervento non ha utilizzato tempestivamente i nostri disoccupati garantendo alla città una soluzione immediata e risolutiva del problema e al tempo stesso un prezioso aiuto economico alle famiglie degli stessi che l'attuale crisi economica ha portato sulla soglia dell'indi­genza?

perchè quando si tratta di affibbiare tasse e balzelli l'Amministrazione comunale è attentissima e immediata nell'individuare e assoggettare i cittadini contribuenti, mentre quando si tratta di assicurare loro i servizi e la tutela dei diritti non lo è parimenti?

Fatta la pressa e ipotizzate le conseguenti domande, si presume che i cittadini restino in attesa di adeguate risposte più pratiche che teoriche.

Nella persistenza di questo stato di povertà di idee e azioni il «popolo delle primarie»del territorio si rende disponibile a supplire con un apporto costruttivo a tali carenze.

Il Circolo territoriale «Livio Castiglione»



7 dicembre 2013

Nasce una task force per stanare i «ladri» di acqua

Tempi duri a Bronte per coloro che si sono abusivamente allacciati alla condotta idrica. La sinergia fra la l'Amministrazione comunale e gli uffici ha permesso al Comune di Bronte di istituire una "task force" per razionalizzare il sistema dei controlli sulle condutturee. L'obiettivo principale è di scoprire gli allacci abusivi, per garantire legalità ed equo trattamento fra i cittadini. [...] I dirigenti Amministrativo e Tecnico, in sinergia, hanno costituito un gruppo di lavoro con il compito di ispezionare le condotte idriche del Comune.
Qualora vengano riscontrate delle anomalie o degli allacci abusivi, il gruppo di lavoro avrà l'obbligo di effettuare una opportuna segnalazione agli Uffici ed alla Polizia municipale per la successiva denuncia alle Autorità giudiziarie. [...] [La Sicilia]



4 Dicembre 2013

Il liceo nell'ex tribunalee

«Capizzi, a inizio 2014 nuova sede»

Dopo le vacanze di Natale per gli studenti del Liceo Artistico dell'Istituto Capizzi potrebbero esserci grandi novità. Il sindaco Firrarello, infatti, ha lanciato la sfida: «Entro il 7 gennaio del prossimo anno, consentirò al Liceo Artistico di Bronte di trasferirsi nei locali dell'ex Tribunale di via Duca D'Aosta». Ma non solo. Per Firrarello quei locali, che continueranno ad ospitare gli uffici del Giudice di Pace, sono sufficientemente grandi per ospitare pure la scuola di restauro, curata dall'Accademia delle Belle Arti. Per questo, in via Duca D'Aosta, il sindaco ha effettuato un sopralluogo accompagnato dai tecnici del Comune e dalla dirigente del Capizzi, Grazia Emmanuele. Presente anche il giudice di Pace, dott. Nunzio Politi. "La decisione è già presaa. - afferma Firrarello - Il 7 gennaio questi locali lasciati dal Tribunale, saranno utilizzati dagli studenti dell'Artistico. Abbiamo già individuato le giuste soluzioni per separare gli ingressi ed isolare gli Uffici del Giudice di Pace con la scuola. Le spaziose aule di udienza, saranno ottimi laboratori e quelli che un tempo erano gli uffici, aule luminose».

Il sindaco dopo aver lanciato la sfida, rilancia: «In quest'edificio - spiega - vedo bene anche un Istituto superiore per la conservazione ed il restauro che intendiamo istituire a Bronte. Potrà lavorare in sinergia con l'Artistico". E l'idea è piaciuta alla dottoressa Emanuele che non vede l'ora di liberare aule nel suggestivo, ma ormai inadatto Real Collegio Capizzi. "Con la scuola di restauro - afferma - si potrebbe lavorare in sinergia, scambiandoci anche i lavoratori". L'Artistico avrebbe bisogno di almeno 5 aule ed altrettanti laboratori. Intanto s'inizieranno presto i lavori per dividere i locali. La grande stanza di ingresso sarà divisa in due con un grande muro. (...) [La Sicilia]



3 Dicembre 2013

E' la diciannovesima da inizio anno ma i venti questa volta non hanno risparmiato Bronte

Nuova fase parossistica dell'Etna

Scuole chiuse a Bronte

Sull'Etna, una eruzione "lampo", con attività stromboliana caratterizzata da esplosioni, boati così forti da far tremare i vetri delle finestre, emissione di lava e di cenere, iniziata nella serata di ieri si è conclusa nella notte (nella foto l'analogo evento del 23 novembre visto da Bronte). Questa volta però i venti non sono stati favorevoli alla nostra cittadina che stamani si è svegliata ammantata di ...nera sabbia vulcanica ma anche di lapilli dal diametro più o meno di un centimetro.

Bronte e l'EtnaLa cenere ha ricoperto una fascia abbastanza ampia di territorio che è andata da contrada Difesa fino al bivio per Saragoddio della Ss 284. Già alle 23 è entrata in azione la Protezione civile del Comune in allerta per le segnalazioni da parte della Prefettura con il sindaco Firrarello che ha emesso un'ordinanza che prevede la chiusura delle scuole, il divieto di circolazione per i mezzi a due ruote e il limite di velocità a 20 chilometri orari.

L'amministrazione ha anche predisposto interventi urgenti per la pulizia delle strade rese difficili dalla pioggia battente..


Cenere su Bronte e Maletto

L’aeroporto chiude, poi riapre. Tre giorni soltanto per ricaricare il vulcano

Etna, si accorcia il tempo di ritorno delle crisi parossistiche: stavolta al Gigante sono bastati ap­pena tre giorni per ricaricare il sistema e “accendere” il Nuovo cratere di Sud-Est che ieri sera, dopo le 20, è tornato a scatenarsi. Fontane di lava alte centinaia di metri e un’alta colonna di materiale piroclastico che il vento stavolta ha spinto verso Ovest-Nord-Ovest (tra i centri coinvolti dalla ricaduta di cenere anche Bronte e Maletto).

A causa delle pessime condizioni meteo, i fenomeni non sono stati visibili a occhio nudo, ma l’allarme è subito scattato nella sala operativa della sezione catanese dell’Ingv dove gli esperti hanno seguito a livello strumentale l’evolversi degli eventi. Salgono così a 19 le crisi parossistiche dall’inizio dell’anno (44 dal gennaio del 2011).

E anche stavolta, come già accaduto venerdì l’Etna è tornato in eruzione con una nuova attività stromboliana: lancio di lapilli e colonne di cenere nera, l’aeroporto di Fontanarossa, per ragioni di sicurezza, è stato prima chiuso e poco dopo riaperto. Momenti frenetici nel corso dei quali ben 8 voli in arrivo sono stati dirottati su Palermo, ma poi - per decisione dell’unità di crisi dello scalo - 7 sono stati richiamati e regolarmente fatti atterrare a Catania. Non si sbilanciano in previsioni gli esperti dell’Ingv, che stanno cercando di decifrare gli umori del vulcano. Certo, il quadro richiama alla mente quello del 2000 quando tra gennaio e giugno, i parossismi dal vecchio Sud-Est furono ben 60, spettacolare preludio alla grande eruzione dell’estate del 2001, eruzione che poi riprese nell’autunno del 2002 per concludersi nel 2003. “Ma oggi - sottolineano gli studiosi - non si possono fare paralleli con gli eventi di 13 anni or sono» [Alfio Di Marco, La Sicilia]
 

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